NaPuLe E' Bis

il mio angoletto

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da xxSONNYxx

Link correlati:
» Barzellette sui sessi

Varie 1

1. Quattro persone su tre non sanno nulla di statistica.

2. Il 120% delle statistiche è sbagliato.

3. "Hai sentito l'ultima sugli statistici?" "È probabile".

4. Uno statistico può avere la testa nel forno e i piedi nel frigo e dire che mediamente la temperatura è ideale!

5. Un giovane cantante di belle speranze dice a un amico: "Sai, ho finalmente inciso un disco!"; "Lo so, lo so", fa l'altro, sorridendo, "l'ho comprato!"; "Ah", mormora l'artista, "sei stato tu...".

6. "Buongiorno, qui è il comandante che vi parla. Vi informo che sono le 10:56 e state sorvolando l'Oceano Atlantico, in rotta verso New York, a una velocità di 950km/h e a un'altezza di 11.000 metri. Se guardate alla vostra sinistra, potrete vedere il motore n° 1 che si sta spegnendo. Se invece volgete lo sguardo alla vostra destra, noterete che il motore n° 2 è in fiamme. Se infine osservate attentamente la superficie dell'oceano sotto di voi, potrete vedere un puntino giallo: si tratta di un gommone di salvataggio, ed è da lì che il vostro comandante vi ringrazia per aver scelto la nostra compagnia e vi augura buon proseguimento di volo...".

7. Il missionario al leone: "Signore, ispira al leone sentimenti cristiani!"; il leone: "Signore, grazie per il cibo che mi hai inviato!".

8. Una donna parla con un'amica della propria vicina: "La conosco abbastanza da chiederle in prestito qualcosa, ma non tanto da prestarle qualcosa".

9. Il presidente degli Stati Uniti ci ha chiesto di unirci per una causa comune. Visto che i fondamentalisti islamici si oppongono al consumo di alcool e considerano peccaminoso vedere nuda una donna che non sia la propria moglie, domani alle ore 12:00 tutte le donne sono invitate a uscire correndo nude in strada, e tutti gli uomini a seguirle con una birra in mano. Questo dovrebbe consentirci di identificare i terroristi tra di noi. Si raccomanda la massima adesione. Gli Stati Uniti vi ringraziano sin d'ora per il vostro impegno nella lotta contro il terrorismo.

10. Un gruppo di pazzi con un accompagnatore si imbarcano su un volo per New York, con il biglietto di classe turistica. Sull'aereo, uno dei pazzi si sposta nella prima classe; l'hostess gli dice di tornare nella classe turistica, ma lui si rifiuta dicendo: "Io resto qui fino a New York". Allora la hostess chiama il capitano, che cerca anche lui di convincere il pazzo a tornare dietro, ma lui si rifiuta dicendo: "Io resto qui fino a New York". Allora i due si rivolgono all'accompagnatore, il quale, scusandosi per il problema, si rivolge al pazzo e gli sussurra qualcosa; questo allora si alza, ringrazia il capitano e torna a sedersi nel suo posto in classe turistica. Alla domanda di capitano e hostess su cosa gli avesse detto, l'accompagnatore risponde: "Che la prima classe non andava a New York!".

11. Un pilota alle prime armi, avvicinandosi col suo aeroplanino all'aeroporto di destinazione, chiede permesso di atterraggio alla torre di controllo. "Permesso accordato; atterri sulla pista 4". L'aereo si avvicina, plana, arriva a 5 metri dal suolo e poi improvvisamente riprende quota: "Ma siete pazzi? È troppo corta!!!" "Corta?? Boh, allora atterri sulla pista 3". Stessa scena di prima: "Ma allora mi volete vedere morto! È corta anche questa!" "Ma lei sta scherzando... Vabbè, vada sulla 2 che è ancora più lunga". Idem come sopra. "Ma si può avere un pista degna di tale nome??" "Ok, senta, lei sta pilotando un monomotore che ha bisogno di meno di 50 metri per fermarsi; ora, atterri sulla pista 1: è quella dei jumbo jet, è lunga 5 chilometri!". L'aereo scende, tocca il suolo, finisce lungo nell'erba e combina un casino tremendo tra ribaltamenti e pezzi che volano da tutte le parti. Miracolosamente, il pilota esce un po' scosso ma illeso. Si volta verso la pista, guarda davanti: "Per essere corta è corta..."; poi, guardandosi a destra e a sinistra "ma accidenti quant'è larga!".

