Creato da: frank_astaire il 30/10/2004

Amicizia in rete
 
Sulla amicizia, sua ricerca e sviluppo. (Senza pretese... sono graditi apporti :-)

Solo l'amministratore può inviare MMS ed SMS su questo blog!
 
 
Messaggio n° 5 12-12-2005  
 

Se trascuro questo blog...

Sono più attivo su altri due blog ospitati da Splinder (www.splinder.com). Quella piattaforma (Splinder), facilita molto la socializzazione tra i blogger, a mio avviso. Le persone registrate possono scambiare messaggi, essere aggiornate circa cosa viene pubblicato nei blog preferiti, comunicare direttamente per iscritto o via audio con altri utenti, usando un messenger specifico.

Dei due altri blog, il primo è orientato alle persone e anche alle cose amene mentre il secondo ai temi che più mi interessano.

- pin oggi - http://pinoggi.splinder.com

- pin pensiero - http://pinpensiero.splinder.com

In questo periodo (dicembre 2005) mi posso connettere poco, comunque.

Un abbraccio


COMMENTI: 1   Inviato da frank_astaire @ 16:56
Messaggio n° 4 01-11-2004  
 

Post N° 4

Gradi e tipi di amicizia


Riporto quanto segue traendolo da una pagina di un sito personale di Digiland:  http://digilander.libero.it/Kimy2001/amicizia.html. Non sono ancora riuscito a mettermi in contatto con l'autrice, ma spero non me ne voglia...


Amici e amicizia


Inizio con la premessa che per me l'amicizia è il valore più importante dopo la  famiglia (che ritengo l'unico punto di riferimento sempre presente, per tutta la  vita). L'amicizia è stabile, l'amore aleatorio. Detto questo proseguirò con la  mia concezione di 'amicizia'. Allora, secondo me esistono vari tipi di amicizia,  più o meno superficiale.


Al grado più basso ci sono la maggior parte delle persone, quelle  cioè che si salutano per strada quando si incontrano e ci si  scambiano due parole del tipo 'ciao, tutto bene all'università?  La famiglia? Il moroso?'.


Un po' più su ci stanno le persone che si frequentano più che altro  per uscire e divertirsi; con questi non si affrontano mai discorsi  tanto profondi e le conversazioni sono basate sul 'cosa si fa  staserea? Dove andiamo a bere? Conoscete un posto bazza?'.


Ancora più in alto ci sono le persone speciali, gli amici di sempre,  quelli che ti ascoltano e ti aiutano quando hai bisogno; queste  persone non sono tante, ma bastano perchè veramente importanti.  Sono quelle per cui si farebbe qualunque cosa, per cui vale la pena  vivere insomma. Con questi c'è sempre uno scambio dinamico, si  dà e si riceve sempre in modo più o meno equivalente.


Infine c'è un ultimo grado di amicizia, il più importante, che non  tutti, purtroppo, riescono a raggiungere; questa è proprio  l' amicizia vera, incondizionata, unica, che va oltre tutto e tutti,  è una speciale forma di amore e come l'amore è esclusiva, c'è  posto per una sola persona.  In questo tipo di rapporto si cerca solo di dare senza desiderare  ricevere, anche se poi si rischia di ricevere più di quanto si è  dato! :-)


Fuori gruppo vanno anche ricordate le amicizie virtuali che  potrebbero diventare reali da un momento all'altro! :-)


Quella che ho fatto è una suddivisione schematica, ma è ovvio che  ogni persona può muoversi all' interno di questa gerarchia sia in  positivo che in negativo passando da un grado all'altro ed è anche  ovvio che esistano delle sfumature intermedie tra i gruppi. Un' altra cosa importante che vorrei dire è che se si conosce una  persona da tanti anni non vuol necessariamente dire che si è più  amici di una persona che si conosce da pochi mesi; infatti ci sono due fattori condizionanti: 
- in primo luogo oserei proporre una specie di legge e cioè che   'non è importantetanto la quantità di tempo da cui conosci una   persona, bensì la quantità di esperienze vissute insieme'; sono   proprio queste esperienze che fanno conoscere a fondo l'altra   persona e fanno conoscere anche i pregi e i difetti, insegnano   ad apprezzarsi così come si è in ogni situazione.
- poi c'è quel fattore astratto, che lo senti 'a pelle' e cioè il   feeling o l'essere sulla stessa lunghezza d'onda. Questo fa sì   che due persone si trovino benissimo insieme dal primo momento   che si conoscono.


