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x Teo da pubbl a pag.4, segue a p.7 e 8 de il civennese-bellagino di sett-ott 2017

Commissione europea - Comunicato stampa

Agenda europea sulla migrazione: occorre rafforzare i buoni progressi già compiuti nella gestione dei flussi migratori

Bruxelles, 6 septembre 2017

Nelle quattro relazioni adottate oggi sui progressi compiuti la Commissione invita tutte le parti a rafforzare e accelerare ulteriormente i buoni progressi compiuti nella gestione dei flussi migratori irregolari, nella protezione delle frontiere esterne dell'UE e nell'aiutare gli Stati membri in prima linea che si trovano sotto pressione.

Il meccanismo di ricollocazione dell'UE, che ha interessato ad oggi 27 695 persone, sta dando risultati positivi. È di fondamentale importanza che gli Stati membri procedano alla ricollocazione di tutti i candidati ammissibili dall'Italia e dalla Grecia il più rapidamente possibile. La dichiarazione UE-Turchia continua a mantenere basso il numero degli arrivi irregolari in Grecia e ha consentito il reinsediamento nell'UE di quasi 10 000 siriani. Nei mesi estivi gli attraversamenti irregolari e i decessi nel Mediterraneo centrale sono diminuiti in misura significativa grazie anche agli sforzi concertati dell'UE, e in particolare all'impegno dell'Italia. Nonostante gli strumenti di cui dispone la guardia di frontiera e costiera europea, sono necessari ulteriori sforzi da parte degli Stati membri per beneficiare appieno del mandato dell'agenzia allargato ai rimpatri.

Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Tutti gli attori dell'UE hanno lavorato insieme per gestire i flussi migratori, per proteggere le nostre frontiere esterne e per sostenere gli Stati membri in prima linea. Siamo sulla strada giusta, e i risultati sul campo sono visibili. Tuttavia la migrazione continua a presentare sfide e fattori di rischio. Dobbiamo quindi continuare a migliorare il nostro lavoro per salvare vite umane, per istituire percorsi sicuri e legali per coloro che necessitano di protezione e per rimpatriare coloro che non hanno il diritto di rimanere".

Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato:"Quando l'Europa lavora di concerto in uno spirito di responsabilità e solidarietà realizziamo progressi e conseguiamo risultati concreti, sia all'interno che all'esterno dell'UE. Oggi lo vediamo chiaramente: i flussi irregolari si sono ridotti ed è aumentato il reinsediamento legale dei rifugiati, la guardia di frontiera e costiera europea è pienamente operativa e sono state adottate azioni comuni a sostegno dell'Italia e lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Inoltre è evidente la solidarietà all'interno dell'Unione europea, dato che il programma di ricollocazione sta dando risultati tangibili e quasi tutti i richiedenti registrati sono stati ricollocati dalla Grecia e dall'Italia. Adesso è necessario rafforzare i progressi compiuti su tutti questi fronti". Ricollocazione e reinsediamento: la solidarietà funziona. A due anni dall'avvio del meccanismo di emergenza, l'andamento positivo delle ricollocazioni prosegue e si conferma la notevole accelerazione osservata nel 2017, con una media di 2 300 trasferimenti al mese in quasi tutti gli Stati membri a partire da febbraio 2017. Dal 4 settembre sono state ricollocate oltre 27 695 persone (19 244 dalla Grecia e 8 451 dall'Italia). Tuttavia, dato che circa 2 800 persone devono ancora essere ricollocate dalla Grecia e che in Italia arrivano ogni giorno nuovi richiedenti, occorre un impegno costante di tutte le parti. Gli Stati membri devono accelerare il trattamento delle ricollocazioni e assumere impegni sufficienti per tutti i candidati. L'Italia deve accelerare l'identificazione e la registrazione dei candidati ammissibili (in particolare gli eritrei).

Alcuni Stati membri (Malta e la Lettonia) hanno già rispettato i propri impegni in materia di assegnazioni per quanto concerne la Grecia, mentre altri (la Finlandia, la Lituania, il Lussemburgo e la Svezia) sono ormai prossimi al traguardo. Malta e la Finlandia hanno quasi raggiunto l'obiettivo nei confronti dell'Italia. La Commissione si rallegra inoltre del fatto che l'Austria ha iniziato la ricollocazione dall'Italia e che la Slovacchia sta preparando le prime ricollocazioni dall'Italia. La Repubblica ceca, l'Ungheria e la Polonia continuano a violare i loro obblighi giuridici e non hanno trasferito nessuno (Ungheria e Polonia) o non hanno promesso posti per la ricollocazione per più di un anno (Repubblica ceca). Per questo motivo, il 26 luglio la Commissione ha fatto avanzare le procedure di infrazione e ha inviato un parere motivato a questi Stati membri. La Commissione accoglie con favore la decisione di oggi dalla Corte di giustizia europea, che conferma la validità della seconda decisione del Consiglio sulla ricollocazione e respinge i ricorsi presentati dalla Slovacchia e dall'Ungheria.

segue a pag. 7 de il Civennese-Belagino


 

 
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