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Messaggio N° 524 24-01-2003 - 16:56

Giorno della Memoria: Mio nonno era un soldato....

Mio nonno era un soldato che, non accettando il conflitto si oppose agli ordini dei suoi superiori e, divenne un partigiano. Rinchiuso prima in un campo di concentramento italiano, dopo la fuga tornò a casa, ma spie del suo paese lo fecero nuovamente catturare e rinchiudere in prigione.


Viveva in condizioni veramente disumane, il "cibo" che gli preparavano, veniva mescolato con badili sporchi di terra ma, questo era il minimo, in certi periodi gli negavano l'acqua e, doveva dissetarsi con la sua urina, mangiò topi (e mi raccontava che era uno dei migliori pasti che faceva). Più di una volta pensò di morire perché , le SS, quando non sapevano come fare a spezzare la noia, allineavano tutti i prigionieri e sparavano alternando i colpi. Più di una volta uccisero il compagno alla sua sinistra e alla sua destra.


In quel periodo della prigionia, a causa della carenza di guardie naziste, venne messo come guardia della prigione e, salvò due guardie naziste... può sembrare strano ma vi spiego come andò: era di turno come guardia, doveva intimare l'alt a chiunque si avvicinasse e, se non avesse ricevuto risposta, avrebbe dovuto sparare. Una notte mio nonno intimò l'alt a due persone, esse non risposero, lui ripeté l'alt e ancora non ebbe risposta, avrebbe dovuto sparare, ma attese che questi si avvicinassero per vederne i volti: erano due guardie tedesche ubriache. Altri al suo posto avrebbero sparato solo perché erano tedeschi, lui preferì lasciarli in vita e, per questo rese grazie al Signore per non vivere con il peso di due vite sulla sua coscienza.


Mio nonno Lino tornò vivo e, io ebbi la fortuna di conoscerlo ma, quante altre persone non ce l'hanno fatta? quante persone hanno perso la vita, quante hanno perso la loro dignità e quante la loro identità? Quel periodo storico fu teatro di malvagia crudeltà che, tutti dovremmo portarci nel cuore queste ricordi e queste storie per far si che non si ripetano più.


Sono sicura che tutti vi fermerete a pensare ma, non fatelo solo oggi, rivolgete sempre un pensiero a quelle povere vite, vittime della malvagità di pochi... "E’ meglio versare una lacrima perché hai voluto ricordare che sorridere ogni giorno solo perché hai voluto dimenticare!" Un ringraziamento particolare lo voglio fare a mio nonno che purtroppo non c’è più, ma porto con me i suoi valori e veri ricordi sui quali basare la mia vita!!! Grazie nonno Lino



Articolo pubblicato da: Sonia Ramera (soanso)


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