SUBOTAIBLOG

il TIR marciava e noi quasi dentro di lui,ma non era questo il giorno,nè il momento,nè il luogo

 

GENTE CON LE PALLE

MAFIOCRAZIA


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UN PO' DI PAZIENZA

just have a little patience



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ORIANA FALLACI


 

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CONAN IL BARBARO

LA PERFEZIONE C'è....

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nessuno saprà mai se eravamo uomini buoni o

cattivi e perchè abbiamo combattuto..

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La pace è legata alla canna del fucile..

quello che importa è solo che pochi si batterono contro molti..

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KLIMT

 

TERMOPILI

 
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“O xein’,angellein Lakedaimoniois oti tede keimetha tois keinon remasi peithomenoi


Va’ e riferisci agli spartani ,o straniero che passi,
che obbedienti al loro comando noi qui giacciamo
 

CHI SIAMO..DA DOVE VENIAMO...QUANTO CI RESTA..

Deckar ce l'ha fatta..
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e non ditemi che lui è più bravo di me...solo più fortunato,ha fascino lo ammetto,ma non a tutti capita di trovare un replicante femmina sui 23 con gambe da sogno e il viso di un angelo dai boccoli neri..per giunta affetto da solitudine e perdita di identità..Vai Decker sei il nostro eroe ..sii felice almeno tu..se puoi
chi era il vero poeta???
 
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...e pare una cosa a noi
venuta da cielo in terra
a miracol mostrare...
 

È TEMPO DI MORIRE


io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi..

navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione..

e ho visto i raggi "B" balenare nel buio vicino alle porte di tannhauser..

e ora tutti questi momenti andranno perduti nel tempo,come lacrime nella pioggia..

è tempo di morire.immagine

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bussando alle
porte del paradiso



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I 3 GIORNI DEL CONDOR



film del 1975 nel quale il tema delle guerre per il petrolio è affrontato con lucida premonizione.

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CULT DI LUC BESSON

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SEME A RISCHIO COL TELEFONINO IN ZONA INGUINE

Post n°245 pubblicato il 19 Settembre 2008 da subotai0
 


GLI STUDIOSI AMERICANI HANNO TESTATO 32 SOGGETTI CON LE SOLITE TECNICHE,METà GRUPPO DI CONTROLLO E METà CAVIE.COSì HANNO STABILITO CHE LE FREQUENZE DEI TELEFONINI RIDUCONO LA QUALITà DELLO SPERMA VISTO CHE GLI UOMINI HANNO L'ABITUDINE DI PORTARLI IN TASCA E QUINDI VICINO ALLE GONADI.
mAH....SE VOLETE RIPRODURVI VI CONVIENE DAVI UNA REGOLATA...

 
 
 

ruba,scoppia la rissa:ucciso

Post n°244 pubblicato il 15 Settembre 2008 da subotai0
 
Foto di subotai0

è successo a MIlano,un nero italiano ruba biscotti con due amici in un bar..I due propietari temono il furto dell'incasso e li inseguono con una spranga,sono due contro tre.I tre in fuga sono raggiunti e raccolgono un bastone poi scoppia la rissa.Volano insulti razzisti e uno dei propietari tira la spranga.A terra rimane uno dei tre ladri ucciso.E' terribile morire per un pacco di biscotti ma tutto parte da un furto e da un malinteso.Poteva capitare a tutti,in una rissa tutto può succedere.Si poteva evitare magari con qualche misura di sicurezza in più nel bar e una migliore cultura della sicurezza.In fondo se i tre fossero stati armati di pistola inseguirli poteva significare morte per gli inseguitori.Il fatto è che di fronte alla violenza predatoria i cittadini sono abbandonati a sè stessi.Nessuno gli spiega che la giustizia faidatè è un errore.

 
 
 

sex and the city:le americane sembrano mia nonna....

