Creato da StefySelvatica il 29/01/2007
 

BULIMIA DI VIVERE

uscire dalla bulimia per tornare a vivere

 

 

« BULIMIA E LIBRIeccomi! »

DIFFERENZE DI VISUALI TRA GENITORI E FIGLI - 1a parte

Post n°173 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da StefySelvatica
 

Ultimamente capita spesso che io e mia madre ci mettiamo a parlare del passato.

Non so spiegare il motivo per il quale, proprio ora, si abbia voglia di fare luce su determinati punti: forse, semplicemente, certi tipi di chiarimenti si possono ottenere soltanto dal momento nel quale si è davvero pronti.

Fatto sta che, proprio ora, la rabbia, il rancore, la voglia di rivendicazione hanno lasciato spazio ad uno scambio di opinioni sereno e questo permette un dialogo aperto e sincero.

Da entrambe le parti non c’è voglia di accusare ma più che altro voglia di rendere l’altra persona partecipe del proprio punto di vista che, fino anche solo a qualche anno fa, sarebbe stato interpretato in modo distorto.

Curiosamente, in parallelo, proprio nei giorni scorsi ho avuto modo di parlare con genitori di persone che stanno soffrendo di disturbi alimentari: questo mi ha spinta ad approfondire determinati argomenti.

Risultato? Vi racconto…

Durante la malattia, io, cosa percepivo?

In sostanza un comportamento passivo da parte dei miei genitori.

Per quanto riguarda mia madre: ricordo soltanto un episodio in particolare nel quale il confronto tra me e lei avvenne apertamente, ma in modo casuale. Io mi ero chiusa, come al solito, a vomitare in bagno e, per caso, il mio fidanzato di allora passò da casa mia per chiedermi di uscire. Mia madre, non avendomi vista in camera, iniziò a cercarmi dappertutto. Quando sentii i suoi passi nel corridoio feci soltanto in tempo a ripulirmi alla bene meglio il viso e, ancora tutta arrossata per lo sforzo, ad aprire la porta, anticipandola, per evitare spiegazioni. Lo sguardo di mia madre in quel momento valse più di mille parole.

Essendo sicura di essere stata "scoperta", dopo un’ora, spinta dal senso di colpa, le raccontai della mia situazione. Impreparata a quella confessione mia madre rimase ad ascoltarmi contratta per tutto il tempo: la cosa finì lì.

Mio padre preferiva l’approccio: critico di fronte a te le modelle in televisione così magari la "fissa della dieta" ti passa. Regolarmente, ogni volta che al telegiornale trasmettevano il servizio su una sfilata, uscivano dalla sua bocca frasi del tipo: "ma guarda che magre, sembrano tutte anoressiche!". Risultato? Invece di vomitare una volta, dalla tensione accumulata in seguito ad un commento come quello, vomitavo due, tre volte di fila.

Ultimo episodio degno di nota? Mesi dopo l’ultima crisi bulimica, un giorno entrai nella camera dei miei genitori per comunicare una cosa a mio padre il quale, tutto a un tratto, mi chiese: "stai meglio adesso? La fai più quella cosa?". In tutta risposta, rigida come una statua di marmo, gli risposi: "no papà, non la faccio più, ora sto meglio…".

Punto.

Questi atteggiamenti defilati, sottobanco, non diretti, non mi aiutarono per niente durante la malattia, anzi alimentarono dentro di me una rabbia che rimase annidata da qualche parte per anni e anni ed anni. Il mio pensiero fisso: "potrei anche crepare ma loro si girerebbero dall’altra parte. Cosa dovrei fare per farli reagire? Va bene! posso arrivare più in basso…".

Nella mia testa e nel mio cuore si confondevano, si integravano, si incancrenivano molteplici e contrastanti convinzioni e sentimenti: volevo attrarre in tutti i modi l’attenzione dei miei genitori ed ero disposta a tutto pur di raggiungere questo scopo ma, contemporaneamente, desideravo essere lasciata totalmente in pace.

