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Sinistra Arcobaleno, «puntiamo al 15%»

Post n°187 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da circololenci

I leader: «Competeremo da sinistra col Pd». Ingrao: «Unitevi». Giordano: «Lavoriamo per liste comuni»

 

Ingrao all'assemblea della Sinistra - L'arcobaleno
ROMA - Non è un partito ma un "soggetto unitario", non ha la falce e il martello nel simbolo (o forse, come dice Diliberto, ne ha due), vuole competere da sinistra con il Partito Democratico di Walter Veltroni puntando a raccogliere il 15% dei voti, e dice che non intende far cadere il governo di Romano Prodi, a cui chiede però una "svolta" a gennaio. È la Sinistra - l'Arcobaleno, nata ufficialmente alla Fiera di Roma dopo due giorni di assemblea e tenuta a battesimo al canto di "Bella Ciao" (intonata dai leader di Rifondazione Comunista, Pdci, Sinistra Democratica, mentre i Verdi hanno preferito non cantare).

LA CARTA - «Siamo impegnati nella costruzione di un un nuovo soggetto unitario, plurale, federativo», che punta alla costruzione di una «sinistra politica rinnovata», recita la "Carta d'intenti" letta alla fine degli "Stati generali" della nuova formazione. "Sa" avrà come simbolo l'arcobaleno e non la falce e martello, che però spicca ancora sui distintivi di Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti italiani. I principi a cui fa riferimento la nuova formazione sono "uguaglianza, giustizia, libertà", ma anche "pace, dialogo di civiltà, valore del lavoro e del sapere, centralità dell'ambiente" e ancora "laicità dello stato" e "critica dei modelli patriarcali e maschilisti", dice ancora la Carta, letta dal palco della Fiera alla presenza del segretario del Prc Franco Giordano, del leader del Pdci Oliviero Diliberto, del presidente dei Verdi, il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, e del coordinatore di Sd, il ministro dell'Università Fabio Mussi.

"LANCIAMO UNA SFIDA AL PD" - Se Pecoraro Scanio ha detto esplicitamente nel suo intervento che Sinistra Arcobaleno deve «puntare a superare il 15% dei voti per essere una forza di governo», Giordano, che guida il partito più grande della federazione, ha aggiunto che «da oggi lanciamo una sfida sull'egemonia al Pd», il nuovo partito di centrosinistra nato dall'incontro di Ds e Margherita. «Lavoriamo per presentare alle prossime scadenze elettorali liste comuni con un simbolo comune», ha spiegato Giordano (il prossimo importante turno elettorale previsto è quello del 2009, con il voto per il Parlamento europeo, dove le quattro formazioni di "Sa" siedono attualmente in gruppi diversi). Il leader del Prc ha anche difeso la richiesta di una verifica di governo a gennaio, e ha detto che gli attacchi alla stabilità dell'esecutivo vengono non dalla sinistra ma da "voltagabbana" di centro, in chiara polemica con la senatrice del Pd Paola Binetti, che in settimana non ha votato la fiducia al governo sul decreto sicurezza per un passaggio relativo alla discriminazione degli omosessuali, ma anche con i liberaldemocratici di Dini e con l'Udeur. «Abbiamo rinconquistato un peso, non possiamo accettare che un voltagabbana di turno conti più di un terzo della coalizione» ha detto Giordano. E a proposito dei rapporti con il governo Prodi, il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, ha ribadito il suo scetticismo sulla verifica: «Bisogna vedere i fatti concreti che ci verranno proposti. Prima della verifica c'è stato il programma elettorale, poi Caserta, poi il dodecalogo ma dopo di allora non è stato fatto nulla». «Allora è inutile vedersi - conclude - se poi non si rispettano gli accordi».

I leader della Sinistra Arcobaleno (Eidon)

INGRAO: UNITEVI - Grande protagonista della giornata di chiusura è stato Pietro Ingrao. Sciarpa rossa al collo e bastone in mano, è arrivato all'assemblea dopo la "diserzione" del sabato e il colloquio con 'La Stampa' in cui criticava il progetto di aggregazione con l'ala radicale per la sua eccessiva lentezza. Parole che non hanno però raffreddato l'affetto del suo "popolo": Ingrao è stato infatti accolto da una lunghissima ovazione delle migliaia di militanti presenti. «Io vi dico solo una cosa - ha scandito Ingrao ai presenti - unitevi, unitevi. Dovete fare presto perché la situazione urge e i problemi della vita quotidiana non possono ritardare».

VENDOLA - Applausi anche per Nicky Vendola. «Questo deve essere il nostro cimento del futuro - ha affermato il Governatore della Puglia -. Un parto, un partire, non so se un partito, ma certo una costituente, un soggetto che sappia leggere il cuore della nostra società. Una sinistra - scandisce Vendola - che non è un bignami di ciò che fummo. È doloroso uscire da se stessi, si teme di perdere il proprio patrimonio, ma oggi è necessario. C'è una poesia di Pasolini che dice che "il vento del futuro non cessa di ferire". Ecco, nel parto c'è il dolore, c'è sempre, ma c'è anche la gioia di una nascita». All'assemblea ha partecipato anche Fausto Bertinotti. Ai giornalisti il presidente della Camera ha riservato poche battute: «Sono molto contento, per imparare a nuotare bisogna buttarsi nell'acqua. Oggi mi pare ci sia un grande tuffo».