12. Al manicomio. Un matto sta portando a passeggio un dentifricio legato ad una corda. Due infermieri parlano fra loro: "Guarda, quello crede di portare a spasso un cagnolino"; e così dicendo uno di loro si china sullo spazzolino e dice: "Bello, Fuffi, come stai?"; e il matto: "Ma non lo vede che è un dentifricio?"; e poi, rivolgendosi al dentifricio: "Hai visto, anche stavolta l'abbiamo fregato!".

13. Un giornalista intervista in un manicomio un matto che crede di essere il Papa. "Ma perché è vestito così tutto di bianco e con la tiara?" "Ma caro, non vede, io sono il Papa!" "E quand'è che è stato eletto?" "Ma figliuolo, nessuno mi ha eletto: me lo ha detto Dio stesso!". Un altro matto lì vicino: "Io?! Ma tu sei matto!".

14. Due matti pescano in mezzo al lago su una barchetta. Dopo una giornata di ottima pesca, prima di ritornare uno dice: "Segna il posto che ci torniamo domani". L'altro fa un segno sul fondo della barca, e il primo lo sgrida: "Ma che fai! E se domani ci danno un'altra barca? Il segno devi farlo sull'acqua!".

15. Un matto scommette che riesce a buttarsi dall'alto del manicomio sopra un biglietto del tram senza farsi male. E infatti vince la scommessa, che viene ripetuta molte volte. Un giorno però si sfracella al suolo, ma prima di morire guarda il biglietto e dice: "Ma chi è stato a mettere un biglietto usato: è forato!".

16. Un aereo è in volo da parecchie ore. All'improvviso un'esplosione distrugge il pavimento dell'aereo e tutti i passeggeri riescono a non precipitare nel vuoto aggrappandosi al portabagagli del soffitto che ha resistito all'incidente. Il comandante però avverte che essendo troppo pesanti uno dei passeggeri si deve sacrificare buttandosi nel vuoto. Un bravo passeggero allora esclama: "Bene, per il bene di tutti mi sacrifico io!"; a queste parole tutti, commossi, si mettono ad applaudire.

17. Un giovane medico apre il suo primo gabinetto in un paesino di campagna, e già la prima notte viene chiamato d'urgenza per un parto. Egli si precipita, ovviamente col cuore in gola, ed entra nella camera della partoriente. Nota che il feto si presenta male e decide di usare il forcipe; ma a causa dei forti tremori che lo scuotono, il ferro gli sfugge di mano e colpisce in testa la madre che muore sul colpo. Allora il giovane medico, disperato per il guaio combinato, afferra il neonato per la testa e tira così forte che perde l'equilibrio, il bebè vola attraverso la stanza e colpisce il padre che sta prendendo una boccata d'aria alla finestra, cadendo così tutti e due di sotto dal settimo piano. Il giovane medico, rendendosi conto della vastità del disastro combinato, decide di cambiare paese, e apre un altro gabinetto medico in un altra città molto lontana dalla precedente. Un mese più tardi viene nuovamente chiamato d'urgenza al capezzale di una partoriente. Due ore dopo è di ritorno a casa sua, e la moglie gli chiede angosciata: "Allora, com'è andata?"; "Non troppo male: questa volta sono riuscito a salvare il padre".

18. Poco prima di Natale, il figlio di un povero pastore sardo vorrebbe ricevere un regalo. Prende carta e penna e scrive la letterina per Babbo Natale: "Caro Babo Natale. Per il gorno dela tua festa, vorei ricevere una biccicletta rossa". Arriva la mattina di Natale, il bambino va a vedere sotto l'albero e non trova nulla. Un po' perplesso, si rimette al tavolo a scrivere un'altra letterina: "Cara Befana. Per il gorno della tua festa, vorei ricevere una biccicletta rossa". Arriva anche il giorno dell'Epifania, ma la bicicletta rossa non arriva. Allora, guardandosi intorno, il bambino osserva il presepe, prende la statuina del bambin Gesù, se la mette in tasca e si rimette al tavolo a scrivere un'altra letterina: "Cara Maddonna. Se uoi riveddere tuo figlo...".

