Un po' di noi...

Libri, articoli e altro di Andrea e Daniela

 

I LIBRI DI ANDREA

- 35 borghi imperdibili a due passi da Milano (2019)

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- 35 borghi montani imperdibili della Lombardia (2019)

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- Il patrimonio immateriale dell'Unesco (2019)

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- L'arte della botanica nei secoli (2018)

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- 35 borghi imperdibili della Lombardia (2018)

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- I grandi delitti italiani risolti o irrisolti (2013, nuova edizione aggiornata)

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- Bande criminali (2009, esaurito)

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- La sanguinosa storia dei serial killer (2003, esaurito)

 

I NOSTRI LIBRI

- Itinerari imperdibili - Laghi della Lombardia (2018)

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- Caro amico ti ho ucciso (2016)

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- Milano criminale (2015, II edizione)

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- I 100 delitti di Milano (2014)

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- I personaggi più malvagi della storia di Milano (2013)

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- Milano giallo e nera (2013)

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- Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia (2013)

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- Le famiglie più malvagie della storia (2011, II edizione)

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- 101 personaggi che hanno fatto grande Milano (2010)

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- Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti (2006, III edizione)

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- Milano criminale (2005,  esaurito)

 

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I LIBRI DI DANIELA

- Josephine Baker Tra palcoscenico e spionaggio (2017)

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- La vita che non c'è ancora (2015)

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- Le grandi donne di Milano (2007, II edizione)

  

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- L'eterno ritorno, un pensiero tra "visione ed enigma" (2005)

 

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Messaggi del 28/04/2014

Altro che Liberazione, SIAMO OCCUPATI da tedeschi e clandestini

Post n°1647 pubblicato il 28 Aprile 2014 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Salvini (Lega): con l’euro, Berlino sta riuscendo in quello che non riuscì a fare coi carri armati. E con gli immigrati ormai è una invasione

di Andrea Accorsi

Altro che Liberazione. La Penisola è oggi più che mai occupata, minacciata, colonizzata. Dalla finanza tedesca, attraverso la moneta unica europea. E dalle migliaia di clandestini che continuano a sbarcare sulle coste del Sud, per diffondersi rapidamente lungo tutta la Penisola. Più o meno come accadeva il 25 aprile del 1945. Solo che allora, al posto dell’euro, i tedeschi usavano l’esercito. Mentre gli extracomunitari erano quelli delle truppe coloniali messe in campo dagli Alleati. Un quadro terribile, allora come oggi. Tanto da far concludere a Matteo Salvini: i partigiani di un tempo oggi sarebbero con noi.
«Oggi molti ricordano la Liberazione dell’Italia dall’occupante straniero. Quello che i tedeschi non riuscirono a fare coi carri armati, stanno riuscendo a fare oggi con l’euro e con la finanza. Lega, unica e nuova forza di Liberazione». Così il Segretario federale su Facebook. «Intanto - aggiunge - stanno sbarcando altri 395 occupanti clandestini». Poi, alla luce degli ulteriori sbarchi di immigrati, Salvini aggiorna il conto. E trae le debite conclusioni. «In arrivo in Italia altri 2.000 clandestini - posta -. Ci vuole tanto a respingere, espellere, come fece Maroni? Altro che Liberazione, questa ormai è una invasione. Clandestino è reato: siete pronti a firmare?», alludendo alla campagna per reintrodurre il reato di clandestinità, appunto.
Poi, una replica al capo del governo. «Renzi twitta “Viva l’Italia libera”. Ma ci piglia per scemi? Fra l’euro tedesco e le migliaia di clandestini, l’Italia non è mai stata così occupata e, purtroppo, disoccupata. I partigiani di un tempo, oggi sarebbero con noi».
Ancora sul web, Salvini commenta soddisfatto le due tappe ravvicinate del Basta Euro Tour, giovedì sera a Treviso e ieri mattina a Reggio Emilia. «Sala strapiena di gente a Treviso per parlare di euro, di lavoro e di futuro - scrive -. All’inizio avevo dei dubbi, ma ora sono certo che le persone non vogliono morire di banche, di finanza e di euro. Riportiamo al centro l’uomo e la donna, non solo il denaro e il profitto!». E su Reggio: «Sala piena e gente in piedi a Reggio Emilia. Le minacce dei centri sociali non fermano la voglia di capire, e di resistere a un’Europa assassina. Fuori dall’euro, subito, per tornare a lavorare!».
A margine della tappa reggiana del fortunato tour contro la moneta unica, Salvini ha affermato: «Saremo anche a Napoli, a Salerno, a Taranto, a Cagliari, a Catania perché l’euro e la finanza stanno massacrando tutta Italia, da Nord a Sud. L’euro è una moneta tutta sbagliata ed è un’invasione che Renzi e Alfano stanno aiutando in maniera complice e folle».
Sulle polemiche sollevate da una certa parte politica per la concomitanza della tappa di Reggio con le celebrazioni per il 25 Aprile, il leader del Carroccio ha ribattuto: «In un Paese libero stiamo festeggiando la libertà di pensiero e di parola. A provocare non siamo noi, ma quei fascisti rossi che decidono chi ha diritto di manifestare e chi no. Questi sono davvero dei balordi, io ritengo di poter esprimere pacificamente il pensiero mio, di tanti reggiani e di tanti emiliani che vogliono continuare a liberarsi». E a chi gli contesta l’alleanza con la Le Pen, ribatte pronto: «La storia della Le Pen, che sarà il primo partito in Francia, è una storia che dice prima i francesi, prima il lavoro, stop all’immigrazione di massa, no all’euro, no all’estremismo islamico. Lasciamo che i francesi decidano per i francesi e gli italiani per gli italiani. Sono contento della sala piena, anzi dovevamo prenderne una più grossa perché nonostante le minacce di qualche pezzente… Alcuni centri sociali invitavano con maniere non troppo educate a starcene a casa, quindi è gentaglia. Mi spiace per gente che magari voleva esserci e non è venuta per timore. La sala strapiena è la miglior risposta alle minacce. Reggio non è cosa loro. Mi sembra un atteggiamento mafioso: a Reggio si fa come dico io e tu non ci puoi venire. Ma siamo in Italia o dove? Fortunatamente, non siamo in un centro sociale».
Nella stessa circostanza, il professore Claudio Borghi Aquilini si è espresso in questi termini sulla riforma del lavoro proposta dal governo: «Se uno Stato è in crisi di domanda e si propone come soluzione la flessibilità, stiamo sbagliando candeggio: in questo momento il problema è far assumere le persone creando lavoro, se aumentiamo la flessibilità andiamo incontro ad un ulteriore aumento della disoccupazione. La ricetta, semmai, è rendere competitivo il lavoro in Italia».

