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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 10/03/2015

 

DOCENTI DOS

Post n°3242 pubblicato il 10 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

 

Da “La Tecnica della Scuola”

Il docente DOS non sempre deve fare domanda di trasferimento


Lucio Ficara

I docenti appartenenti alla dotazione organica di sostegno neo immessi in ruolo non possono ancora presentare domanda di trasferimento-

Chi è stato assunto nella DOS il primo settembre 2014 e pensa di fare domanda di trasferimento per avere la sede definitiva, commette un errore. Infatti la Dotazione organica di sostegno non possiede un organico di diritto per singola scuola, come accade per le altre classi di concorso, ma esiste solo un organico di carattere provinciale. Per cui un docente DOS viene utilizzato, di anno in anno, sulle scuole richieste e che hanno posti di sostegno disponibili. Quindi questi docenti, che appartengono alla dotazione organica di sostegno, hanno la titolarità nella provincia e di conseguenza non posseggono né titolarità in un comune né tantomeno in una scuola. Per tali ragioni il DOS neo immesso in ruolo o vincolato nel triennio non deve fare domanda di trasferimento con scadenza entro il 16 marzo, ma potrà esprimere, le preferenze delle scuole in cui vorrà insegnare per l’anno 2015-2016, con la prossima domanda di utilizzazione.
Tale domanda generalmente si presenta nel mese di luglio. Le norme che regoleranno le domande di utilizzazione e che consentiranno la scelta delle preferenze per i docenti DOS, saranno scritte  nel prossimo contratto di mobilità annuale sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie,  che di norma si predispone in via ipotetica nel mese di giugno.
É utile sapere che i docenti DOS entrati in ruolo il primo settembre 2014 sono bloccati dal vincolo triennale per cambiare provincia. In tal caso se non fossero vincolati dal blocco triennale, come capita per i docenti entrati in ruolo il primo settembre 2012, potranno presentare domanda di trasferimento, entro il 16 marzo 2015, per chiedere di andare nella DOS di altre province. Quindi le DOS presentano domanda di trasferimento, con la scadenza del 16 marzo e come tutte le altre classi di concorso, solo per cambiare provincia ed entrare nella DOS di altra provincia. Infine, un docente DOS può chiedere di essere trasferito sulla sua classe di concorso di titolarità o di passare in  altra classe di concorso, ma solo dopo avere maturato un’anzianità continuativa sul sostegno di almeno 5 anni, chiedendo trasferimento come tutti entro e non oltre il prossimo 16 marzo 2015.

 
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RIFORMA

Post n°3241 pubblicato il 10 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da “OrizzonteScuola”

Riforma, tutti i poteri dei dirigenti: potranno chiamare i docenti e decidere chi guadagnerà di più

di Paolo Damanti

I dirigenti scolastici saranno i "sindaci" delle scuole. Con questa metafora il Sottosegretario Faraone annuncia una vera e propria rivoluzione del ruolo del dirigente scolastico. Vediamo in cosa consisterà.

Cosa prevede la riforma della scuola relativamente ai dirigenti scolastici? Avranno più poteri e il loro ruolo toccherà da vicino gli stipendi e il lavoro dei docenti.

Chiamata dei docenti

I dirigenti avranno la gestione dell'organico dell'autonomia (funzionale). Da esso potranno chiamare i docenti in base alle esigenze dell'ampliamento dell'offerta formativa della scuola e potranno assegnare supplenze. Indiscrezioni vorrebbero che la facoltà da parte del dirigente di "chiamare" i docenti venga estesa, in un'ultima stesura della riforma, anche ai docenti a partire dalle prossime assunzioni concorsuali. Riforma. Chiamata diretta docenti, potrebbe riguardare anche prossimi vincitori concorso

Nomina dei mentor e staff

Spetta al dirigente la facoltà di nominare i mentor e lo staff. I mentor vengono assunti tenuto conto dei crediti maturati e del curriculum professionale, sentito il Collegio dei docenti, ed avranno incarichi triennali.

Il docente di staff è individuato dal dirigente scolastico, tenuto conto del curricolo professionale (sempre nel limite del 15%, unitamente al mentore), il suo incarico ha durata triennale, con relativa indennità, è rinnovabile ed è incompatibile con quello del docente mentore.

Per entrambe le figure sono previsti aumenti stipendiali pari al 10% dello stipendio base (intorno ai 170euro al mese, 2mila lordi anno), somma (circa 200mln di euro) che sarà sottratta dallo stanziamento complessivo degli stipendi dei docenti. In pratica, i dirigenti potranno decidere quali docenti guadagneranno di più, sottraendo le risorse al resto del collegio. Riforma. 200 mln di euro per pagare mentor e staff dirigenza saranno tolti dagli stipendi dei docenti e non finanziati dal Fondo d'istituto

Reti di scuole

I dirigenti capolifa delle reti di scuole che verranno istituite con la riforma avrà funzioni di coordinamento dell'organico e del regolare svolgimento dell’attività didattica.

