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Messaggio N° 659 13-05-2003 - 12:18

Il Romanticismo tedesco: Caspar David Friedrich

Continua il nostro tour fra i maggiori esponenti del Romanticismo europeo, trasferendoci in Germania, dove incontriamo Friedrich, il quale è considerato da sempre uno dei protagonisti assoluti di questo movimento.


Il Romanticismo tedesco fu fondamentale per il divulgarsi delle idee di questa corrente, poiché qui toccò molti aspetti della cultura: filosofia, letteratura, poesia ed ovviamente arti visive. E furono forse più i libri a travalicare i confini della Germania e quindi a circolare maggiormente. A differenza delle connotazioni che prese negli altri paesi europei, il movimento tedesco era fortemente incentrato sulla vita dopo la morte, sulla forza della natura contro la volontà dell’uomo, sul potere dell’infinito sul finito.


In breve, la natura veniva rappresentata come un’estensione dello spirito sulla materia, come la violenza del destino (qui non si può parlare di Dio o di qualche altra divinità) che travolge e fa soccombere l’uomo. E’ una natura mai rassicurante, mai esperita, mai oggettiva, ma una natura sempre idealizzata e caratterizzata come una forza dispotica e spesso crudele.


Direi che in queste poche righe sta tutta l’essenza della pittura di Friedrich: egli ci lascia delle tele angoscianti, dove l’uomo viene sempre ritratto piccolo piccolo in balia di tempeste, di alberi scheletrici che allungano rami secchi, forieri di morte, verso cieli plumbei. In ogni quadro di Friedrich quello che tutti noi sentiamo è l’immensa solitudine, ma non la nostra o quella dell’autore, quella del genere umano lasciato solo da un creatore o un destino crudele di fronte al profondo enigma della morte, all’horror vacui che l’essere umano porta con sé da quando è uscito dalle caverne.


Egli non ritrasse che paesaggi, quasi sempre invernali, quasi sempre al crepuscolo, con la sola presenza di minuscole forme umane e di ruderi di chiese, dove la croce apposta sui campanili diroccati non è segno di conciliazione con Dio o di fede nel Cristo, ma un segnale inequivocabile di quello che tutti noi attende: la morte.


Capire Friedrich significa entrare nella mentalità di tanti altri intellettuali, letterati e poeti dell’epoca, che fecero della ricerca della morte una scelta di vita.


Grazie per l’attenzione
Suede68


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Articolo pubblicato da: suede68


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