Forse la mia battaglia interna era causata dal fatto che li accusavo, per certi aspetti, del mio malessere ma, nonostante tutto, ero talmente debole da non riuscire a staccarmi da loro e da aspettarmi, al contrario, che mi salvassero. Secondo la mia mentalità distorta: me lo dovevano, in fondo ero la loro brava figlia fragile da proteggere!

Dilatato per 10 anni questo tira e molla mentale contribuì a farmi toccare il fondo.

Quando arrivai a capire che ero io la diretta responsabile della mia salute e che ero stanca di farmi del male senza ottenere, ovviamente, nessun vantaggio, cominciai a distanziarmi mentalmente da insensate attese o pretese nei loro confronti ed iniziai a camminare con le mie gambe, per me.

I rispettivi ruoli di figlia e genitori e le distanze corrette tra la mia vita e la loro cominciarono a prendere forme più sensate e, soprattutto, più sane.

Credo che la vittoria contro la bulimia ed il tempo trascorso durante gli anni successivi a questa svolta abbiano donato il proprio contributo ad un’ulteriore evoluzione dei rapporti famigliari e molto probabilmente tutti questi motivi assieme hanno fatto sì che ora, almeno con mia madre, siamo arrivate a parlarci con franchezza.

Ma qual è la versione di mia madre?

...CONTINUA...

con affetto,

Selvatica

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/bulimiadivivere/trackback.php?msg=7836993

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Veggie il 16/10/09 alle 16:36 via WEB
Trovo questo post davvero molto interessante. Io, proprio causa anoressia, ho finito per esautorare i rapporti con i miei genitori, ma talvolta parlando con mio padre è venuto fuori che la visione che abbiamo della mia situazione DCA è parecchio diversa... Del resto, penso che non esista una realtà oggettiva e che, perciò, non abbia senso ricercarla: ci sono solo le realtà soggettive, le cose sono come le viviamo... Non importa se il cielo è azzurro: se si alza gli occhi e lo si vede nero, per noi in quel momento il cielo è nero. Certo, col senno di poi si possono riconoscere defaillances da ambo le parti... cosa che inevitabilmente hanno finito per condizionare me, i miei, e il decorso della mia anoressia... ma penso che sia inutile rivangare perchè quel che è stato non si può cambiare... La cosa più imprtante, perciò, è cercare di mettere una pietra sul passato e provare a sciogliere l'incantesimo che mi ero fatta da sola e i miei auto-condizionamenti nei confronti della mia famiglia, ritrovando (TROVANDO!) la vera me stessa...
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 16/10/09 alle 17:47 via WEB
Sì, concordo in pieno. Andare a rivangare sul passato non serve a nulla! il passato non si può cambiare ed è difficile rivedere le cose con gli occhi di quando le si è vissute. E' bello comunque non bloccare il confronto quando avviene in modo spontaneo, senza inutili scontri. Parliamoci chiaro: certe cose che per anni hanno girato sullo stomaco si sciolgono se finalmente si riesce a dar loro una forma, un colore e certi dialoghi, se avvengono nei momenti giusti, sono una benedizione. La mia speranza è rappresentata dal fatto che: raccontando con lucidità tutto sul blog questo possa diventare spunto di riflessione per chi, nel presente, sta vivendo momenti di tensione come li abbiamo vissuti io e te e che lo aiuti a non rendersi conto, soltanto dopo, che poteva provare ad agire diversamente. Gli sbagli sono inevitabili ma, a volte, certi suggerimenti possono aprire un po’ di più gli occhi. Un bacio a te stella^____^P.S.: quel TROVANDO! è carico di significato;)))
 
freddy00dgl
freddy00dgl il 16/10/09 alle 21:48 via WEB
Ma come fanno due genitori a viversela così? Ignoranza? Paura? Niente coglioni? non capisco
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 17/10/09 alle 11:27 via WEB
Guarda, credo che le motivazioni di fondo possano essere numerose, che si vada dalla mancanza di capacità nell'esprimere il proprio affetto, alle difficoltà relazionali personali, alle carenze sviluppate caratterialmente nell'interagire col prossimo. Non intendo nè difendere nè accusare. Per me quello che è stato è stato e, per fortuna e per coraggio, la mia esperienza è finita bene. Come ho scritto nel commento sopra pubblico queste considerazioni per cercare di far riflettere chi sta vivendo ora una situazione del genere. Magari leggere cosa hanno causato sulla sottoscritta certi comportamenti può stimolare a fare altri tentativi. C'è da dire comunque che non è per niente facile in tutti i sensi nè per chi sta male direttamente nè per chi gli sta vicino.Un bacio grande, Stefy
 