19. Alcuni giorni prima di Natale. Nell'ufficio postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera indirizzata a Babbo Natale. Non sapendo dove mandarla la aprono e leggono: "Caro Babbo Natale, sono un bambino di sette anni, mi chiamo Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia è poverissima, perciò non ti chiedo giocattoli, ma che mandi al mio indirizzo 500 euro, così anche noi possiamo festeggiare il Natale con gioia". Gli impiegati della posta, commossi, decidono di fare una colletta e, raggiunta la cifra di 300 euro, spediscono le banconote all'indirizzo del povero bambino. L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso ufficio postale, agli impiegati arriva un'altra busta per Babbo Natale. La aprono e leggono: "Caro Babbo Natale, sono Marco, il bambino povero che ti ha scritto l'anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo dell'anno scorso, 500 euro. Ti ringrazio per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest'anno mandami un assegno non trasferibile, perché l'altra volta quei ladri delle poste si sono fregati 200 euro!".

20. I clienti di un avvocato solitamente non sono angeli. I clienti di un medico possono diventarlo!

21. Parsimonia è rincorrere un autobus per risparmiare il biglietto. Avarizia è rincorrere un taxi per risparmiare di più!

22. L'Italia è il paese dei furbi. Ieri ero a Roma, sono salito su un autobus e ho timbrato il biglietto: tlic tlac. Il guidatore si è girato e ha detto: "Che diavolo è 'sto rumore?".

23. La mia auto, ora come ora, vale 50 euro... giusto perché ho appena fatto il pieno...

24. Solito super-ingorgo sulla tangenziale di Roma. Un automobilista a un altro nella macchina vicina: "Certo la paghiamo cara, l'autostrada, però ne approfittiamo a lungo!".

25. Esiste Babbo Natale? Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi viventi ancora da classificare e, anche se la maggioranza di questi organismi è rappresentata di insetti e germi, ciò non esclude completamente l'esistenza di renne volanti, che solo Babbo Natale avrebbe visto. Ci sono 2 miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Però, dato che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Indù, Buddisti e Giudei, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè a circa 378 milioni di persone. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 91,8 milioni di locazioni (si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia). Ora, Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della terra, assumendo che viaggi da est verso ovest. Questo porta a circa 822,6 visite per secondo; il che significa che, per ogni famiglia cristiana con almeno un bambino buono, Babbo Natale ha poco più di un millesimo di secondo per trovare parcheggio (cosa, questa, semplice, dato che lui parcheggia sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta), saltar giù dalla slitta, scendere dal camino, riempire le calze, distribuire i doni sotto l'albero, mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione, risalire dal camino, rimontare sulla slitta e raggiungere la destinazione successiva. Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (cosa che sappiamo essere falsa, ma accettiamo per semplicità di calcolo), stiamo parlando di 1,25km per ogni fermata, un viaggio totale di 120 milioni di chilometri. Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia ad almeno 1040km/s, ossia 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda spaziale Ulisse (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena a 43,84km/s, e una renna media a circa 30km/h. Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento. Assumendo che ogni bambino riceva un regalo da 1kg, la slitta porterebbe un carico da 378.000 tonnellate, escludendo lo stesso Babbo Natale (notoriamente sovrappeso). Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa 150kg; ma anche assumendo che una "renna volante" possa trainare dieci volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con otto o nove renne, come si immagina: ne servono circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la slitta, a 575.620 tonnellate (circa quattro volte il peso del transatlantico Queen Elizabeth II). Sicuramente, 575.620 tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040km/s generano un'enorme resistenza: questa resistenza riscalda le renne allo stesso modo di un'astronave che rientra nell'atmosfera; il paio di renne di testa assorbirà 14,3E18 (18 zeri) joules per secondo; in breve, si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne e creando assordanti onde d'urto (il cosiddetto "bang supersonico"); l'intero team verrà quindi vaporizzato in 4,26 millesimi di secondo. Conclusione: forse Babbo Natale esisteva, ma di certo ora è morto.

