INSENSITUDINI

nell'attesa insensitudini nell'attesa

speriamo di fare cose, speriamo di dire cose, più o meno belle, più o meno buone, comunque cose che dicano e facciano dire, che smuovino le persone nelle budella dell'anima, cose che sono mie quindi io ma anche noi se qualcuno a queste cose risponde e s'allinea o prende le distanze e speriamo con elegante senso critico piuttosto che vile e rabbiosa intolleranza...

magari poi non dirò più nulla e quest'inizio sarà la giusta o ingiusta fine di un mondo che oggi come ieri non sapeva cosa scrivere ma restava qui davanti ad aspettare che arrivasse qualcosa...

intanto, nell'attesa, so di certo che oggi non mi piacciono quelle persone senza un minimo senso del pudore, senza un minimo senso del privato, senza un minimo senso del misterioso, senza un minimo senso del dubbio, senza un minimo senso dell'incerto, dell'incomprensibile... statemi lontane se potete

intanto nell'attesa ti ho scoperto un po' patetico, un po' ridicolo, non sai che gioia scoprirmi a pensarti così e rendermi conto che non è una fantastica costruzione per distruggerti ma piuttosto una verità che tu non accetterai mai e quindi io mai ti dirò perché poi in fin dei conti va bene così... grazie a me

intanto nell'attesa bevo questa tisana che è amara davvero ma meno di ieri perché oggi è un giorno in più per farci l'abitudine ed intanto non fumo una sigaretta perché oggi non le ho comprate, non ne avevo voglia, non avevo voglia di andare a comprarle, sono uscita senza soldi, non avevo voglia di tornare a prenderli per comperare le sigarette... le comprerò domani, che poi mica ho voglia di smettere di fumare, solo non ho voglia di fumare...

intanto nell'attesa scopro che ho due capelli bianchi, lunghi, lunghissimi, del resto ho i capelli lunghi, lunghissimi... li ho tagliati, i due capelli bianchi, ora ho due capelli bianchi corti, cortissimi e si vedono più di prima. Li strappo. No, mi hanno detto che se li strappo me ne crescono ancora di più. Sarà vero? Ok, non lo saprò mai, me li tengo, ci faccio l'abitudine, così non ci metterò molto ad abituarmi ai prossimi...

dicono che domani nevicherà anche in Liguria, domani vorrei nevicasse qui, qui è sulle alture di Genova. Adoro la neve, copre i difetti del mondo o meglio i difetti che l'uomo ha regalato al mondo... la neve copre i rumori... mi piace il rumore della neve che scende... quando nevica faccio, come da bambina, una passeggiata senza ombrello, cammino a testa in su e bocca aperta e vengo guardato un po' strana... che buona che è la neve... hummmm, continua a piovviginare, questa tisana è meno amara...

