Creato da mariateresatria il 26/07/2011

poesie e sogni

poesie e canzoni indimenticabili

 

 

Holy Mother - Eric Clapton

Post n°49 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da mariateresatria
 

Santa Madre, dove sei?
Stanotte mi sento spezzato in due
Ho visto le stelle cadere dal cielo
Santa Madre, non riesco a smettere di piangere
Oh, ho bisogno del tuo aiuto in questo momento
Fammi superare questa notte solitaria
Ti prego dimmi quale strada prendere
Per ritrovare me stesso
Santa Madre, ascolta la mia preghiera
In qualche modo so che sei ancora qui
Ti prego inviami un pò di pace nella mente
Cancella questa sofferenza
Non posso aspettare, non posso aspettare
Non posso aspettare ancora a lungo
Non posso aspettare, non posso aspettare
Non posso aspettare per te
Santa Madre, ascolta il mio pianto
Ho bestemmiato il tuo nome migliaia di volte
Ho sentito la rabbia correre nella mia anima
Tutto ciò di cui ho bisogno é una mano da stringere
Oh, sento che la fine é venuta
Le mie gambe non correranno più per molto
Sai che preferirei essere
Nelle tue braccia stanotte
Quando le mie mani* non porteranno più a nulla
La mia parola é "Mi fermo"*, lentamente scompaio
Santa Madre, allora vorrei
Essere disteso al sicuro tra le tue braccia
 
 
 

Grandi Misteri abitano

Post n°48 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Grandi misteri abitano

la soglia del mio essere,

la soglia dove esitano 

grandi uccelli che fissano  

il mio tardivo andar aldilà di vederli

Sono uccelli pieni di abisso, 

come ci sono nei sogni. 

Esito se scandaglio e medito, 

e per la mia anima è cataclisma 

la soglia dove essa sta. 

Allora mi sveglio dal sogno 

e mi rallegro della luce, 

seppure di malinconico giorno; 

perché la soglia è paurosa  

e ogni passo è una croce

F. Pessoa

 
 
 

Lullaby - Jeff Wahl

Post n°47 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

 
 
 

Le Nuvole

Post n°45 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo

sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia

 

Fabrizio De Andrè

 
 
 

Ho sceso, dandoti il braccio

Post n°44 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze,
le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. 

 

Eugenio Montale

 
 
 

Ricordo

Post n°43 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
Ricordo - Kahlil Gibran

 
 
 

