Creato da NoUominiBanali il 12/03/2008

SUGAR FREE

Dolcificata, non dolce

Tutti ci ricordiamo le fiabe della nostra infanzia... la scarpa che calza a Cenerentola, la rana che si trasforma in principe, la bella addormentata che viene svegliata da un bacio. C'era una volta... e poi vissero felici contenti. Favole... sono piene di sogni. Il problema è che le favole non si avverano. Sono le altre storie... quelle che iniziano con le notti buie tempestose e che finiscono nell'indescrivibile, sono gli incubi che sembrano sempre diventare realtà. La persona che ha inventato la frase "felici e contenti" dovrebbe essere presa a calci.
C'era una volta... Per sempre felici e contenti... Le storie che ci raccontiamo sono solo dei sogni. Le favole non diventano realtà. La realtà è molto più tempestosa. Molto più buia. Molto più spaventosa. La realtà è davvero molto più interessante del "vivere per sempre felici e contenti".

(Dalle riflessioni di Grey's)

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Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 19 Novembre 2008 da NoUominiBanali

A volte diciamo la verità perché è tutto ciò che ci rimane da dire. A volte diciamo la verità perché abbiamo bisogno di dirla ad alta voce per sentirla noi stessi. E a volte diciamo la verità perché non possiamo fare altrimenti. E a volte lo diciamo agli altri perché gliela dobbiamo. E' il minimo che possiamo fare.

Sempre tratta da Grey's Anatomy, questa riflessione, oggi mi rimbomba nella testa.
Ho detto la verità, ho detto una spiacevole verità. Mi sono lavata la coscienza e da quel momento in poi, non era più solo responsabilità mia, ma anche un po' sua.
E così, è uscito fuori il vigliacco che è in lui. Non chiedevo niente in cambio. Non io che ho sempre messo i paletti, dal primo momento. E alla fine, dopo averla girata e rigirata, la frittata me l'ha tirata in faccia.
Mi sento proprio così, come se m'avessero tirato un uovo sul viso, non ho manco voglia di versare mezza lacrima. Non per lui. Non la merita.
Era così: dovevo leggere i segni e non fare di testa mia.
Chi mi conosce, sa che fingo che la cosa non mi tocchi, ma dentro sto malissimo. Non perché non potrò mai averlo, ma perché l'ho sempre saputo e non ho mai preteso niente in cambio.

La prossima volta, la verità, me la tengo per me.