Libero
 
Creato da ad_metalla il 09/05/2006

RealCaimani Cube

La verità delle parole sta nelle azioni successive

 

 

« FAI (da te) Gli alberghi ?: decide Soru »

Banca Intesa: E MO' BASTA !

Post n°621 pubblicato il 11 Novembre 2006 da ad_metalla
 
Foto di ad_metalla

Dopo il credito bancario alla società del governatore i due poli invocano una legge sull'argomento. «Risolvere i conflitti d'interessi». Casi Intesa-Tiscali e Sfirs: appello bipartisan. Il credito di 280 milioni concesso da Banca Intesa a Tiscali riapre la questione del conflitto di interessi.

Un credito bancario da 280 milioni di euro. E la questione del conflitto d'interessi riesplode. Le strade del governatore Renato Soru e quelle di Banca Intesa, l'istituto guidato da Corrado Passera, si incontrano spesso e su più fronti. Dopo la cessione delle quote del capitale sociale di Banca Cis, possedute dalla Regione, finite proprio a Intesa, che oggi detiene quasi l'80 per cento dell'ex Credito industriale sardo, le strade di Passera e Soru si sono incontrate anche sul fronte Tiscali. La società sarda di cui il presidente della Regione è ancora il maggiore azionista otterrà una linea di credito, appunto da 280 milioni di euro, proprio da Intesa. Un fatto che si aggiunge alle voci su un possibile interesse dell'istituto di credito milanese per alcune attività della Sfirs, dove proprio nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione ha scelto un dirigente proveniente da Banca Cis per l'incarico di direttore generale. Nell'inverno scorso, peraltro, alcuni funzionari di Banca Intesa si presentarono nella sede della Sfirs per acquisire informazioni su alcuni crediti della finanziaria. conflitto d'interessiI piani finanziari di Tiscali, dunque, riportano in auge la questione del conflitto d'interessi, la cui soluzione viene chiesta a gran voce sia a destra che a sinistra. Tanto più che proprio in questi giorni la commissione Autonomia del consiglio regionale sta decidendo se inserire la questione nella legge statutaria. Che la legge, oggi, diventi una questione urgente, lo sottolinea ad esempio Silvio Cherchi, consigliere regionale dei Ds: «È un problema da affrontare, per cui auspico che l'inserimento del disegno di legge sul conflitto d'interessi nella statutaria venga fatto in tempi rapidi, così siamo tutti più tranquilli». Anche Mario Floris, ex presidente della Regione ed esponente dell'Uds, non vuole personalizzare la questione, puntando il dito contro il presidente Soru. «Non è mio costume personalizzare le battaglie politiche, ma mi rendo conto che il problema esiste e ritengo sia interesse dello stesso governatore eliminarlo». Sono anche le scelte sul credito però a essere messe in discussione, tanto più che i sindacati sperano «che questa operazione e la poca trasparenza seguita per la nomina del nuovo direttore di Sfirs non abbiano ripercussioni negative sul destino dei lavoratori della finanziaria regionale», spiega Michele Mannu, segretario della Fiba-Cisl di Cagliari. Una tesi che però non trova conferma nelle parole di Giuseppe Luigi Cucca, consigliere regionale della Margherita che parla di eccessivo sensazionalismo anche intorno alle notizie che riguardano Tiscali, «società nella quale peraltro Soru ha lasciato tutti gli incarichi proprio nel momento in cui è stato eletto presidente della Regione». Ciò non toglie però che la questione del conflitto d'interessi debba essere affrontata: «Bisogna metterci mano in modo che si evitino situazioni di questo genere». «È una questione che si ripete da due anni e mezzo», rincara la dose Roberto Capelli, esponente dell'Udc, «da sempre ho distinto la politica aziendale da quella di Soru in Regione. Il presidente però, con le sue azioni, ci porta sempre a collegare i due fronti. Da mesi abbiamo sollecitato in aula il disegno di legge sul conflitto d'interessi: questa Giunta propone le riforme, a cui poi non si dà seguito, perché c'è una costante delegittimazione del Consiglio regionale». Proprio sul dibattito politico nell'assemblea di via Roma insiste anche il capogruppo dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che definisce «urgente portare all'attenzione del Consiglio la legge sul conflitto d'interessi». Va ricordato, peraltro, che sono sempre state le stesse forze del centrosinistra a sollecitare una regolamentazione seria del problema. «Lo abbiamo chiesto fin dall'inizio», ricorda Peppino Balia, uno dei leader della Federazione autonomista sarda, «si sapeva che si correva il rischio. Superfluo dunque ricordare ancora che la legge è urgente, magari anche «con emendamenti da inserire a garanzia di una maggiore trasparenza e per eliminare i dubbi che potrebbero ingenerarsi in futuro». «È evidente a tutti che il problema esiste», chiosa Giorgio La Spisa, capogruppo di Forza Italia, che però mette nel mirino anche la gestione di Tiscali, «un'azienda che occupa centinaia di sardi e che adotta il vecchio sistema di fare debiti per pagare debiti». L'esponente azzurro si chiede dunque «a quali condizioni e con quali garanzie Tiscali abbia avuto questa linea di credito da Intesa. Interrogativi per esaminare la questione senza opportunismo politico, ma in modo tale che tutti i sardi guardino in faccia la realtà».

Giuseppe Deiana

abstract: L'Unione Sarda dell'11 novembre 2006

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963