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MATERA BY NIGHT
Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.
Post n°417 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da mizar_s_light
Ogni tanto ricompaio... o meglio, per rimanere in tema con questo post... vengo avvistato Domenica 27 dicembre, come è ormai mia consuetudine da un paio di mesi a questa parte, mi sono messo in macchina e sono partito alla volta dei comuni limitrofi per fare qualche foto da candidare al concorso. La destinazione di quella prima parte della mattinata era la cittadina di Montescaglioso, a soli 18 km da Matera. Trascorsa qualche ora lì, mi sono spostato a Ginosa (Ta) per poi tornare a casa per il pranzo. Alcuni giorni dopo ho iniziato a dare un'occhiata agli scatti di quel giorno, che nel frattempo avevo messo da parte, ed una foto, ad un certo punto, attira la mia attenzione. Lo ingrandisco e non sembra un uccello. Troppo grande, troppa la distanza, si vede chiaramente che quel punto nero è dietro al campanile... un aereo? Un elicottero? Boh... un ufo si direbbe, nel termine più preciso del termine: Un oggetto sicuramente non identificato. Intanto oggi la Gazzetta del Mezzogiorno è uscita con un articolo in merito a questo avvistamento, con gli ingrandimenti della foto e la mia intervista , lo linko qui. Negli ultimi minuti la notizia è stata ripresa anche da un sito di ufologia, qui. Aldilà delle facili conclusioni, cosa sia davvero quell'oggetto non lo saprà mai nessuno, potrebbe rivelarsi anche qualcosa di banale, ma questo episodio, che sicuramente ricorderò a lungo, mi da l'occasione per farvi una domanda che avrei voluto porvi da tempo: ma voi agli extraterrestri ci credete?
Io?
Ciao alla prossima!!!! |
Post n°416 pubblicato il 24 Dicembre 2009 da mizar_s_light
Ebbene si, ci sono ancora Tanti auguri a tutti voi
Giuseppe
Aggiornamento dell'ultimo dell'anno:
Se vi va di dare un'occhiata agli utimi scatti del 2009 cliccate su questo link. Buon 2010 a tutti voi... non vi dimentico, neanche uno! |
Post n°415 pubblicato il 12 Dicembre 2009 da mizar_s_light
Il mio giro per le masserie fortificate della zona mi sta portando in luoghi fin'ora sconosciuti, ognuno con la sua storia, ognuno con le sue leggende, che affondano le radici in un tempo lontano. Se la masseria Selva Malvezzi, visitata qualche settimana fa, s'era tinta d'un macabro grigio di mistero dopo il racconto del cercatore di funghi, quella che ho visitato lo scorso sabato non ha bisogno di narratori improvvisati perché la sua leggenda, e la sua storia triste, ce l'ha già. E' la masseria San Francesco, il cui nucleo originario risale al 1600. Immagine da www.mondimedievali.net
Questa la leggenda che la riguarda: (FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata) Nei pressi del castello-masseria di San Francesco viveva un padre che aveva due figli: Giacomo e Giovanni; l’uno era buono di cuore e bello di viso, l’altro maligno e sfaticato.Il padre si raccomandava sempre che si amassero e si aiutassero a vicenda ma Giovanni troppo invidiava il fratello buono per corrispondere al desiderio del genitore. Quando questi morì, il figliolo onesto si mise a lavorare senza tregua e nel giro di due tre anni racimolò una discreta fortuna; l’altro, invece, che trascorreva il tempo tra la piazza e l’osteria, si ridusse ben presto in miseria e cominciò a chiedere soldi a questo e a quello e soprattutto a Giacomo. Una sera andò in casa di costui in campagna e poiché il fratello maggiore tentennava e non si fidava delle promesse di restituzione, Giovanni, accecato dall’ira, afferrò la paletta del braciere e lo uccise. Quando il giorno dopo i guardiani della masseria scoprirono il cadavere, rimasero inorriditi dalla ferocia con cui era stato massacrato il loro padrone; corsero in paese a denunciare il misfatto e poi provvidero pietosamente a sistemare nella cassa il povero Giacomo e a portarlo al cimitero. Per identificare l’assassino furono interrogati mezzadri e massari di Matera, Montescaglioso e Miglionico, ma nessuno seppe dare un indizio. Una notte, mentre alcuni contadini scendevano per un tratturo che costeggiava il luogo dov’era stato commesso l’omicidio, avvertirono un curioso rumore e intravidero un essere senza forma che si agitava sull’aia. Là per là restarono senza fiato, credendo che si trattasse di un demonio; poi si fecero coraggio e andarono a vedere chi fosse. Non appena gli furono a tiro scoprirono un grifone che con voce lamentosa diceva: “Per l’amore dell’uccello grifone Non appena udirono queste parole, si fecero il segno di croce per la paura e a gambe levate scapparono dall’aia. Ma anche a mezzo miglio di distanza sentirono ripetere quel lamento e allora capirono che il grifone era l’anima del giovane ucciso che chiedeva vendetta. Si guardarono l’un l’altro incerti sul da fare e infine tutti d’accordo decisero che era meglio tornare in paese, bussare alla porta del giudice e raccontargli i fatti. I gendarmi arrestarono l’omicida che dapprima cercò di negare e poi, messo alle strette, confessò la colpa, meritandosi il carcere a vita. Si illudeva, il Caino, di poter sfuggire alla pena solo perché nessuno era stato testimone della sua malazione; ma Dio che è onnipotente e non per nulla vede e provvede, fece un cenno di lassù all’uccello grifone e mise in opera l’umana giustizia.