Post n°243 pubblicato il 06 Settembre 2008 da subotai0
 
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il quadretto che ne fanno gli autori è scoraggiante..sembra che sino rimaste a Peynton Place e al rapporto kINSEY...POSSIBILE CHE SIANO COSì INDIETRO?Russe,francesi,italiane,spagnole sono ad anni luce di distanza....vabbè il racconto inverosimile per scatenare antagonismo nello spettatore e quindi sfruculiare l'audience,ma qui si esagera....luoghi comuni e chiusure benpensanti la fanno da padrone....mah,c'è qualcosa che non va..

 
 
 

MARONI METTE UNA PEZZA:LO STATO FINGE DI INCAZZARSI...

Post n°242 pubblicato il 03 Settembre 2008 da subotai0
 
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dIVIETO DI TRASFERTE PER I TIFOSI NAPOLETANI,denuncia per associazione per delinquere,fuori dagli stati per due anni ai partecipanti....Così il ministro degli interni cerca di recuperare un'immagine forte dello Stato dopo la figuraccia dell'altro giorno con i 2500 a fare come gli pareva con i treni le stazioni e gli stadi.Meglio che niente ,...ma già il capo Manganelli dice non ci sono stati incidenti...Ah no?????? La faccenda è molto più grave e la scoperta della Camorra dietro la tifoseria fa un pò ridere..come se ce ne fossimo accorti ora.Siamo all'ennesimo livello di guardia e non se ne vede un'uscita con le attuali regole,

 
 
 

NAPOLI-ULTRAS SEQUESTRANO TRENO

Post n°241 pubblicato il 01 Settembre 2008 da subotai0
 
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foto degli ultras napoletani controllati dalla polizia dal corriere della sera
E lo Stato sta a guardare...Sarà per le molte responsabilità storiche che porta per lo sfascio della città e per la sua consegna nelle mani della camorra e dei politici che la sostengono.Fatto sta che ieri 2500 teppisti organizzati hanno fatto il loro comodo sequestrando un treno a Napoli,buttando fuori i passeggeri e facendo 500.000 euro di danni.Al ritorno lo stesso sotto gli occhi della polizia che non è intervenuta per timore di peggiori conseguenze e per non rompere l'idillio tra Berlusconi e la città...Francamente non se ne può più.Se questa è la democrazia non sappiamo cosa farcene.

 
 
 

OLANDESI IMPRUDENTI MASSACRATI NELLA CAMPAGNA ROMANA

Post n°240 pubblicato il 25 Agosto 2008 da subotai0
 
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GLI STUPRATORI RUMENI

ghiotta occasione  A SINISTRA  per mettere in croce Alemanno  dopo aver cavalcato buonismi,contraddizioni politiche   e incompetenza in materia di sicurezza...ma questa è la politica
UNA COPPIA DI CINQUANTENNI OLANDESI IN BICI SI ACCAMPA IN UN LUOGO SPERDUTO MA MALFREQUENTATO E VIENE AGGREDITA E LEI VIOLENTATA.ANCHE I SASSI SANNO CHE non devi dormire all'aperto DI NOTTE IN ZONE INSICURE..se lo fai  devi tenere sempre un occhio aperto  e TI DEVI NASCONDERE BENE e avere a portata di mano qualcosa per difenderti E INVECE LORO AVEVANO CHIESTO INDICAZIONI A UN GRUPPO DI PASTORI RUMENI E POI SI ERANO CHIUSI NELLA TENDA A DORMIRE COME FOSSERO NELLA STANZA DI CASA LORO.VITTIMOLOGIA SI CHIAMA LA SCENZA CHE STUDIA LA PROPENSIONE DEI SOGGETI A ESSERE VITTIME E IN QUESTO CASO CI SIAMO IN PIENO.E' COME GIRARE CON UN ROLEX D'ORO AL POLSO DA SOLI NEI BASSIFONDI DI UNA QUALSIASI METROPOLI.
Un conto è avere una città presidiata adeguatamente contro la criminalità predatoria...un conto è girare mostrando un portafoglio pieno di banconote alle tre di notte sulla spiaggia di Rimini...

