Creato da baciamiancora2006 il 07/09/2006

"IL MIO TANGO"

....si alzi il sipario...va in scena la vita....

 

 

« Sogno di una notte di me...Messaggio #84 »

Jess//ortottericida

Post n°83 pubblicato il 25 Luglio 2007 da baciamiancora2006

Sono abituata ormai a fare le ore piccole, con questo caldo poi non è che abbia tutta questa grande voglia di rimanere rintanata nel forno crematorio di casa mia, nonostante l'aria condizionata a palla. Ma arriva il punto che il sonno prende il sopravvento sullo starsene spaparanzati all'aria aperta a godersi quegli istanti di effimero refrigerio. Aspetti ancora un pò leggendo un libro, che arrivi la mazzata finale col getto dell'aria condizionata sparata direttamente sulla faccia, e senti che proprio non ce la fai più, DEVI andare sui 30 gradi del tuo letto. Ok, jess, puoi farcela. Scendo in camera e trovo mia figlia addormentata e boccheggiante su tutta la superficie del letto. Come al solito era di traverso, e la sua diabolica figuretta imbalsamata, nascosta sotto le migliori angeliche spoglie, copriva i 4/4 dei cuscini. Ok, jess, rassegnati al solito angoletto e soprattutto NON ACCENDERE di nuovo il condizionatore. Non vorrai mica far prendere un accidente alla tua cucciolotta, vero??? Potresti sempre schiacciarti un pisolo in mansarda sul divanuccio di pelle, no?? Ipotesi scartata a priori. Vada per il bagno turco accanto a mia figlia, fonte di luce e calore sovrumano. Ovviamente con la dovuta finestra spalancata. Le palpebre si apprestavano a divenire  sempre più pesanti, e fra i leggeri rivoli di sudore cominciavo a sentire l'aria fresca della notte. Già vedevo Morfeo nel solito boschetto che mi salutava e apriva le braccia da lontano, ed io che correvo a moviola. Quando di soppiatto ho sentito un "TRRRRRRRRRRRRRRRRRR -TIC". Morfeo si è nebulizzato in un nanosecondo e i miei occhi son tornati a guardare il soffitto in preda all'ansia. Ho avvertito la sua presenza malefica, era tornata, assetata di vendetta per non essere riuscita a  mandarmi in frantumi la serata più magica della mia vita. E ieri notte voleva gli interessi. Poteva essere dappertutto e questo era a suo vantaggio. Premetto che adoro la campagna e gli animali. Alcune bestie possono farmi impressione, ma ce n'è una che ha il potere di paralizzarmi, di provocarmi quel senso di nausea e di brivido solo a guardarla. Se dovesse malauguratamente saltarmi addosso mi verrebbe un infarto. Quella che i bambini chiamano amorevolmente "la mamma della coscienza di Pinocchio", in realtà è una cavalletta bastarda che va dai cinque e può arrivare agli otto centimetri di lunghezza(anche se a me sembra avere le dimensioni di un pachiderma). E' orripilante al sol guardarla, è cieca e ti piomba addosso all'improvviso con le sue zampacce pelose e appiccicose. Ama incutere spasmi di terrore soprattutto a donne e bambini ed è nota come "Attila", per le sue capacità distruttive (compreso lo scatolame). Dopo questa nota altamente descrittiva, torniamo a noi. Dovevo accendere la luce, e localizzare il nemico. Così ho preso in braccio i 25 chili liquefatti di mia figlia, li ho adagiati sul lettino della sua cameretta infernale, ho chiuso la porta e son tornata sul campo di battaglia. Il mostro era lì, sulla testata del mio candido letto ad intossicarlo con le sue orride zampacce. Ho cominciato a sentire quei familiari conati di vomito, e la tachicardia avanzare ad ogni suo battito d'ali. Dovevo armarmi, e farla fuori al più presto. E lo swiffer poteva certamente aiutarmi nell'ortotteriocidio. Ho così cominciato a muoverla, sperando che non saltasse o si imboscasse fra i cuscini. Sarebbe stata una tragedia. Ma la bastarda rimaneva immobile come fosse indisturbata. Quando ad un tratto ha spiccato un salto e ha cominciato a svolazzare un pelo sopra la mia testa, planando di scatto sul tappeto. Il mio cuore era in preda ad un infarto in atto, tanto correva veloce. E lì, sul mio adoratissimo tappeto cipria è cominciata la guerra. Ora locale 3:00. Più che una guerriera sembravo una demente che si sforza di ballare una pseudo-tarantella. Ad ogni suo movimento millimetrico saltavo dieci passi indietro. Finchè io sono arrivata nel balcone fuori da casa mia, e Attila era dentro  . Ok jess, così non va, vuole la guerra ...e guerra sia!!!!  A quel paese gli animalisti, e insieme a loro mia madre che reputa tali mostruosità "creature di Dio", mi sono scagliata contro la bestiaccia e ho cominciato a infierire a suon di swifferate. Stava osando un flebile tentativo di salto, ma ormai jess//lasquartatrice l'aveva in pugno,e ha continuato ad affondare lo swiffer sino a ridurla in poltiglia . La bastardaccia era finalmente caduta in guerra, e il suo cadavere risiedeva decomposto sul parquet della mia camera....O__0...