26. Sulla spiaggia, un bambino alla madre: "Mamma, posso andare a fare il bagno?"; "Non oggi, tesoro: il mare è troppo mosso"; "Ma papà lo sta facendo!"; "Lo so caro, ma lui è assicurato!".

27. Il mondo di oggi è disgustoso. Ci sono persone disposte a tutto, per i soldi: anche a lavorare, se gliene capita l'occasione.

28. "Pronto, con chi parlo?" "Con la calzoleria 'Rossi e figli'" "Ah... scusi, devo aver sbagliato numero" "Non c'è problema, ce le riporti e noi gliele cambiamo con un altro paio!".

29. Una signora dal suo psicologo: "Lei deve proprio aiutarmi, dottore! Ho un gravissimo complesso: sono assolutamente convinta di essere brutta..."; "Non deve preoccuparsi", la rassicura il medico, "non è un complesso".

30. Un vecchietto festeggia il suo 100° compleanno. Un giornalista che lo intervista gli chiede: "Mi dica, qual è il segreto della sua veneranda età?"; e l'altro: "Probabilmente il fatto di non aver mai bevuto un goccio di alcool". A quel punto si ode un tonfo al piano di sopra; "Oh, non si allarmi", fa il vecchio al giornalista, "quell'ubriacone di mio padre dev'essere caduto di nuovo dal letto...".

31. Due signore si trovano a casa di una. Questa, a un certo punto, si alza, rivolta una clessidra che sta su una mensola, e torna a sedersi. "Cosa hai fatto?", le chiede l'amica; e lei: "Sono le ceneri del mio adorato marito; ogni tanto gli faccio fare un po' di movimento".

32. Di notte, lungo una via, un tizio, palesemente ubriaco, ferma un passante e gli chiede: "Scusi, potrebbe dirmi quanti bernoccoli ho sulla testa?"; l'altro, evidentemente perplesso, lo osserva per un attimo e risponde: "Sette"; "Grazie... Allora mi mancano tre lampioni, e sono arrivato a casa!".

33. In un albergo di lusso, alle due di mattino squilla il telefono della reception. "Pronto!" fa una voce impastata, all'altro capo del filo, "A che ora apre il bar?"; "Alle otto, signore". Un'ora dopo, un'altra chiamata: "Pronto? A che ora apre il bar?"; "Alle otto, signore". Un'altra ora dopo lo stesso cliente, sempre più ubriaco, chiama e chiede di nuovo: "Pronto! Pronto! A che ora apre il bar?"; "Alle otto, signore, gliel'ho già detto; però, nello stato in cui si trova, non penso che la lascino entrare..."; "Ma io non voglio entrare!", geme l'altro, "Voglio uscire!".

34. Un uomo muore e sale in cielo. Là San Pietro gli domanda: "Di cosa sei morto?"; "Ah, per sbaglio! Ero in un bar, quando arriva un tizio che mi grida: 'Ehi, Riccardo, a casa tua moglie ti sta tradendo con il tuo migliore amico!'. Io mi sono subito precipitato fuori, ho preso la moto, sono partito a razzo, e un camion mi ha travolto..."; "E lo chiami uno sbaglio, tutto questo?", commenta San Pietro; e l'uomo: "Certo! I non mi chiamavo Riccardo, ero scapolo e non avevo nessuna moto!".

35. Un medico visita un tale in preda a una grave crisi depressiva: "Ho molti problemi economici, dottore!", si lamenta il disgraziato. "Su, non si abbatta!", lo rincuora il medico; "Giorni fa ho visitato un altra persona, anche lui agitatissimo, solo perché non poteva pagare le fatture del suo sarto. Gli ho consigliato di non pensarci più, e ora sta molto meglio!"; "Lo so, dottore", mugugna il paziente, "ero io, il suo sarto!".

36. Sulla riva di un laghetto, un uomo si avvicina a un pescatore e gli domanda: "È un buon posto per i pesci, questo?"; "Direi di sì" fa l'altro, a denti stretti: "talmente buono che non hanno nessuna intenzione di lasciarlo!".