Il Muro di Ivaldo Rulli

Post n°42 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Se riesco ad arrampicarmi a quel muro, con tutto il mio corpo, a mani e piedi nudi,
da toccarlo con la pelle e scivolarci in salita, se riesco a issare in aria tutto il mio peso
opponendolo a quello della terra, usando tutte le fatiche che ora,
ne sono certo, non devono tradirmi,
se userò questo sforzo come senso della mia vita, volerò.
Maledetto muro, inventato contro la libertà,
concepito per limitare gli spazi e dividere.
Maledetto muro che incarceri e separi, spartendo la terra creandone i padroni.
Maledetto muro, vuoi coprire anche i miei sogni. Io ti scavalcherò.
Sei perfettamente inclinato da tutte due le parti da erigerti in alto per spaccare il mondo senza pietà,
con l’ombra che ti gira attorno, lei stessa, senza mai superarti, ne arrendersi.
Io, con il mio cuore che mi segnala il ritmo in gola,
con i miei nervi, i miei polsi.
Tu, con la tua fredda e piatta rappresentanza del simbolo del limite,
dell’ insuperabile, quasi non finissi mai.
Non riesco a sopportare oltre questo inganno.
Ti scriverò sopra, imbratterò di colori la tua faccia urlando che non esisti.
Nella mia mente non ci sei. Sei fuori da i miei sogni.
Ora mi preparo e ti vedrò dall’altra parte.Non fissarmi, non mi fai paura.
Per un attimo chiudo gli occhi, mi guardo dentro e mi preparo al grande salto.
A occhi chiusi raggiungo la massima intimità con i miei pensieri,
riesco a sentire contemporaneamente tutta la mia esistenza,
mi concentro all’idea del possibile, per poter vivere;
l’altra parte mi manca, è il seguito della mia vita. Voglio saltarti.
E mentre il sangue inonda velocemente tutto il mio corpo
distribuendo respiro e calore, sfoglio avidamente la mente che dovrà dare il segnale di comando e che per un attimo, rileggendo il suo passato, spietatamente mi pone il suo ultimo, esile, ma rigoroso dubbio;
Se non troverò niente dall’altra parte, girandomi indietro ritroverò lo stesso muro, sarà la mia vita al contrario.
Quando mi sembri alto adesso, alto e beffardo.
Vuoi arrendermi. Vuoi oscurarmi, nascondendomi il cielo.
E io voglio superarti perché non ho più luce.
Voglio scavalcarti perché mi nascondi la vita.Dovessi saltarti cento volte.
Prendo la rincorsa per effettuare il salto,
un salto di aggancio da afferrare la presa e tirarmi su;
è la mia mente che si accolla tutto il mio peso
e il muro che prima mi si opponeva ora diventa il mio appoggio,
freddo ma sicuro, immobile da sopportare le mie unghie e il mio sudore
così pian piano questo sforzo diventa lieve, meno pesante, quasi che il muro si inclinasse a mio vantaggio.
Scivolo su esso e mi ritrovo sfinito e fermo ai suoi piedi,
un’aria immensa mi riceve con soffice insistenza, c’è più spazio, più colore,
una speranza pulita e uguale per tutti, oltre il muro c’è un panorama immenso, nitido e più reale.
Mi tremano perfino le lacrime che mi festeggiano sul viso, abbracciandosi con il sudore.
Mi giro indietro, per un attimo, quasi a sentire una piccola commiserazione e gratitudine e lanciare un ultimo sguardo a quel maledetto muro.
Ma non c’è più, l’orizzonte oramai è completo.
Appena scorgo tra i calcinacci sparsi a suo ricordo dei piccoli frammenti, e ricomponendoli indovino a leggere una scritta:
“ogni muro abbattuto è superato “ e piccolo piccolo, più giù, ma ancora molto nitido, un disegno di un cuore con tanto spazio ancora dentro per scriverci Amore.
Ivaldo Rulli 1997

 
 
 

L'uomo e il mare

Post n°41 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal suo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

CHARLES BAUDELAIRE

 
 
 

Quando l'amore chiama

Post n°40 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Quando l' amore vi chiama, seguitelo.
Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l'amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire:" Ho Dio nel cuore ", ma piuttosto, " Io sono nel cuore di Dio ".
E non crediate di guidare l'amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra.

KAHLIL GIBRAN

 
 
 

Ti Aspetto

Post n°39 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da mariateresatria

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

ALDA MERINI

 
 
 

La leggenda dell'Oroscopo

Post n°38 pubblicato il 23 Ottobre 2012 da mariateresatria


Una mattina Dio comparve davanti ai suoi dodici bambini e in ognuno di loro piantò il seme della vita umana. 

Uno dopo l'altro, i bambini si fecero avanti per accogliere il Dono e conoscere il compito che veniva loro assegnato.


"ARIETE, vieni da me... " 


"A te Ariete, consegno il primo seme affinché tu abbia l'onore di seminarlo. Per ogni seme che seminerai,

milioni di semi si moltiplicheranno nelle tue mani. Non avrai il tempo di vederli germogliare, poiché tutto quello 

che pianterai si moltiplicherà e dovrà essere riseminato. Sarai il primo a penetrare il suolo della mente umana 

portando la Mia Idea. Tuttavia, non è compito tuo alimentare e prenderti cura di questa Idea. La tua vita è azione,

e l'unica azione che ti attribuisco è di fare il primo passo, in modo da far prendere coscienza agli uomini sul Creato. 

Per questo lavoro, Io ti concedo la virtù del Rispetto per Te Stesso." 

E l'Ariete, silenziosamente, ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: individualità, azione

Qualità: coraggio, sincerità

Difetto: impulsività ed eccessiva schiettezza 




"TORO, vieni da me..." 


