l urlo silenzioso

Ciao cara amica Francesca, io inizio a fondere con questo caldo, e tanto da fare in campagna, pensa che ve ne sia poi tanta a perdita d'occhio in largo ed in lungo ed in buona parte collinare. Per fortuna che oggi c'è la meccanizzazione che snellisce il tutto, pensa ad ieri che chi lo aveva c'era solo il povero asinello o il mulo. Pensa che anche la macina per il grano o per le olive, si usasse o la forza del vento, o acqua o il cavallo. Ed io li ricordo, anche quando a noi bimbi facevan calpestare l'uva a piedi nudi per fare il vino. Bei tempi senza inquinamento. Ciao, un bacio e serena notte, Camillo.

..Forse il "sentire" non si può insegnare o impararlo.Non tutti nascono con delle doti particolari..e questa dote richiede una sensibilità che in effetti pochi hanno. Un saluto. Want

A volte si impara da chi ha doti di condivisione anche a "sentire" e soprattutto a godere della libertà di esprimersi.

Ciao Francesca e buona domenica, ma se anche da te ci sia caldo, puoi optare per un posto come questo.In Austria molto ma molto in alto.Fotp di pochi giorni or sono , ghiacciaio perenne. clicca e buona vacanza, Camillo.

Poche vacanze Camillo.Ma un piccolo respiro può ritemprare. Un caro saluto a te e famiglia. buone vacanze .:)

Mi sa che mi sono perso sullo stare composto, da lì a non contenere l'emozione è stato un breve passo.

Condivido. Ed anche io ho perso compostezza, ma, maledetto orgoglio ..ancora riesco a contenere le emozioni pur provandole, sentendole ed essendone sopraffatta.

Hai perso compostezza? Non direi. Sicuro che è una questione di orgoglio?

Paura di affidarsi? o di far vedere che ci si sente affettivamente inermi?= orgoglio.

Quelli che si ridefiniscono il vocabolario per conto loro mi fanno fare fatiche che non sopporto. Dal vocabolario treccani per orgoglio: Stima eccessiva di sé; esagerato sentimento della propria dignità, dei proprî meriti, della propria posizione o condizione sociale, per cui ci si considera superiori agli altri. Non è paura di affidarsi è supponenza quella che muove l'orgoglio :-)

" fatiche che non sopporto"!!! nun se po' senti'! dai...ti porto anche un po' di Mg e K e Ginseng e creatinina.L orgoglio viene ferito quando ti affidi alla persona sbagliata e ti prendi la colpa e la responsabilità dell errore.Giusta la definizione di orgoglio: l inammissibilità dei propri sbagli.

Ecco questo è il punto dichiaro quello che non so e gli errori fatti, l'orgoglio lo lego successi non alle cazzate. Sarai orgogliosa della farmacia, quello è giusto!

"imparato" è una parola grossa. Direi che a partire dalle elementari e successivamente in età adulta nei rapporti interpersonali ci hanno insegnato moltissime cose che l'uomo moderno, vuoi per un motivo o l'altro, non vuole imparare preferendo mantenere il suo livello di comportamento ai livelli primitivi. Rifiutando ogni forma di educazione propedeutica si è poi incapaci di "sentire"...

il problema, secondo me, è che tutti sentiamo ma pochi "ascoltano". Ascoltare non significa avere la forza di comprendere quello che l'altro ha da dire e, dunque, costruire un piano paritario di dialogo? Se fosse così è l'orgoglio il vero freno e, dunque, non c'è corso che insegni ad ascoltare, se non si vuole. Volendo, l'orgoglio si potrebbe mitigare con un pizzico di umiltà.. un paio di cucchiaini al dì, dopo i pasti.. agitare bene prima dell'uso :)