Cronache

Per il Gran Premio di Catalunya sul circuito di Montmelo, il pubblico spagnolo deve, suo malgrado, ascoltare per ben due volte sulle tre gare in programma l’inno di Mameli. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è accaduto in questa giornata esaltante per il colore azzurro:

-        Classe 125: gara veramente entusiasmante come sempre accade in questa categoria. Il nostro Iannone che chiudeva lo schieramento della seconda fila, in meno di due giri si trova a contendere la testa della corsa allo spagnolo Simon, che si divideva il tifo della numerosa platea con gli altri due spagnoli Espargarò e Terrol anch’essi in lotta per il podio. Ma Simon e Iannone hanno qualcosa in più, anzi quello che sembra fare la corsa d’attesa guidando in totale scioltezza è proprio l’italiano, che nelle precedenti gare è stato sempre oggetto dell’attenzione della sfiga più nera. Alternandosi spesso al comando della gara i due piloti si avvicinano al termine della stessa. Al penultimo giro lo spagnolo si fonde con la carena della sua moto e prende un piccolo vantaggio su Iannone, ma giunto a pochi metri dal traguardo, quando si sarebbe dato il via all’ultimo tornata, inspiegabilmente rallenta esultando convinto che la gara fosse finita. Così Iannone e gli altri inseguitori lo infilano ed il povero Simon deve guidare in maniera spericolata per riuscire a strappare la quarta posizione. Spiace molto per il giovane pilota di casa che avrebbe certamente meritato un risultato più lusinghiero, ma dopo tanta sfiga per il nostro Iannone un aiutino non fa certo male. Nella classifica generale Julien Simon resta leader, seguito da Bradley Smith e Iannone.

-        Classe 250: anche questa gara regala momenti esaltanti. Gli spagnoli Barberà e Bautista sembrano voler subito scappare, ma ci pensa il nostro Simoncelli a tenerli a freno, almeno fin quando per tenere il passo forsennato imposto da Bautista non perde l’anteriore in una curva e finisce nella breccia. A nulla serve il risalire in sella, il ritardo è ormai incolmabile e Simoncelli rinuncia tornando ai box. Nota stonata gli applausi e le grida di esultanza da parte del pubblico e dei meccanici spagnoli ai box alla caduta del pilota italiano. Ma torniamo alla gara … ormai sembra un disputa tra spagnoli, ma ci pensano Mattia Pasini e Locatelli a riaccendere le speranze dei tifosi italiani. Purtroppo Locatelli a metà gara, quando si trovava in quarta posizione dopo una rimonta spettacolare, finisce anche lui a gambe all’aria e deve ritirarsi. Le speranze italiane di podio poggiano sul solo Pasini, il quale a pochi giri dalla fine dopo aver lottato a lungo per il secondo posto con Barberà, ormai Bautista è imprendibile, viene abbandonato dalla posteriore e chiude con una comunque ottima quarta posizione. Sul podio, oltre il vincitore Bautista, salgono Aoyama (che rimonta dalla sesta posizione) e Barberà. E lo stesso ordine del podio viene mantenuto anche nella classifica generale, che vede in quarta e quinta posizione rispettivamente Pasini e Simoncelli.

-   Classe moto gp: se le gare che hanno preceduto questa si potevano a ragione definire esaltanti ed entusiasmanti, non ci sono altri aggettivi oltre che strabiliante per definire quest’ultima. Già dal primo giro si vede che la lotta per il podio è discorso a tre: Valentino, Giorgino Lorenzo e Stoner. I piloti di casa Yamaha si danno battaglia per tutta la gara inanellando tempi record quasi ad ogni giro. Il ducatista regge il ritmo per un po’, ma poi deve arrendersi allo strapotere dei suoi avversari (poi si scoprirà che Stoner non era in buone condizioni fisiche tant’è che quando è sceso dalla moto a stento è riuscito a raggiungere il palco per la premiazione). Bello anche lo scontro alle spalle dei tre fuggitivi tra Pedrosa ed i nostri Dovizioso e Capirossi. Bene anche Melandri fino a che le gomme hanno tenuto, poi ha dovuto guidare non per cercare una buona posizione, ma solo per restare in sella. Il duello tra Valentino e Giorgino si fa sempre più serrato e gli ultimi giri sono un continuo sorpassarsi sfruttando anche gli angoli più angusti, per finire in un sorpasso clamoroso fatto da Valentino all’ultima curva in un posto giudicato da tutti impossibile per effettuare un sorpasso, anche dallo stesso Lorenzo che era ormai certo di vincere e non ha pensato a chiudere la porticina che nessuno mai avrebbe immaginato fosse possibile sfruttare, tranne il più grande di tutti: Valentino! Dovizioso chiude con l’ennesima quarta posizione (che il numero della sua moto che è appunto il 4 gli porti sfiga?) e Capirossi subito alle sue spalle. La classifica generale vede i tre contendenti a pari merito … insomma si ricomincia da 106!

Anche questa splendida giornata di motori si è chiusa, ma difficilmente potrà essere dimenticata e non solo dai protagonisti, ma da tutti quei tifosi che adorano il mondo su due ruote … lamps