Creato da ad_metalla il 09/05/2006

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La verità delle parole sta nelle azioni successive

 

 

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Orizzonti perduti

Post n°1352 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da ad_metalla
 
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Paul Veyne ritiene che la «verità» sia l’effetto mutevole del variare dei rapporti di potere e degli interessi: nessuna «verità» è migliore o più giusta di altre, è semplicemente incommensurabile con le precedenti o le successive perché i suoi orizzonti sono cambiati e ancora cambieranno.

(Paul Veyne; "I greci hanno creduto ai loro miti ?"  - Il Mulino, 2005)


Esistono molti modi di interpretare la Sardegna di questi ultimi anni. Ve ne sottoponiamo due: quello della Cisl/Caritas e quello del consigliere regionale del Pd, Chicco Porcu. Ognuno scelga la Sardegna in cui, fortunatamente o sfortunatamente,  si riconosce. Ci sia consentita una sola domanda: oggi in Sardegna stiamo meglio di quanto stessimo nel 2004 ? La risposta, magari, datela pure a chi si candiderà alle prossime elezioni regionali. A d iniziare dall'on. Porcu.

massimo manca

POVERTA': CISL, 2008 ANNO DI
PROFONDA CRISI IN SARDEGNA

"Il 2008 e' stato per la Sardegna un anno di profonda crisi economica e sociale. La conoscenza dello stato del mercato del lavoro e della poverta' nell'Isola e' indispensabile per lavorare ad un cambiamento positivo nel corso del 2009". Lo sostiene la Cisl sarda, che ha riassunto in un documento diffuso stamane i numeri del lavoro, della disoccupazione e della poverta' in Sardegna. Secondo il segretario generale del sindacato, Mario Medde, "e' indispensabile ripartire dalle caratteristiche del mercato del lavoro, dalla disoccupazione reale, dall'importo medio mensile dei pensionati, dall'esiguo reddito dei disoccupati per costruire i presupposti di un rilancio dell'economia e per rafforzare le tutele sociali nell'Isola". L'Istat indica per la Sardegna nel 22,9% il numero delle famiglie che si collocano al di sotto della linea della poverta', percentuale che costantemente continua a crescere negli anni (nel 2004 era il 15,4%, nel 2003 il 13,1%). Nell'isola i nuclei familiari sono 659.085; dati i valori stimati dall'Istat, significa che almeno 150.930 famiglie si trovano in condizione di poverta': erano 87.910 nel 2004 e 74.780 nel 2003. vale a dire che, nell'arco di un quadriennio, oltre 76 mila famiglie sono entrate all'interno della soglia della poverta' (valore quasi doppio a quello di quattro anni prima). Poiche' la consistenza media delle famiglie e' pari a 2,5 unita' - stima la Cisl - significa che circa 377 mila individui soffrono di questo problema (erano 245.269 nel 2004 e 208.638 nel 2003). "E' lecito ritenere che questo numero sia sottostimato, in relazione al fatto che le famiglie povere sono anche quelle piu' numerose, composte in genere da 4/5 persone o piu'", ipotizza il sindacato, citando dati su disoccupazione, ammortizzatori sociali e le pensioni. I dati Istat sulle forze lavoro relativi al terzo trimestre 2008 rilevano un tasso di disoccupazione al 10,8% (+2,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente). Il dato degli occupati rivela un +3.000 unita' rispetto allo stesso trimestre del 2007, ma si registra un calo di oltre 5.000 unita' nell'ambito del lavoro dipendente, con un crollo del settore industriale (-21.000 addetti, di cui ben 16.8000 dipendenti) sia nella componente manifatturiera, sia nelle costruzioni). "Migliaia di persone vivono con un reddito insufficiente, sicuramente sotto la soglia della poverta' relativa calcolata in 970,34 euro mensili per due componenti", sottolinea la Cisl. "Il valore medio mensile delle pensioni sarde e' stato nel 2008 di 614,22 euro. A titolo di esempio, l'importo medio mensile delle pensioni e assegni sociali e' stato di 318,34; l'importo medio mensile delle pensioni ai superstiti di 486,14; l'importo medio mensile delle pensioni di vecchiaia di 880,13". L'indennita' dei lavoratori in mobilita' e' inizialmente di poco meno di 1.000 euro/mese; mentre per i lavoratori in mobilita' in deroga il primo anno e' di 780 euro/mese circa, successivamente 430 euro mensili, mentre i lavoratori socialmente utili hanno un'indennita' di 513 euro/mese circa. I lavoratori in Cigs e Cigs in deroga hanno un'indennita' di primo anno tra 998 e 830 euro, dal secondo anno rispettivamente 658 euro e 547 euro. "A questi dati", conclude la Cisl, "e' necessario aggiungere il fenomeno in aumento del lavoro precario che in Sardegna sta assumendo una forte connotazione: il tasso di irregolarita' e' del 17,8% mentre il part-time raggiunge la percentuale del 9,1% rispetto ai dipendenti totali".