 
 
 

CAP 6-L'OCCUPAZIONE

Post n°239 pubblicato il 21 Luglio 2008 da subotai0
 
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La saletta era squallida come tutte le salette destinate alle riunioni in una sede di partito.Pareti bianche pitturate dai compagni co il lavoro volontario, ma annerire vicno al soffitto dal fumo delle molte sigarette fumate durante le riunioni "ristrette",quelle cioè destinate a pochi dirigenti per trattare cose riservate.I mobili di formica erano di un colore verdino neutro e anonimo e le sedie erano tutte diverse fra loro e probabvilmente venivano da qualche sezione che ne aveva comperate di nuove.Seduti in attesa dell'arrivo del funzionario responsabile dell'organizzazione c'erano sette uomini vetsiti tutti con giacca e cravatta anche se di varia foggia e colore.Fatto insolito per un ambiente come quello abituato a lla moda casual dei giovani figiciotti o ai maglioni e loden dei funzionari. I presenti mostravano un certo disagio ad ingannare l'attesa e si scambisavano qualche battuta a proposito dei fatti del giorno ma sempre con molta serietà e una punta di sussiego come se volessero comunque mantenere fra loro rapporti formali di lavoro.L'attesa fu presto interrotta dall'arrivo di un uomo sui dall'aria impegnata che varcata la soglia salutò tutti con un largo sorriso che doveva esere l'orgoglio del suo dentista.
-Buongiorno e scusate il ritardo-esordì il nuovo arrivato girando gli occhi intorno per contare mentalmente i presenti.
-Vengo da una riunione con il sindaco e abbiamo finito tardi perchè abbiamo parlato per telefono con il segretario a Roma e con il senatore che non ci hanno detto nente di buono.-
Sette facce perplesse si guardarono ra loro e gli sguardi si incrociarono tra l'interrogativo e il te l'avevo detto io che le cose si complicavano.- Luciano era il responsabile dell'organizzazione del partito,come dire quello che si occupava delle faccende delicate e degli affari sporchi,vi trovava un lavoro se occorreva o una casa,dipende,una tessera per il cinema o il permesso di caccia in una delle riserve della Regione.Era una miniera piena di risorse . Accomodandosi nella sedia dietro la scrivania centrale vi appoggiò sopra un borsello voluminos e pesante insieme a un pacco ben tornito di giornali.Si tolse con calma il giaccone di camoscio,si srotolò la sciarpa e con studiata lentezza assunse un'espressione molto seria e disse
-E' deciso per domani mattina alle 6,polizia e carabinieri occuperanno la zona universitaria con i blindati e un migliaio di uomni e quello che succede succede-Tutti rimasero in silenzio per qualche istante stupiti,poi tutti insieme iniziarono a porre domande come fossero a una conferenza stampa.
-E se sli studenti resistono che succede-Chiese il dott.xxx ,sostituto procuratore e volto noto in città per le inchieste coraggiose che stava conducendo contro alcuni potenti intoccabili e sugli affari sporchi della compagnia dei telefoni.
-Succede che ci scapperà qualche altro morto.-Rispose Giancarlo con freddezza
-La situazione è gravissima,Cossiga non ha voluto sentire ragioni,ha capito che il partito è sotto scacco nella città dove siamo più forti e non gli pare vero di poter correre pubblicamante in nostro aiuto mandando i blindati.Nel '60 noi controllavamo la piazza e attaccavamo la Democrazia Cristiana ora siamo noi a dover subire l'assalto della piazza e del cosiddetto"movimento".Se non ci fosse qualcuno l'avrebbe di certo inventato visto i risultati che sta portando ai nostri avversari.-E si portò alle labbra una sigaretta dopo averla studiata con cura e pressata ai lati per migliorarne il tiraggio.
-Certo il questore non ha fatto una bella figura oggi,sembrava di esere a Beirut,tra barricate e cortei e sparatorie ho temuto per
la mia pelle.I poliziotti hanno perso la testa e per un pelo non ci sono andato di mezzo anche io.-L'avvocato Borletti,uomo di fiducia del partito in molte vicende giudiziarie, aveva gli occhi visibilmente spaventati quando pronunciò queste parole e gli altri, si unirono a lui con frasi di circostanza squotendo la testa in segno di approvazione e di impotenza.
-I compagni del centro di Roma sono concordi-Proseguì Giancarlo guadando il gruppo con occhi vitrei,di quieta sufficenza.
-Dietro a questa storia c'è la lunga mano dei servizi e degli ambienti vicini alla DC di destra e ai fascisti che puntano sullo stato di emergenza per mandare in vacca lo stato e andare a una crisi di governo.Tutto può succedere.Se si fanno vive anche le Brigate Rosse la manovra può funzionare e noi stiamo qui a fare da bersaglio.-

