Creato da NickDuras il 17/08/2006

Oltre il confine

Storie di ordinaria follia

 

In The Middle !!!!!

Post n°92 pubblicato il 13 Giugno 2012 da NickDuras

 
 
 

Twitter

Post n°91 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da NickDuras

Curioso di provare l'ennesima Community

@NickDuras

 
 
 

Sadomusic

Post n°90 pubblicato il 18 Marzo 2011 da NickDuras

 
 
 

Primavera ?

Post n°89 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da NickDuras

 
 
 

Finalmente .....

Post n°88 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da NickDuras

SOMMELIER !!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Grandissimo film

Post n°87 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da NickDuras

 
 
 

Bunga Bunga

Post n°86 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da NickDuras

 
 
 

Buonanotte

Post n°85 pubblicato il 14 Ottobre 2010 da NickDuras

Ora sono capace
di dormire venti ore al giorno.
Le quattro che rimangono
vengono usate
per chiamare al telefono una lista
di persone importanti
allo scopo
di augurare la buonanotte.

Leonard Cohen

 
 
 

Joe Strummer

Post n°84 pubblicato il 21 Settembre 2010 da NickDuras

H.R. : C'è una frase di George Bernard Shaw : "Un giovane che non sia comunista è disumano, un vecchio che sia ancora comunista è un pazzo".

 

Joe Strummer : Bella frase. E' come dire "vai verso la tua vera natura, vai verso la natura". Il comunismo è teoria, se lo vuoi mettere in pratica, devi stirarlo a conseguenze disumane. Appena lo capisci, capisci anche che è fottuto. Sono stato contento della fine dei Clash, stavamo andando in quella direzione e quella non è una direzione. Quando sei giovane, come dice Shaw, sei intrippato con le idee ma non hai gli strumenti per seguirle. Pensavo che sarei diventato più riflessivo, più maturo, ma la verità è che voglio distruggere tutto questo (indica la suite dell'hotel) e ricominciare da capo.

 

 
 
 

Na na na na na Angus !

Post n°83 pubblicato il 19 Settembre 2010 da NickDuras

 
 
 

Stasera piove

Post n°82 pubblicato il 13 Settembre 2010 da NickDuras

 
 
 

Pearl Jam - Even Flow

Post n°81 pubblicato il 28 Agosto 2010 da NickDuras

 
 
 

Racing in the street

Post n°80 pubblicato il 22 Agosto 2010 da NickDuras


E' una estate calda .
E' una notte afosa che mi ha fatto ricordare un'auto e tanti anni di meno.
Quando bastava correre nella notte da un posto ad un altro per divertirsi.
Quando l'argine di un fiume ed il suo orizzonte erano il nostro salotto e la nostra tv.
Quando la cosa più importate era conquistare l'attenzione di una ragazza
senza doverci per  forza finire a letto ma godendo del suo sorriso.
Era l'estate di tanti anni fa quando si correva
e la vita ci sembrava così semplice e felice.
Stanotte prendo la mia auto , premo il tasto play su questa canzone , 
gareggio sulla strada , insieme a lei sino al mare per lavare i nostri peccati.

"Stanotte, stanotte la striscia risplende
Fuori dal nostro percorso, mister, faresti meglio a stare con gli occhi aperti
Perché l'estate è qui e il tempo è quello giusto
Per gareggiare per strada"

 
 
 

Awandesendiu

Post n°79 pubblicato il 05 Luglio 2010 da NickDuras

 
 
 

Condoglianze ....

Post n°78 pubblicato il 05 Luglio 2010 da NickDuras

 
 
 

Cocksucker Blues

Post n°77 pubblicato il 23 Giugno 2010 da NickDuras

 

Miles la chiamò e si incontrarono in un vecchio loft che era stato un laboratorio per la confezione di vele. Il gruppo della cineteca di cui Miles faceva parte programmava film per lo più impossibili da distribuire nei cinema per una ragione o per l'altra, e le proiezioni erano piuttosto fluttuanti - ovunque Miles riuscisse a procurarsi uno spazio. C'erano cinquanta o sessanta persone, venute per vedere un filmato di Robert Frank, Cocksucker Blues, sulla tournée dei Rolling Stones in America.

