Creato da umamau0 il 15/04/2008

Sarcophaga Carnaria

ciò che è non può essere vero

 

 

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Hannah Hoch e la danza macabra della telefonista senza orecchio che si ostinava a leggere libri.

Post n°24 pubblicato il 03 Agosto 2014 da umamau0
 

 

(Silvia “Basta! Sono stanca di sentire sempre le solite scuse! Voi venite qui e quello che sapete dire è: “Abbiamo fatto del nostro meglio. Ci ridono in faccia. Abbiamo fatto quello che potevamo…” Sono tutte scuse del cazzo! E intanto io faccio la fame! Voglio scioperare!

 

(tutti gli altri, zitti)

 

Sindacalista “Cara ragazza, ti capisco, ma non possiamo chiedere ai colleghi altri scioperi, peserebbero troppo sui loro stipendi. Non possiamo, gli stipendi sono bassi.

 

Nella mia mente “Se tutto resta così, siete perduti. Il cambiamento è il vostro amico, il conflitto la vostra battaglia. Traete qualcosa dal nulla. Annientate lo strapotere. Rinunciate a ciò che avete, appropriatevi di quanto vi è negato.” (Gudrun Ensslin – banda Baader-Meinhof)

 

(Il teschio con il papillon, che ride, che ho disegnato sulla mia maglia, ride)

 

Silvia “A me danno 620 euro al mese per stare al telefono. E visto che questa azienda mi costringe a fare la fame l’unica cosa che posso fare è scioperare, scioperare e scioperare. Non guadagnerò niente ma, forse, cambierò qualcosa; e se non dovessi riuscirci, sono sempre libera di andarmene da questa azienda del cazzo!

 

(tutti gli altri, zitti)

 

Sindacalista (facendo il pollo, con le mani ai fianchi) “Brava, brava, ma non credere che fuori di qui sia stia meglio. Se perdi questo lavoro, farai davvero la fame”

 

Nella mia mente “Sai che voglia che ho di stare otto ore in piedi e per giunta di notte? Quelli ci cambiano i turni quando cazzo gli pare, per la merda che ci pagano. Un giorno, mi stufo e li mando tutti a fanculo: la ditta e il bavoso del mio capo. Quel lavoro di merda lo faccia fare alla puttana di sua moglie.” ( I lunedì al sole)

 

(Il teschio con il papillon, che ride, che ho disegnato sulla mia maglia, continua a ridere)

 

Silvia “Ecco, vedi, questo è quello che mi sento dire dalla azienda! E voi sareste quelli che mi devono rappresentare?! Voi siete uguali ai padroni, ma io cambierò tutto questo! A costo di rimanere senza lavoro!”

 

(tutti gli altri, zitti)

 

Sindacalista “Cara ragazza, ci vuole tempo le cose non si cambiano così dall’oggi al domani. Non è facile. E io ne ho viste di cose. Fidati.”

 

Nella mia mente

 

Robespierre che non aveva la barba

 

ride di voi e della vostra rivoluzione

 

il suo teschio ride

 

la sua polvere

 

la sua estrema omemoria che più vale

 

di tutta la vostra vita

 

cioè del fatto che voi siete vivi e lui è morto

 

e anche Marx che aveva la barba ride

 

[...]

 

(il seme vivo di Marx è in coloro che soffrono

 

che pensano

 

e non hanno bandiere)

 

ridono Robespierre e Marx

 

ma forse anche piangono

 

dell’uomo non più umano che in voi si realizza

 

del pensiero che non pensa

 

dell’amore che non ama

 

del perpetuo fiasco del sesso e della mente…”

 

(Il contesto, Sciascia)

 

(Il mio teschio con il papillon, ride)

 

Silvia “Non mi arrenderò! Andate a fanculo!” (esce sbattendo la porta)

 

(altre colleghe con scarpe e borse Gucci ridono di Silvia, sottovoce)

 

Nella mia mente “Compri mobili. Dici a te stesso, questo è il divano della mia vita. Compri il divano, poi per un paio d’anni sei soddisfatto al pensiero che, dovesse andare tutto storto, almeno hai risolto il problema del divano. Poi il giusto servizio di piatti. Poi il letto perfetto. Le tende. Il tappeto. Poi sei intrappolato nel tuo bel nido e le cose che una volta possedevi, ora possiedono te.” (Fight Club)

 

Sindacalista “ Colleghi, procediamo con la votazione dell’ordine del giorno!”

 

Il mio teschio con il papillon, parla: 

 

Che cos’è di preciso un uomo?

 

So io cos’è un uomo?

 

Chi lo sa cos’è!

 

Io non so cos’è un uomo,

 

so solo il suo prezzo.”

 

( La linea di condotta, Bertolt Brecht)

 

Io alzo la mano. Voto contro.

 


 

(in fondo alla sala si legge la scritta)

 

CARTA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI SULL'UOMO

 

art. 1

 

La Cina è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

 

Get a job

 


 

 

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PATRICIA HIGHSMITH

"Non capisco la gente a cui piace far rumore; di conseguenza la temo, e poiché la temo, la odio. é un circolo vizioso emotivo"

 

 

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