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Messaggio N° 313 09-07-2002 - 14:46

CHRYSLER PT CRUISER 2.0

In passato serviva a trasportare il latte da un paese all'altro nella pittoresca America degli anni '60. Oggi è un mezzo esclusivo, quasi di élite, desiderato a tal punto che bisogna aspettare a lungo prima di poterne possedere uno. Questa è la storia in sintesi della Chrysler PT Cruiser, un modello anticonvenzionale sicuramente destinato a far discutere gli appassionati di auto (e non solo) di tutto il mondo.


Dal punto di vista estetico non c'è spazio per le mezze misure: o si ama alla follia o si odia categoricamente. Il design del frontale appare molto riuscito attraverso la fusione di elementi dallo spiccato stile "rétro" (come la griglia copri- radiatore e le forme tondeggianti del cofano motore) con altri che testimoniano che siamo di fronte ad una vettura moderna: in proposito si devono senz'altro menzionare i bellissimi fari (oltretutto molto efficaci) che vanno ad integrarsi armoniosamente ai passaruota, caratterizzati questi ultimi da una pronunciata bombatura che sconfina elegantemente per qualche centimetro nello sportello anteriore.


Nell'insieme l'aspetto della PT Cruiser risulta massiccio e solo al posteriore si avverte l'esigenza di un "look" meno anonimo (in particolare il grande portellone ha un aspetto un po' "vuoto"). Lo spazio interno è notevole e le cinque persone trasportate , anche se di misura extralarge, godono di un'abitabilità eccellente.


A ciò deve aggiungersi la buona qualità dei materiali della plancia (priva di scricchiolii) e dei rivestimenti interni che, uniti alla silenziosità esemplare del motore, assicurano nell'abitacolo (ben climatizzato) un confort al di sopra degli standards di categoria. Spazioso e ben sfruttabile il bagagliaio la cui capacità può essere notevolmente incrementata rimuovendo senza sforzo i sedili posteriori (dotati di maniglia e rotelle per il trasporto!). Il caratteristico quadro strumenti, oltre alla consueta dotazione, comprende il termometro della temperatura esterna e la bussola, utile quando si viaggia in terre sconosciute.


Riguardo al motore si possono fare due considerazioni: la prima è che non entusiasma, non tanto per la mancanza di potenza (ben 140 sono i CV dichiarati), quanto per la mancanza di spunto quando si viaggia nelle marce alte, in parte dovuta alla mole della vettura che tra l'altro "vanta" un CX aerodinamico (pari a 0,40) degno di un autoarticolato; la seconda è che comunque l'acquirente della PT Cruiser non è certo un individuo di indole sportiva, ma al contrario un tranquillo "driver" alla ricerca di una vettura godibile ed attraente. Insomma, se taluno rimanesse leggermente deluso dalle prestazioni non eccelse del motore (ma sufficienti, intendiamoci) può consolarsi una volta sceso fermandosi ad ammirare le forme decisamente intriganti dell'auto.


L'azzeccata taratura delle sospensioni, non eccessivamente morbide, consente di mantenere una precisione di guida di tutto rispetto tenuto conto della destinazione del mezzo; merito anche dello sterzo servoassisitito, leggero nella guida cittadina ma abbastanza diretto quando si affrontano i curvoni veloci.


Tutto a posto anche relativamente al cambio: gli innesti sono morbidi e la manovrabilità eccellente; se non fosse per la rapportatura un pelo troppo lunga, che contribuisce a penalizzare sensibilmente le prestazioni del motore, avrebbe meritato il massimo dei voti. Qualcosa di più ci si poteva aspettare dalla frenata assicurata dai quattro dischi: complice la notevole stazza del veicolo, gli spazi di arresto non risultano particolarmente contenuti anche se l'intervento dell'ABS, specialmente su fondo viscido, consente di mantenere sotto controllo la vettura durante le decelerazioni più violente.


La dotazione di accessori (tra i quali si menzionano 4 airbag, climatizzatore, appoggiatesta posteriori e controllo della trazione) è abbastanza completa, anche se non avrebbe certamente sfigurato la presenza del navigatore satellitare, inspiegabilmente non disponibile neppure come optional (forse questo spiega la presenza della bussola!). Purtroppo la nuova Chrysler si conferma "americana" anche nei consumi, percorrendo mediamente 9-10 km/l e perfino adottando uno stile di guida accorto difficilmente si superano i 15 km/l (d'altra parte, viste le premesse, non ci si poteva certo attendere di più).


 In definitiva con la PT Cruiser la Chrysler sembra aver giocato la carta dell'originalità, realizzando un modello dal forte impatto visivo, molto godibile, ad un prezzo che oscilla per la versione 2.0 tra i 21.801 euro (allestimento “Touring”) e i 24.901 euro (allestimento “Limited”, comprensivo di interni in pelle), decisamente molto concorrenziale tenuto conto della particolarità del mezzo, che riesce a distinguersi in mezzo ad una concorrenza ormai stereotipata (Fiat Multipla a parte).



Articolo pubblicato da: automotolive


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