Klara sedeva al buio e scucchiaiava yogurt da un cartone. Si rese conto che da un po' vedeva la bocca di Mick Jagger dovunque andasse. Forse era il logo del mondo occidentale, lo sberleffo e il broncio che ti segue per strada - le piaceva vederlo ballare col suo passo diabolico, ma la bocca le sembrava un oggetto a sé, come un effetto aggiunto in seguito. Disse ad Acey, che le sedeva accanto: - Credo che tutto quello che ciascuno di noi ha mangiato negli ultimi dieci anni sia finito in quella bocca. Le piaceva la luce azzurro slavato del film, una luce di tipo crepuscolare, una luce da tunnel che evocava una realtà inaffidabile - per niente inaffidabile invece, perché non si stenta a credere a quello che si vede, quindi forse una realtà sovversiva, pericolosa e corruttrice, un bellissimo azzurro tunnel. - Devi interpretare la bocca come una satira, - disse Miles.

Sniffate di coca dietro le quinte o nei camerini e gente seduta in una stanza o addormentata su un aereo, quella sensazione di tempo-al-limite, frasi pronunciate a metà, una sigaretta che ciondola in bocca a qualcuno, gente non ancora pronta a muoversi, e a Klara piaceva il suono allusivo, il modo in cui il suono del documentario, quella specie di film fatto al volo, rimbalzava dalle pareti piastrellate, dai muri di calcestruzzo dei camerini e dei tunnel dello stadio. Qualcuno che dice, Spesso mi riprende dalla parte sbagliata. E Klara si rese conto che sì, quella bocca era completamente satirica, era caricaturale, una versione dell'ano parlante dei fumetti alternativi degli anni Sessanta, e tutte le nostre espressioni di scherno e sarcasmo, tutte le mezze frasi che avevamo borbottato erano uscite dallo stesso orifizio, più o meno.

Acey disse: - Li ho visti a San Francisco, dev'essere la stessa tournée, per forza, era due anni fa. Lancio del televisore dell'albergo da un balcone. Interviste smozzicate e chiazzate, la più semplice delle domande accuratamente preparata persa, ponderata e persa un'altra volta, la tournée è una serie di frasi lasciate a metà, e un uomo e una donna che scopano in aereo, e una bocca che mastica cibo, la bocca stacca e incolla, Mick in concerto sotto luci stroboscopiche e flash, simile a una donna multibocca di De Kooning, che succhia il microfono. La falange delle telecamere nei tunnel. Gente seduta in cerchio, due persone che dormono accartocciate, o strafatte, o potrebbero essere morte anche se non platealmente, l'interminabile noia fracassona della tournée - tunnel e passerelle. Acey disse: - Sono andata al concerto e c'era una guardia del corpo, forse riesco a vederlo in una di queste inquadrature, un nero che indossa una T-shirt con una scritta tipo "Stones Security", capisci, ma espressa in modo completamente diverso, anche se questa è l'idea.

E a Klara piacevano la luce azzurro tunnel e le parti in cui non succedeva niente e tutti avevano una cinepresa e riprendevano quell'assenza di avvenimenti mentre il suono si perdeva nelle piastrelle del soffitto. Qualcuno dice, Odio quei rotti in culo. Quelle mezze calze. Dice, In quale stato siamo? Due tossici che farfugliano su un letto, un uomo e una donna con gli occhi egualmente strabuzzati sull'ago piantato nel braccio di lei. Dice, come mai hai voluto riprendere questa scena? Dice, Non avevo intenzione di riprenderla. Oh nell'Indiana.

É successo, non so cosa dire.Mick in una stanza con la mascella ciondoloni. La bocca fa i gargarismi e sputa, lecca un cono gelato. E il pezzo di filmato è virato in rosso, corpi bioluminescenti, proprio quello che tutti amiamo del rock, pensò Klara, l'aureola di luce di una morte superiore. Excedrin in tv, decisamente più efficace dell'aspirina. - E quello mi segue, - disse Acey, - in quel lungo tunnel e mi fa, brown sugar, aspettami perché ho qui una cosa che devi assolutamente vedere. Ehi, brown sugar. E io mi sono girata, come una povera scema, lo ammetto, e lui non l'aveva tirato fuori, ma ci teneva la mano sopra. Due uomini bianchi in una stanza e uno dei due pontifica con voce da nero, Bisogna mettere i fratelli in contatto con la loro eredità culturale. E il secondo bianco si pianta un ago nel braccio, e quello che parala come un nero dice, Tomba del Tossico Ignoto, Centotrentasettesima strada e Lenox Avenue, fatta da cima a fondo, dice, di siringhe usate. Qualcuno dice, Mi hanno tolto la bambina perché ero in acido. Dov'è la chiave della mia stanza? Tunnel, passerelle e luce azzurro slavato e poi il passaggio per il palcoscenico, il bianco bagliore chiassoso e il ruggito preistorico. Gli hai fatto un pompino? No. Ho fatto solo una foto con lui. Dice, Arriva lo stato e mi porta via la figlia.