Fin qui la leggenda, ma veniamo ai giorni nostri. E non potevo neanche fare a meno di pensare al comune denominatore riscontrato nella gran parte delle masserie che ho visitato fin'ora, l'abbandono ed il degrado. Questa, come potete vedere dalle foto, è irriconoscibile, e molte altre versano nelle stesse condizioni. Pezzi importanti della storia di un territorio, in grado di proteggere per secoli da malintenzionati e briganti, ma che nulla hanno potuto contro l'incuria ed il tempo.
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Post n°414 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da mizar_s_light
Ovvero: la maledizione del cercatore di funghi Accidenti...
Uhm... non è questo il lato che voglio.
...daranno quell'effetto un p'o macabro. Dopo un po' mi risollevo, per istinto giro la testa alle mie spalle... solo io. Guardo giù, oltre il muretto.
Fine |
Post n°413 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da mizar_s_light
Ovvero: la maledizione del cercatore di funghi Ogni foto ha i suoi piccoli retroscena. La passione per la fotografia e la caccia allo scatto spinge, a volte, a cercare qualcosa di diverso dal solito, che si parli di un luogo, di particolari condizioni atmosferiche o di momenti della giornata inusuali. Così può capitare che un'uscita sia allietata da una piacevole passeggiata, o da piccole disavventure. Ha da poco smesso di piovere, ma le previsioni indicano schiarite dopo le 16:00. Alla casa cantoniera di azzurrino è rimasto molto poco, ma non essendoci molti edifici su quella strada provinciale è difficile sbagliarsi... ...quando sento uno scricchiolio di pietre provenire dal basso, dove la stradina, in discesa, si inoltra nella selva. Immersa com'è nella fitta boscaglia scarto subito l'idea di tagliare per dritto, e mi avvio per la stradina sterrata.
"Di certo non è accogliente come una reggia... speriamo almeno non ci sia il comitato di benvenuto" Rido fra me e me e proseguo. (continua...) |
Post n°412 pubblicato il 28 Novembre 2009 da mizar_s_light
E' un mesetto ormai che sono più lontano del solito dal blog, ve ne sarete accorti tutti ormai. Sono venuto a conoscenza di un concorso fotografico in corso di svolgimento sul sito www.comuni-italiani.it. Il concorso terminerà alla fine di febbraio. Francamente non so se continuerò fino alla fine, ma per ora sfrutto la spinta e gli stimoli che mi ha dato, al resto penserò quando sarà il momento per farlo. Se volete, cliccando qui accederete alla mia foto gallery. Potete dare un'occhiata a tutto quello che ho pubblicato fino ad ora, e magari dirmi cosa ne pensate. Per il resto, non appena avrò la possibilità passerò a salutarvi ed a pubblicare qualche nuovo post, con meno continuità si, ma non sparisco. A presto Giuseppe
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Post n°411 pubblicato il 17 Novembre 2009 da mizar_s_light
In queste strane notti d'Autunno, oltre alle solite (si fa per dire) costellazioni, mi capita di osservare con frequenza Giove e Marte. Il primo, che ci accompagna ormai da diversi mesi in compagnia delle stelle delle Capricorno, è gia alto nel cielo quando fa buio e tramonta tra le 22:00 e le 23:00. Quasi in contemporanea dalla parte opposta, ad est, sorge il pianeta rosso, che fino alla fine del mese rimane nella debole costellazione del Cancro. Questo siparietto astronomico è condito, da stanotte e per le prossime due notti ,da una pioggia di stelle cadenti. L'ultima segnalazione è per l'ennesima congiunzione Luna-Giove, che si verificherà lunedì e sarà visibile appena farà buio. Ciò che renderà questa congiunzione diversa dalle altre è il fatto che la luna sarà una falce di luce in fase crescente, creando uno scenario davvero suggestivo.
Buona osservazione a tutti |
Post n°410 pubblicato il 17 Novembre 2009 da mizar_s_light
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I difetti, imperfezioni che ci caratterizzano, molto più spesso cause dei nostri limiti. Difetti da accettare per gli altri, cosa che non è mai facile, ma ancor più difficile è per noi riconoscerli. Il virtuale spesso li camuffa, molto più che nella realtà, e forse è questa una delle maggiori differenze tra questi due mondi paralleli che a volte si incrociano, ma altre volte diventano opposti. Dunque ecco i miei, almeno quelli che ritengo più importanti e che sono riuscito a riconoscere. Tutto ciò fa comunque parte di me, assieme a tutto il resto. Ho imparato a convivere con i miei limiti, a cercare di superarli quando possibile, o ad accettarli serenamente. L'autocontrollo non è il mio forte, ma quando me ne ricordo mi sforzo di farlo.
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Post n°408 pubblicato il 03 Novembre 2009 da mizar_s_light
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INFO
AREA PERSONALE
MIZAR
Zeta Ursae Majoris
Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.
I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.
Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.
Ed io non le conosco tutte...
VIAGGIO VERSO L'ORSA...
...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.
Premi play
lacio drom
Inviato da: Meteo
il 28/06/2018 alle 13:04
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il 28/06/2018 alle 13:02
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il 28/06/2018 alle 12:56
Inviato da: Wetter
il 28/06/2018 alle 12:56