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Messaggio N° 611 28-03-2003 - 17:44

La grande menzogna!

Digiland vi segnala il FORUM sulla Guerra all'Iraq: dite la vostra!!!


La seconda guerra del golfo è iniziata da una settimana, per dirla in modo prosaico, è iniziata l’aggressione da parte della prima potenza economica e militare del mondo, nei confronti di uno stato ridotto alla fame dalla follia di un dittatore, che ha sempre tenuto il popolo soggiogato alle sue brame di potere personale. Sulla liceità di spodestare questo losco figuro, tutti sono concordi, è il metodo attuato, che sta dividendo il mondo fra pacifisti e guerrafondai.


E’ una guerra giusta oppure no? Questo è l’atroce dilemma, nessuna guerra è giusta, tanto meno una guerra senza mandato internazionale, senza il consenso della Nazioni Unite che però, hanno immense colpe e contraddizioni, dove girano gli occhi dall’altra parte, intervenendo in modo deciso solo a fatti compiuti, con condanne e risoluzioni che alla prova dei fatti sono ignorate.


Le mobilitazioni di piazza cui quotidianamente i servizi d’informazioni ci mostrano le immagini, sono un segno di risveglio delle coscienze, dall’altra però si nota sempre di più che sono un risveglio a senso unico, contro quello che incarna l’unico pericolo per la Pace Mondiale: l’amministrazione che Governa gli Stati Uniti D’America, infatti, non è giusto confondere un’amministrazione politica con il volere dei suoi concittadini, che manifestano sempre in modo più aperto il dissenso, anche se in questi giorni, nella patria della Libertà (come ama definirla il Signor Bush, è troppo chiamarlo Presidente di una grande nazione, un piccolo uomo così), troppe garanzie costituzionali sono state sospese.


Prima dello scoppio della guerra, doveva svolgersi alla Casa Bianca una serata dedicata di poesie, l’evento è stato annullato, perché il messaggio che i poeti desideravano esprimere era un messaggio di pace, contro la guerra; strana dimostrazione di libertà, si vuole andare a portare pace e libertà in casa d’altri, bombardando, ma si nega il parlare di pace in casa propria, perché argomento scomodo e pericoloso. Dello stesso tenore sono i segnali che arrivano da Hollywood, simbolo dell’American Dream, del sogno americano della frontiera, le voci di questi giorni, invitano gli attori ed i protagonisti del mondo dello spettacolo, a moderare i loro toni contro l’amministrazione Bush.


Strano, in linea di principio, si è sempre comportato così anche Saddam Hussein nel confronti del suo popolo, rinchiudere al silenzio il dissenso (il suo modo di indurre al silenzio è assoluto: la morte) L’accostamento può sembrare pesante, offensivo, ma è dai principi etici di una persona, che si stabiliscono le linee guida del potere politico di una nazione, sia nelle libertà ma anche in senso oppressivo nei confronti della popolazione. Si potrebbe addurre a difesa di Bush, che l’America è in guerra, ma così non è, l’amministrazione attuale, è scesa in guerra, ha deciso una guerra di comodo, per paura di perdere la leadership mondiale, quando una nazione scatena una guerra d’aggressione, da il chiaro segnale, che il gigante apparente è debole nelle sue fondamenta.


Bisognerebbe iniziare a sentire le voci dei familiari che hanno perso i figli, mandati al fronte non per una guerra di difesa, ma per una guerra d’aggressione, se si sentono in guerra. Il signor Bush, dovrebbe avere il coraggio di recarsi casa per casa dei soldati caduti in battaglia e vedere lo sguardo perso quando annuncerà la notizia della morte sul campo di battaglia… Senza fronzoli, scorte, fanfare e bandiere che servono solo a dare un immagine apparente di vicinanza alle famiglie, Lui ed i familiari, è troppo duro, troppo doloroso affrontare a viso aperto i familiari di soldati inviati sul campo, a morire per interessi economici non loro, eseguendo ordini.


Sconcerta ancora di più il comportamento controverso, di Tony Blair, l’alleato Inglese del piccolo uomo, si è detto inorridito dall’esecuzione sommaria di quattro soldati Inglesi, a totale dispregio della convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra, parole pesanti, dette da lui che assieme a Bush ha fatto dell’Onu carta straccia, è più pesante che non abbia mostrato nessun sentimento di pietà nei confronti delle vittime innocenti (leggisi danni collaterali) che i bombardamenti a tappeto quotidianamente provocano.


Politicamente parlando, esistono morti di serie A, di serie B, e morti che non sono nemmeno degni di scuse per essere stati assassinati in modo senza motivo, anzi, avendo colpa d’essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato (comperare cibo e sopravvivere). Ma cosa sappiamo realmente di questa guerra? Nulla, le immagini che scorrono sono sempre le stesse a ripetizione in tutte le televisioni, vediamo aerei, elicotteri, carri armati, come un videogioco, o una grande produzione Hollywoodiana, le immagini vere, quelle dei morti sul campo da ambo le parti, no, quelle sono vietate, sono sistematicamente censurate, perché?


Per un motivo semplice: la guerra è un orrore reale, è dolore, distruzione, pianto continuo, questa è la principale paura di un politico: la Verità, la verità degli orrori che causano, indipendentemente dalla forma del potere, sia esso potere "democratico" o un regime totalitario, la Verità spaventa, fa paura (e perdere voti). Ultima annotazione: questa campagna militare va sotto il nome italiano di: Schocka e Terrorizza, strano il piccolo uomo ha dichiarato guerra al terrorismo, come? Terrorizzando?!!!


Praticosognatore



Articolo pubblicato da: praticosognatore


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