Donna nuda che si accarezza in un letto d'albergo, si sfrega la mano sulla passera e poi la lecca. E Acey interrompe la sua storia per dire: - Mmmmm. L'intero monotono erotikon masturbatorio in volo. A Klara sembrò interessante che quella fosse l'unica donna che non sembrava una ragazzina. Era interessante, pensò, che tutte le donne del filmato fossero ragazze o lo diventassero. Uomini e donne facevano tutti le stesse cose, droga, sesso, fotografie, ma gli uomini restavano uomini e le donne diventavano ragazze, con l'eccezione, forse, della donna che si accarezzava la passera e si leccava le dita dicendo qualcosa di inafferrabile perché l'unica finalità del sonoro in un film del genere è di perdersi negli angoli della stanza. Non m'importa - è solo San Diego. Acey stava raccontando la sua storia e nel frattempo cercava il tizio del racconto là sullo schermo. - E io volevo dire qualcosa che lo sistemasse e gli facesse passare le idee che aveva per la testa. Ehi brown sugar. Ma eravamo soli in quel posto enorme e pieno di echi, col concerto in piena esplosione da qualche parte sopra di noi, e quello insisteva col suo brown sugar, brown sugar, brown sugar.

Ed era questo il concerto? - chiese Klara. - Non so se era la stessa sera, ma lo stesso concerto sì, la stessa città, la stessa fottutissima band di emaciate teste di cazzo milionarie con quei negracci come guardaspalle.

Don De Lilllo, Underworld

 
 
 

Voglia di partire

Post n°76 pubblicato il 17 Giugno 2010 da NickDuras

Io sono il viaggiatore e viaggio e viaggio, 

viaggio attraverso i bassifondi delle città, 

vedo le stelle venir fuori dal cielo, 

yeah il cielo splendente e vuoto, 

sai, sembra così bello stanotte, 

 

io sono il viaggiatore, 

io stò sotto il vetro, 

guardo attraverso la mia finestra così lucente, 

vedo le stelle venir fuori stanotte 

vedo il cielo splendente e vuoto 

sui bassifondi squarciati della città, 

e tutto è così bello stanotte 

cantando la la la... 

 

entra nell'auto, 

noi saremo il viaggiatore, 

viaggeremo attraverso la città stanotte, 

vedremo i bassifondi squarciati della città, 

vedremo il cielo splendente e vuoto, 

vedremo le stelle che brillano così splendenti, 

stelle fatte per noi stanotte. 

 

oh il viaggiatore, 

come viaggia? 

oh il viaggiatore 

e lui viaggia e viaggia. 

guarda attraverso le sue finestre, 

che cosa vede? 

vede il cielo segnato e vuoto, 

vede le stelle venir fuori dal cielo, 

vede l'oceano un viaggio sinuoso, 

e tutto è stato fatto per te e me stanotte, 

tutto questo è stato fatto per te e me, 

perchè questo appartiene solo a te e me 

allora facciamo un viaggio e vediamo cosa è mio, 

cantando la la la... 

 

oh il viaggiatore, 

viaggia e viaggia, 

vede cose da sotto il vetro, 

vede cose dlla sua parte di finestra, 

vede le cose che sa che sono sue, 

vede il cielo splendente e vuoto, 

vede la città dormire di notte, 

vede le stelle che sono fuori stanotte 

e tutto questo è tuo e mio 

e tutto questo è tuo e mio 

allora facciamo un viaggio e un altro e un altro 

cantando la la la...

