Sonoviva
Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva
« SIAMO ALLE COMICHE; MA S... | L'ITALIA SENZA NAPOLI C... » |
LA DEMOLIZIONE DEL MINISTERO PER I BENI CULTURALI ULTIMO ATTO: FUNZIONARI APPIEDATI
Post n°265 pubblicato il 11 Settembre 2010 da Superfragilistic
Tag: beni culturali, BENI CULTURALI E PRIVATI, BERTOLASO E AFFARI, COINVOLTA PROTEZIONE CIVILE, COMMISSARIATI SITI, DIVIETO RIMBORSI, FUNZIONARI A PIEDI, FUNZIONARI ARCHEOLOGI, FUNZIONARI ARCHITETTI, INCHIESTE LAVORI POMPEI, LEGGE FINANZIARI, MiBac, Ministero Beni Culturali, PIANO DISTRUGGERE MIBAC, PROTESTA FUNZIONARI STORICI, Protezione civile, TREMONTI VIETA RIMBORSI
Finalmente i giornali ne cominciano a parlare: è il grande saccheggio dei beni culturali nella speranza di trarne un vantaggio, naturalmente personale, dopo che il commissariamento dei maggiori siti, vedi Pompei, è stato fatto passare per un intervento di salvataggio da una classe, quella dei Dirigenti e Funzionari dei beni culturali, incompetente e sfaticata. Mai bugia fu più grande ed il Patrimonio dello Stato e dei cittadini tutti, grazie a questi interventi 'salvifici' che consistono nel dare in mano alla Protezione civile i siti ( con tutte le conseguenze che sappiamo dalle recenti indagini sugli appalti) togliendo peso, competenze, dignità ad una classe di funzionari tra le migliori e competenti esistenti, è a rischio perdita. Ed ora, per completare il tutto, le Soprintendenze sono state laciate a piedi: senza auto di servizio, senza autisti, viene loro negato ed anzi addirittura vietato il rimborso per le spese sostenute nell'utilizzo della propria autovettura. Lo stabilisce la legge voluta da Tremontio in materia di risparmio e di finanze, ovvero la legge 122, che, tra le altre incredibili norme che contiene, introduce il divieto assoluto al rimborso. Considerate la geografia dell'Italia e riflettete come può essere raggiunto un sito - io ho responsabilità su 32 comuni del Cilento - senza ricorrere in extremis alla propria auto: il che già costituiva un sacrificio ed un rischio perché, oltre al lavoro da svolgere sul luogo, ci si sobbarcava l'onere di arrivare da soli in posti lontani anche due ore di macchina. Senza già indennità rischio o di alcun genere, ora il divieto al rimborso dà il colpo finale all'organizzazione di un Ministero scelto per essere annientato in nome di interessi personali. La progressione degli eventi si può evincere anche da questo blog scorrendo i post sulla materia beni culturali. Ma ancora incredibile è l'altra norma che di fatto vieta ogni attività di promozione come mostre, convegni e conferenze, punendo addirittura chi le fa, vietando di farlo in orario di servizio, negando che fuori servizio si tratti di straordinario ( ma questo sono 20 che non lo percepiamo) né di riposo compensativo. Come dire non fare nulla e lascia andare tutto alla malora. Ecco il comma 8 dell'art. 6 comma 8. A decorrere dall'anno 2011 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, incluse le autorità indipendenti, non possono effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, per un ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2009 per le medesime finalità. Al fine di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e di efficientare i servizi delle pubbliche Amministrazioni, a decorrere dal 1 ° luglio 2010 l'organizzazione di convegni, di giornate e feste celebrative, nonché di cerimonie di inaugurazione e di altri eventi similari, da parte delle Amministrazioni dello Stato e delle Agenzie, nonché da parte degli enti e delle strutture da esse vigilati è subordinata alla preventiva autorizzazione del Ministro competente; l'autorizzazione è rilasciata nei soli casi in cui non sia possibile limitarsi alla pubblicazione, sul sito internet istituzionale, di