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Le migrazioni che guidarono l'evoluzione dei cavalli
Post n°2248 pubblicato il 22 Giugno 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Le Scienze 10 febbraio 2017 L'analisi dei fossili di oltre 7000 specie di equini estinti e viventi mostra che gli eventi di proliferazione di nuove specie sono stati stimolati dalle migrazioni degli animali. Cade così l'ipotesi che fosse la comparsa di nuovi tratti a stimolare la colonizzazione di nuovi spazi. L'evoluzione dei cavalli è stata guidata in primo luogo dalle loro migrazioni. A stabilirlo è uno studio condotto da ricercatori del Museo di scienze naturali di Berlino e del Museo di storia naturale di Madrid nel quale Juan L. Cantalapiedra e colleghi che hanno analizzato le caratteristiche fossili di 138 specie equine rappresentative di un albero evolutivo che copre circa 18 milioni di anni. Lo studio è illustrato su "Science". di evoluzione e la diversificazione dei tratti all'interno di una specie - diversificazione che alla fine puo condurre alla comparsa di una specie nuova - è un dato assodato. Tuttavia, di fronte a fenomeni di forte moltiplicazione delle specie non è sempre chiaro se si sono evoluti prima i nuovi tratti che hanno facilitato la dispersione in nuovi ambienti, o se al contrario è stata la dispersione in nuovi ambienti a guidare lo sviluppo di nuovi tratti, e quindi la speciazione. Le tre specie di Hipparion nell'immagine, che 8 milioni di anni fa convissero nella penisola iberica, esemplificano l'elevata diversità di dimensioni che ha caratterizzato la storia evolutiva degli equini (Cortesia Mauricio Antón)Cantalapiedra e colleghi hanno cercato di valutare i tassi di specia- zione (ossia di nascita di nuove specie) di ognuno dei lignaggi in cui possono essere suddivise le 7131 specie di equini prese in esame (circa il 95 per cento delle quali estinte). I ricercatori si sono concentrati in particolare sulle dimensioni del corpo e la dimensione e complessità dei denti, un tratto particolar- mente importante perché l'evoluzione di denti più grandi, per esempio, può permettere ai cavalli di nutrirsi con tipi di vegetazione precedentemente preclusi. mostrato che la spinta alla diversificazione in questi due tratti ricorre più volte nel corso dell'evoluzione degli equini, ma che queste spinte non sono correlate a una rapida evoluzione di nuove specie. della storia evolutiva di questi animali la moltiplicazione delle specie si è sistematica- mente impennata poco dopo la loro disper- sione geografica in nuove regioni dell'Eurasia e dell'Africa, per poi raggiungere un plateau e quindi rallentare. |
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