Quando una moglie è... non lo so, magari ditelo voi

^{Mark Kostabi - 2007}

Fai schifo e non dovrei dirtelo io, non dovrei farti sto favore, dovresti essere tu a capirlo guardandoti allo specchio. Annusati, senti l'odore che ti circonda e capisci che cosa sei: vomito e merda, alcool e fumo, puzzi di vecchio come sei dentro, vecchio fino al midollo, e non fai un cazzo, nulla per strappare un po' di energia a questa tua vita che ti sta portando sempre piu al fondo di quello che sei: una larva, un verme, l'inetto per eccellenza, debole e timoroso di fare eppure così cafone, arrogante presuntuoso quando ti mostri a parole, che coraggio. Un applauso, il pubblico dovrebbe applaudirti e lo pensi pure tu quando dici e, naturalmente, ti ascolti, pensi cose che senti grandi e ti senti grande, tronfio, pieno. Sei solo un pavone senza coda. Il pubblico dovrebbe applaudirti per quanto sei incapace di vivere e quanto sei capace di essere quello che sei: un fastidioso moscone uno di quegli insetti che rompono il cazzo quando meno te lo aspetti, mentre fai la pennicchela bello rilassato sul divano. Ecco cosa sei, un gran rompi cazzo... sempre pronto a metter cattiva luce su chiunque faccia nascere in te un po' di invidia, su chiunque perché non è te. Vivi di cattiveria, sangue marcio, riflusso del tuo stomaco che non digerisce nessuno, perché tutti, e lo sai, sono meglio di te. Vivi di sangue usato, quello che succhi a tua madre che ti crede perché non so nemmeno io perché, eppure ti crede. Ti detesto perché mi porti a far questi pensieri, perché diventi un problema ogni volta che sento il tuo nome, perché mi smuovi le budella, perché mi fai rabbia te e quel tuo sorrisino plastico che hai stampato in faccia ad ogni ora del giorno. Ti detesto perché zoppichi davanti a me e quando giri l'angolo invece saltelli e pensi di averla fatta bene mentre io invece sto zitta perché mi sono solo stufata di beccarti come si beccano i bimbi dopo una marachella. Ti detesto perché detesto la gente di cui ti circondi da sempre e perché io ho creduto che quella gente fosse lo specchio di tutta la gente del mondo e ora non mi fido di nessuno... ti detesto per la solitudine di cui mi circondo se penso a te.

Mi hai lasciato niente, che del resto è quello che mi hai sempre dato... no scusa, restano le botte o meglio i segni delle botte che mi hai dato ogni volta che sei tornato a casa ubriaco e volevi scoparmi con il pensiero rivolto ad un altra ed io dormivo e tu mi svegliavi, erano sempre le 3 o l 4 del mattino e a te ed al tuo cazzo non fregava niente, serviva svuotarti, anzi svuotarvi, dentro sto secchio di immondizia che ero io.

Mi detesto, detesto i miei sogni da bambina fatti di principi, cavalli, e distese verdi che ho tradito per le tue parole e per la mia debolezza

CHIEDO SCUSA A TUTTE QUELLE PERSONE CHE, DOPO AVER LETTO QUESTE RIGHE, SI SONO PREOCCUPATE PER ME, DI QUESTA BRUTTA STORIA MI APPARTENGONO SOLO LE PAROLE PER DESCRIVERLA...

BUON ANNO

Durante le feste il mio lavoro (commessa di alimentari) mi prende troppissimo.
Spostare, aggiungere, togliere, servire, servire ed ancora servire tutta sta gente che sembra mangi solo in questo periodo, che poi non è nemmeno un bel periodo e lo leggo in faccia a queste persone che tirano la cinghia anche a natale, nonostante quei (pochi) soldi in più che sono arrivati con la tredicesima... e poi ci sarà domani con tutte queste donnine che in tutta fretta verranno a comperare le ultime cose per il cenone (o cenino?), impazienti ed intolleranti alle code ma che dovranno fare, e giù mugugni nonostante qui dietro (il banco dei salumi) si sia in 5 a farsi in 10 ed intanto che tagliamo, incartiamo e serviamo pensiamo al poco tempo che abbiamo noi per fare, preparare qualcosa di carino, di buono, di bello per il nostro fine anno che noi
davvero con il tempo ci dobbiamo e dovremo lottare e pur di vincerlo faremo
altri salti mortali... stronze, a loro di questo non gli frega... però poi sono per lo più donnine a modo, signore a modino, femmine a posto e ci fanno un sorriso, ci dicono tanti auguri, ci raccomandano il divertimento e a natale ci scappa pure che ci portino un pensierino... forti, stronze ma forti... però rilassatevi un po' di più che rilassate a capodanno rilassate tutto l'anno.

riunyo0 

E' calda, è romantica, è una giustizia irremovibile, è un fiume in piena che aspetta di travolgere chi le darà il permesso di fluire libera in un alveo senza confini, senza sponde, senza un finire.

Ed il suo è il mio BLOG DEL GIORNO.

