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- 35 borghi imperdibili a due passi da Milano (2019)

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- 35 borghi montani imperdibili della Lombardia (2019)

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- Il patrimonio immateriale dell'Unesco (2019)

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- L'arte della botanica nei secoli (2018)

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- I grandi delitti italiani risolti o irrisolti (2013, nuova edizione aggiornata)

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- Bande criminali (2009, esaurito)

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- La sanguinosa storia dei serial killer (2003, esaurito)

 

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- I 100 delitti di Milano (2014)

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- I personaggi più malvagi della storia di Milano (2013)

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- Milano giallo e nera (2013)

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- Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia (2013)

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- Le famiglie più malvagie della storia (2011, II edizione)

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- 101 personaggi che hanno fatto grande Milano (2010)

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- Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti (2006, III edizione)

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- Milano criminale (2005,  esaurito)

 

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I LIBRI DI DANIELA

- Josephine Baker Tra palcoscenico e spionaggio (2017)

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- Le grandi donne di Milano (2007, II edizione)

  

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- L'eterno ritorno, un pensiero tra "visione ed enigma" (2005)

 

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MONTE DEI PASCHI Prime CONDANNE alla finanza allegra del PD

Post n°1786 pubblicato il 01 Novembre 2014 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

Tre anni e sei mesi per gli ex dirigenti Mussari, Vigni e Baldassarri: nascosero l’acquisizione di un derivato costato alla banca mezzo miliardo di euro

di Andrea Accorsi

Condannata la finanza allegra del Pd. Tre anni e sei mesi per l’ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex direttore dell’area finanza Gianluca Baldassarri: è questa la sentenza emessa dal Tribunale di Siena nei confronti dei tre imputati accusati di ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza, ovvero la Banca d’Italia, in relazione all’occultamento del contratto stipulato da Monte dei Paschi con la banca giapponese Nomura per la ristrutturazione del derivato “Alexandria”.
La sentenza è stata pronunciata dal presidente del collegio giudicante Leonardo Grassi al termine della camera di consiglio, durata poco più di tre ore e mezzo. Il Tribunale ha dimezzato le richieste avanzate dai pm. La pubblica accusa aveva chiesto 7 anni per Mussari e 6 anni per Vigni e Baldassarri. Per tutti i tre condannati è stata decretata l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Con la sentenza di ieri è arrivato a conclusione il primo processo dell’inchiesta sullo scandalo Mps, “costola” del principale filone d’indagine sull’acquisizione di Banca Antonveneta, trasferito per competenza al Tribunale di Milano dove i fascicoli sono ancora aperti. Il processo era iniziato a Siena il 26 settembre 2013, dopo che nel giugno precedente il gip aveva accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dai pm della Procura di Siena titolari dell’inchiesta (Aldo Natalini, Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso). L’accusa ha sempre sostenuto che i tre imputati hanno nascosto agli ispettori della Banca d’Italia e agli organismi interni di Mps il contratto citato, perché consapevoli che l’operazione sarebbe stata un disastro per Rocca Salimbeni. Mussari, Vigni e Baldassarri hanno così evitato di iscrivere nel bilancio 2009 la perdita del derivato, poi costata alla nuova gestione della banca 500 milioni di euro.
Il contratto contribuì dunque a creare il buco nei conti della banca senese, indebitatasi oltre misura per l’acquisizione di Banca Antonveneta. Il contratto occultato venne ritrovato solo nell’ottobre 2012 dall’attuale amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, nella cassaforte che era nell’ufficio privato di Vigni e subito fu consegnato ai magistrati senesi.
Gli avvocati degli imputati hanno sempre sostenuto che all’interno della banca si sapeva dell’esistenza del contratto e che questo documento non era un segreto neppure per gli ispettori della Banca d’Italia. Per questo hanno chiesto ai giudici l’assoluzione con formula piena per tutti gli imputati. «Faremo appello» ha detto Tullio Padovani, uno dei legali di Giuseppe Mussari.
«Siamo parzialmente soddisfatti, perché crediamo che il più grande scandalo finanziario della storia merita il massimo della pena -commenta il Carroccio senese, ieri presente con un presidio fuori dal Tribunale di Siena -. La giustizia, prima o poi, arriva per tutti. Ora aspettiamo una dura e pesante condanna anche per quel gruppo di potere, facente capo al Pd, che ha voluto, espresso, sostenuto Mussari & C., campando anche sulle loro sovvenzioni amicali».
Ieri a Piazza Affari il titolo di Mps è stato più volte sospeso, perdendo alla fine della giornata oltre il 10 per cento. In una settimana Montepaschi ha perso in Borsa circa il 40%, bruciando più di 2 miliardi rispetto ai 5 del suo valore complessivo di venerdì 24.

dalla Padania dell'1.11.14

 
 
 

Disoccupazione RECORD e pochi assunti in più. Ma Renzi IL FOLLE esulta

Post n°1785 pubblicato il 01 Novembre 2014 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

A settembre i senza lavoro raggiungono i massimi storici al 12,6% (in Germania sono il 5%), mentre i giovani sfiorano il 43%. Eppure il premier si esalta

di A. A.

