Cronache

Ormai anche i sassi sanno che per tentare di raggiungere la soglia dei cento anni sia necessario condurre una vita sana fatta di movimento, mangiar bene, non fumare, rifuggire gli alcolici, evitare lo stress, ridere spesso e perché no fare del buon sesso. Cose non impossibili da fare, ma di certo qualche volta  abbastanza scomode e per questo evitate (fatta eccezione per qualcuna delle cose elencate, capisc a me). Ma ecco ancora una volta la ricerca venirci incontro e prospettarci alternative a questo codice comportamentale piuttosto difficile da rispettare:

Università di Philadelphia – le persone più longeve non sono quelle felici, bensì le più tristi! Addirittura gli schizofrenici raggiungono età da guinnes dei primati. Quindi nessuna ricerca disperata della felicità e lasciamoci andare a tristezza e malinconia (mah!).

Università di Losanna – qui i ricercatori hanno indagato nel mondo degli insetti ed hanno scoperto che i moscerini della frutta più scemi, vivono più a lungo degli intelligenti (non chiedetemi a quali test li abbiano sottoposti per classificarli … io non sono riuscito ad immaginarne nemmeno uno!).

Università del Michigan – i ricercatori hanno rilevato, dopo uno studio condotto su 192 coppie per 17 anni, che chi non litiga col partner corre un rischio di morte precoce doppio, rispetto a chi si sfoga (da oggi è quindi caldamente consigliato l’urlo ed il lancio di piatti ad ogni piccola questione o diatriba domestica). Lo stesso dicasi sul posto di lavoro, anche nel caso in cui il nostro interlocutore sia il capo in persona.

National Institute of Health – pregare per eliminare qualche rimorso di coscienza, allunga la vita riducendo il rischio di infarto. E’ quanto emerge da un’ampia indagine condotta su un campione di ultra sessantenni (forse tutti residenti lontano dalla chiesa frequentata e quindi costretti alla tanto consigliata passeggiata da parte degli esperti di fitness).

Team di ricerca scozzese – consiglio per i soli uomini: per vivere a lungo non indossate i pantaloni, ma solo kilt rigorosamente senza niente sotto (forse il prendere aria nelle zone basse influenza in qualche modo tutto l’organismo e lo tiene sano … boh?).

Università della California – secondo i ricercatori di questa università, anche il nostro nome può avere influenza sulla durata della nostra vita terrena; nomi come Morten o Mal possono abbreviare la permanenza in questa valle di lacrime al contrario di nomi più positivi quali Amato o Vitaliano … quindi tutti in coda all’anagrafe, finchè si è in tempo!

E se anche queste alternative non dovessero soddisfare il vostro modello di vita e nel caso voleste in ogni caso tentare di tagliare il traguardo del centenario, l’ultima spiaggia consiste nel ritirarvi nella Barbagia (Sardegna), o ad Okinawa (Giappone), o ancora nella penisola di Nicoya (Costa Rica) o infine nella comunità degli avventisti del settimo giorno di Loma Linda (California), località, queste, dove tutti vivono più di cento anni, come assicura il National Geografic.

Personalmente non ho il minimo interesse nel voler campare cent’anni (se però dovesse accadere, non mi opporrei) e quindi sarei ben felice di sottoscrivere il raggiungimento della comune aspettativa di vita degli uomini (80 anni), vivendo intensamente ogni tipo di esperienza, anche le più sconsigliate dai salutisti ad oltranza, ma senza ovviamente lasciarsi andare agli eccessi.

Lunga e sopratutto buona vita a tutti!

Fonte la rete