Cronache

Ieri sera Santoro nella sua solita trasmissione (dico solita perché è quasi monotematica) per mettere in risalto l’uso improprio della “cosa  pubblica” (nella fattispecie i velivoli di stato) attribuito al nostro  presidente del Consiglio, ha usato come termine di paragone il fatto che Obama in un viaggio di rappresentanza al quale era stato accompagnato dalla moglie, abbia voluto pagare il pranzo per lei. Questo comportamento è certamente degno di apprezzamento e plauso, ma (ecco il solito ma) è mai successo a Mr Obama di incorrere in una vicenda analoga a quella del Signor Berlusconi?

Ebbene si! Anche il presidente americano ha fatto ricorso ai voli di stato per uso personale e badate bene questo non sminuisce la colpa del Cavaliere, laddove i giudici accertino che una colpa ci sia; per portare la moglie Michelle a vedere uno show a Broadway, promessa fatta durante la campagna elettorale, Mr Obama ha utilizzato tre velivoli di stato (nonchè due elicotteri per gli spostamenti nei tratti “urbani”), uno per la propria famiglia ed altri due per trasportare giornalisti, funzionari ed agenti del servizio segreto, per una spesa di circa 45.000 euro.

Non credo che questo fatto di cronaca che tanto clamore ha suscitato negli Usa, sia sfuggito all’attento conduttore di “Anno zero”, quindi lo ha volontariamente omesso per ricordare solo il gesto nobile compiuto dal Presidente americano, per poter stigmatizzare ancor più il comportamento indegno del nostro Presidente del consiglio. Credo che facendo in questo modo la battaglia che da anni Santoro conduce contro il Cavaliere sia controproducente, nel senso che ne sta facendo una sorta di martire, suscitando in tutti gli italiani quel senso di “buon samaritano” che è insito in noi e che ci porta a guardare con occhi benevoli l’uomo “sotto tiro”.

Chissà se la pausa estiva porterà consiglio al popolare conduttore e magari con la ripresa delle sue trasmissioni in autunno potremo assistere finalmente ad un’informazione mai al servizio di alcuno ed al tempo stesso puntuale e corretta.