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« follettifate »

fate

Post n°36 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da lauravaccarino

 

 

                                                          Fate

 

Le fate sono piccoli esseri magici che vivono in mezzo alla natura.

La loro casa può essere il calice di un fiore,  l’accogliente nido lasciato vuoto da un uccellino, oppure il largo cappello di un fungo che nessuno raccoglierà.

Sapete quei grandi funghi rossi, picchiettati di bianco, che ornano il sottobosco in autunno.

Le fate tra loro si chiamano “sorelle” perché essere fate e sorelle è bellissimo.

Le sorelle si conoscono profondamente e sono amiche tra  loro; sono magiche sorelle buone.

Adesso vi racconterò la storia della fata cuoca e dei funghi.

La piccola fata Gaia era di turno in cucina. Ogni settimana ciascuna fata impara a fare un lavoro diverso, anche quelli che a prima vista sembrano noiosi, ma che eseguiti in allegra compagnia, volano via che è un piacere.

Gaia scrisse il menù del giorno e lo appese ad una campanula che era cresciuta proprio vicino alla cucina: “ Oggi funghi al funghetto”.

Le fate che stavano volando da quelle parti commentavano: “ chissà che bontà! Non vediamo l’ora di assaggiarli!”.

Gaia andò nel bosco per cercare quei bellissimi e golosi funghi che si usano per cucinare: i porcini s’intende.

Dopo aver girato e volteggiato per tutto il bosco, si rese conto che quella notte, di funghi mangerecci non ne era spuntato neanche uno, in compenso il bosco era pieno di quei bellissimi funghi rossi picchiettati di bianco che, come si sa, sono velenosi.

Povera gaia! Come avrebbe fatto a dire alle sorelle: ” Oggi niente funghi al funghetto!”  Sospirò una volta, sospirò due volte e, al terzo sospiro si disse  E’ inutile che stia qui a lagnarmi, troviamo una soluzione per il pranzo di oggi.

Ricominciò a sorvolare il bosco osservando tutto quello che poteva offrire cibo:

le nocciole non erano ancora mature, nemmeno le castagne; invece i rovi delle more erano pieni di frutti neri e sugosi e nel sottobosco rosseggiavano deliziose fragoline.

Gaia raccolse moltissimi di quei frutti e li portò nella cucina delle fate.

Preparò una gigantesca macedonia di frutta e come condimento mise dell’ottimo miele chiesto gentilmente alle api; infine scrisse un cartello:

“Per cause di forza maggiore il menù è cambiato, avremo per pranzo un'insalata di frutti di bosco.”

A mezzogiorno le fate arrivarono puntuali e furono assai felici della sorpresa.

Ringraziarono Gaia e il bosco per l’ottimo pranzo e invitarono al banchetto gli insetti.

Le fate sono tali perché vivono con gioia ogni aspetto della vita, non si lasciano spaventare dagli imprevisti e vivono ogni cosa come un grande dono fatto loro da Madre Natura.

 

 

 

                                           

 

 

 

 

                                                   

                                                                 

 

 

                                           

 

 

 

 

                                                   

                                                                 

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