 
 
 

Sudafrica

Post n°75 pubblicato il 11 Giugno 2010 da NickDuras

 

sono 25 anni che hanno portato via quell’uomo

ora la libertà si avvicina ogni giorno di più 

asciuga via le lacrime dai tuoi occhi rattristati 

hanno detto che Mandela è libero e allora esci fuori

Oh oh oh oh il giorno di Mandela

Oh oh oh oh Mandela è libero

dal quel giorno sono passati 25 anni

chiuso dietro a quattro muri notte e giorno

ancora I bambini conoscono la storia di quell’uomo

e io so cosa sta succedendo aldlila della tua terra

 

 
 
 

Rocky Horror Picture Show

Post n°74 pubblicato il 09 Giugno 2010 da NickDuras

 
 
 

Un argentino, un milanese e due napoletani

Post n°73 pubblicato il 07 Giugno 2010 da NickDuras

letto su internet:

C''erano un argentino, un milanese e due napoletani...

Sembrerebbe l'inizio di una barzelletta... In effetti la storia che sto per raccontarvi forse un po' lo è.

Roma, Palazzo Valentini (sede istituzionale della Provincia di Roma), giovedì 27 maggio ore 17,30.

Si presenta il libro di Pablo Llonto ("I mondiali della vergogna"), un giornalista argentino che, trentadue anni dopo, ritorna sui Mondiali del '78 e sui misfatti di cui si macchiò il regime militare argentino dell'epoca. 

La prefazione del libro è a firma di Giuseppe Narducci, il PM di Napoli.

L'accostamento per la verità mi pare singolare; la curiosità mi vince. Andiamolo a sentire questo dott. Narducci, andiamo a vederlo da vicino.

Le sue apparizioni al processo di Napoli non mi sono piaciute ma, lo so, quando c'è di mezzo la Juve torno bambino: l'amore mi acceca. 

Devo superare i miei pregiudizi: un po' di obiettività, mi dico, e tutto sarà più chiaro. 

Alcune fortunate coincidenze mi portano nel centro di Roma in prossimità dell'orario previsto per l'inizio della presentazione e così mi convinco.

La sala è ampia: molte file di sedie (sufficienti per almeno 150 persone), diversi posti vuoti.

Una rapida occhiata al palco dei relatori. Riconosco solo Gianni Minà... Mmmh... Non è un buon inizio: vabbè che devo essere obiettivo, ma certo non potete chiedermi miracoli. 

L'inizio dell'intervento di Pablo Llonto fortunatamente mi rapisce... ma dov'è Narducci? Comincio a scrutare la platea ma non lo vedo: dannazione, magari non è venuto!

Guardo la prima, la seconda, la terza fila quando, all'improvviso, scorgo, sia pur di spalle, una sagoma divenutami negli anni (purtroppo) familiare... No, non è Narducci... E' il "petroliere" cartonato, l'indossatore di scudetti altrui... E' proprio lui, Massimino Moratti!!!

E che ci fa Moratti qua? Pochi giorni dopo aver vinto la Champions, alla presentazione di un libro sui Mondiali del '78 e sul generale Videla, a Roma... Tutto questo mentre José lo ha appena mollato e Florentino non vuole neppure pagargli la penale.. Mah... Deve aver avuto davvero i suoi buoni motivi...

Non a caso mi sembra molto distratto, poco interessato al contenuto degli interventi. 

Come uno scolaro indisciplinato è sempre lì a parlottare fitto fitto con il suo "compagno di banco"... Eh sì, perchè ci sono molti posti vuoti nella sala, ma la sedia vicina a quella del "petroliere" è occupata. 

Deve essere un suo caro amico, mi dico: stanno sempre a parlà...ma allora che ce sò venuti a fà? Quanto gli piace chiacchierà a 'sti due, oh... 

La curiosità cresce.

E chi sarà mai sto "compagno di banco" del petroliere? Magari è uno famoso... Che ne so, Cobolli Gigli... O magari Oriali (mi tornerebbe pure utile, devo rinnovare il passaporto)... No, niente, non si gira... Riesco a vederlo solo di profilo...

Certo, visto così, mi ricorda qualcuno... Però no, non può essere lui... Ma figurati... In Italia la giustizia è ancora una cosa seria...

Niente da fare, sono sempre il solito: mi è bastato intravedere la sagoma di Moratti ed il fanciullino bianconero che è in me (da quattro anni pure un po' inca****o) riprende il sopravvento e mi annebbia la vista...