scricciolin
scricciolin il 19/10/09 alle 14:42 via WEB
Anche a me ora capita di confrontarmi con mia madre proprio riguardo il nostro passato così turbolento e doloroso.Entrambe riusciamo a comunicare quello che allora non ci è stato possibile.Poi penso che "il senno di poi" aiuti moltissimo....Il mio papaà mi ha sempre detto che il tempo sistema le cose...e aveva ragione. ciao carissima
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 02/11/09 alle 08:28 via WEB
Eccomi stella! perdono per il ritardo madornale...soliti casini! concordo con quello che hai scritto e con le parole di tuo padre. Si va avanti e si cresce imparando anche a vedere la realtà in modo diverso ed a comunicare in modo diverso. Questo può spronare molte persone a pensare che anche le situazioni più dolorose si possono risolvere: è necessaria una grande forza interiore ma niente è impossibile. Ti mando un fortissimo abbraccio, Stefy
 
MaChisseeeee
MaChisseeeee il 27/10/09 alle 11:20 via WEB
A me è successa la stessa identica cosa... io davo la colpa a loro e loro dicevano che era impossibile parlare con me. E così lentamente la distanza tra noi è diventata incolmabile. Me ne sono andata di casa, lontano da loro, avevo bisogno di camminare sulle mie gambe, di pensare a me, di ritrovarmi, ma a differenza di molte anoressiche che stanno meglio lontano dalla famiglia, io sono stata DECISAMENTE peggio aggrappandomi a uomini che mi usavano e di certo non potevano amarmi tanto quanto i miei genitori. Sembra strano, ma quando ho deciso di guarire davvero, sono tornata a casa loro ed insieme con tanti sforzi e sacrifici stiamo ricucendo quella frattura.
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 02/11/09 alle 08:33 via WEB
Credo che in ogni percorso di vita esistano dei momenti nei quali diventa necessario mantenere un certo distacco per rimanere un pò più concentrati su se stessi. Il fatto di trascorrere un determinato periodo fuori casa ti ha forse aiutata a vedere i tuoi genitori e te stessa sotto un'altra prospettiva. E' molto bello che tu abbia dato a te ed a loro un'altra opportunità. Ora non potete che crescere ulteriormente assieme.Un bacio:)))
 