"A te TORO, concedo il potere di trasformare il seme in sostanza.  Grande è il tuo compito, richiede pazienza; 

devi concludere tutto quanto è stato incominciato, i semi non si debbono disperdere con il vento. 

Non devi cambiare idea strada facendo, né dipenderai dagli altri per l'esecuzione di quanto ti chiedo. 

Per questo Io ti accordo il Dono della Forza.  Cerca di utilizzarla in modo saggio !"

Ed il Toro ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: stabilità

Qualità: lealtà, persistenza

Difetto: testardaggine, conservatore



"GEMELLI, vieni da me..." 

"A te Gemelli, Io assegno le domande senza le risposte , affinché tu possa portare a tutti la comprensione 

di ciò che l'uomo vede intorno a sé. Tu non saprai mai perché gli uomini parlano e sentono, ma nella tua

ricerca di risposte troverai il Mio Dono riservato a te: La Conoscenza." 

E Gemelli ritornò al suo posto. 


Principale Caratteristica: movimento

Qualità: adattabilità, versatilità

Difetto: eccessiva razionalità, mancanza di compromessi



"CANCRO, vieni da me..."

"A te Cancro, affido il compito d'insegnare agli uomini l'emozione.  La Mia Idea è che tu faccia nascere in loro le risate

e le lacrime, e fare in modo che tutto ciò che vedono e sentono sia sviluppato pienamente, dal profondo del cuore. 

Per questo Io ti do il Dono della Famiglia perché la tua completezza si possa moltiplicare." 

Ed il Cancro riprese il suo posto.


Principale Caratteristica: sentimento

Qualità: empatia, sensibilità

Difetto: ossessività, attaccamento al passato, fluttuabilità




"LEONE, vieni da me..."

"A te Leone, concedo il compito di esibire al mondo il Mio Creato, in tutto il suo splendore. 

Ma devi stare attento all'orgoglio, ricordandoti sempre che è una Mia Creazione, e non tua. Se lo dimenticherai, 

sarai disprezzato dagli uomini.  C'è molta allegria nel tuo lavoro: basta adempierlo bene! 

Per questo Io ti concedo il Dono dell'Onore."  

Ed il Leone ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: allegria

Qualità: dignità, generosità, estroversione

Difetto: egocentrismo, autoritarismo, cocciutaggine




"VERGINE, vieni da me..." 


"A te Vergine, chiedo di prendere in esame tutto quello che gli uomini faranno del Mio Creato. 

Dovrai osservare con perspicacia il cammino che percorreranno e ricorderai loro gli errori, in modo che attraverso

te possa essere perfezionato il Mio Creato. Affinché questo avvenga, Io ti concedo il Dono della Purezza."

E la Vergine ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: la volontà di fare sempre il meglio

Qualità: pignoleria, umiltà, perfezionamento costante

Difetto: criticità, eccessiva meticolosità, mania di perfezione




"BILANCIA, vieni da me... "

"A te Bilancia, conferisco il permesso di servire, in modo che l'uomo sia consapevole dei propri doveri 

nei confronti degli altri; affinché lui possa imparare la collaborazione, come anche la capacità di riflettere

e ponderare su l'altro aspetto delle sue azioni. Ti porterò ovunque ci sarà la discordia e per i tuoi sforzi 

ti concederò il Dono dell'Amore."

E la Bilancia ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: la ricerca dell'altro, la socievolezza

Qualità: diplomazia, eleganza, simpatia, buon senso

Difetto: esitazione, necessità di accontentare, difficoltà nei conflitti




"SCORPIONE, vieni da me... "


"A te Scorpione, darò un compito molto difficile.  Avrai l'abilità di conoscere la mente degli uomini , ma non ti 

darò il permesso di parlare di ciò che avrai appreso. 

Molte volte ti sentirai ferito per quello che vedrai, ma nel tuo dolore ti rivolterai contro Me, dimenticando che non sono Io;

ma sarà la degenerazione che avranno fatto della Mia Idea, a farti soffrire. Vedrai tanto... e tanto, dell'uomo in quanto

animale, e lotterai tanto con i tuoi istinti che perderai il cammino; quando finalmente ritornerai, 

avrò per te il Dono supremo della Finalità."