Nucleo di valutazione

Il dirigente scolastico presiede il Nucleo interno di Valutazione, composto (insieme a lui) da 2 docenti mentori designati dal Collegio dei docenti,un docente di staff, designato dal dirigente scolastico e da un dirigente tecnico (o da un dirigente di altra istituzione scolastica designato dall’USR). Dal nucleo di valutazione dipenderanno gli aumenti stipendiali dei docenti.

Aumenti di stipendio

A decorrere dall’anno scolastico 2015/2016, il fondo unico nazionale (FUN) della retribuzione di posizione, fissa e variabile, e delle retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici, è incrementato di un importo pari a 35 milioni di euro.

 

 
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RIFORMA

Post n°3240 pubblicato il 10 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da “La Tecnica della Scuola”

La Riforma rende inutili i contratti

Lucio Ficara

Con la riforma della Buona Scuola potrebbe essere quasi azzerato il CCNL e persino le RSU appena elette potrebbero servire a ben poco. Nemmeno i governi di centro-destra avevano osato tanto.

Veramente un atto coraggioso quello che verrà avanzato al Consiglio dei ministri di domani. Nessuno aveva mai osato tanto, nemmeno i Governi Berlusconi. Infatti nel disegno di legge sulla scuola si tratteranno temi, tipicamente contrattuali, come gli orari di servizio dei docenti, la retribuzione degli stessi insegnanti, il profilo giuridico del docente, i calendari scolastici e le ferie del personale scolastico. Si tratta sotto alcuni aspetti di un rinnovo contrattuale deciso unilateralmente dal Governo e nella migliore dell’ipotesi dalla maggioranza che lo sostiene.
In buona sostanza la riforma della scuola che verrà proposta in Consiglio dei ministri mina le fondamenta del contratto collettivo nazionale della scuola. Quali saranno le reazioni sindacali, soprattutto dopo avere ricevuto il voto di massa della scuola per le elezioni delle RSU? Ancora presto per dirlo, bisognerà vedere quello che succederà nel percorso parlamentare di questa legge, ma la situazione non è rosea. Per intanto la legge pare che contenga degli articoli che andranno inevitabilmente a rendere inefficace l’attuale contratto della scuola e probabilmente renderà inutili le appena elette RSU. La riforma che sbarcherà da domani in Parlamento conferma integralmente i decreti della riforma Gelmini, darà poteri illimitati e sconfinati, ben oltre il decreto legge 150/2009, ai dirigenti scolastici. É prevista l’introduzione di alcune nuove figure professionali, come per esempio quella del docente mentore e del docente di staff. Il mentore è nominato dal dirigente scolastico, che di fatto lo sceglie come fa oggi con i due collaboratori, pur tenendo conto dei crediti maturati e del curriculum professionale, e sentito il parere, non vincolante, del Collegio dei docenti. Cosa fa il mentore?  Svolge funzioni di supporto didattico e di coordinamento delle attività di formazione e di valutazione dei docenti, nonché le funzioni proprie del profilo di appartenenza; svolgerà anche le funzioni di tutoraggio dei docenti in periodo di formazione e prova. La funzione, con la relativa indennità, ha durata triennale, è rinnovabile ed è incompatibile con la funzione di docente di staff. Poi c’è appunto il cosiddetto docente di staff, individuato sempre dal dirigente scolastico, tenuto conto del curriculum professionale; svolgerà funzioni di coordinamento in relazione agli aspetti organizzativi e progettuali della scuola, oltre le funzioni proprie del profilo di appartenenza. La funzione, con la relativa indennità, ha durata triennale, è rinnovabile ed è incompatibile con quella di docente mentore. In questa riforma si parla di formazione obbligatoria dei docenti e di nucleo di valutazione i cui componenti sono per la maggior parte stabiliti dal dirigente scolastico, tra insegnanti mentori e docenti di staff, inoltre pare ci sia anche un altro dirigente scolastico scelto dall’Ufficio scolastico Regionale. Cosa valuteranno questi nuclei di valutazione? La possibile quanto improbabile progressione di carriera del docente. Tale progressione di carriera sarà regolata da un complesso algoritmo che analizzerà la carriera di ogni singolo docente con tanto di compenso già previsto in base ai crediti ottenuti e alla valutazione stabilita. In buona sostanza il contratto per decreto è servito, con buona pace di tutti i sindacati che per adesso stanno solo a guardare.

