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Rinviata la manifestazione nazionale FIOM

Post n°620 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da VoceProletaria

Rinviata la manifestazione nazionale FIOM

sabato 11 Febbraio avrebbe dovuto esserci il primo grande appuntamento di massa che ha il coraggio di contestare l'iniquo governo Monti: a Roma era prevista la Manifestazione Nazionale indetta dalla FIOM!     Invece…
 
Nevica, governo ladro!
 Le condizioni meteorologiche, invece, hanno stabilito altrimenti e, dopo il primo rinvio dell’appuntamento preparatore alla manifestazione con l’incontro organizzato da MicroMega e dalla FIOM per il 4 Febbraio, è arrivato anche il (prevedibile) rinvio della stessa manifestazione.
 Al momento non è dato sapere se questa si terrà il prossimo 18 o 25 Febbraio, o se invece, dato lo sviluppo tormentoso che già si intravede nei colloqui tra sindacati e Ministra Fornero, la possibile mobilitazione dell’intera CGIL non rimescoli completamente le carte e l’iniziativa.

Ad ogni modo, nell’attesa degli annunci ufficiali, una serie di considerazioni le possiamo comunque fare, facendo ancora riferimento ad una possibile iniziativa della sola FIOM.

Il sindacalismo utile e “generale”.
Sarebbe stata questa la prima vera grande occasione per verificare la capacità di ri-composizione di un corpo, quello della sinistra, tanto smembrato da stentare a riconoscersi. 
Come già in passato, infatti, la manifestazione della FIOM non parla unicamente agli operai e agli impiegati metalmeccanici, come pure sarebbe legittimo, bensì all'intero corpo sociale costituito da lavoratori (di tutte le categorie, pubblici e privati), precari, disoccupati e pensionati. E, non a caso, la sinistra interna dell’Area “La CGIL che Vogliamo” ha già fatto suo l’appuntamento.

Non solo metalmeccanici...
Riprendiamo le parole di Landini, Segretario Generale FIOM, nel suo comunicato relativo alla manifestazione del 11 Febbraio:
...La manifestazione che attraverserà le strade di Roma è il tentativo di non lasciare solo nessuno, perché la crisi innanzitutto produce disperazione e solitudine. Senza le manifestazioni pacifiche e democratiche c’è l’imbarbarimento. Ne sono un esempio gli omicidi dei migranti negli ultimi mesi. Pensiamo che possa esserci una grande manifestazione di massa a Roma, in cui i metalmeccanici sfileranno insieme a chi pretende di avere un futuro che non può fare a meno dei diritti e della democrazia...

Ancora una volta, dunque, la classe operaia, tanto vituperata da economisti, sedicenti intellettuali e politici, si fa interesse generale dell'intera Classe: il Proletariato, quello presente, quello in divenire, e quello futuro.  E lo fa con buona pace di chi, anche a "sinistra",  ha provato a cancellarla con la “forza” delle parole e di certe "narrazioni".
Sono ancora presenti, infatti, certi voli pindarici riguardo la "fine della produzione materiale", o il sindacalismo "metropolitano", e altre sciocchezze del genere... Non solo sono ancora presenti, purtroppo continuano a far danni.
Di più, c'è ancora chi è convinto che si possa aspirare a guidare la sinistra (e si candida, così, alle primarie del PD) rimuovendo la questione centrale della sua sessa esistenza: il conflitto Capitale/Lavoro. Pensa, cioè, di poter ottenere il consenso dei lavoratori e di tutti i soggetti che oggi subiscono la crisi del Capitale ignorando le cause dei loro disagi e sostituendole, magari, con una spruzzata di "diritti civili"  indicati come panacea di tutti i mali.

Sindacalismo già visto e archiviato.
Chi ha provato a declinare le sue illusioni di "sindacalismo metropolitano"  ha già potuto toccare con mano l'inconsistenza di certi "ragionamenti"  con il clamoroso flop dello sciopero "generale"  (sic!) dello scorso 27 Gennaio.
Indetto da USB e sindacati ancor minori della stessa USB (e quindi spacciato per lo sciopero dello "intero sindacalismo di base"...); pubblicizzato con gran dispendio di mezzi e di denari; coccolato da tutte le forze politiche di sinistra; atteso dunque come grande evento (la prima manifestazione dell'anno 2012 contro i governo Monti...) non è riuscito a portare in piazza nemmeno 10.000 persone!
Se poi questa manifestazione - annunciata e preparata fin da ottobre 2011...! - dovesse servire a "lanciare"  le liste di USB per le prossime elezioni RSU nel Pubblico Impiego, poveri loro...!                A fronte di tanto insuccesso è facile prevederne uno ancor maggiore nelle urne del 7 Marzo...
 
Ma di certe suggestioni di "sindacalismo metropolitano e de bbase"  abbiamo detto anche troppo, tanto più che se ne era già accertata l'assoluta irrilevanza nel panorama politico e sindacale. Il 27 Gennaio l'ha giusto certificata.
 
Un volano per la Sinistra.
Meglio tornare su un terreno più solido, un terreno in cui la materialità del lavoro e dei processi coincide con la concretezza dei pensieri e delle azioni.

La manifestazione della FIOM (e della sinistra sindacale), dunque, è l’unica in grado di riaccendere le speranze di milioni di lavoratori e si candida ad essere, forse anche inconsapevolmente, la risposta "di classe"  alla confusione ed alle ambiguità registrate nelle rivolte dei giorni scorsi note come i Forconi.
Un soggetto sindacale come la FIOM, è l’unico soggetto oggi abbastanza credibile che si possa porre al centro del conflitto con parole d'ordine quali la Democrazia ed il Lavoro ed intorno ad esse (e ad essa stessa)  riuscire a coagulare l'intera società "sana", ovvero quella del lavoro in tutte le sue espressioni, e indirizzarla su un terreno realmente progressista.
Ad oggi è questi l'unico serio antidoto a possibili derive del tipo "boia chi molla"  che pure si sono intraviste in Meridione pochi giorni orsono tra i cosiddetti Forconi.
L'interesse per la riuscita della Manifestazione o Mobilitazione che sia è dunque interesse di tutta la Sinistra e di tutte le forze progressiste.

Costruire la partecipazione.
Anche a fronte di questa considerazione, non certo minore per importanza, ci piacerebbe che l'appello già lanciato da MicroMega e da vari intellettuali ad aderire alla manifestazione dell'11 Febbraio venisse raccolto in massima misura da quel sindacalismo di base che non ha la mera necessità di guardarsi l'ombelico, in particolare CUB e Cobas che, saggiamente, non si sono uniti alla marcetta degli autoreferenti del 27 Gennaio.
Questi avrebbero tutta la possibilità di fornire un preziosissimo valore aggiunto ed innervare ancora una volta un corpo senz'altro presente e disponibile alla mobilitazione. Non sarebbe la prima volta e sarebbe un bel segnale di unità di classe.
Il tempo, complice il rinvio del meteo, consente una nuova possibilità di contatti tra “compagni sindacalisti”. Sarebbe sciocco sprecare l’opportunità…

Ancora una volta Proletaria Vox rilancerà l'appello alla più vasta partecipazione alla Manifestazione, Mobilitazione o Sciopero che sia, e lo farà augurando e adoperandosi per la massima convergenza delle forze sindacali e politiche della sinistra di classe.

Facciamo in modo che l'unica incognita, l'unico nemico da battere per la piena riuscita, sia ancora una volta il solo meteo.


Un saluto.                            p. Proletaria Vox - Virginio Pilò

 
 
 
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