critico fallibile

scheda # 1

"Il volo delle anatre a rovescio" 
Alberto Calligaris
Editore: Newton Compton. Roma

Trama: Uno spaccato immaginario della vita odierna del famoso premio nobel Konrad Lorenz. Che vivendo alla giornata, lontano dai fasti del riconoscimento internazionale, si iscrive ad un corso orientale di tantra, dove viene ventilata l’idea di poter viaggiare nel tempo e nello spazio eseguendo una determinata tecnica tantrica (La tecnica in questione, in occidente, viene chiamata 69). Tra situazioni surreali, donne bellissime apparentemente disponibili, scenari saffo e al limite del sado-maso, scene di gelosia, menzogne e malcelate verità, il protagonista rischia la vita e viene coinvolto in circostanze oltre il limite del credibile. Un romanzo nel quale tutto è possibile: la vicina insonne si comporta come Mr. Wolf di Pulp fiction (colui che risolve i problemi), non desta stupore trovare Shakespeare guardare la box in salotto tutto nudo, soprattutto non sconvolge scoprire che il tempo è scandito in durata d’amplessi di animali.

Riflessioni: Il libro scorre, anche se non è troppo credibile, alcune cose non lo sono affatto, ma riesce nell’intento di far passare il tempo e distrarre il lettore, almeno quel tanto da farlo ritrovare in un ambientazione estraneamente familiare. Fa sorridere, sorprende per situazioni non-sense particolarmente british, in alcuni momenti riesce a far riflettere, in altri scade in un pulp fuori tema. Secondo me gira troppo intorno ad un discorso senza arrivare al sodo. In sostanza un romanzo da leggere e non ricordare se non per qualche aneddoto simpatico. Sono sicuro che nel prossimo libro saprà essere meno “off-topic”.

Post N° 1

Primo post di un blog "Sperimentale".
Con il blog qui presente, vorrei spingere le persone a parlare di libri, CD, film teatro e tutto ciò che potremmo definire AltraArte.
Si sa che i critici in genere sono persone superpartes, una schiera di individui  che non viene apertamente influenzata da editori, case discografiche o cinematografiche. 
Ad ogni critico che si rispetti, in linea di massima, si offre gratuitamente l'opera da criticare, un posto d'onore ad una prima cinematografica etc.
Successivamente si attende il responso di ciò che è l'elaborazione di un personaggio, stimato e al quale viene affidato il futuro di un opera.
Il critico viene pagato per fare tutto ciò (e mi pare giusto che sia così, non si campa di sola aria. ndr)
Il pubblico, di solito, paga.

A tutti sarà capitato di vedere un film osannato dalla critica e, al momento dei titoli di coda, chiedersi se si tratta dello stesso film che hanno visto i critici.
A molti sarà capitato di chiedersi se Vincenzo Mollica sia un folle disturbato che trova tutti gli artisti che intervista "maturati artisticamente e finalmente pronti al meritato successo", oppure si tratta semplicemente di un opportunista che idolatra tutto ciò che gli passa la direzione per cui lavora.
Se il critico dovesse pagare per ascoltare la musica, cambierebbe lavoro. Perché dovrebbe essere critico davvero. Ogni critica che si rispetti partirebbe con il seguente concetto: "l'opera in questione, non vale proprio tutti i soldi che costa..."

Lettori di libri, ascoltatori di CD, spettatori di cinema e teatro unitevi.
In questo blog ci si potrà trovare la recensione di libri che sto leggendo, ho letto e non ci si troverà quelle di ciò che non ho ancora letto o che mi sono ripromesso di leggere. Lo stesso vale per la musica, il cinema, il teatro e tutto ciò che...

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Per tutti quelli che si chiederanno "chi si crede di essere questo qui?"
Spero di essere preso per uno che dice la sua e che vuole ascoltare il parere degli altri.