Creato da biangege il 29/12/2009

Bian e Gege

I diari di viaggio di due mototuristi

 

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7 giugno 2017: Frecciarossa arrivato in puntuale ritardo...

Post n°195 pubblicato il 07 Giugno 2017 da biangege
 

L'architettura della stazione di Firenze SMN mi cattura sempre (me, il Bian) ma avendola vista solo un paio di settimane fa non ho bisogno di riempirmi gli occhi delle linee pulite ideate dal Gruppo Toscano. Sono arrivato stamattina alle 9, puntuale, per fare da spokeman a un evento organizzato dalla società per cui lavoro, presso l'hotel The Style Florence (spalle ai binari, proprio sul fianco destro della stazione anche se Google Maps si ostina a metterlo erroneamente a sinistra...). Evento terminato puntualmente alle 14.30 e il mio treno di ritorno è alle 15.00, giornata volata... ma entrando in stazione alle 14.50 il tabellone delle partenze evidenzia il Frecciarossa 9532 gravato di 70 minuti di ritardo, come tutti i treni originati da Napoli/Salerno, a causa di un guasto di un treno precedente sulla linea AV tra Napoli e Roma... e pensare che proprio ieri il CdA delle FS e il Presidente del Consiglio hanno inaugurato la nuova stazione di Napoli Afragola AV...

Ora, purtroppo, da quando le ferrovie non si dedicano più al trasporto dei viaggiatori ma perseguono il profitto imprenditoriale, da quando i viaggiatori stessi sono diventati "clienti" e da quando le stazioni sono diventate dei centri commerciali... (cit.*)

... non esistono più le sale d'aspetto.

Eh no, i "clienti" non aspettano i treni, nell'attesa devono consumare.
Devono fare shopping.

D'accordo, le stazioni di cento città erano da riqualificare, le sale d'aspetto erano dormitori per senzatetto, l'immagine della stazione e della città ne era lesa. Solo che i senzatetto, poveretti, ci sono ancora, ma le sale d'aspetto no...

Alle 15.10 butto l'occhio al tabellone. Il ritardo è magicamente cresciuto a 95 minuti. Alle mie spalle le grandi lettere bronzee sul marmo declamano "Sala di attesa" ma dentro c'è la lounge destinata ai privilegiati titolari di Cartafreccia Oro.

Potrei percorrere una pensilina e andare a cercare una panchina, ma appaiono tutte occupate e prive di ombra. Passeggio qui e là. Per chi lavora sempre in casa, in fondo osservare la gente diventa un bel passatempo. Il ritardo è cresciuto a 100 minuti. In un'altra ex-sala d'aspetto c'è un bar caro come una gioielleria; accanto, al posto della banca, il negozio di un noto brand di lingerie...

105 minuti di ritardo, ma chi deve andare a Venezia e, ancor di più, chi è a bordo del treno che ora porta 335 minuti di ritardo se la deve passare davvero male. Nell'ex-"Caffè Ristoratore" c'è la mia libreria preferita, con un angolo bar molto trendy e poco libraio.

16.38, 110 minuti di ritardo. Il treno doveva arrivare alle 14.51, dovrebbe essere qui alle 16.41, ma il binario di arrivo non è ancora indicato. Un negozio di borsette occupa l'ex-ufficio informazioni. Ma certo, tutte le signore tengono il cellulare in borsetta, per le informazioni basta la giusta App. Accanto, una profumeria... eh sì, su certi treni si suda...

E finalmente, in puntuale ritardo di 110+1 minuti, alle 16.42 il treno entra in stazione...

Partiremo da Firenze anzichè alle previste (ritardo compreso) 17.00, alle 17.25, con arrivo a Milano previsto alle 18.55. Il 9532 avrebbe dovuto arrivare alle 16.40.

(*) Nulla da commentare più di quanto scritto, voglio solo aggiungere il bellissimo monologo "Treno" di Marco Paolini, sotto forma di clip video e linkando la pagina del blog di Pendolante che ne riporta la trascrizione, ringraziando nel contempo Marco del blog "Scala eNNe" dove ho visto per la prima volta il video stesso.

Ah... questo post è stato scritto, pur con diverse interruzioni dovute alla cattiva connettività, tra Firenze Santa Maria Novella e... dove siamo? Quello dal finestrino è il magazzino centrale Ikea di Piacenza, tra poco passeremo il ponte sul Po. Tutto sommato, meglio il treno del pullman o dell'aereo, no?

 

PS del 15 giugno: ma quando c'erano i capistazione, queli veri, che si parlavano con telegrafi e fonogrammi... sicuramente a loro sarebbe venuto in mente, piuttosto di tener bloccati gli AV fino alla liberazione della tratta, di instradarli sulle due linee Napoli-Roma via Formia e via Cassino, che di certo non sono così trafficate da non avere una traccia oraria libera... o no?

 

 
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