E lo Scorpione ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: la profondità

Qualità: conoscenza dell'essere umano

Difetto: eccessiva intensità




"SAGITTARIO, vieni da me..." 



"A te Sagittario, Io chiedo di far ridere gli uomini , poiché a causa delle distorsioni apportate alla Mia Idea, 

loro diventeranno tristi.  Attraverso la risata darai agli uomini la speranza e , grazie ad essa, rivolgeranno gli occhi verso Me. 

Avrai molte vite, anche se per un solo momento; ad ogni vita che raggiungerai, conoscerai l'inquietudine. A te Sagittario,

darò il Dono dell'Infinita Abbondanza , affinché ti possa espandere sufficientemente, fino a raggiungere ogni angolo 

dove regnano ancora le tenebre, e portare lì la luce."

Ed il Sagittario ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: l'espansività

Qualità: l'ottimismo

Difetto: l'arroganza




"CAPRICORNO, vieni da me...


"Da te Capricorno, voglio il sudore della fronte, affinché tu possa insegnare agli uomini il lavoro. 

Non è facile il tuo compito poiché sentirai tutta la fatica degli uomini sulle tue spalle; ma per via del peso 

di questo incarico, ti concedo il Dono della Responsabilità."

E il Capricorno ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: la persistenza

Qualità: disciplina

Difetto: rigidità



"ACQUARIO, vieni da me..."


"A te Acquario, consegno il concetto del futuro, per far sì che attraverso te l'uomo possa vedere altre opportunità. 

Avrai il dolore della solitudine, poiché non ti permetto di personalizzare il mio amore. Affinché tu possa guidare

la visuale degli umani verso nuove potenzialità, Io ti concedo il Dono della Libertà in modo che, libera(o), tu possa 

continuare a servire l'umanità ovunque essa sia."

E l'Acquario ritornò al suo posto.


Principale Caratteristica: l'originalità

Qualità: l'umanesimo

Difetto: il radicalismo



PESCI, vieni da me... "


"A te Pesci, non è stato un caso se ti ho lasciato per ultimo, infatti ti affido il più difficile di tutti i compiti. 

Ti chiedo di riunire tutte le tristezze degli uomini e di portarle a Me. Le tue lacrime, in fondo, saranno le mie lacrime. 

La tristezza e la sofferenza che dovrai patire, saranno gli effetti delle distorsioni imposte dall'uomo alla Mia Idea; 

ma spetta a te il compito di portare a lui la compassione, in modo che egli possa provarci di nuovo.

Sarà tua la missione di sorreggere ed incoraggiare tutti i tuoi fratelli, facendo credere loro che sono capaci, 

e che potranno sempre tentare di farcela. Per questo compito, Io ti concedo il Dono più alto di tutti: tu sarai l'unico

dei miei dodici figli che Mi Comprenderà.  Ma questo Dono della Comprensione è solo per te, Pesci, perché 

quando proverai a diffonderlo fra gli uomini, loro ti seguiranno ma pochi ti ascolteranno." 


E fra tutti, Pesci, fu l'unico che ritornò al suo posto, sorridendo affettuosamente a ciascuno dei suoi undici fratelli,

consapevole che ognuno di loro era diventato parte della sua vita. In quel momento lui amava già ognuno di loro,

profondamente... E ringraziò Dio di tanto onore per una missione così difficile... 


Principale Caratteristica: la sensibilità.

Qualità: la donazione nelle amicizie e davanti alla vita

Difetto: tendenza alla fuga quando soffre




Allora Dio concluse:




"Ognuno di voi è perfetto ma non lo comprenderete finché voi dodici sarete UNO... Ora potete andare!"


Ed i dodici bambini se ne andarono, per eseguire i loro compiti nel migliore dei modi



 

tratto dal sito

http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/index.htm

 
 
 

Il mio Sandro

Post n°36 pubblicato il 20 Agosto 2012 da mariateresatria
 


I NOSTRI GIORNI



Strano destino il nostro figlio mio,
dal giorno in cui sei nato
non ti ho mai lasciato solo,
sempre devo accudirti sempre hai bisogno di me.
Sono l'acqua per lavarti il viso,
sono il panno per asciugarti le lacrime,
sono la voce dei tuoi pensieri,
sono il cibo della tua anima e la luce dei tuoi giorni,
giorni dubbiosi, giorni sconsolati
di battaglie perse, di confronti umilianti 
con menti precluse; anni di solitudine
rabbia e dispiaceri celati al tuo sensibile cuore.
mai potrei lasciarti al tuo giorno
il tuo peregrinare sarebbe un'inferno
ma esso è anche il mio cammino
e se non lo percorressi con te
mi perderei anch'io nel buio dei nostri giorni incerti.