dalla Padania del 26.4.14

 
 
 

ANPI e centri sociali contro la Lega a REGGIO

Post n°1646 pubblicato il 28 Aprile 2014 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Salvini: «Ecco la democrazia dei fascisti rossi»

di A. A.

L’arrivo di Matteo Salvini a Reggio per la tappa emiliana del Basta Euro Tour proprio nel giorno della commemorazione del 25 Aprile ha provocato la reazione dei centri sociali, fra i quali il “Laboratorio Aq16”, che hanno inscenato una manifestazione, culminata puntualmente in tafferugli con le forze dell’ordine.
Il momento di maggiore tensione si è verificato quando il corteo dei manifestanti ha tentato di forzare uno sbarramento eretto dagli agenti della polizia schierati in tenuta antisommossa. Obiettivo dichiarato dei partecipanti al corteo, raggiungere l’Hotel Posta, nel pieno centro cittadino, dov’era in programma la tappa del Tour. Nel corso del corteo, inoltre, i poliziotti che presidiavano l’intera zona fin dalle prime ore del mattino sono stati fatti bersaglio di fumogeni e di bombe carta.
Ad un certo punto, uno degli agenti ha perso le staffe e si è tolto il casco, invitando i giornalisti presenti alla scena a darne conto nelle loro cronache. «Manifestare è giusto se si manifesta con educazione e rispetto - ha detto -. Siamo stanchi di fare da bersaglio».
La manifestazione era stata annunciata dal centro sociale Aq16 su Facebook in questi termini: «Se proprio ci deve essere una festa, gliela facciamo noi. La Reggio degna scenderà in piazza per far capire che le strade sono di chi lotta a testa alta per la libertà e che la Lega Nord non è la benvenuta». A gettare benzina sul fuoco aveva contribuito anche la sezione cittadina dell’Anpi, parlando apertamente di «una provocazione» di Salvini e, più in generale, della Lega nella Città del Tricolore, che è anche medaglia d’oro della Resistenza.
Fra i pretesti addotti da chi avrebbe voluto dare l’assalto (democratico, s’intende) all’Hotel Posta contro il convegno sull’euro, il recente accordo elettorale stretto dalla Lega Nord con Marine Le Pen, leader del Front National francese.
Severi i commenti espressi dallo stesso Salvini. «Un “centro sociale” di Reggio Emilia, tal Laboratorio Aq16, minaccia i leghisti che saranno a Reggio per il Basta Euro Tour - aveva scritto nei giorni scorsi sul web il Segretario federale del Carroccio -. Kompagni che difendono l’Europa delle banche e della finanza? Roba da matti... Se pensano di farci paura, sbagliano di grosso: stiamo arrivando! Indipendenti e Liberi, dallo Stato e da Bruxelles».
Ancora ieri, dopo il corteo e gli scontri dei manifestanti con la polizia, Salvini è sbottato: «Reggio Emilia, ecco la democrazia dei fascisti rossi».

dalla "Padania" del 26.2.14

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: accorsiferro
Data di creazione: 04/03/2006
 

IL FILM CHE ABBIAMO VISTO IERI SERA

Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionato con la mutua**

Legenda:

** = merita
*   = non merita

 

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Andrea:

Kate Quinn

Fiori dalla cenere

(Nord)

 

I NOSTRI LIBRI PREFERITI

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Assassinio sull'Orient-Express di Agatha Christie

Cime tempestose di Emily Bronte

Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

Genealogia della morale di Friedrich Nietzsche

Guerra e pace di Lev Tolstoj

Illusioni perdute di Honoré de Balzac

Jane Eyre di Charlotte Brontë

Le affinità elettive di Johann W. Goethe

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Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov

Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse

Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

 
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