37. Tu puoi ignorare di essere più ricco di quel che pensi, ma l'Ufficio Imposte no.

38. Io e mia moglie ci siamo lasciati. Separazione legale: lei è scappata col nostro avvocato.

39. Ho fatto un po' di conti: in base al mio reddito attuale, se andassi in pensione oggi potrei vivere molto, molto confortevolmente fino a circa le 10 di domani mattina.

40. Un impiegato dell'agenzia di pompe funebri al telefono: "Certo, signore, per il funerale di sua suocera possiamo organizzare tutto noi; ma cosa intende esattamente, dicendo 'velocemente e senza che soffra'?".

41. Il cliente di un avvocato gli indirizza la seguente lettera: "Illustrissimo, lungi da me l'idea di aver inteso offenderLa! Quando in aula, al termine del processo, ho esclamato 'Ma che razza di deficiente!' non osavo assolutamente riferirmi a Lei, bensì a me stesso, per averLa scelta come difensore. Distinti saluti".

42. Al primo anno della facoltà di medicina, nel corso di una lezione d'anatomia il professore domanda a uno studente: "Sapresti elencarmi le ossa del cranio?"; "Ehm..." balbetta il giovanotto "le ossa del cranio... non riesco a ricordarle... però le ho tutte qui, nella testa...".

43. Siamo nel Far West. Un condannato a morte viene portato sul palco della forca, e il boia, osservando che trema penosamente, gli domanda con stupida ironia: "Hai paura?"; e il poveretto: "Un po'... è la prima volta...".

44. Tra carcerati: "Io sono dentro per aver mandato mia moglie da sua madre"; "Ma non è mica un reato!"; "Beh sua madre era morta da tre anni...".

45. Al capezzale di un malato, il medico dice: "Mmmh... non posso nasconderle che lei è molto grave... C'è qualcuno che vorrebbe vedere?"; "Sì", mormora il moribondo con difficoltà, "un altro medico!".

46. Un falsario alle prime armi produce delle banconote in euro di ottima qualità, molto simili alle originali, assolutamente confondibili con le altre, se non fosse per un piccolo errore: il valore di tali banconote è di 12€. Quando il contraffattore se ne accorge ne ha stampate già parecchie. Allora decide di provare a farsele cambiare con altre buone da qualche contadino ingenuotto di campagna. Va, trova il primo contadino che lavora su un campo vicino alla strada, e gli chiede gentilmente: "Scusi, buon'uomo, se la disturbo... Avrebbe mica da cambiarmi questa banconota?"; il fattore osserva la banconota, poi si rivolge con un sorrisetto all'uomo: "Certo, nessun problema... Dica, ne vuole tre da 4 o ne preferisce due da 6?".

47. Il mio capo non è molto soddisfatto di me. Mi ha detto che potrebbe rimpiazzarmi con un computer. Spento.

48. Durante il processo, il giudice si rivolge all'imputata: "E così, il vostro defunto marito disse che per prendere la sua auto, avreste dovuto passare sul suo cadavere... E voi cos'avete fatto?".

49. Non sono in ottima salute. Ieri sono stato dal medico che mi ha detto: "Non c'è motivo di allarmarsi: faccia testamento e nelle prossime quattro settimane si dia alla pazza gioia!".

50. Non godo di ottima salute. Ieri sono stato dallo specialista, che dopo avermi visitato ha chiamato a casa sua e ha detto: "Cara, se hai bisogno di comprare qualcosa fai pure: non abbiamo più problemi di soldi!".