 
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COMUNICATO STAMPA

Post n°3239 pubblicato il 10 Marzo 2015 da fabiana.giallosole
 

DA COBAS ROMA

COMUNICATO STAMPA


7 marzo 2015

Elezioni RSU scuola: i voti alle liste COBAS aumentano del 25%
Contro la “cattiva scuola” di Renzi, per un immediato decreto per
l’assunzione dei precari, manifestazione al Parlamento il 10 marzo 2015
Contro i quiz Invalsi tre giorni di sciopero della scuola a maggio
Mancano ancora i risultati delle scuole chiuse per maltempo, ma i dati a nostra disposizione sono già
sufficienti per affermare che queste elezioni RSU della scuola per i COBAS sono state
decisamente positive, con un incremento di voti del 25% rispetto al 2012.
Risultato tanto più soddisfacente se si tiene conto che ancora una volta i sindacati monopolistici hanno
imposto elezioni con modalità del tutto anti-democratiche, impresentabili in qualsiasi altro sistema
elettorale, sindacale o politico, d’Europa. Infatti in Italia, nella scuola e in tutto il Pubblico Impiego, la
rappresentanza nazionale dei sindacati non viene conteggiata nell’unico modo democratico possibile,
cioè dando all’elettore/trice, oltre alla scheda per la rappresentanza nel posto di lavoro, anche quella
per la rappresentanza nazionale. Assurdamente si calcola quest’ultima solo sul voto per la RSU di
scuola, che, però, si può dare ad un sindacato solo se c'è chi è disposto a fare il sindacalista
nell'istituto. E, oltre ad un meccanismo escludente che apparirebbe folle in elezioni politiche, i COBAS
devono “combattere” con le mani legate perché non hanno diritto neanche di campagna elettorale e di
assemblea nelle scuole, né hanno la marea di distaccati dei "rappresentativi" (mestieranti sindacali che
per giunta possono anche partecipare alle trattative di istituto) che hanno le porte aperte per girare
nelle scuole in cerca di candidati/e; mentre i COBAS, oltre ad essere stati privati dei diritti elementari di
assemblea e di contrattazione, non hanno, né vogliono, sindacalisti di professione retribuiti ma solo
docenti ed Ata in servizio o pensionati/e che difendono gratuitamente i lavoratori/trici e la scuola
pubblica.
E ciò malgrado siamo riusciti a presentare 3500 candidati/e in più di 1000 scuole di 70 province (lo
stesso numero del 2012, ma allora le scuole erano 10250 e oggi sono 8500, circa il 16% in meno). In
queste scuole, che costituiscono un campione assolutamente rappresentativo per varietà territoriale e
di ordini e gradi di scuola, abbiamo raggiunto l’ottima e significativa media del 23%, che è l’indice di
quanto potremmo effettivamente raggiungere se ci venisse data la possibilità di “competere” su tutto il
territorio nazionale con libertà di parola e di accesso alle scuole, e in una elezione su scheda nazionale
che consentisse a tutti/e di esprimersi sul “gradimento” dei singoli sindacati.
Comunque, incrementiamo anche il dato percentuale assoluto dello 0.6%, malgrado le tante scuole
ove non hanno potuto votare per noi, mentre gli eletti/e alla fine saranno circa 700.
Pur con i limiti al dialogo con l’intera categoria per il divieto di assemblee, la nostra campagna RSU ha
evidenziato la diffusa opposizione alla “cattiva scuola” di Renzi, alla misera scuola-quiz dei grotteschi
quiz Invalsi (contro cui abbiamo già convocato gli scioperi di maggio, 5 e 6 nella scuola dell’infanzia
ed elementare, e 12 per le medie e superiori), e la richiesta generalizzata di assunzione di tutti i
precari che da tempo lavorano nella scuola, tramite un immediato decreto che intanto mantenga le
promesse renziane delle 150 mila assunzioni (e per questo manifesteremo davanti al Parlamento il
10 marzo quando il CdM delibererà in merito), del recupero dei contratti e degli scatti di anzianità e il
rifiuto delle demenziali gerarchie interne tra docenti, inutili o dannose per la didattica, che il governo
vorrebbe introdurre.
I nostri/e eletti RSU continueranno a difendere docenti ed Ata contro i meccanismi distruttivi e sovente
illegali della scuola-azienda e delle gestioni autoritarie di tanti presidi-padroni, e ad essere veicoli nelle
scuole della lotta in difesa e per il miglioramento della scuola pubblica e delle condizioni di lavoro e di
studio dei suoi protagonisti.
Piero Bernocchi
portavoce nazionale COBAS

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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Docente Bibliotecario

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