dolcepoeta0
dolcepoeta0 il 30/10/09 alle 21:26 via WEB
penso che certi genitori abbiano paura di affrontare qualsiasi problema dei figli,loro vedono nei figli le cose migliori,la vita fantastica,ma alle volte non è così,bisognerebbe aprire gli occhi ed essere obbiettivi,un figlio non è un essere superiore,è un essere umano con tutte le sue debolezze,e alle volte ha bisogno di aiuto,anche solo una parola buona,solo un solo grande amore.
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 02/11/09 alle 08:58 via WEB
Penso che questa mancanza di obiettività esista da entrambe le parti. Anche certi figli considerano i genitori come infallibili, nel senso che non permettono loro di sbagliare o perdonano molto difficilmente un errore. I silenzi, le discussioni, gli scontri possono nascere da mille fattori, è umano, è normale. I problemi nascono dalle relazioni famigliari e concordo con te su questo: in determinate situazioni tentare di "dare uno scossone" può essere utile. Credo che nemmeno le urla disperate di mia madre preoccupata per la mia salute mi avrebbero potuta far guarire se io non me lo fossi concesso, ma, almeno, mi avrebbero permesso di capire che "ci provava" e, in malattie gravi come i dca, i gesti possono fare la differenza. Ovvio, si va sempre per tentativi e non si ha la ricetta giusta su come comportarsi ma penso che tra il non trasmettere ed il provare ad interagire esista un abisso e che, alla fine, valga la pena almeno di tentare. Grazie per le tue parole, un bacio Stefy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
A il 19/11/09 alle 01:11 via WEB
Vorrei informare quanti leggono il blog di Veggie, che questa patetica ragazza con pietose manie di protagonismo ci ha presi tutti quanti, allegramente, per il culo. Facendo leva sul pietismo, sui problemi reali e sull'altrui dolore si è ben sponsorizzata e non ha avuto remora alcuna nel MENTIRE A TUTTE le persone che la leggono in buona fede. La sua sedicente amica morta, quella con gli occhi blu che fa il segno della V con le dita, non è morta e non è neppure sua amica. A chiunque voglia prendersi il (dis)piacere il (dis)gusto di approfondire la cosa, consiglio vivamente di visitare il seguente link: http://wiki.answers.com/Q/User:Sexy_senior2009 Con tanto di fotografie della rediviva amica morta :) E come disse qualcuno: "Fidarsi è bene, ma se non ci si fida è meglio".
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
A il 20/11/09 alle 03:14 via WEB
Per essere più chiari: qui c'è una delle tante foto della ragazza in questione, ho scelto questa perché scattata nello stesso posto dell'altra. Il tappeto e le tende sono identici (idem per la ragazza). Questo è il link: http://img5.imageshack.us/img5/5482/nonemma.jpg
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Amanda il 20/11/09 alle 06:56 via WEB
carissima stefy, occupo brevemente il tuo spazio per dire, anche a nome mio, che ci sono persone che approfittano della sofferenza VERA degli altri per mettersi in mostra con manie di esibizione. leggo da sempre svariati blog su dca e sono per caso incappata nelle polemiche che GIUSTAMENTE sono state sollevate contro Veggie Any che ha realizzato un video in ricordo dell'amica emma che in realtà non esiste. la foto utilizzata per rappresentare emma è quella di una ragazzina EMO molto giovane(fra l'altro)che ha svariate foto su tutto il web( basta cercare, per fare 1 esempio, digitando su cerca immagine con parole chiave tipo EMO BLONDE MODEL ecc...) per non parlare dell'ultimo link che è appena stato pubblicato che riporta una delle tante foto pubblicate( da quella che veggie spaccia per emma)nella stessa abitazione ma con altri vestiti. http://img5.imageshack.us/img5/5482/nonemma.jpg insomma il vuoto esistenziale porta anche a questo, ma invito Veggie a cancella-rimuovere il video anorexia-nei giardini che nessunio sa, perchè è un offesa alla ragazza del video che non è affatto morta nè sua compagna di clinica psichiatrica e non in ultimo un offesa a quante lottano contro questo male di amore. molte persone, Veggie, hanno scoperto che emma non esiste, è ti invito a pentirti del gesto con cui hai preso in giro chi ti leggeva credendo a quanto dicevi. ti invito a mettere, nelle azioni che compi, la maturità che la tua età richiede.
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 20/11/09 alle 17:23 via WEB
Care Anonima ed Amanda siete libere di scrivere cosa volete seguendo la vostra coscienza ed il vostro buon gusto. Da parte mia non vi conosco né posso mettere la mano sul fuoco su nessuno (se non su me stessa) in questo gran calderone che si chiama internet. Mi esimo dunque dal giudicare o dal sostenere o meno le vostre parole. Lascio a ognuno la libertà di crearsi una propria opinione in merito.
 
star651
star651 il 18/12/09 alle 09:34 via WEB
Ho iniziato a parlare con mia madre dopo la guarigione. E sono emerse cose sconcertanti. Lei non ha mai voluto leggere il mio libro. Ma riusciamo a parlare più adesso del problema di allora.
 
star651
star651 il 18/12/09 alle 09:37 via WEB
Ah, dimenticavo ... la VERA guarigione per me è stata diventare mamma. Così passi dall'altra parte della barricata e impari a metterti nei panni di coloro che hai criticato per anni ... e capisci che, come te, anche loro hanno fatto ciò che ritenevano giusto UNICAMENTE PER AMORE, perchè ti amavano, almeno nel mio caso e in molti altri casi che ho avuto modo di trattare. Ciò che mi auguro oggi è di riuscire ad essere obiettiva, come madre, di riuscire a dare spazio alla personalità di mio figlio, senza mortificarla o costringerla. E' un'esperienza che auguro a tutte le donne anoressiche quella di diventare madre.
 
