Creato da arte1245 il 09/01/2011

Alcatraz

INCUBO ITALIANO

Messaggi di Settembre 2014

L'economia dei sogni. Passaparola di Paolo Gila e Nicola Antonucci.

Post n°827 pubblicato il 30 Settembre 2014 da arte1245
 

La deflazione colpisce tutti, semmai, colpisce a maggior ragione chi ha tanti beni, perché si svaluteranno. Se questo è vero come è dimostrato storicamente, quali saranno i modelli di vita,

di economia, di politica che la deflazione premierà? Saranno quelli dei sogni, termine un po' astratto, forse un po' vago.

In realtà i sogni sono proprio quelli che motivano, quelli che ci tengono in cammino verso un nuovo modello di vita, di una felicità sostenibile, una felicità non basata su consumi, bisogni indotti,

ma sui sogni personali, di comunità, sociali, politici, economici. L'importante è averli e svilupparli. Chi saprà conservare la liquidità, salvaguardarla, avrà occasioni di investire nei sogni. Sennò in cosa investire?

Non si tratta più di trovare la luce alla fine del tunnel ma di creare la luce per uscire dal tunnel! Il Passaparola di Nicola Antonucci e Paolo Gila

 
 
 

La fuga dei cervelli? Essere o avere? L'Italia non è e non ha.

Costi, soldi, tfr, scaloni e scalini, sgravi fiscali, contributi. I gioiosi costi della Casta. Il tesoretto, ah il tesoretto. Soldi, costi, costi, soldi. Siamo diventati una nazione di contabili, di miserabili, di ricchi,
di classe medio bassa che si vuole emancipare. Di prestiti temporanei, mutui, diminuzione dell'Ici e aumento delle tasse sui rifiuti. Più siamo poveri più pensiamo ai soldi.
Più siamo ricchi più pensiamo ai soldi. La Finanziaria, il credito al consumo, il Tan, il Taeg, l'inflazione, il tasso di credito, il tasso variabile, il tasso fisso. I rendimenti bancari, i titoli azionari,
i titoli obbligazionari, i future, i derivati. Il debito pubblico che ci sovrasta e annulla ogni discorso politico. Tutto dipende dal debito pubblico. Finanziamenti, pronti contro termine,
rifinanziamenti, cessione del quarto, del quinto, del terzo, di tutto. La pubblicità comunica denaro, chiede denaro, offre denaro in cambio di debiti, di altro denaro.
Meno tasse, più tasse. Il posto offre il denaro. Il lavoro rischio e impegno. Gli italiani vogliono il posto, il denaro. Il futuro del Paese è scomparso dai dibattiti pubblici,
da quelli privati, dalle discussioni al bar. In altri Stati la prima domanda è: "Quanto guadagni?". In Italia: "Di quanto sei indebitato?". Più hai debiti più sei importante.
Più ne crei più sei rispettato. Puoi diventare presidente del Consiglio o di Mediobanca. Il debito è il motore della promozione sociale. Chi non ne ha può averne. Evolvere.
E' una scala mobile all'incontrario. Una mercificazione dello Stato, dei partiti, della società, delle famiglie. Un virus che succhia il futuro. Quali sono le priorità del Paese?
Lo scalone, l'aumento degli stipendi del pubblico impiego, il partito democratico? O le regioni in mano alle mafie, l'informazione inghiottita dalla casa circondariale delle libertà e dai segretari di partito,
l'incapacità di innovare, la ricerca tradita, la fuga dei cervelli? Essere o avere? L'Italia non è e non ha. E' un ibrido, un incrocio, una chimera. Un Paese in coma che conta gli spiccioli con gli occhiali di un cieco.

 
 
 

Del supercapitalismo e di altre sciocchezze

Il Supercapitalismo è un tirannosauro in libertà incontrollata. La sua gabbia si è spalancata in modo definitivo con il crollo del Muro di Berlino il 9 novembre 1989. Da allora non ha più limiti,

è diventato bulimico, divora quel che resta delle socialdemocrazie senza sosta. E cresce, cresce anno dopo anno. Il World Trade Organization (WTO) è nato nel 1995, sette anni dopo.

Vi aderisce il 97% delle nazioni mondiali, ha l'obiettivo di abolire ogni barriera tariffaria al commercio internazionale per tutto : beni commerciali, servizi, proprietà intellettuali.

La produzione si è delocalizzata ovunque nel mondo dove il costo del lavoro è più basso perché mancano controlli sulla sicurezza, diritti sindacali, tutela per l'ambiente.

E spesso gli stessi diritti minimi con l'arruolamento sotto le bandiere del profitto di schiere di bambini schiavi.
Le multinazionali hanno incassato i guadagni del Supercapitalismo, hanno protetto il loro TRex attraverso i media che ne hanno decantato, e ne decantano le virtù, e demonizzato i no-global.

Il mercato e la democrazia si sono fusi, come se l'uomo fosse, egli stesso, diventato un prodotto in scadenza. Le conquiste di generazioni di persone per ottenere uno Stato sociale

(che altro può essere uno Stato se non sociale?) sono state cancellate, e quelle che rimangono ancora sono trasformate senza sosta in disservizi per la gloria del TRex come è avvenuto

per l'acqua pubblica:

"Gli acquedotti non funzionano?

Diamoli ai privati!".

Meno Stato, più Mercato.

 
 
 

VIDEO. Napoli - Morto 14enne colpito da calcinacci, Liccardo (sindaco Marano): “Lutto cittadino il giorno dei funerali”

Post n°823 pubblicato il 23 Settembre 2014 da arte1245
 

"E' un tragico evento che colpisce profondamente tutta la città di Marano. Voglio ricordarlo immaginando gli ultimi istanti prima della tragedia, quando allontana con gli forza gli amici mentre quei maledetti calcinacci stanno per spezzare la sua giovane vita". Lo scrive, in una nota Angelo Liccardo, sindaco di Marano, la cittadina campana dove abitava Salvatore Giordano il 14enne colpito da calcinacci caduti e deceduto per arresto cardiaco all'ospedale "Loreto Mare", dove era stato ricoverato. Salvatore era in stato di coma profondo areflessico. i magistrati hanno affidato una perizia che chiarisca le cause del distacco dei calcinacci. Intanto, la Procura di Napoli ha chiesto ai carabinieri di acquisire presso le redazioni giornalistiche fotografie e filmati relativi al crollo di calcinacci. Il sindaco ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali.

 

 
 
 

inseguimento carabinieri Milano Video

Post n°822 pubblicato il 23 Settembre 2014 da arte1245
 

 
 
 
 
 

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