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L'ALBA
E' già l'alba
e sono sveglio da un pò.
Il treno per Roma
ha annunciato, come sempre,
con un fischio sfiatato
il suo passaggio.
Tendo la mano verso di te
che con fare pigro
ti giri dall'altro lato del letto
e riprendi il tuo ... dormire.
Un altro giorno è cominciato
e lieto gli sorrido.
Roberto
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Da Giovinazzo a Montescaglioso attraversando la Murgia
Post n°338 pubblicato il 08 Aprile 2009 da bobo5501
Le giornate stanno veramente volgendo al bello. Il sole brilla alto e l’aria ha assunto finalmente quel tepore primaverile che invoglia alle passeggiate nelle campagne (sconsigliate però per i soggetti allergici) o alle gite sulle due ruote. Sono certo che vi starete chiedendo tra le due opzioni quale io abbia scelto … e sono altrettanto certo di non stupire nessuno dicendo di aver optato per la seconda. Così approfittando della splendida giornata, ieri abbiamo deciso di spostarci ancor più all’interno della splendida Basilicata: la meta è stata Montescaglioso in provincia di Matera. Ci mancavamo da oltre un anno e ritornarci è stato veramente un piacere, anche perché questa volta ho affrontato la strada con la Rossa. Montescaglioso dista circa 120 chilometri da Giovinazzo e la strada scelta per arrivarci è almeno per i due terzi tutta curve, insomma il massimo per noi amanti delle due ruote. Come ho avuto spesso modo di dire, la Murgia nel periodo primaverile ed in quello autunnale assume un aspetto fantastico … le aree a vegetazione spontanea, che si alternano di continuo alle superfici coltivate, in questo periodo dell’anno sono ricchissime di piante di ogni tipo, ma quella che più mi ha colpito, per la massiccia presenza sia sui bordi stradali che nei campi incolti, è stata la ferula, nota anche come finocchiaccio e dalle nostre parti come freola. L’appellativo sta proprio nella somiglianza tra le due piante, specialmente quando la ferula è all’inizio del suo sviluppo; tale pianta infatti può raggiungere la ragguardevole altezza di 3 metri, grazie al fusto che porta le caratteristiche infiorescenze ad ombrello. La leggenda narra che proprio grazie a questa pianta l’uomo conobbe il fuoco; infatti il fusto secco della pianta venne usato da Prometeo per rubare il fuoco agli dei. La spiegazione della grande diffusione della ferula sta nel fatto che la stessa è velenosa per gli animali, infatti se brucata può dare emorragie che portano anche alla morte. Ultima annotazione: alla base o in prossimità della Ferula comune cresce il ricercatissimo fungo Pleurotus eringi, noto come Fungo della ferula e dalle nostre parti come cardoncello, apprezzatissimo per l'eccellente qualità della sua carne. Avvicinandoci a Gravina in Puglia sono rimasto nuovamente sorpreso, ma questa volta non dalla flora murgese bensì dalla fauna; nel cielo terso volteggiavano una ventina di falchetti. Le dimensioni degli stessi ed il tipo di volo (a volte frenetico ed a volte a “Spirito Santo” cioè immobili nell’aria sfruttando vento e correnti) mi hanno fatto ritenere che si trattasse di Gheppi o di Grillai. Effettivamente le differenze tra i due non è che siano enormi, se poi consideriamo che l’osservazione è avvenuta stando sulla moto, anche se a ridottissima velocità, le lievi differenze non erano certamente apprezzabili. Consultando poi internet ho potuto chiarire che gli esemplari visti erano quasi certamente Grillai, perché a differenza dei Gheppi amano vivere in comunità numerose. Ultima curiosità per gli amanti del dettaglio è che questo falco è stato riconosciuto dall’Unione Europea come specie prioritaria ai fini di conservazione e specie vulnerabile nella lista rossa e che le famiglie Appulo-lucane sono considerate fondamentali per la conservazione di tale rapace a livello europeo. Insomma tra panorami stupendi, colori sgargianti ed in uno splendido chiarore, inseguendo le curve che rapide si susseguivano, siamo arrivati alla nostra destinazione. Non vi parlo di quanto ingurgitato per rifocillarci, perché se la mia nutrizionista dovesse capitare per caso su queste pagine e leggerlo, alla prossima visita di controllo mi picchierebbe col matterello in perfetto stile Andy Capp. Favolose le sensazioni provate nella guida della Rossa: precisa in ogni inserimento di curva e docile ad ogni richiesta del conducente … in una parola perfetta! Alla prossima |
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