pensieri casuali

pensieri notturni

Asgard

"Non voglio pensare a nulla e a nessuno.

Sta arrivando l'inverno,  nel mio mondo interiore e nella mia città, Asgard l'inverno è rigido.

Le nevi eterne scendono dai monti, i ghiacci ricoprono laghi, foreste, villaggi ... e anche il campo di battaglia.

Una tregua forzata, una pace gelida, è temporanea ma mi è così necessaria.

Torno al mio palazzo.

Da tempo ormai la mia casa ha assunto le sembianze di fortezza. Ricordo ancora il tempo in cui il palazzo era circondato da giardini in fiore, ed immensi frutteti, dove il vento portava i canti dei contadini, durante la stagioni della raccolta, ed io bimba correvo a piedi scalzi immersa nei colori del sole. Ora, dove regnavano i profumi, le variopinte sfumature della mia pacifica infanzia, tutto è divenuto oscuro, grigio, freddo, alte mura, massiccia roccia e portali di ferro pesante.

Silenziosi, discreti i miei domestici hanno già acceso il fuoco, ed io ascolto il vento. Egli mi parla di lunghe gelide notti invernali. Colei che un tempo mi cullava ha preparato le mie vesti, adagiate sul grande letto ed io a piedi nudi su una pelliccia d'orso, lascio che le mani di lei mi liberino dalla mia pesante, argentea armatura, per svelare il mio corpo di donna, verginità candida come le nevi della mia terra. Con gesti lenti, misurati, come un mistico rituale,lei mi avvolge in un calda veste.

Lei che mi conosce da sempre, che mi ha vista bambina, divenire donna poi regina ed infine, guerriera, presto troppo presto, lei che conosce le mille parole dei miei silenzi.

Lei sistema le mie vesti con apparente non curanza. Io lo so che cerca di nascondere le cicatrici delle mie battaglie. Tra me e lei un tacito accordo, lei mi fa credere che basti coprire le mie cicatrici per scacciare il dolore, ed io le lascio credere che siano le ferite visibili a rendermi sola.

Lei la vita che m'avvolge, si occupa di me quando sono stanca, allora la guardo negli occhi, che hanno il colore di tutti gli occhi del mondo e le chiedo... perché.

Lei mi guarda e sorride parlandomi ... è un lungo viaggio, la vita ... non ho mai detto che sarebbe stato facile, ma ho promesso che ne sarebbe valsa la pena".

lady oscar

PUBBLICITA

"A tutti coloro che vedono questo  bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto..
e usano il tempo per essere ciò che autenticamente sono,
a chi si è perso percorrendo una strada che non è, la sua,
e si sente libero se malgrado la paura, trova il coraggio di scegliere.
A chi si sente speciale nel vedere ciò che ha, e non quello che gli manca.
A tutti coloro che vedono la loro unicità come un bicchiere mezzo pieno.
Ama chi sei e nessuno sarà mai come te"

BREVI RACCONTI

L'ACQUA E IL SANGUE

...Senza rendermene conto comincia a seguirla, prima con passo lento e prudente poi fu una corsa folle senza respiro, senza meta mentre il paesaggio attorno a me diveniva foresta notturna. Non sapevo più se era sogno o realtà, ma infondo che importanza poteva avere in quel luogo che pareva sfuggire ad ogni legge fisica dettata dagli uomini.

Lei si fermo, si volse verso di me. Fata o folletto, angelo o demone anche questo ormai era fatto senza importanza.

La vegetazione aveva lasciato spazio ad una radura illuminata dalla luna. Lei alzo lo sguardo, in quell'istante un temporale di mezz'estate mi desto dal quell'atmosfera surreale, almeno cosi credetti , finche la pioggia non mi bagno, in quell'attimo sentii nascere dentro di me una melodia che mutava divenendo parole che non avrei mai saputo pronunciare, ma percepii appartenere alla parte più intima di me stessa.

"Come albero che riceve nutrimento dall'acqua piovana sono cresciuta attraverso le esperienze che mi hanno bagnato, sento ancora scorrere l'acqua fuori di me come il sangue dentro me , lo stesso fluire morbido ma inesorabile nel suo percorso"

Indietreggiai, ero sorpresa ma non spaventata sapevo che non vi era nulla da temere, ma quella voce risuonava dentro e fuori me, ed era la mia voce.

"Caldo è il sangue che fluisce dentro di me, fredda è l'acqua che scorre su di me. chiudo gli occhi, stendo le bracciacome ali d'uccello,dilato l'anima cosi il calore dentro me lentamente abbraccia la pelle e la notte Il mio corpo ora emana il piacevole tepore del sangue caldo e dolcemente riscalda l'acqua che mi bagna, non e più fredda"

Era lei la fonte di questa melodia, lei era l'altra parte di me.

L'avevo inseguita nella notte, abbandonando il mio sicuro rifugio, esile figura evanescente come un fantasma per quella sua pelle pallida come luna, ma concreta nella naturalità dei suoi gesti, tangibile come questa terra che lei aveva chiamato madre. La ascoltavo silenzioso mentre mi parlava con una linguaggio antico, quanto il mondo, fatto di emozioni che giungevano direttamente al cuore.

"Così come nei sogni, anche nella vita reale, non chiuderti alle intemperie del destino ma raccogli te stessa, poi apriti e ascolta, accogli ogni cosa come nuovo insegnamento e sentirai la vita scorrere su di te come l'acqua, e dentro te come il sangue, congiugili in un unico fluire e tu sceglierai il corso di questo fiume che chiami vita"

PENSIERI NOTTURNI

ERRANTE

" Io errante in terra straniera ...Sto camminando da secoli, il mio spirito ha visto cose che occhi umani non hanno mai sognato ho visto la nascita di una stella e l'esplosione di una nova.

Ho combattuto tra le stelle di Orione e ho visto bastimenti in fiamme tra le nebulose di Andromeda.

Ho attraversato i millenni come fossero ore di un pallido giorno e le galassie come strade da paese a paese, ma sono stanco e chiedo solo riposo troppe sono le vite che ho vissuto, troppe le vite che ho visto perdersi.

Non tornerò indietro, non vestirò più le vestigia del comando, non rincorrerò mai più le vittorie, poiché ora lo so !, le vie della gloria conducono alla tomba ".