-Possibile che non si possa fare nulla?-Intervenne uno degli ospiti,il dott.xxx,presidente del collegio giudicante di un importante processo,un tipo molto distinto con i capelli bianchi squadrati, molto curati e una barba bianca da senatore romano.
-Potremmo tentare una trattativa con gli studenti,mandare qualcuno a parlamentare,non so,lanciare un appello alla calma e all'unità contro tutte le provocazioni.-

-I nostri non possono più girare all'uniersità-proseguì con calma il funzionario dell'organizzazione
-Gli danno la caccia,non possiamo tentare nulla in questo momento e non dimentichiamo che stanno girando molte armi dopo l'assalto all'armeria di via Castagnoli.Sono sparite almeno 6o pistole e 200 fucili e negli assalti alla polizia di oggi pomeriggio in piazza c'era di tutto,dai gruppettari ai fuori sede a molte facce sconosciute.Delinquenti comuni,provocatori,fascisti venuti da fuori,chissà..-
-E adesso qual'è la situazione?-Chiese un altro dei presenti,un signore moro alto di statura con i baffi neri e un tono di voce autorevole.Era il segretario della federazione del partito.

-Non lo sappiamo esattamente-rispose Giancarlo con tono di rispetto.
-a mezzanotte erano ancora in piazza Verdi a saccheggiare il ristorante e a portare via formaggi e prosciutti .Ogni tanto i compagni dell'Amga che abbiamo messo nei paraggi a controllare sentivano spari isolati e schiamazzi vari.Fino a domattina non è possibile fare il punto .-
Nella sala lo sconforto e l'incertezza regnavano sovrani.La commissione giustizia del partito non aveva mai dovuto affrontare una simile emergenza e non vi era certo preparata.Magistrati,avvocati,funzionari di partito,sindacalisti,docenti universitari erano soliti discutere e valutare le strategie da segire in occasione dei fatti nazionali o locali di maggiore impatto collegati alla "strategia della tensione" scopppiata con le bombe di piazza Fontana 8 anni prima e con il terrorismo delle BR che ad essa si intercalava a partire dal 1974.Ma un attacco così violento a Bologna,la vetrina del partito e il simbolo di un modo originale di governare e di amministrare la città non era mai accaduto e c'era ragione di pensare che non fosse che l'inizio.
-E adesso ci sarebbe stata l'occupazione militare della città universitaria da parte di un massiccio contingente di polizia sotto gli occhi della stampa mondiale.Marari dopo nuovi scontri a fuocoi e nuovi morti.Una catastrofe,il momento peggiore per il partito da quando nel '48 uno strudente fuori di testa sparò 3 colpi di pistola al segretario nazionale mettendolo in fin di vita.Nemmeno i morti e le cariche della "Celere" di Scelba nel 1960 avevano preoccupato così a fondo i dirigenti della federazione più più grande dell'occidente capitalistico con oltre 110.000 iscritti,come amavano ricordare con orgoglio.Di mezzo non c'era solo uno studente ammazzato da un carabiniere di leva con i nervi fragioli.La posta in gioco era ben più alta e partiva da più lontano.E in mezzo a tutto questo casino che fine aveva fatto Viktor?Quello che teneva i contatti.L'unica vedetta sul campo in grado di entrare e uscire dalla cittadella universitaria senza farsi troppo notare.Quello che spesso la sapeva anche troppo lunga.Questo passava nella testa di Giancarlo mentre ascoltava senza troppa convinzione i commenti e gli interventi del fior fiore della cultura giuridica di sinistra della città.Da ore non si faceva vivo e le cose si stavano mettendo male con quel furbacchione del ministro degli interni a Roma lanciato come un proiettile al salvataggio non certo disinteressato dei poveri compagni che nella loro città non sapevano che pesci prendere.