CONFINI INFINITI

Buona lettura

http://blog.libero.it/riunyo0/view.php?nocache=1197966203

Post N° 71

un momento di silenzio per favore, solo un momento, che in periodi come questo non è nemmeno una grande richiesta. lasciate mi lasci avvolgere dalla quiete di me che mi prendo una pausa o la pausa prende me e cadendo in una culla di pensieri sottili fuggo dalla routine per godermi voi, senza sonoro, che camminate per strada con i volti pieni del vostro umore, dei vostri pensieri. per godermi i colori di questa città, sfalsati dal tempo contro cui non hanno combattuto. ricostruisco tutto a mio modo un mondo su di voi e attorno poi, forse, torno...

Reality Show, ultima frontiera. Un rene al vincitore del reality

ricordo lontano

^{Aveva occhi di vetro, occhi di mare, occhi di lago, occhi grandi come il cielo, occhi spenti come la nebbia che ruba i colori al mondo, occhi accesi come l'alba che ricama le figure di luce, aveva occhi che guardavano oltre i miei e scavavano dentro, a volte fino a farti male e non c'era nulla da fare se non arrendersi alla verità, nuda e timorosa come la prima notte dell'amore di pelle e anima. aveva occhi che guardavano lontano dove i miei non volevano guardare. aveva occhi per capire che ognuno di noi avrebbe scelto da se e avremmo camminato da soli, aveva occhi per capire che nei miei c'era un addio più grande della nostra giovinezza}

cos'è l'equilibrio...

^{di cosa ho paura stasera(?) e domani(?). C'è qualcosa che sento nell'aria e non so spiegarmi cos'è(?),}

^{qualcosa di nuovo(?), sconosciuto che non so cos'è(?), che toglie il respiro(?), che fa battere il cuore e ne ho} 

^{paura ma vado(?) e non so dov'è(?), o meglio sto nella mia quotidianità con la certezza che incontrerò}

^{qualcosa di incerto, imperfetto che mi spiazzerà nel momento stesso che arriva(?)}

^{ho paura di avere paura(?)(o) ho paura di non averne(?)(o) non ho paura di aver paura(?)}

^{come vivo la mia vita(?)(,) quando tutto mi sembra arrivato e certo(?), e quando tutto è ancora incerto? sento}

^{di avere tutto(?), sento mi manca qualcosa(?) quand'è che sento di avere tutto e quando sento di non avere nulla?}

^{cosa mi fa sentire piena(?), cosa vuota(?)?}

^{(vi siete mai scoperti sorridere di un sorriso sconosciuto(?) e come vi sentite(?) per quanto ve ne ricordate(?) se ve ne ricordate?)}

^{mi sono mai scoperta sorridere di un sorriso sconosciuto(?) e come mi sento(?) per quanto me ne ricordo(?) se me ne ricordo?}

^{cosa c'è di grande intorno a me, cosa di stretto, cosa di troppo, cosa?}

^{quando arriva e quando sembra svanire... l'equilibrio}

Post N° 67

^{mi fa arrabbiare, mi fa sorridere, mi fa innervosire, placa la mia agitazione. Non andiamo spesso d'accordo, non siamo mai in disaccordo. Siamo legate da un filo lungo il tempo che ci unisce e in alcuni tratti è sfilacciato, in altri sembra sia stato spezzato e riunito da un nodo stretto e forte, in altri ancora sembra più grosso di quello che è}

^{oggi le rughe segnano ancora più dolcemente il suo sguardo}

^{dove vive da quando ricordo il mio primo rifugio}

^{come un grande prato odoroso}

^{che sempre è da sempre la mia primavera}

Insensitudine

^{se tutti avessimo la piccola forza di cambiare il piccolo che c'è attorno a noi e non come lo vorremmo per noi ma come dovrebbe essere allora sarebbero sempre belle stagioni, il freddo sarebbe tonificante, la primavera sarebbe illuminante, l'estate sarebbe fuoco di gioventù e l'autunno sarebbe un attimo di riposo ma più ci penso e più penso che sarebbe tutto troppo romantico per essere vero, tutto troppo bello per essere vero, tutto troppo perché duri a lungo ed allora lascio che duri in un sogno}