Come fai a pensare certe cose? Come puoi anche solo pensare che lì, seduto vicino al "petroliere", a parlottare fitto fitto con lui come due vecchi amici, come due compagni di mille battaglie, come protagonisti di tante "zingarate" ci possa essere lui: Auricchio!!! Non ci voglio credere... Si sta girando...

Il segugio di Calciopoli: quello che "l'Inter non ci interessa"; quello che trascrive le telefonate su Ilaria D'Amico e considera irrilevanti quelle sulle grigliate di Facchetti.

Lui sì, proprio lui, il testimone che ha già deposto al processo di Napoli e che parlotta fitto fitto con il testimone (Moratti) che a Napoli deve ancora deporre.

Sempre lui, quello che, trascrivendo 4.000 telefonate su 171.000, si è dimenticato di valutare la rilevanza non solo penale ma anche sportiva delle telefonate che non ha trascritto.

Lui che - così facendo e con la gentile collaborazione della Procura Federale della FIGC - ha fatto maturare la prescrizione sportiva regalando uno scudetto e l'impunità sportiva all'Inter e che parlotta fitto fitto con chi ha beneficiato dei suddetti graditi omaggi. 

Lui, il persecutore di reati che parlotta fitto fitto con il consigliere di amministrazione di una società la cui security è accusata di aver spiato illegalmente mezza Italia politica, economica e sportiva e che per questo è sotto processo (la società) a Milano.

Lui, il custode della legalità che parlotta fitto fitto con il socio di Tronchetti Provera, quello che ammalia la "rosea" ma evidentemente non convince altrettanto la Panasiti, il GUP di Milano che ha trasmesso gli atti alla Procura per un supplemento di indagini sulla questione della security Telecom che faceva tutto da sola.

Il fanciullino bianconero sta prendendo il sopravvento e mi urla in testa: hai visto? Bisogna sempre credere ai bambini.

Mi difendo... Cerco di far prevalere le ragioni della ragione: ma no, dai ,è tutto legale.

Il fanciullino insiste: probabilmente è tutto legale, ma certo è tutto molto strano.

Mi arrendo: effettivamente è tutto molto strano. 

Che c'entra Auricchio con i Mondiali del '78 e con Videla? Che c'entra Moratti con i Mondiali del '78 e con Videla? E se c'entra Moratti come mai solo lui e non anche almeno uno degli altri 19 presidenti di serie A? 

La presentazione del libro si avvia alla conclusione: è il momento dei saluti e dei ringraziamenti che dal palco vengono innanzitutto rivolti a "Pino"... sì lo chiamano così il dott. Narducci... adesso finalmente lo vedo...E' poi la volta di Valerio Piccioni, il giornalista della Gazzetta che ora si alterna con Galdi nel fare i resoconti delle udienze da Napoli...

E' una riunione in cui sono tutti amici... Così si dicono gli uni con gli altri nel momento dei saluti e dei ringraziamenti...

Il fanciullino bianconero mi urla: ma lo erano anche e lo erano già nel 2004, tutti amici? 

Non gli rispondo.

Sono perplesso, un po' stordito. 

Siamo tutti in piedi, un signore con abito chiaro si avvicina al Colonnello Auricchio (sembrano in confidenza) ed a bassa voce gli fa: "Scusa, l'unica cosa che non ho capito è che c'entra Moratti?" 

Il Benemerito si schernisce evasivo, balbettando un "No, niente, ha dato la disponibilità dei calciatori".... Una risposta in linea con quelle fornite al processo in qualità di testimone... Molto poco convincente.

E' tutto molto strano, ma almeno mi consolo: la stranezza l'abbiamo colta almeno in due.

Non di più purtroppo.

Sono passati cinque giorni ormai. E mentre la notizia di Moratti e Narducci che se ne vanno via insieme in ascensore sui giornali ci è arrivata, la presenza di Auricchio si è dissolta come quella di un fantasma.

Ha ragione il fanciullino bianconero. Il folle amore per la Juve non acceca: aguzza solo la vista. C'erano un argentino, un milanese e due napoletani...

Purtroppo non è una barzelletta.

Noi ci teniamo solo l'argentino e con lui il coraggio delle madri di Plaza de Mayo e la loro voglia di verità

 
 
 
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