Ho fatto la veglia al morto per un'oretta nella speranza di riuscire a trattenere il vomito e di trovare la forza per sbarazzarmi della bestiaccia, ma poi ho avuto la brillante idea di lasciarla lì per la notte. E non perchè non abbia avuto il fegato di raccoglierla, no no. L'ho tenuta esposta e spiaccicata lì come spoglie di guerra. Son sicura che la bastarda ha sorelle nei paraggi......  mai sia!!!!!!!!!

jess(lasquartatrice)

 
 
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Postumi



frontale senza rispetto per le terga
fuga dall'unica sodomia
di spiagge isolate
senza grani
incuneandosi tra sentori
di malumore
quel velo
si lacera per riformarsi
sorta d'eterna verginità

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Perifrasi

lento schiudere
di parentesi simmetriche
e caparbie flutti
di salinità crescente
scorrono in aiuto
alla germinazione
di piaceri inconsueti
la mano scopre un volto
per saziarne un altro

di enjamber

Danzando lenti
si lascia a speranza
il sentiero di destra
come se il suo accettare fosse
implicito
lei non si butta
su ogni vita
su ogni invito...

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Viaggio a Nord ovest
 
 
 
 
È morta e breve la vostra pianura,
 così l’abbiamo sognata dal treno dei caci
E delle sedute strette,
Intercettata da troppe case
E macchine in tripla fila.
Era il ’56 e il Polesine
Ancora indugiava sotto
I terrori di ogni piena
La luce di novembre filtrava a fatica
 tra nebbie e rovi esausti.
Era lunga la terra solcata di scoline,
Enorme dopo l’aratura dell’alluvione.
Scesi dal treno che univa Bari
Alla nebbia tendevano lo sguardo
Verso né  mare né monti,
Solo lembi di terra a perdita d’occhio
I figli del tavoliere scoprirono
Un’aria di inquietudine
Come se lo spettro dell’infinito
Aleggiasse su quei campi attoniti.
Avevano sognato bene tutto
la sola data era sbagliata.
Tornassero ora nulla sarebbe fuori posto
Con capannoni ammassati su case
Tenute grandi come un orto e
Macchine che si sorpassano
Lungo canali fetidi.
Non occorre che la cornea di un vecchio
Per abbracciare tutto l’orizzonte
Circondato dai nuovi colli di discariche
L’acqua ospita solo gamberi alloctoni
E digiuni di plastica eternit e cfc.

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Una Maria


Maddalena fu donna
Cui non bastò l’amore
Portatele un nazzareno
che faccia di lei
ciò che ho fatto di quell’albero
la sera che mi rifiutò
che la porti nella polvere
nel succo dei suoi occhi di vento
che la faccia strisciare
serva di ignoti pezzenti
che la privi di essenze trucchi e vesti
che la ricopra di sangue ed acqua
dal trono dei tarli
che si conceda un solo orgasmo in morte
che la lasci invecchiare dimentica e una
che un sorriso ebete d’estasi l’appaghi

 

 
 
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Ostranjenje


gocce grosse e tonfe
sciaguattano sulla polvere
e su scarpe
cedevoli tacchi quadri
di recente lucidatura
beige
un cielo di stenti frolli
fa del porfido tazza
senza manico
so che quella era casa mia

di  enjamber

 

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