messaggi e discorsi ovvero non sia possibile l'utilizzo, per le medesime finalità, di video/audio conferenze da remoto, anche attraverso il sito internet istituzionale; in ogni caso gli eventi autorizzati, che non devono comportare aumento delle spese destinate in bilancio alle predette finalità, si devono svolgere al di fuori dall'orario di ufficio. Il personale che vi partecipa non ha diritto a percepire compensi per lavoro straordinario ovvero indennità a qualsiasi titolo. Per le magistrature e le autorità indipendenti, fermo il rispetto dei limiti anzidetti, l'autorizzazione è rilasciata, per le magistrature, dai rispettivi organi di autogoverno e, per le autorità indipendenti, dall'organo di vertice. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai convegni organizzati dalle università e dagli enti di ricerca, nonché alle mostre realizzate, nell'ambito dell'attività istituzionale, dagli enti vigilati dal Ministero per i beni e le attività culturali ed agli incontri istituzionali connessi all'attività di organismi internazionali o comunitari, alle feste nazionali previste da disposizioni di legge e a quelle istituzionali delle Forze armate e delle Forze di polizia. I Soprintendenti ed i Funzionari stanno cominciando a porre in atto proteste che spero continueranno. A tal proposito pubblico l'articolo dell'Unità dove viene riportata la lettera di alcuni Soprintendenti archeologi. Ma il problema non è solo dei siti archeologici, ma riguarda il controllo dei movimenti e degli interventi sui beni storici artistici, sugli edifici storicci e sul paesaggio. Di ieri una circolare che invitava i funzionari della Soprintendenza di Salerno a recarsi ad Atrani per prendere visione dei danni arrecati dal devastante evento che ha interessato il piccolo gioiello della costiera. In essa però neanche si derogava per l'uso della macchina......come dire arrangiati. Tutti devono sapere dunque quello che veramente sta accadendo e la deriva che ci attende qualora si continuasse nell'irresponsabile piano di annientamento di un potere di controllo contro l'imperante mancanza di legalità.
ECCO L'ARTICOLO da L'UNITA' Lo Stato uccide l'archeologia La protesta di 21 soprintendenti Archeologi a piedi, la tutela va a farsi benedire. I dipendenti del ministero dei beni culturali non possono nemmeno più usare la propria auto e chiedere il rimborso spese per andare in missione negli scavi né dove c'è bisogno del loro intervento. Lo stabilisce una norma della finanziaria. Così la Uil Beni – culturali, con il segretario Cerasoli, convoca una manifeazione nazionale per il 22 settembre a Roma e diffonde una lettera di protesta di ben 21 soprintendenti archeologi che avvertono il ministro Bondi: così non possiamo più garantire la tutela delle opere d'arte. E se dei cantieri incontrano reperti archeologici, si bloccheranno. Ad esempio i lavori dell'Acea per l'adduttrice Torrenova-Eur, all'Appia antica, in Sardegna, Toscana e Calabria, in Abruzzo. 31 agosto 2010
|
BLOG CHE MI ASSOMIGLIANO
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
I MIEI LINK PREFERITI
- Qui avrete informazioni altrimenti non accessibili
- La solidarietà è un atto riparatore dovuto
- Il blog di denuncia delle censure di tutto il mondo
- Un blog che affronta problemi territoriali campani
- QUESTIONI LUCANE MA NON SOLO
- ECOSISTEMI ED ALTRO
- VOGLIO SCENDERE
- PERCHE' NO AL NUCLEARE
- IL BLOG DI BEPPE GRILLO
- VISITA LA PAGINA DEL CTG PROVINCIA DI SALERNO
I MIEI BLOG AMICI
MENU
ULTIMI COMMENTI
CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: STEFANIA MERLINI
il 21/08/2014 alle 16:56
Inviato da: Superfragilistic
il 26/02/2013 alle 15:30
Inviato da: gufoazzurro
il 26/02/2013 alle 12:00
Inviato da: Scilli65
il 10/01/2013 alle 20:59
Inviato da: gufoazzurro
il 18/10/2012 alle 13:19