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da xxSONNYxx

UN FEROCE PREDATORE
Nella nostra cultura il lupo è noto soprattutto per la sua ferocia e la voracità aggressiva. Assurge a simbolo di malvagità in quanto pericolo reale connesso al mondo agreste della pastorizia, nelle zone montane e nelle pianure ove aggrediva le greggi sterminandole. Il terrore che incute questo splendido animale è però atavico e universale: può essere associato al buio della caverna, all'abisso delle sue fauci fameliche, alle fitte pericolose foreste. Nella nostra tradizione culturale ci sono tanti "detti popolari" che lo vedono protagonista, sempre nella sua veste spaventosa ("tempo da lupi", "fame da lupi"), oppure ne sottolineano l'aspetto pericoloso ("In bocca al lupo!"), o per la sua istintuale aggressività ("Il lupo perde il pelo ma non il vizio") e molti altri ancora che sembrano metterne in luce la selvatichezza e l'indomabilità quali caratteristiche solo negative. Ma come tutti i simboli, anche il lupo ha una natura ambivalente: la sua gola è la caverna, l'inferno, la notte, l'antro pericoloso il cui passaggio, tuttavia, è necessario poichè porta alla liberazione. Quanto alla sua similarità con il cane che, anche geneticamente è suo antenato, il lupo è anch'esso psicopompo e sorveglia l'entrata del regno dei defunti. Nei musei di Perugia e Volterra sono conservati dei vasi funerari etruschi raffiguranti il lupo che si affaccia dalla caverna in comunicazione con l'altro mondo. Le sue stesse fauci sono simbolo di quell'antro da cui non si fa ritorno… Spirito minaccioso, dunque, ma dotato di grande fascinazione per la potenza che, nel bene e nel male, suscita nella coscienza: come la luce esce dall'ombra, il lupo esce dalla tana e dal bosco. Nella mitologia greca, come incarnazione di Marte, rappresentava il lato distruttore, mentre gli era attribuito un ruolo solare quando era simbolo di Apollo. Il bosco sacro che circondava il suo tempio era chiamato lukaion o regno del lupo; Aristotele vi teneva le sue lezioni: ecco l'origine della parola liceo. Il lupo è dunque tramite e portatore di una conoscenza che viene dalle tenebre e dal regno delle ombre, per questo è pericoloso: evoca un'idea di forza a stento contenuta, è forse simbolo dell'esperienza archetipica con il numen, che, per definizione, è fuori dal tempo e non è assimilabile ad alcuna altra esperienza precedente. Ed è così profondamente radicato all'inconscio da costituire il ruolo di iniziatore, riscontrabile anche nelle aree dell'Europa del Nord che hanno sviluppato dei miti in proposito. In molte civiltà appare come genitore e fondatore e, in quanto tale, è associato all'idea di fecondità. Una delle leggende a noi più vicine è quella di Romolo e Remo, i gemelli fondatori della città che diverrà il cuore stesso di tutta la Cristianità. Anche i Turchi affermavano di essere stati allevati da lupe - la mitica ASENA, la lupa grigia - e Aristotele racconta che la lupa Leto partorì i gemelli Apollo e Artemide.
Altre leggende particolari, anch'esse molto antiche, sono quelle che riguardano la licantropia, ovvero la metamorfosi, nelle notti di plenilunio, degli esseri umani in lupi.
Nella Grecia antica, esisteva una città, Licopodi, nella quale erano condotti i licantropi e ivi rinserrati, nella convinzione che potessero recare danno alla comunità. Anche nella Bibbia c'è un esempio famoso: "la follia del lupo" prese anche il re Nabucodonosor. Difatti, per “licantropia” s’intende, a tutt’oggi, una forma di pazzia spesso furiosa, per cui il malato diventa preda di un desiderio irrefrenabile di urlare, di mordere, di rifugiarsi in luoghi solitari, secondo il comportamento naturale del lupo. L'esistenza di tali mostri ha ossessionato l'umanità per tutto il Medio Evo, e si cominciò a dubitare di essi solo nel XVIII secolo. Peraltro nei paesi germanici sorse una vastissima letteratura sui cosiddetti “lupi mannari” e, nelle popolazioni latine, quella dell’uomo “versipelle”, un personaggio demoniaco provvisto sottopelle di pelo di lupo, pelo che poteva fargli assumere l’aspetto di un enorme animale. Per le società cristiane il lupo è la raffigurazione del male, poiché esso è il più grande cacciatore e nemico dell’agnello, che rappresenta la bontà e la sottomissione. Esso venne scelto come simbolo da molti popoli barbarici, che durante le loro invasioni, si identificarono con questo predatore, seminando morte e distruzione in suo nome. In Spagna è la cavalcatura dello stregone, mentre le streghe, per recarsi al Sabba, portavano dei lacci di pelle di lupo. Sempre nella tradizione popolare medioevale, al lupo appartiene la voracità, l'ingordigia, mentre la lupa diviene il simbolo della lussuria e della passionalità sfrenata. La parola romana lupanaro, o bordello, proviene appunto dalle lupe, le prostitute.
In ultima analisi, il lupo svolge, in Europa, lo stesso ruolo del giaguaro in Sud America: è la gola mostruosa (il buio) che inghiotte il sole (la coscienza), dinamica che, tuttavia può essere ribaltata se pensiamo al viaggio iniziatico che prevede l'inderogabile necessità per l'uomo di attraversare, per la sua stessa salvezza, il mondo degli inferi, per riportare la luce nella comunità umana.