Abstract: Agi del 30 dicembre 2008


POVERTA', 2.200 SARDI
NEI CENTRI CARITAS NEL 2007

 Hanno chiesto prevalentemente viveri, l'accesso ai servizi di mensa e sussidi economici, qualche soldo per pagare le bollette i circa 2.200 che nel 2007 si sono rivolti nei 26 centri d'ascolto della Caritas in Sardegna. Oltre il 55% si e' presentata in quelle della diocesi di Cagliari. Il dato e' cresciuto nel triennio 2005-2007: nel 2005 le persone transitate sono state 703, nel 2006 hanno superato le 1.800. La maggioranza (quasi il 57%) e' costituita da donne, a dimostrazione della condizione della loro maggiore debolezza non solo sul lavoro ma anche nel contesto familiare. In controtendenza rispetto a quanto avviene nel resto d'Italia la stragrande maggioranza delle persone ascoltate nei centri Caritas sardi (quasi il 65%) e' di cittadinanza italiana. Fra gli stranieri le nazionalita' piu' rappresentate sono quella romena (quasi il 30%) e l'ucraina (20%), seguite da marocchina, russa e algerina. In totale, l'anno scorso sono state registrate 8.577 richieste d'aiuto in tutta la Sardegna, motivata nella maggior parte dei casi da difficolta' a tirare avanti fino alla fine del mese, anche in casi di persone con un lavoro o assegni pensionistici. I dati sono stati illustrati nel pomeriggio a Sardara (Medio Campidano) da Raffaele Callia che ha curato il dossier Caritas sul disagio dei sardi come percepito attraverso i centri d'ascolto dell'isola. "Combattere la poverta', costruire la pace" e' il tema della XXII Marcia della pace partita poco dopo la presentazione del dossier lungo la strada parallela alla statale 131 che conduce a Sardara e diretta alla piazza della Parrocchia.

Abstract: Agi del 30 dicembre 2008


IL CAMBIAMENTO IN CUI CREDERE
Newsletter Dicembre 2008

Sono trascorsi 4 anni e mezzo dall'inizio della legislatura. Nel 2004 la Regione consumava preziose risorse finanziarie ed ambientali senza una bussola, senza una rotta chiara per il proprio futuro. Oggi la Sardegna pur avvertendo, come il resto d’Italia, gli effetti della crisi economica e finanziaria internazionale e dell’industria tradizionale, ha finalmente tracciato una rotta, ha messo i conti a posto, ha reperito nuove risorse, ha sviluppato una nuova consapevolezza della propria capacità di autogoverno.

L'esperienza in Consiglio regionale è stata per me una occasione di grande crescita personale oltre che politica. Ho avuto la possibilità di contribuire a riforme e battaglie politiche che da sole valgono l'impegno di una vita

Per questo negli ultimi 4 anni  ho:

- organizzato oltre 150 incontri e dibattiti per informare e rendere conto sulla mia attività
   politica e su quella della Giunta e del Consiglio;
- tenuto costantemente aggiornato il mio sito ha superato le 200.000 pagine viste ed i
   40mila accessi singoli all’anno;
- inviato 130mila sms e 200 newsletter digitali e cartacee.

Voglio ringraziare te e tutte le persone che in questi anni mi hanno sostenuto attraverso la partecipazione, la critica, i suggerimenti, le idee. Credo che abbiamo sperimentato insieme un nuovo modello di partecipazione politica di cui possiamo sentirci orgogliosi.

In questi anni ho sostenuto con convinzione, nei miei interventi e atti consiliari, l'azione della Giunta Soru ed il vasto programma di riforme che avevamo proposto nel 2004.

Ieri la realizzazione di quel programma richiedeva innovazione nell'azione di governo  ed il coraggio di portare avanti un cambiamento che avevo definito "senza compromessi". Oggi quel programma si è manifestato nella azione di governo di questi anni. Non è più solo una speranza, ma una prospettiva concreta, un cambiamento  in cui credere.

Abstract: www.chiccoporcu.it


 
 
 
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