Disoccupazione record a settembre, ma aumentano - seppure di poco - gli occupati. Una apparente contraddizione che si spiega col fatto che sono diminuiti gli inattivi, ovvero coloro che non hanno un lavoro e non lo cercano. Quanto basta per far cantare vittoria a Renzi. Anche se farlo, per la Lega, è «una follia».
Nel mese di settembre, rileva l’Istat nelle sue stime provvisorie, il tasso di disoccupazione è risalito ai massimi livelli, raggiungendo quota 12,6 per cento. Il numero dei disoccupati, pari a 3 milioni 236 mila, è aumentato dell’1,5% rispetto al mese precedente (+48 mila) e dell’1,8% su base annua (+58 mila).
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni, sempre a settembre, è invece diminuito dello 0,9% rispetto al mese precedente e del 2,1% rispetto a dodici mesi prima, mentre gli occupati risultano 22 milioni 457 mila, in aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (+82 mila) e dello 0,6% su base annua (+130 mila). ll tasso di occupazione è pari al 55,9%.
Per quanto riguarda i giovani, ovvero la fascia d’età dei 15-24enni, a settembre il tasso di disoccupazione, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, era pari al 42,9%. I senza lavoro fra i 15-24enni sono 698 mila.
Nell’area euro il tasso di disoccupazione si conferma inferiore a quello italiano, attestandosi all’11,5 per cento: una quota stabile rispetto ad agosto ma in calo dal 12% rispetto allo stesso mese del 2013. Nell’Unione europea la disoccupazione è al 10,1%, invariata da agosto ma in flessione dal 10,8% dal settembre 2013. Così i dati diffusi dall’Eurostat.
Fra i Paesi membri Ue, i tassi più bassi di disoccupazione si sono registrati in Germania (5%) e Austria (5,1%), i più elevati in Grecia (26,4%) e Spagna (24%).
«Aumentano i posti di lavoro: più 82 mila persone sul mese scorso, più 150 mila da aprile. Solo con il lavoro #italiariparte» esulta su Twitter il premier Matteo Renzi. Ma «esultare per un aumento dell’occupazione dello 0,4 per cento rispetto al mese precedente, a fronte della cifra record di 3,236 milioni di disoccupati e al 42,9% di disoccupazione giovanile, è un comportamento degno di un folle piuttosto che di un presidente del Consiglio responsabile» sbotta il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga. «Matteo Renzi si vergogni - incalza Fedriga - e invece di giocare su Twitter metta in campo azioni concrete, come quelle proposte quotidianamente dalla Lega Nord, per affrontare il dramma della mancanza di lavoro in questo Paese». Per la vice presidente della commissione Lavoro a Palazzo Madama per il Carroccio, Emanuela Munerato, i dati Istat offrono «la rappresentazione plastica della macelleria sociale operata dal Partito democratico. Più di tre milioni di disoccupati, i giovani che per la metà non hanno un lavoro, un quadro drammatico destinato solo a peggiorare». Renzi esulta? «O non è in grado di leggere o la luce delle slide lo ha allucinato» taglia corto Munerato.
Anche il Codacons spegne ogni facile entusiasmo, rimarcando come la disoccupazione in Italia «non solo ha raggiunto livelli record, ma ha subìto una crescita velocissima e impressionante, al punto che il numero di disoccupati è più che raddoppiato in soli sette anni, passando da 1.506.000 del 2007 ai 3.236.000 di settembre».

dalla "Padania" dell'1.11.14

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: accorsiferro
Data di creazione: 04/03/2006
 

IL FILM CHE ABBIAMO VISTO IERI SERA

Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionato con la mutua**

Legenda:

** = merita
*   = non merita

 

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Andrea:

Kate Quinn

Fiori dalla cenere

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Assassinio sull'Orient-Express di Agatha Christie

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Illusioni perdute di Honoré de Balzac

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