 
 
 

CAP.5-MARISA CERCA AIUTO

Post n°237 pubblicato il 02 Luglio 2008 da subotai0
 
Foto di subotai0

 
l'étoile de l'Operà

L'umidità stagnava densa nell'aria della notte estiva e
la strada bagnata liberava gli odori di catrame tiepido e di una
povera natura fatta di aiuole rinsecchite e di giardinetti davanti alle
scuole infestati dalle cacche di cane.

Andare a zonzo per le strade a quall'ora ti permetteva di gustare
l'aria fresca carica di malinconia che entrava dai finestrini della
macchina e ti faceva pensare alle cose e alle persone come se
scorressero su un nastro fatto di memoria e di leggera pressione alla
bocca dello stomaco.Non spiacevole tutto sommato come un languore misto
a desiderio di futuro che si snodava lento sopra le immagini delle
case mobili al ritmo del ronzio regolare del motore.Angela non immaginava il mondo in movimento dentro alla mia testa e se anche fosse stato non avrebbe potuto capire lei,così regolare e determinata al raggiungimento del premio che le avevano promesso al termine della nostra esperienza su questa terra.E più lei era convinta e più io mi perdevo nella mia doppia esistenza combattuto tra il senso del dovere per gli impegni già presi e la voglia di rivivere all'infinito la mia storia con Emily che mi veniva puntualmente a trovare tutte le notti in sogno avvelenandomi la vita.All'incrocio con via Mezzofanti il semaforo dette il via libera e il mio piede stava per staccare la frizione quando al finestrino di sinistra un viso spaurito e tremante si affaccia come se volesse entrare passandomi sopra.
-Dammi un passaggio per favore ho bisogno di andare via subito-Era un ovale piacevole di pelle bianca con due occhi spalancati tagliati verso l'alto e una bocca di carne rossa pallida che i denti delicati trattenevano da una parte.
-Dai fammi salire qualcuno mi sta dietro..aiutami...poi ti faccio delle cose-Il tono era supplichevole ma deciso anche se cantilenava come fosse ubriaca.
Ho risposto di salire imbarazzato con la tipica faccia di una patata lessa colta nel momento di uscire dalla pentola.Lei ha girato intorno alla Skoda ed è salita dopo tre passi incerti che però mi avevano dato modo di constatare non senza stupore la statura oltre la media e la flessuosità strascinata dei movimenti come fanno le modelle quando alzano un pò troppo il gomito. Dietrro di me si era formata una piccola coda e ho finalmente lasciato il piede dalla frizione oltrepassando il semaforo.Nell'abitacolo l'aria riprese a scorrere dai finestrini aperti ma ciò non impediva a un forte e costoso profumo misto a odore di vestiti troppo portati di riempirmi le narici stuzzicandomi la base della nuca.Mi guardai intorno e nello specchietto.Nessuno sembrava si interessasse di noi.In realtà non era il profumo a strofinarmi tra collo e capelli ma una delle sue lunghe manine con le unghie rosse sbrecciate quà e là.Il gesto era meccanico e la ragazza lo faceva come fosse un'abitudine tenendo lo sguardo fisso fuori dal finestrino come imbambolata a volte,a volte assorta in invisibili pensieri dalla coda lunga.
-Come ti chiami?Io sono Viktor,piacere-Dissi tentando di apparire rassicurante.
