Oook ho ritrovato la ragione.
Ho fatto un bel respiro, e riacciuffato sarcasmo, cinismo, e sana strafottenza che avevo perso in qualche angolo di quel bordello incasinato che è diventata la mia stanza.
Non un cm di superficie libera.
MA, non divaghiamo.
Ero ossessionata? Ovvio che sì.
Lo sono ancora? Grazie al cielo no.
E' che io sono come i cani che inseguono le macchine.
Mentre le macchine corrono via mi sembrano le cose più importanti del mondo, ma qualora dovessero fermarsi e permettermi di raggiungerle, non me ne farei più nulla.
Già.(cane che rincorre le macchine o bambina viziata, che dir si voglia.
fà lo stesso).
Comunque, tanto per far capire i livelli di "spensieratezza" se così vogliamo chiamarla, ho qui bello pronto un fantastico aneddoto per chi fosse interessato a conoscere l'entità delle figure di merda che sono solita fare.
Allora.
Per liberarmi dell'infausto fardello di pesantezza, melensagine (non so se esista, ma rende l'idea di sicuro), e pateticità che mi opprimevano, mi sono recata nel posto che più di tutti era in grado di rigenerarmi e far risalire la mia autostima da adolescente piena di paranoie quale ero qualche anno fa : La Discoteca.
(Nonchè, se vogliamo, luogo dove davo il meglio della mia troiagine tipica da sedicenne ribelle, ai tempi che furono.ma forse non c'era bisogno di specificarlo.già).
Sono andata con un po' di amici.
Ad un certo punto della serata io e Rebecca ci siamo staccate dal gruppo e ci siamo messe a ballare per i fatti nostri.
Danno N°1.
Mi sono slinguata un tizio che mi si era accollato lì per lì, senza averne nessuna voglia, e senza provare per lui la minima attrazione.
Ero brilla, lui era alto, e si stava accollando davvero tanto, perciò ho pensato, dando prova di non indifferente idiozia: me lo bacio, magari dopo un po' si leva dai coglioni.
Manco per sogno, invece.
Mi si è incollato come un'orrida zecca, continuando imperterrito a ripetermi quanto io gli piacessi, di quanto si ingelosisse a vedermi salutare alcuni amici che passavano (cioè, cosa?tollero a malapena la gelosia, ma di certo non da chi conosco da circa 3 minuti.eccheccazzo), e altre mille stronzate, così "Scusa tesoro, vado un attimo in bagno", e tanti saluti allo sfigato.
Incidente di poco conto certo, anche se metà della gente con cui ero mi ha vista slinguarmi allegramente lo sconosciuto, ma nessuno ha fatto un fiato, perchè lo san tutti che Stella fa così. Discoteca, musica forte, luci basse e alcol le fanno perdere del tutto la testa e un po' il pudore, perciò.
Danno N°2.
Tra un drink, una ballata con gli amici e un giretto in pista, mi perdo tutti, ma per nulla scoraggiata mi metto a ballare da sola.
Non passano neanche 2 minuti che un tizio che chiaramente si sentiva il Tony Manero della situazione, mi prende per mano, mi fa girare un paio di volte, e mentre balliamo mi carica in spalla con la serenità di chi usa issare sconosciute danzanti così, come se nulla fosse.
Io mi divincolo, e per finirla lì mi faccio una bella risata e vado per la mia strada, trotterellando e continuando a ballare, ma ovviamente Tony non era affatto d'accordo, oh no.
Mi tira per un braccio e ricomincia a ballare, dicendo una marea di minchiate sul fatto che vuole essere un mio...vediamo, se ricordo correttamente la parola che ha usato è stata "spasimante" (roba che "spasimante" lo dice mio padre quando vuol prendermi per il culo, non so se rendo).
Però, sarà l'alcol, sarà l'euforia della serata, ma mi sta simpatico.
Quindi quando me lo chiede gli do il mio numero.
Così, come una coglionazza di sedici anni che fa le cose sulla scìa degli eventi, quale ero, e a quanto pare sono ancora.
Poi, sento una canzone che mi piace e glie lo dico, poi mi alzo per andare.
Fa per seguirmi, ma io specifico "Scusa ma ora vado a ballare con la mia amica, ci si vede".Lui in risposta, mi prende la testa e mi stampa un bacio in bocca.
E' evidente che non sono io l'unica ad essere regredita all'idiozia dei sedici anni.
Me ne vado.
(se non si fosse capito il danno n#2 consiste, in soldoni, nell'aver dato confidenza e numero di telefono a uno di cui fondamentalmente non me ne fregava un cazzo)
Danno N°3.
