Creato da MarioStaffaroni il 25/06/2011

italia solidale

un'assemblea virtuale di italiani ed italiane per scegliere assieme come rilanciare una nazione coesa

 

 

« Sfogliando la MargheritaNel Paese del ce l'ha i... »

Il vero cambiamento italiano si chiama Fisco

Post n°24 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da MarioStaffaroni

Siamo in recesione. E ci resteremo anche a lungo. Noi italiani ed italiane. Quantomeno, se i programmi delle Forze che ci governano non subiranno cambiamenti.

 

MA PERCHE' SI E' SCELTA LA RECESSIONE PER RISANARE UN GRANDE PAESE?

 

L'italia propone una evasione pressoché totale del suo Sistema fiscale. Sono praticamente evase quasi interamente, in un Sistema consapevole e risultato nei fatti connivente. Le stima in modo ufficiale pari a circa 100 miliardi quello stesso Stato, con la sua Agenzia, che dovrebbe incassarle. E pareggiare anche così questo bilancio statale.

Eppure, nel dover provare a risanare questo Stato, accrescono, invece, enormemente proprio le Tasse; che colpiranno ancora una volta proprio, e soltanto, chi già non evade.

Ed espandono contemporaneamente oltre misura la imposizione indiretta: che sono nuove tasse anche esse. Sia l'aumento dei Servizi, che i Servizi tagliati e prima esistenti. Sono tasse. Ma con la particolarità, queste ultime, di non colpire in base al Reddito individuale; ma in base all'uso e necessità indifferenziata.

Un Servizio tagliato, od un Servizio rincarato, colpiscono nella stessa misura sia il miliardario che il piccolo salario

 

PERCHE' ACCADE TUTTO QUESTO?

 

SONO INCOMPETENTI, SCIOCCHI, SPROVVEDUTI ANCHE GLI ULTIMI ARRIVATI A GESTIRCI NEL GOVERNO? NON CREDO SIA COSI'.

 

Lo Stato democratico, e costituzionale, come anche oggi lo conosciamo dove viene rispettato, NACQUE DA UNA RIVOLTA DEI POPOLI ALLA DISCREZIONALITA' DI VEDERSI IMPORRE TASSE SENZA ALCUN PROPRIO CONTROLLO. In incidenza ed uso.

Ben due monarchie, degli allora più potenti e dinamici Stati europei, Inghilterra e Francia, persero persino i loro sovrani, condannati in moti rivoluzionari, proprio ATTORNO ALLA GRANDE QUESTIONE DELLE TASSE. 

E di chi le paga, e chi le mette.

 

E da quel grande confronto, che riuniva l'allora grande "mondo del Lavoro" preso e dato, nacque lo Stato Costituzionale come lo conosciamo ancora adesso:

Tasse che può mettere solo il Parlamento liberamente eletto

Parlamento eletto a base del voto libero individuale

 

In questo semplice modo, ma in realtà con grandi lotte borghesi e popolari il più delle volte trovatesi alleati, crollò il privlegio precedente di un 3/5% di popolazione inglese e francese che allora deteneva il 90% della ricchezza nazionale. Crollò lo Stato autoritario della nobiltà esente e onnipotente. Crollò la rendita parassita a favore del Lavoro offerto e prestato e per uomini e per donne. E arrivò, il cosiddetto Stato moderno fino ad oggi. O forse meglio, fino a ieri. Almeno pare quì in Europa.

 

Abbiamo mai fatto caso, infatti, che negli stati europei attuali dell'Unione, quelli più in difficoltà finanziarie e di sviluppo, e noi italiani ne facciamo ben parte, presentano un loro Fisco inefficace o largamente o totalmente evaso?

 

Abbiamo però, altrettanto, mai fatto caso che, in questi stessi Stati in difficoltà, tra cui ancora noi, la ricchezza nazionale risulta contemporaneamente concentrata nel 10% di popolazione (Italia) e altrove forse anche meno (Grecia), che detiene oltre il 50% della ricchezza nazionale?

E abbiamo fatto mai caso che, di contro, nazioni comunitarie euopee che mostrano tuttora un dignitoso o vigoroso proprio sviluppo, mostrano contemporaneamente di avere un proprio Fisco decente e sostanzialmente rispettato?

 

Queste constatazioni portano infatti tutte ad una consapevolezza: LO STATO MODERNO E VIVIBILE PER TUTTI RUOTA ATTORNO ALL'ASSETTO DEL SUO FISCO. E vale anche il contrario, evidentemente.

Lo Stato corotto, prepotente e rovinoso per il suo stesso sviluppo, ruota infatti attorno a un Fisco volutamente iniquo ed evaso.

 

Perchè?

 

Nello Stato che ha generato le Democrazie europee, IL FISCO, assolve al compito di bilanciatore di sacrifici e di accumulo di reddito. E di finalità di spesa.

E' il Fisco, in questi Stati della Democrazia, che consente di contribuire al ragionevole ed efficace mantenimento dello Stato comune, e in base al reddito individuale. 

E' il Fisco che consente di stimolare un settore economico rispetto ad un altro del momento.

E' il Fisco che consente di sostenere un indigente, o favorire una mente intelligente, anche rispetto a un miliardario assente.

