Creato da MarioStaffaroni il 25/06/2011

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Quello che a noi italiane ed italiani non si dice su

Post n°7 pubblicato il 19 Agosto 2011 da MarioStaffaroni

Oggi mi è capitato di leggere su La Stampa un articolo che richiamava un recentissimo editoriale di DIE WELT sulla nostra situazione nazionale.

Quello che vi si può leggere, di opinioni dirette, e non interpretate, dell'Europa su di noi e l'attuale situazione nostra nazionale, mi è parso non solo decisamente rilevante. Da voler condividere anche in questo post. Infatti l'editoriale del giornale tedesco, anche se severo nei tratti, si muove dentro una confermata amicizia all'Italia. 

Mi è apparso però opportuno condividerla questa conoscenza di amichevoli dirette opinioni dell'<Europa> su di noi, perchè in queste settimane di indecente trapestio sopra una <manovra> indecente già di per sè, ritengo sia stata compiuta una operazione di mistificazione da parte di una classe dirigente nostra apparsa allo sbando.

Pur di non assumersi la responsabilità di scelte proprie tutte consapevoli e volontarie, ci si è provati a riparare dentro l'alibi del <non l'avremmo mai voluto fare...ma ce lo impone l'Europa...>.

 

In questo modo, ipocrita quanto vile, rimbalzato dall'informazione prevalente autorefenziale come i Documentari Luce, non si è esitato a provare di indirizzare la reazione nazionale alla grande <manovra> contro un sentimento europeista il quale ha sempre caratterizzato l'Italia. Pur di sfuggire alla collera più che giusta di una nazione stanca ed esasperata.

 

L'editoriale di DIE WELT permette di vedere direttamente quale sia l'opinione effettiva dell'Europa sulla nostra attuale situazione. E che cosa veramente l'<Europa> ci chiede.

 

Da La Stampa del 19 agosto, pag.11

 

La stampa tedesca

"Per l'Italia il vero ostacolo è il governo che non decide"

Chi sta cercando di salvare l'Italia con la terapia degli eurobond non fa altro che rovinare il futuro del Paese. La classe politica di Roma è disposta a lavorare alle riforme solo se si trova sotto forte pressione. E' l'analisi in un duro editoriale dal titolo "Il valore della crisi" apparso ieri su Die Welt, il quotidiano tedesco più vicino alla Merkel.

Il commentatore consiglia al governo italiano di non aspettare gli aiuti di Francoforte e di rimboccarsi le maniche e fare finalmente i compiti. Quali? L'elenco è lungo e parte dall'abbattimento degli ostacoli alla crescita - tutti noti da decenni - fino alla necessità di alleggerire la burocrazia. 

<<Tutte misure che non richiedono investimenti>> osserva l'autore: <<Basta "solo" volontà politica e voglia di arrivare fino in fondo>>. (...)

 

<<E' vero che le misure per migliorare la competitività mostreranno i propri frutti soltanto tra alcuni anni e bisognerà aspettare del tempo per vedere affluire capitali nelle casse dello Stato. Ma ora sui mercati obbligazionari si sta trattando qualcosa che va oltre i numeri dell'attualità: il futuro>>.

L'articolo si sofferma a lungo sul più grande ostacolo alla crescita che dice l'autore, <<è lo stesso Stato, che spaventa gli investitori e intralcia l'economia del Paese.>>

 

(...)

<<Per questo motivo l'Italia si trova agli ultimi posti nelle classifiche delle economie mondiali. Chi è così folle da investire lo stesso nel Belpaese si ritrova a sostenere un prelievo complessivo sugli utili che è del 68,6% contro il 435 dei Paesi Oecd.

Da decenni l'Italia fa scappare i propri imprenditori all'estero e allo stesso tempo spaventa quelli stranieri che vogliono investire. Non stupisce quindi che l'economia italiana sia ferma da un decennio, ormai.>>

(da Die Welt /La Stampa del 19 c.m. pag.11, di S.R.)

 

Questo dunque risulta l'effettivo <ce l'impone l'Europa>. In un linguaggio diretto sconosciuto al dibattito italiano che nasconde il suo sostanziale monopartitismo dentro un più confortevole <ce l'impone l'Europa>. 

L'Europa, dalla voce amica tedesca di Die Welt, in realtà ci sta chiedendo: fate finalmente riforme, modernizzatevi, usatte proprio la crisi per farlo e crescete....

 

Qualcuno ha mai visto o sentito messaggi come questi venuti dall'Europa sulla prevalente Informazione nazionale? Basterebbe da solo un articolo come quello di Die Welt per richiamare dalle <ferie> i programmi di approfondimento di Rai canone. Ma non accade.

 

La nostra politica sfrantuma intanto 40 milardi di sacrifici italiani in un indecente balletto a mollare il cerino accesso all'ultimo che resta della fila .... mentre balbetta <è crisi mondiale>.. <non ci possiamo far niente>...>altrimenti ce lo dice tutta Europa che siamo i più bravi a tenere i conti>....

 

Adesso forse si capisce anche meglio perchè si sia mantenuta SEGRETA una Lettera della Bce al Governo di uno Stato mebro definendola <confidenziale>. Senza che nessuno abbia preteso, fuori la lettera, che in Democrazia non ci sono segreti dinanzi alla pubblica opinione.

Perchè se la Lettera conteneva consigli appena simili a Die Welt, leggerla, spegnere la luce ed indire le elezioni sarebbe stato quasi naturale....

 

In fondo appare molto più leale quella che è stata la reazione della politica spagnola alla sua recente crisi del Debito Pubblico loro: QUESTO E' IL NOSTRO NUOVO CANDIDATO A PREMIER, QUESTA E'LA DATA DELLE ELEZIONI ANTICIPATE PER PERMETTERVI DI DECIDERE CON IL VOTO. Portate pazienza ancora un poco che ce ne andiamo da soli....

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
la_moretta_2
la_moretta_2 il 23/08/11 alle 10:45 via WEB
Contraccambio la Sua visita al Blog. Ho letto con interesse, mi piace, condivido e tornerò a farLe visita. Buona giornata...Giò
 
 
MarioStaffaroni
MarioStaffaroni il 24/08/11 alle 23:51 via WEB
grazie, cordialmente, mario staffaroni
 
m.a.r.y.s.e
m.a.r.y.s.e il 25/08/11 alle 10:38 via WEB
Buongiorno, dice che arriveremo a rinnovare e a cambiare e finalmente tornare in superficie? Grazie a Lei e buona giornata.
 
 
MarioStaffaroni
MarioStaffaroni il 25/08/11 alle 22:20 via WEB
io sono convinto di si. Se le tante <spinte> a cambiare non si faranno dividere una per una ma faranno tra di loro rete mettendo insieme il tanto che unisce. E limando le differenze. La informazione, sostanzialmente nella sua prevalenza, tende ad evitare proprio questo. Ed anche la sceneggiata su una manovra <che non avrei mai voluto approvare>. In genere, di queste grandi spinte positive la miccia sono i giovani. Perché si buttano, se hanno un <sogno> da spendere. Naturalmente sono opinioni, cordialmente, m.staffaroni
 
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