Il più imbarazzante direi.
Mentre chiacchiero allegra con tutta la gente che mi capita a tiro, mi passa davanti un tipo.
Capello fluente, spalle larghe, fisico modello Rino (non Gaetano, per quanto enormemente io lo apprezzi, ma Gattuso), e di nuovo, parto.
Lo fisso, sempre meno lucida e inibita a causa dell'alcol.
Lui se ne accorge, e attacca bottone.
"Ma sediamoci, così si chiacchiera meglio!" esordisce l'originalone.
Mi siedo, e chiacchiero, ciarliera come sempre, e pure ammiccante, che con i due allocchi di prima non serviva, che avevan già fatto tutto da soli.
A un certo punto, avvisto Tony che si avvicina con passo deciso.
"E mo che cazzo vuole 'sto qui di nuovo?" penso.
E invece no, lui andava da Rino, bello spedito, e anzi, quando si accorge che stava parlando con me gli prende un mezzo colpo, lo vedo.
Si riprende in tempo, parla con Rino, non so di cosa perchè la sorpresa e la sfiga sono troppo presenti in me in quel momento, per ragionare bene.
Lui comunque è tranquillo, accenna solo un ghigno e un "Lei è Stella, comunque", di cui non ho colto il senso, forse solo un fiacco tentativo di marcare il territorio, e poi se ne va.
Rino non si è accorto di nulla, pare, e io faccio finta di nulla.
Si continua a chiacchierare, e ammiccare, quando vedo Tony tornare, carico e gasato più che mai.
Tira fuori il cellulare, mi si piazza davanti, e mi chiede "Ma tu per caso sei Stella X (come una stronza ingenua gli avevo detto anche il cognome, perchè voleva aggiungermi su Fb, il becero), 320xxxxxxx ??"
Io, inorridita, mi sento gelare, letteralmente.
Con la coda dell'occhio vedo Rino, che osserva la scena spaesato.
Io, in trappola, mi ricordo che la miglior difesa è sempre l'attacco, innesco la modalità "Stronza", e parto.
"Sì tesoro, grazie per avermi ricordato il mio numero di telefono.Quindi?"
Lui è preso in contropiede, balbetta un paio di sillabe, e poi riparte.
"No sai, per esser sicuro.Ma come funziona?Venerdì esci con me, e sabato con lui?"
E io lì a pensare, Ecco, ora son la troia della serata.se solo fossi stata un uomo a quest'ora sarei il mito del locale, e invece...guarda che mi tocca fare.
Sfodero il gran finale.
Metto su un gran sorriso e dico "Ma io non ho nessuna intenzione di uscire con te".
Vedo la sua virilità ammosciarsi, e dopo aver balbettato qualche altra cattiveria se ne va.
Torno a Rino, ben conscia che ormai è andata. A schifìo, intendo.
Lui però non sembra scalfito dalla vicenda, e dopo aver chiacchierato ancora un po', cerca un modo per intrufolarsi a casa mia.
Povero cucciolo, avrà pensato di aver svoltato la serata, avendo incontrato la Meretrice del locale, e invece, caro Rino, non te lo hanno insegnato che l'apparenza inganna?
Lo accanno con noncuranza, e lui se ne va a casa con gli amici.
Peccato.
Ma per me naturalmente non è ancora finita qui!
No, infatti, Tony non è ancora soddisfatto dei fanculi presi, e rintigna.
Vedo una nota di cattiveria nei suoi occhi.
"Senti, perchè non torni in taxi con me?" mi chiede.
Pfui.
Senti un po' Ciccio, ma per chi cazzo mi hai presa? penso.
Gli rispondo con cortesia che sono in macchina con degli amici, e che quindi sono a posto.
"Dai ti accompagno a casa io, così chiacchieriamo un po'"
Sempre con cortesia, ribatto che il passaggio ce l'ho già, e che comunque son venuta con una mia amica, e non è carino lasciarla sola.
"Dai, guarda che il taxi lo pago io"
E qui, non penso sia necessaria la trascrizione precisa della mia risposta, perchè nonostante l'annebbiamento da alcol, ricordo con chiarezza che non è stata molto signorile.
Eeeh già (piccolo tributo a Vasco), una ragazza non si può neanche divertire!
Inviato da: RonnieLoves
il 25/04/2011 alle 02:13
Inviato da: m.a.r.y.s.e
il 23/04/2011 alle 22:17
Inviato da: RonnieLoves
il 09/03/2011 alle 18:07
Inviato da: fataselly
il 06/03/2011 alle 00:22
Inviato da: fataselly
il 06/03/2011 alle 00:16