Oscuro51
Oscuro51 il 23/12/09 alle 11:32 via WEB
Bon Noel e mille altri auguri... e mille ancora
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
IllLapse il 28/12/09 alle 13:16 via WEB
Sono senza parole. Complimenti.... Non so quando l'hai scritto... forse èp vecchio..boh... Avrei tante cose da dire.. vabbè un bacio.
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 22/01/10 alle 13:58 via WEB
Sono in super ritardo comunque se hai ancora tante cose da dire...sono qui!;))un bacio grande, Stefy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Eli il 05/01/10 alle 21:17 via WEB
Ciao Selvatica, le tue parole mi hanno regalato un pò di dolcezza. Che tristezza scoprire che a distanza di tanti anni mia sorella è ricaduta nella bulimia. Lei nega ma i pellegrinaggi al bagno non mentono. Che desiderio di cancellare una famiglia, una storia dolorosa una perenne sensazione di impotenza. Ma adesso non sono più una bambina, ho 36 anni e per l'ennesima volta mi obbliga a cercarla nel buio della sua malattia. Devo essere la persona che le dà delle regole, la devo evitare? è da sempre che la ascolto, che la raccolgo dove cade ma quando imparerà a non farsi più del male. Come si fa a dimenticare una famiglia e far pace con la sensazione di essere nata nella famiglia sbagliata...cosa devo fare??? Grazie per avere accolto queste mie parole. un abbraccio eli
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 22/01/10 alle 13:55 via WEB
Cara Eli purtroppo la bulimia si può protrarre per tanti lunghissimi anni e le ricadute possono essere all’ordine del giorno finchè non si riesce a trovare la giusta strada per non ricorrere più al solito circolo che “aiuta” a sopportare la realtà. Il passato non si può cancellare e, per quanto possa essere stato doloroso, fa parte del proprio percorso personale: visto in positivo, inoltre, ha comunque contribuito a costruire ciò che si è nel presente. Credo che tu non possa fare per tua sorella più di quanto non stia già facendo. Non puoi comunque sostituirti in alcun modo a lei nella volontà di allontanare la malattia dalla propria vita. Continua ad ascoltarla e ad esserle vicina ma lasciala sbagliare se necessario. Capisco che, da sorella, ti venga istintivo crearle una sorta di cuscinetto per proteggerla ma solo lei può finalmente guardarsi allo specchio e decidere, una volta per tutte, di svoltare. Dunque non darle delle regole né evitala. Aiutala piuttosto a rinforzare la fiducia in se stessa cercando di mettere in rilievo i suoi lati positivi (che di sicuro tu conosci): potranno farle comprendere quanta unicità e bellezza esiste in se stessa nonostante, forse, la famiglia d’origine non le ha mai permesso di capirle queste cose fino in fondo. Ti mando un fortissimo abbraccio; se lo desideri scrivimi o fammi scrivere da lei in privato! Stefy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
kim il 21/01/10 alle 09:02 via WEB
..ciao stefy, sono una tua omonima, anche io soffro di B. ma negli ultimi mesi ho preso il problema di petto, ME STESSA!la cosa iù grande di qst malattia è L'AVERE INSICUREZZA, TIMORE, UN SENSO DI FALLIMENTO di sè stessa!! PER GUARIRE DOBBIAMO DEDICARCI A NOI, ASCOLTARCI, RESISTERE A QUELL'ALTER EGO CHE CI VUOLE DISTRUGGERE, REGALANDOCI IN QUEGLI ATTI SOLO UN SOLLIEVO PASSEGGERò. dobbiamo recuperare la solarità e la voglia di vivere nei nostri occhi. la mattina guardo quelle borse sotto gli occhi, entro nel mio sguardo e sento pungente la sofferenza che scorre i me. STO LOTTANDO, sono stata male, sono finita in ospedale per un attacco di gastrite-colite estrema. noi possiamo riuscirci perchè ci credo..ma abbiamo bisogno di amore e serenità attorno!! ...leggerò questo libro...sentire chi ce la fa motiva se stessi ancor più..grazie se ti va rispondimi.:)
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 22/01/10 alle 13:56 via WEB
Nelle tue parole si legge una profonda riflessione che penso davvero ti può e ti potrà aiutare a trovare la strada per essere serena e star bene:) Solo una sfumatura da parte mia: tu stessa non costituisci un problema, tu stessa costituisci la base di partenza per una vita piena di soddisfazioni. Credo che il proprio equilibrio si possa costruire giorno dopo giorno e che, alla fine, nonostante il mondo presenti isidie e preoccupazioni quotidiane, il sole vada ricercato dentro ognuno di noi e tu puoi trovarlo, come tutti, nella tua unicità. Puoi riuscire veramente a compiere i passi importanti che hai descritto ed il fatto che tu ne sia consapevole rappresenta un inizio decisamente…SUPER! Avanti così Stefy^____^ ti abbraccio fortissimo
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