Maria Teresa Tria
 
 
 
 
 

E' passato un anno

Post n°34 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da mariateresatria

 
 
 

Mi fermerò, senza dubbio stupito,

Post n°31 pubblicato il 19 Novembre 2011 da mariateresatria

Mi fermerò, senza dubbio stupito,

se mai ci ritroveremo in una vita futura,

nel cammino e alla luce d'un altro mondo lontano.

Capirò che i tuoi occhi, simili alle stelle dell'alba,

sono appartenuti a questo cielo notturno,

e dimenticato, d'una vita passata.

Sì, comprenderò che la magia del tuo viso

è pronta ancora al balenare appassionato

del mio sguardo in un incontro immemorabile,

e che al mio amore tu devi un mistero

di cui non conosci più l'origine.

 

 

 
 
 

Vorrei sedermi vicino a te in silenzio

Post n°30 pubblicato il 19 Novembre 2011 da mariateresatria

Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,

ma non ne ho il coraggio:

temo che il mio cuore mi salga alle labbra.

Ecco perche' parlo stupidamente

e nascondo il mio cuore dietro le parole.

Tratto crudelmente il mio dolore

per paura che tu faccia lo stesso.

 

R.Tagore

 
 
 

E più facile ancora mi sarebbe

Post n°29 pubblicato il 19 Novembre 2011 da mariateresatria

E più facile ancora mi sarebbe

scendere a te per le più buie scale,

quelle del desiderio che mi assalta

come lupo infecondo nella notte.

So che tu coglieresti dei miei frutti

con le mani sapienti del perdono...

E so anche che mi ami di un amore casto,

infinito, regno di tristezza...

Ma io il pianto per te l'ho levigato

giorno per giorno come luce piena

e lo rimando tacita ai miei occhi che,

se ti guardo, vivono di stelle.

 

A.Merini

 
 
 

I nostri giorni

Post n°28 pubblicato il 19 Novembre 2011 da mariateresatria

Strano destino il nostro figlio mio,
dal giorno in cui sei nato
non ti ho mai lasciato solo,
sempre devo accudirti
sempre hai bisogno di me.

Sono l'acqua per lavarti il viso,
sono il panno per asciugarti le lacrime,
sono la voce dei tuoi pensieri,
sono il cibo della tua anima
e la luce dei tuoi giorni,
giorni dubbiosi, giorni sconsolati
di battaglie perse,
di confronti umilianti 
con menti precluse;

anni di solitudine
rabbia e dispiaceri 
celati al tuo sensibile cuore.
mai potrei lasciarti al tuo giorno
il tuo peregrinare sarebbe un'inferno

ma esso è anche il mio cammino
e se non lo percorressi con te 
mi perderei anch'io 
nel buio dei nostri giorni incerti.

Maria Teresa Tria
 

 

 

 

 
 
 

The Ghost Of Tom Joad

Post n°24 pubblicato il 14 Settembre 2011 da mariateresatria

 

 
 
 

Life .

Post n°22 pubblicato il 10 Agosto 2011 da mariateresatria
 
Tag: Elvis

 
 
 
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LE STELLE

Le stelle

 

PER SANDRO

Vorrei tu fossi ancora qui per raccontarti di me,

per dirti le parole che non ti ho detto,

per carezzarti il viso e il cuore

E gli occhi che mai hanno pianto

le ferite dell’anima sono gli stessi che ora

ti cercano invano

per farti riposare

nei versi di una poesia.

 


 

Maria Teresa

 

UN ANGELO È ANDATO IN PARADISO

 

 

SANDRO, SARAI SEMPRE NEL MIO CUORE

 

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