(tratto da:  http://digilander.libero.it/Kimy2001/amicizia.html)


COMMENTI: 2   Inviato da frank_astaire @ 21:57
Messaggio n° 3 01-11-2004  
 

Post N° 3

Addomesticarsi


'Il piccolo principe'
di Antoine Marie Roger de Saint-Exupéry
Cap. XXI


In quel momento apparve la volpe.
'Buon giorno', disse la volpe.
'Buon giorno', rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
'Sono qui', disse la voce, 'sotto al melo...'
'Chi sei?' domando' il piccolo principe, 'sei molto carino...'
'Sono una volpe', disse la volpe.
'Vieni a giocare con me', le propose il piccolo principe, sono cosi' triste...'
'Non posso giocare con te', disse la volpe, 'non sono addomestica'.
'Ah! scusa', fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
'Che cosa vuol dire <addomesticare>?'
'Non sei di queste parti, tu', disse la volpe, 'che cosa cerchi?'
'Cerco gli uomini', disse il piccolo principe.
'Che cosa vuol dire <addomesticare>?'
'Gli uomini' disse la volpe, 'hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?'
'No', disse il piccolo principe. 'Cerco degli amici. Che cosa vuol dire '<addomesticare>?'
'E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>...'
'Creare dei legami?'
'Certo', disse la volpe. 'Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo'.
'Comincio a capire' disse il piccolo principe. 'C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato...'
'E' possibile', disse la volpe. 'Capita di tutto sulla Terra...'
'Oh! non e' sulla Terra', disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
'Su un altro pianeta?'
'Si'.
'Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?'
'No'.
'Questo mi interessa. E delle galline?'
'No'.
'Non c'e' niente di perfetto', sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
'La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano...'
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
'Per favore... addomesticami', disse.
'Volentieri', disse il piccolo principe, 'ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose'.
'Non ci conoscono che le cose che si addomesticano', disse la volpe. 'Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!'
'Che cosa bisogna fare?' domando' il piccolo principe.
'Bisogna essere molto pazienti', rispose la volpe. 'In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino...'
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
'Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora', disse la volpe.
'Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti'.
'Che cos'e' un rito?' disse il piccolo principe.
'Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata', disse la volpe. 'E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza'.
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
'Ah!' disse la volpe, '... piangero''.
'La colpa e' tua', disse il piccolo principe, 'io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi...'
'E' vero', disse la volpe.
'Ma piangerai!' disse il piccolo principe.
'E' certo', disse la volpe.
'Ma allora che ci guadagni?'
'Ci guadagno', disse la volpe, 'il colore del grano'.
Poi soggiunse:
'Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto'.
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
'Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente', disse. 'Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo'.
E le rose erano a disagio.
'Voi siete belle, ma siete vuote', disse ancora. 'Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa'.
E ritorno' dalla volpe.
'Addio', disse.
'Addio', disse la volpe. 'Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi'.
'L'essenziale e' invisibile agli occhi', ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
'E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante'.
'E' il tempo che ho perduto per la mia rosa...' sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
'Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...'
'Io sono responsabile della mia rosa...' ripete' il piccolo principe per ricordarselo.


COMMENTI: 0   Inviato da frank_astaire @ 21:28
Messaggio n° 2 30-10-2004  
 

Post N° 2

La tecnica dell'abbraccio


Ad abbracciare s'impara. Alcune persone hanno imparato naturalmente, altre hanno una varietà di approcci al riguardo impacciate, tese, rigide al riguardo... Ho provato a mettere insieme una descrizione di un tipo di abbraccio 'auspicabile', a mio avviso. Non è una mia invenzione e può sembrare 'troppo' tecnica, ma certe tecniche non sono altro che 'la formalizzazione della naturalezza'.