-Marisa-Rispose aprendo un poco le palpebre per fissarmi un istante in più mentre aumentava la pressione delle sue dita sulla mia nuca in segno di stretta di mano.
-Tutto bene adesso?-Ripresi con tenue rassegnazione cercando argomenti neutri per rompere il ghiaccio.
-Tutto bene un cazzo- rispose chinandosi dalla mia parte
e appoggiandosi con il busto al mio braccio.
-ha cominciato anche stasera a picchiarmi e se non scappavo mi gonfiava come l'altra volta-E si appoggiò ancora di più cominciando a piangere lenta e piena di stanchezza.
La macchina continuava a correre regolare lungo i viali di circonvallazione senza fretta come una barca su un fiume che segue la corrente.Davanti a una ragazza che piange non sai mai che pesci prendere e mi venne spontaneo appoggiarle dolcemente una mano su una coscia facendole sentire una leggera doppia stretta,come se le facessi l'occhiolino,come dire ok,ora sei com me è tutto finito.E lei cominciò a stringermi il braccio con suo corpo come se fosse quello il gesto che stava aspettando per smettere di piangere.Era morbida e non rimasi indifferente.
-Non farci caso,scusa.-Disse a bassa voce tirando su col naso.
-A volte vorrei farla finita per sempre a volte vorrei ammazzarmi.Non ne posso più.Ma poi finisco sempre per tornare a casa.-E chidendo questa frase si portò la mia mano al viso e ci fece aderire la guancia come in una carezza al contrario.
Bastava molto meno per intenerire un tipo come me e la faccenda stava prendendo una piega incredibile tanto che continuavo ad tenere la quarta ai 40 all'ora per non rompere l'incantesimo.Il suo viso era bagnato ma liscio e forte e la mia mano ne assorbiva il calore quasi fosse staccata dal mio corpo.
-Vuoi che ti porti da qualche parte?-Dissi terrorizzato temendo che l'incanto potesse finire e domandandomi perchè avevo fatto una domanda così stupida.
-Fermati dove vuoi- rispose guardandomi per la prima volta negli occhi.
-ho voglia di stare un pò con te-
In centro a Bologna a quel tempo c'era ancora il fiume Reno che a tratti scorreva allo scoperto tra due rive di terra coperte di folta vegetazione.La gente ci buttava anche le cose vecchie che gli spazzini non portavano via e la piena del fiume lasciava tra i rami striscie di plasica e bottiglie ammaccate.Però non sembrava così male a quell'ora,non era una suite all'Hilton ma chissenefregava.E proprio di fianco al fiume mi fermai scendendo una stradina sassosa cercando di nascondere la macchina alla meglio dietro alcuni alberelli.Dalle foglie filtrava la luce dei lampioni più in alto e l'atmosfera nel complesso era accattivante e piena di presentimenti anche se non capivo bene in che modo.Marisa invece aveva le idee chiare e continuava a stringere la mia mano e a premere sul mio braccio sempre guardando un punto lontano nel buio fuori dal finestrino con gli occhi semiaperti.Sembrava si stesse addormentando.E me non restò altro che avvicinare il viso al suo e respirare il profumo di pelle e di Chanel strusciandole il naso contro la guancia.
Cosa c'è di meglio di due sconosciuti che si comportano come vecchi amanti?E' adrenalina purissima mista a eccitazione e languore..e pensare che ci sono dei fessi che si perdono dietro la cocaina.