 

Ma, se non c'é Fisco, se non solo apparente, non si conclude niente.

Proviamo infatti a fare una Legge a favore della sopravvivenza, o degli studi meritevoli di un indigente, e poi, senza Fisco decente, ce la troviamo divorata da un milionario esentasse evasore trasparente. Come fosse niente.

 

E inoltre, è proprio l'assenza di Fisco efficace che consente di accumulare la Rendita sempre in minore numero di mani, e distruggere il reddito da lavoro e da intrapresa. Perchè la Rendita evade, o risulta persino esentasse, gli altri no. O molto di meno.

E sono propro le Tassazioni indirette (Servizi e altro similare) che accrescono ulteriormente la Rendita e penalizzano di contro proprio i Redditi produttivi: perchè pagano allo stesso modo. Ma con aliquote inversamente proporzioanli. Proprio perché uguali. Indipendentemente dal Reddito.

Proviamo a fare come un gioco, anche se doloroso, e alla portata di ognuno. Prendiamo un incremento di Servizi (la stessa cosa è un taglio) di 200 euro anno. Adesso applichiamolo ad un reddito reale di 100mila euro mese e al un altro di 1000 euro mese. E restiamo a bocca aperta a vedere la percentuale infinitesimale del primo e quella ben più devastante del secondo.

Ecco qua, direbbe il prestigiatore: il gioco è fatto: il benestante sta ancora meglio e il piccolo reddito è divenuto insufficiente....

 

E non a caso sul patto Fiscale, le Democrazie europee misero infatti a vigilare il Parlamento del libero voto individiale: in altre paole, sono io cittadino, contribuente, il solo che può autorizzare a te Stato di mettere le Tasse. E sarà il mio stesso giudizio a valutare se son giuste, e se le usi bene o meno

 

 

Adesso forse capiremo forse meglio perchè l'Italia dell'ultimo ventennio in specie, ha lietamente convissuto con un Fisco ingiusto ed inesistente. E perché questa stessa Italia ha, contemporaneamente, demolito il Sistema di controllo elettivo individuale.

IN QUESTO SEMPLICE MODO, QUANTO DEVASTANTE, HA IN REALTA' SVUOTATO LO STATO DEMOCRATICO MODERNO. PER TORNARE ALLA SUPREMAZIA INCONTRASTATA DELLA RENDITA.

 

Ma adesso abbiamo il nuovo governo. Come si colloca?

 

Osservando la spia del comportamento verso il Fisco e verso il voto, come esattamente quello precedente. Non pare si possa concludere altro diversamente.

E infatti, colpisce anche esso implacabilmente redditi fissi, lavoro, impresa, giovani, donne, famiglia. Ne più ne meno di quello precedente.

 

In realtà, oggi in Italia, non assistiamo ad un cambio di rotta economica e sociale ed al ripristino della Democrazia elettiva. Asistiamo, al massimo, e certo più dignitoso, sforzo della Rendita tuttora egemone, di NON CAMBIARE NIENTE.

 

E la partita appare così rilevante che la Casta politica apparsa decotta, ha inviato in prima fila la sua Alta Burocrazia e delle Professioni privilegiate a reggere il Fronte dopo la propria rotta collettiva. Come in un piccolo nuovo 1916 dopo un'altra Caporetto. 

Anche allora, la rotta di disfatta venne arginata. Ma dentro il vecchio sistema ingiuto immutato; solo reso un po più efficace: al fronte ancora operai e contadini, piccoli artigiani e commercianti ad assaltare trincee altrui con la sola baionetta sotto le mitragliatrici.

Come allora, decimazione ad incerti. Come allora, temo, al servizio di un Sistema di Rendita nazionale parassitaria, il quale, perdente, o vincente, solo si riprometteva di non mutare niente. Dei propri privilegi ristretti esistenti. Aveva pare fatto, allora, ....il suo massimo sforzo: scelto un nuovo Generale. E il sistema della Rendita pare infatti si sedette esausto, senza cambiare altro.

 

L'Italia comincerà a cambiare veramente, ritengo, quando porrà al centro della Svolta un suo Fisco radicalmente riformato, minore, equo e rispettato.

E vi ricollocherà a vigilare sulla sua misura ed uso un Palamento costituzionale liberamente eletto e scelto.

 

Pare un paradosso quasi esistenziale, ma a noi italiani, il crollo del muro, ci ha ricondotto, pare, alla necessità di riconquistarci i valori borghesi dello Sato moderno costituzionale. Tuttora apparsi fortemente in bilico.

 

Ma noi italiani lo vorremo fare, e tutti assieme, in un nuovo PATTO COSTITUZIONALE DI TUTTI I PRODUTTORI DI RICCHEZZA, anche se tra diversi?

Nel secondo dopoguerra, risulta si sia saputo fare.

Del momeno presente, a breve, tutti lo sapremo. E lo vedremo.

Dalle nostre stesse prossime scelte.

 

 

 

 

 

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/assemblea/trackback.php?msg=11104558

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

funhamfuganelblupolissena.ababarabayenis_1981nataleturatiMarioStaffaronipsicologiaforensefederico.bianchessimascherinavenetalorjanaMarquisDeLaPhoenixintemperieLN1979
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963