 

I CENTRI DI CURA PROVATI E SEGNALATI DA VOI

ASL DI CIRIE' tel 0119217506 Via Mazzini n° 13, 3° piano. Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 17 (seguono i pazienti che fanno parte dell'asl di ciriè e di Ivrea).

 

OSPEDALE SAN LUCA, Via Spagnoletto 3, Milano, tel. 02-61911.2500 linea PRIVATA; il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.30, il sabato dalle 8.00 alle 12.30. CPS (centro psicosociale) di Zona 6 Via Procaccini 14, Milano - Tel. 02 63632731. Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.30. Se sono qui, lo devo anche a loro!

 

 

FACEBOOK

 
 

 

LINK CENTRI PER I DISTURBI ALIMENTARI

 

LICENZA D'USO

Creative Commons License

Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

 
SIAMO IN  
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per articolo È troppo bello. Piu Grandi Film
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 13:36
 
Salve sono la mamma di una ragazza bulimica da 20 anni...
Inviato da: lucia
il 05/01/2018 alle 14:26
 
Io sono jacira voglio ringraziarmi e ringrazierò sempre a...
Inviato da: jacira
il 19/09/2017 alle 11:45
 
Ciao ragazze...36 anni. Presente
Inviato da: Anaibaf
il 09/09/2017 alle 22:08
 
Ciao Elisa mi ha colpito la tua età, adulta, la più vicina...
Inviato da: Annalisa
il 07/09/2017 alle 23:39
 
 
 
 

LE PAROLE DELLA BULIMIA

controllo… perfezione… precisione… rabbia… aggressività… cinismo… falsità… presa in giro… bugie… solitudine… incredulità… buio… paura… terrore… apatia… disperazione… godimento… crudeltà… smania… depressione… compulsione… isterismo… nervosismo… spegnimento… stacco… esclusione… repulsione… isolamento… espulsione… masochismo… autolesionismo… attenzione… sofferenza… chiusura… perdizione… bisogno incondizionato di affetto… incapacità di parlare… incapacità di lasciarsi andare… incapacità di ascoltare le proprie emozioni… morte… vuoto… troppo pieno… nausea… gonfiore… trattenere… esplodere… odiare… amare… recitare… vergognarsi… coprire… nascondere… soffocare… annullarsi… rimuginare… soffrire… patire… sdoppiarsi… sperare… svuotarsi… tremare… eccitarsi… bloccarsi… sognare di correre stando fermi… fermarsi... bruttezza… rigidità… giudizio… collasso… astenia… aritmia… amenorrea… resistenza… ansia… perplessità… preoccupazione… richiesta silenziosa di aiuto… aiuto… AIUTO!

 
Citazioni nei Blog Amici: 52
 
 

IO ME E IL MIO MICIONE

 
 
Template creato da STELLINACADENTE20