- Guardiamo negli occhi l'altra persona, cominciando ad accoglierla con lo sguardo... 
- allarghiamo le nostre braccia...
- orientiamo entrambi il braccio sinistro verso l'alto e il destro verso il basso (o viceversa, e se la statura è troppo differente, risolvere il problema in modo creativo)...
- avviciniamoci, con 'apertura' e consapevolezza, fino a fare aderire i corpi, in modo rilassato...
- accostiamo le guance, avvolgiamo l'altra persona con delicatezza (senza stringere o, peggio, dare pacche...), rilasciamo il capo sulla spalla altrui, chiudiamo gli occhi e abbandoniamoci...
- lasciamo che il nostro respiro prenda lo stesso ritmo...
- ascoltiamo il respiro e il battito dei nostri cuori per qualche istante, senza fretta o imbarazzo...
- con delicatezza sciogliamo l'abbraccio, riaprendo gli occhi e ritornando 'alla realtà' e cercando di mantenere in noi quella sintonia...
- conserviamo il contatto degli occhi ancora per qualche istante, ringraziandoci con lo sguardo o anche e con la voce...


Ma attenzione... se alla prima fase l'altra persona sfugge lo sguardo, arretra e le si rizzano i capelli, lasciare perdere... può bastare una stretta do mano ;-)


COMMENTI: 1   Inviato da frank_astaire @ 13:19
Messaggio n° 1 30-10-2004  
 

Post N° 1

Amici vicini e lontani


Salute a te, potenziale amico o amica.
Sto aprendo questo blog come ulteriore seme gettato per il mio 'Progetto Amicizia'. Il progetto non è ben definito, ma un nome non guasta, e nasce dal mio desiderio personale di incontrare 'persone in sintonia' nel mondo.
Mi sto domandando 'persone sia vicine che lontane?' e la mia risposta mi sorprende, perché considera la distanza non solo in termini di chilometri, ma di lingua, di fuso orario, di possibilità di comunicazione.
Parlando di rete, immagino delle chiazze di persone nel mondo che hanno la possibilità di connettersi alla rete. chi per pochi minuti al giorno, magari dal posto di lavoro, chi anche da casa, e chi anche quando si muove.
Le persone appartenenti a queste chiazze hanno enormi possibilità in più delle altre di incontrarsi e comunicare in diversi modi tra loro.
I costi di queste comunicazioni possono essere bassissimi.
Si può comunicare per iscritto, a voce, in video...
Solo pochi anni fa tutto questo non era immaginabile.
Già da tempo, per gli 'addetti ai lavori' esistevano almeno l'email o i newsgroup, che sono luoghi di discussione virtuale divisi per temi specifici, che non andrebbero trascurati, ad esempio, come vie per inontrare persone che condividano alcuni specifici interessi. Libero, come altri provider, fornisce l'accesso a più di 20000 newsgroup di tutto il mondo...
Ma la distanza dipende dai sensi a cui ci riferiamo... voglio dire che le persone 'nelle chiazze' possono essere molto vicine dal punto di vista della comunicazione di idee, di voce, suoni e immagini, ma restano distanti per gli altri sensi, come peraltro accadeva e accade col telefono.
Non solo in questo caso, il computer non avvicina, sotto questi aspetti, ma divide proprio. Finché comunico attraverso un computer, non potrò toccare, abbracciare o dare un bacio alla persona con cui corrispondo, anche se si trovasse solo al di là di un muro.
Anche le lingue ora costituiscono barriere... Posso avere di fronte a me o essere connesso con una persona, ma abbiamo bisogno di una lingua per comunicare. Anche in un gruppo di 1000 persone in una piazza, solo quelle che hanno una lingua in comune tra loro avranno facilità ad entrare in relazione. Personalmente conosco un po' di inglese, anche se solo superficialmente, e questo è già una grande chiave, perché anche molte persone di altre lingue ne sanno un po' e le possibilità si moltiplicano.
Tornando a "persone vicine o lontane" e considerando il solo punto di vista geografico, quelle della mia regione o della mia città avranno la speciale caratteristica di poter essere incontrate con un certo agio anche senza l'ausilio di internet o mezzi simili. Queste persone potrebbero essere di lingua differente, ma non è molto probabile, e con loro sarabbe possibile organizzare o partecipare insieme ad eventi locali.
Ma l'amicizia riguarda anche persone che forse non avrò mai l'opportunità di incontrare nello stesso luogo e nello stesso momento...


Il titolo al post l'ho assegnato ora, avendo deciso di concludere, per ora :-)
Spero di trovare energia, tempo e argomenti per arricchire il presente blog con qualcosa di utile.


Un abbraccio!  (vedi post successivo, eheh)


COMMENTI: 0   Inviato da frank_astaire @ 12:57
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