-Sai,ho perso il mio bambino-Mi interruppe la sua voce calma mentre imbastivo sogni e ricodi insieme.
-Lui non ha voluto che nascesse e o dovuto liberarmene.Che stronza che sono stata a dargli retta-
E la tristezza le usciva da tutti i pori insieme a ondate di rassegnazione.Si stava svegliando dal torpore e cominciava a considerarmi una comoda fonte di calore nel fresco della notte per cui mi attirò verso di sè costringendomi a dividere il suo seggiolino e aderendo al mio corpo come una coperta.
-Sei sposato?-mi chiese con un sorriso che mi lasciò sentire l'odore di menta e fumo dsella sua bocca.
-Ma no,chissenefrega.Non lo voglio sapere-E prese a carezzarmi la pancia e le cosce strette nei vestiti e a sorridermi con quieta malizia sapendo che a quel gioco lei non aveva rivali poichè era la padrona.
-Dai togliamoci i pantaloni,ho voglia di sentirti-Comandò e nella macchina ci fu un gran strusciare di indumenti e di scarpe e di chiavi e di sedili angusti trasformati in letti d'emergenza.
-E se arriva qualcuno?-Dissi mordendomi subito dopo la lingua per quella frase,la seconda, che più cretina non si può.
-Meglio-Rispose pronta lei-così lo facciamo in tre-
E quella mediocre vetturetta di seconda mano figlia della tecnologia comunista più avanzata ma orribile come desin divenne a un tratto uno scrigno prezioso che custodiva tutto lo splendore del mondo.Le sue gambe nude e i suoi piedi dovevano essere come quelli di una danzatrice dell'Operà che si allena nuda e sola nella sua stanza e il suo ventre liscio e rasato una dimostrazione di geometrica potenza del creato.Fu più che altro una fusione di sguardi e di calore e di carezze affettuose.Di baci delicati,ma non di più.
-Non riesto a venire.Sono ancora troppo agitata.Fallo tu mi piace guardare.-E aumentò la frequenza dei movimenti della sua mano alitandomi nella bocca.
-Ti piace guardarla?-Diceva allargando le coscie.
-Lui mi ci infila tutta la mano dentro,perchè non lo fai anche tu?-Era come navigare in un mare in tempesta sapendo che il timoniere è ubriaco.Ma l'energia e il calore e il suo odore erano più potenti e alla fine mi ritrovai con le sue mani piene di fazzolettini bagnati e una senzazione come di bimbo piccolo appena pulito dalla mamma.
-Non l'ho mai fatto in questo modo-Disse Marisa cercando di sembrare soddisfatta.
-Di solito gli uomini da me vogliono un sacco di cose,sono prepotenti e in 5 minuti è tutto finito.-La sua voce era dolce e materna mentre il suo viso era appoggiato alla mia pancia per guardare meglio la sua mano che accarezzava il mio corpo senza nulla escludere.
-Forse ci potremo rivedere-Disse girando il capo in sù e guardandomi negli occhi.
-Forse- risposi io.
La notte stava finendo e di pioggia non ne veniva più.Marisa era sparita dentro la pancia di un taxi con un bacio bagnato e un numero di telefono .A me non restava altro che riprendere da dove avevo interrotto il lavoro.Alle cinque e mezza del mattino la sagoma immensa in stile dux del palazzo di via Marconi dove avevo l'ufficio mi veniva incontro minacciosa.La pistola mi premeva contro il fianco destro e nessuno aveva ancora cercato di spararmi.Era il momento di darsi una mossa.