LUPI E FIABE
l lupo è rimasto nell’immaginario infantile come figura che incute timore. Ai bambini, ancor oggi è paventata la figura dell’animale come una sorta di spauracchio, figura presente nella letteratura favolistica che lo presenta come elemento negativo da evitare e, possibilmente da uccidere e da esorcizzare.
Il lupo è uno degli indiscussi protagonisti delle fiabe. Sempre con connotazioni negative: un orco del mondo animale. Una strega maschio. Un costante incubo che investe della sua negatività anche il bosco, tramutandolo in un ambiente pauroso, minaccioso, nero.
Non a caso con il lupo (spesso attraverso la rilettura e l'interpretazione di "Cappuccetto Rosso") si sono cimentati Freud, Jung, Fromm, Bettelheim, Verena Kast, Marie-Louise Von Franz, Hertz.
"Nell'essere umano il lupo personifica un desiderio indifferenziato di divorare tutto e tutti, di avere tutto, spesso a causa di un'infanzia infelice. Queste persone sviluppano un lupo affamato dentro di sé. Sono totalmente soggetti alla coazione. Il lupo provoca in loro un'insoddisfazione costante, ringhiante. Essi vorrebbero letteralmente divorare il mondo intero" . (Marie-Louise Von Franz).
"E' il 'principio avido'. Ciò che lo caratterizza sono la fame e il desiderio di lotta. E' aggressivo, bellicoso. Cappuccetto Rosso incontra l'aspetto aggressivo, attivo e distruttivo sotto le sembianze d'un lupo, dunque ancora in forma di animale, di istinto e pulsione" . (Verena Kast )
"Dal principio alla fine di Cappuccetto Rosso non si fa il minimo accenno a un padre. Ciò suggerisce che il padre è presente, ma in forma nascosta. Il padre è in effetti presente in Cappuccetto Rosso in due forme opposte: come lupo, che incarna i pericoli di violenti sentimenti edipici, e come cacciatore nella sua funzione protettiva e salvatrice". (B. Bettelheim)
"Il maschio è rappresentato come un animale crudele e astuto e l'atto sessuale è descritto come un atto di cannibalismo in cui il maschio divora la femmina". (Erich Fromm).

 
 
 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da xxSONNYxx

Si dice che chi cerca trova e io infatti spero di trovare la mia anima gemella anzi spero di trovare un vero e proprio tesoro!! ..quindi pronti, via!!!!

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da xxSONNYxx

"Che gli uccelli dell'ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido." Proverbio Cinese

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da xxSONNYxx

L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perchè dà ricchezza,
emozioni, complicità e perchè è assolutamente gratuita.
Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità;
si puo' camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti,pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: xxSONNYxx
Data di creazione: 22/01/2007
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Seria_le_LadyPrimosirecherrybombTheOnealfaunonumeromb25597marissa39nick60libripsicologiaforenseklymenegioegiangersy1associazione.aefula
 

ULTIMI COMMENTI

Con quella parlata lì "iè catanese", non...
Inviato da: Una_x_caso
il 19/08/2008 alle 04:13
 
A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi...
Inviato da: gioegian
il 22/12/2007 alle 08:18
 
Molto carina :-) Un abbraccio e buona domenica
Inviato da: Fatina_Triste
il 11/11/2007 alle 14:13
 
...Ma tu dove sei???
Inviato da: gioegian
il 11/09/2007 alle 14:10
 
Sempre bella questa barzelletta! Buona giornata! :-)
Inviato da: gioegian
il 11/09/2007 alle 14:10
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963