Creato da alidiana il 23/04/2007

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Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 04 Maggio 2007 da alidiana
 

Gli uomini sono strani: più li mandi a cagare, più ti vogliono. E' la natura dell'essere umano che tende a diventare masochista davanti all' irraggiungibile? Non so...

Lo conobbi l' anno scorso nella chat. Qualche chattata su Msn, telefonate varie, interminabili, dopo di che, decido di incontrarlo. Mi trovavo bene parlare con lui. La sua voce è molto maschile: ha un timbro che ti rabbrivida di piacere. Il mio timpano gli ringraziava ogni tanto che lo sentiva. Era come un trattamento anti stress. Dalla foto sembrava Casanova in persona. Si, mi faceva un po' paura il suo viso angelico, ma, ero già stregata dal timbro della sua voce, dalle conversazioni che c' erano tra di noi, dalle sue parole che leggevo su messenger... inutile dire che volevo stare tra le sue braccia, baciarlo, abbracciarlo, magari addormentarmi mentre lui mi parlava...

Ore 19.00. Il telefono squilla. Era lui: "Sono a Roma. Voglio vederti. Ti aspetto davanti all'Exedra. Sai arrivare?" "Certo, dammi il tempo di preparami e arrivo."

Cuore a mille!! E' qui! Nemmeno non ha voluto dirmi che viene a Roma... Che sorpresa bellissima!Ma gli piacerò? Come mi devo vestire? Cosa sarebbe adeguato per un primo incontro? Lui, sicuramente verrà vestito elegante, meglio non deludere. Alla più brutta, io sarò bellissima e lui contento di starmi accanto...

Parcheggio. C' era pure la polizia che non so che faceva a quell'ora lì. Erano le 20.00. Eccolo!Scendo dalla macchina per salutarci. Era il minimo richiesto dall'educazione. Sorrideva come una star. Era bellissimo e il suo sorriso, spettacolare. Mi abbraccia forte. Con quel abbraccio mi ha detto tutto: gli piacevo!

Un po' di giri e ci fermiamo ad un ristorante. Mi parla di lui: avvocato civilista che tra un po' finisce il suo tirocinio. Lo studio lo divide con sua sorella, avvocata anche lei. Il padre, non c'è più. Trentenne (sembra che attiro solo questi), molto determinato, single, non ha tempo per una storia fissa, lavora tanto ed è molto impegnato con le cose di famiglia. Ha lasciato la città eterna dopo l' università, ma il fratello, ingegnere, continua a vivere qui. Quando viene a Roma, alloggia dal suo fratello. A volte viene per lavoro, a volte, per trovare suo fratello. Lo ascoltavo stregata. Ora avevo davanti chi mi imprigionava per ore al telefono. 

Ero felice. Magicamente, l' amaro del ricordo dello sconosciuto è sparito. Non sentivo più quel dispiacere che avevo di un paio di giorni, per il fatto che lo sconosciuto mi aveva buttata nella scatola delle cose da dimenticare... Stavo bene e lui; ha capito che è il mago Merlino :) 

Siamo usciti a fumare. "Diana, che cosa ti ho sollevato?" Sorrido quasi imbarazzata. Non sapevo se dovevo dirglielo o no. Decido di tenere per me: "Una cosa che pesava." Mi guarda fisso e il suo sguardo mi bruciava. Chiudo gli occhi e sento sulla bocca, la forza delle sue labbra. Potevo oppormi, ma non l'ho fatto. Le sue braccia mi tenevano forte, come uno scudo... Era così come avevo immaginato. Mi lascio baciata da questo uomo stupendo e chiudo gli occhi di piacere. La sua voce mi sveglia da quella stare di ubriachezza. "Sei bellissima." Mi viene in mente la pubblicità del videotelefono della Telecom e mi scappa una risata. Gli racconto e mi abbraccia come volesse dirmi: "Ma tu sei scema...."

Dopo il ristorante ci facciamo una passeggiata e mi propone di andare a casa "sua". Era troppo bello per finire tutto subito. Gli dissi di no. Volevo vedere come reagiva e vivere ancora la magia di questo incontro. Lui, con un sospiro e con lo sguardo che diceva "Ma perché mi fai del male?" mi abbracciò e mi pregò di non prendermi gioco di lui. Gli sorrisi e gli chiesi di fidarsi di me. ha capito perfettamente e non ha più proposto nulla del genere.

Mi ha accompagnata alla macchina e mi ha baciata divinamente. Si sentiva tutto il suo desiderio. Ero praticamente ubriaca di lui. Mi sono "strappata" dal suo abbraccio. Avevo paura di me. Rischiavo di cedere e non volevo farlo. Perché? Non lo so bene... "Chiamami quando arrivi a casa. Voglio stare tranquillo."

Per tutta la strada ho respirato il suo profumo. Il mio corpo era rabbrividito. Non mi ha mai fatto questo effetto un bacio. Arrivata a casa, mi sono buttata sul letto e mi addormentai con il suo pensiero...Non ricordo cosa ho sognato. Ricordo soltanto il rumore della pioggia, prima di addormentarmi... 

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