 
 
 

MOZZARELLA ALLA DIOSSINA:GRAZIE AI CLAN E AI NORDISTI INQUINATORI

Post n°236 pubblicato il 31 Marzo 2008 da subotai0
 
Foto di subotai0


GOMORRA DOCET:secondo Saviano e Lega Ambiente negli ultimi 30 anni gli industriali e le società di smaltimento rifiuti del nord hanno interrato in Campania con la mediazione migliardaria dei clan camorristici una mole di rifiuti tossici pari come quantità a una montagna alta 13.000 metri con una base di 3 ettari.Secondo la Magistratura napoletana riportata da Report della scorsa settimana migliaia di pozzi che vengono regolarmente usati per irrigare le colture agricole sono stati usati come discariche di rifiuti tossici nocivi.Mondragone è la capitale della mozzarella di Bufala ed è anche il feudo del potentissomo clan dei La Torre,falcidiato dalle inchieste  della Magistratura e anche noto per aver creato una fiorentissima colonia economica ad Aberdeen in Scozia.
Ora si scopre che 22 produttori di mozzarella hanno prodotti inquinati dalla diossina.C'è da stupirsi???Forse invece di mangiare mozzarella in televisione sarebbe più opportuno combattere più efficacemente i clan e gli inquinatori del nord con un serio potenzialemto di magistratura e forze dell'ordine per cominciare.

 
 
 

zero9web:ti fotte e te ne accorgi...

Post n°235 pubblicato il 30 Marzo 2008 da subotai0
 
Foto di subotai0


prima ti promette musica gratis,suonerie e altri ammennicoli senza spese poi se fai l'errore di registrarti ti addebita ogni settimana un tot di euri anche se non scarichi nulla...c'è da chiedersi questi banditi quanto guadagnino a settimana con i loro metodi truffaldini...e come mai le autorità non li facciano ancora chiudere...In ogni caso se chiedi aiuto alla TIM ti risolvono loro il problema..Okkio!!!

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 15/03/2005
 

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LA SPIA CHE VENNE DAL FREDDO.

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-Che cosa credi che siano le spie?Santi,martiri,preti?Sono una squallida processione di idioti vanesi e di traditori,di omosessuali,sadici,ubriaconi,di gente che gioca agli indiani e ai cowboys per rallegrare una vita squallida…..
…..Hanno bisogno di lui perché la gran massa ebete che tu ammiri possa dormire tranquilla ogni notte. Hanno bisogno di lui per la sicurezza della miserabile gente qualsiasi,come te e come me.


Tratto da “La spia che venne dal freddo” di John Le Carrè
Nella foto Richard Burton nei panni di Alec Leamas
 

QUELLI CHE...

Quelli che cantano dentro nei dischi perche' ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d'equipe convinti d'essere stati assunti da un'altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perche' hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini e' dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesu' Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l'amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l'amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli, quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che, quelli che non possono crederci neanche adesso che la terra e' rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono "la mia serva", oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra... per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentiamo, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo e' una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui e' tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l'ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell'ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma che anche la seconda,la terza, la quarta e dopu? E dopu se sa no...
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l'alba che e' gia' passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli, quelli di Roma.
Quelli che non c'erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli li'


 

EZECHIELE 25-17

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Ezechiele 25:17

"Il cammino dell'uomo timorato e' minacciato da ogni parte dalle iniquita' degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carita' e della buona volonta' conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perche' egli e' in verita' il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calera' sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno, su coloro che proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome e' quello del Signore quando faro' calare la mia vendetta sopra di te..."
 

ODIO..

odio i fuoghi d'artificio
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mi ricordano un vecchio film in bianco e nero con una storia strana e la scritta
-CALABUIC -che lampeggia sul paese..sono come i luna park d'inverno dove i bimbi piccoli hanno le dita gelate e i loro babbi non riescono a scaldargliele...sono come le palline di carta a Carnevale e le stelle filanti che la mamma ti infilava in tasca dei pantaloni corti,in piedi, sul pavimento nero della palestra,insieme al fazzoletto..come le feste di compleanno o quelle in casa da ragazzino con il giradischi,le sedie contro i muri e la più carina che tiene il muso perchè il tipo che le piace e che è anche il più stronzo di tutti, non è venuto..odio i fuochi d'artificio....
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omaggio a Madonna
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PULP FICTION

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