"Il volo delle anatre a rovescio"
Alberto Calligaris
Editore: Newton Compton. Roma
Trama: Uno spaccato immaginario della vita odierna del famoso premio nobel Konrad Lorenz. Che vivendo alla giornata, lontano dai fasti del riconoscimento internazionale, si iscrive ad un corso orientale di tantra, dove viene ventilata l’idea di poter viaggiare nel tempo e nello spazio eseguendo una determinata tecnica tantrica (La tecnica in questione, in occidente, viene chiamata 69). Tra situazioni surreali, donne bellissime apparentemente disponibili, scenari saffo e al limite del sado-maso, scene di gelosia, menzogne e malcelate verità, il protagonista rischia la vita e viene coinvolto in circostanze oltre il limite del credibile. Un romanzo nel quale tutto è possibile: la vicina insonne si comporta come Mr. Wolf di Pulp fiction (colui che risolve i problemi), non desta stupore trovare Shakespeare guardare la box in salotto tutto nudo, soprattutto non sconvolge scoprire che il tempo è scandito in durata d’amplessi di animali.
Riflessioni: Il libro scorre, anche se non è troppo credibile, alcune cose non lo sono affatto, ma riesce nell’intento di far passare il tempo e distrarre il lettore, almeno quel tanto da farlo ritrovare in un ambientazione estraneamente familiare. Fa sorridere, sorprende per situazioni non-sense particolarmente british, in alcuni momenti riesce a far riflettere, in altri scade in un pulp fuori tema. Secondo me gira troppo intorno ad un discorso senza arrivare al sodo. In sostanza un romanzo da leggere e non ricordare se non per qualche aneddoto simpatico. Sono sicuro che nel prossimo libro saprà essere meno “off-topic”.
Condividi e segnala 