IRRUZIONE COMITATI - Durante i lavori c'è stato anche un fuori-programma: i 300 manifestanti del comitato "No Dal Molin", giunti da Vicenza per chiedere risposte sulla sospensione dei lavori per la costruzione della base Nato Usa, hanno fatto irruzione nella sala plenaria dove si sta svolgendo l’assemblea. I manifestanti hanno bloccato per un po' gli interventi previsti in scaletta e sono stati accolti dai militanti delle sinistre da fischi e applausi.

www.larepubbilca.it

 
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 11/12/07 alle 13:12 via WEB
Rifondazione non è più credibile, mi dispiace per voi dirlo ma è la verità. Ha votato riforme vomitevoli, l'ultima quella del Welfare, e fino a quando non ritornerà a ragionare e a votare da vera sinistra non sarete più credibili. La fiducia ora ve la dovrete riguadagnare, e non sarà affatto facile. Moniterò insieme ai miei amici e compagni ogni attività di governo di Rifondazione, e state pur certi che denunceremo ogni vostro comportamento che non si addice ad un partito di sinistra e comunista. Lavorate, ora, se ci tenete a riguadagnare la fiducia della base, e dei giovani in particolare.
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sterminatore1986
sterminatore1986 il 11/12/07 alle 13:15 via WEB
Vi dovete vergognare per come avete preso in giro tutti noi creando in noi illusioni, e niente più. Vergognatevi di non aver fatto una sola politica di vera sinistra. Vergognatevi di esservi aumentati lo stipendio senza dire niente nei tg, tutto di nascosto. Vergognatevi per tutte le infami leggi che avete votato contro i lavoratori. Vergognatevi di appoggiare un governo che attua politiche capitalistiche. Dov'è finito il vostro spirito comunista? Dove? VERGOGNATEVI!
(Rispondi)
bradiposegundo
bradiposegundo il 11/12/07 alle 13:49 via WEB
Non condividi le attività di rifondazione? vota un altro partito...avete votato un governo comunista? Purtroppo no...avete votato una coalizione composta solo per una piccola percentuale da comunisti (e per quella percentuale vale) Volevi un partito comunista forte? per essere forti bisogna avere voti(ed è per questo che si cerca di creare una realtà nuova insieme ad altri partiti) quindi hai sbagliato secolo... dovevamo fare cadere il governo? forse...ma così saremmo nuovamente stati accusati di essere conniventi con la destra... Come circolo territoriale noi cerchiamo, nel nostro piccolo, di aiutare persone che ne hanno bisogno, pensionati, lavoratori, migranti, cerchiamo di essere dalla parte del più debole lottando al loro fianco...dovrei vergognarmi per questo? No non mi vergogno...essere comunisti in una società come questa è difficile...è molto facile stare all'esterno e giudicare chi fa quache cosa...e noi qualche cosa facciamo...magari facciamo poco, a volte male....ma qualche cosa facciamo. Salire sul pulpito e giudicare è molto più facile che navigare in questa merda...le mani non si sporcano...
(Rispondi)
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 20/12/07 alle 22:15 via WEB
Ma se credete veramente di fare qualcosa di utile alla società, perchè allora non rompete con rifondazione e non vi unite a gruppi e partiti che hanno già rotto da tempo, come ad esempio alternatica comunista? Non è vero che è difficile essere comunisti oggi, ma c'è solo rassegnazione, e se mi dite che ho sbagliato secolo, io vi rispondo che vi siete dimanticati degli insegnamenti di Marx e Lenin, dove la rivoluzione era all'ordine del giorno. Con la vostra politica lassativa non andremo da nessuna parte, e i poteri forti continueranno a fare i loro porchi comodi... E comunque visto che fare parte di rifondazione, io le critiche non le ho fatte a voi nello specifico, ma a rifondazione come partito, e visto che ne siete parte integrante, e giusto che anche voi subiate le critiche della squallida politica governista che sta avendo il partito a Roma... Oppure volete uscirne? In tal caso fareste la cosa migliore secondo me...
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bradiposegundo
bradiposegundo il 21/12/07 alle 11:44 via WEB
non abbiamo intenzione di uscire da Rifondazione, riteniamo che sia ancora la scelta giusta... per quello che riguarda Lenin e Marx ti consiglio di leggere meglio Marx, poichè dice in una società a regime democratico di stare nelle istituzioni cercando da lì di limitare i danni del capitalismo e aspettando che siano maturi i tempi...se i tempi ritieni che siano maturi prova a fare una rivoluzione adesso... ma dubito che la popolazione italiana ti seguirà. Non dimentico gli insegnamenti nè di Marx nè di Lenin, ma non dimentico neanche che per fare una rivoluzione ci voule malcontento generalizzato alla maggior parte della popolazione. Ora di certo non si sta bene, ma dubito che la gente abbia voglia di assaltare il palazzo d'inverno...
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