L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedann, Poesie e disegni dei bambini di Terezin, 1942-1944, trad. di G. Gandini e M. De Micheli, Lerici, Milano.
Inviato da: lienka
il 27/04/2010 alle 14:00
Inviato da: lasolitadani
il 05/11/2008 alle 15:01
Inviato da: L.u.c.e
il 19/08/2008 alle 10:18
Inviato da: principessa_fatina
il 23/06/2008 alle 17:50
Inviato da: ciao.manuciao
il 17/06/2008 alle 17:32