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Messaggi di Maggio 2012
Post n°1001 pubblicato il 30 Maggio 2012 da dammiltuoaiuto
ECCO LA SOLUZIONE ALLA CRISI E AL DEBITO TRUFFA
Aldo Moro emise biglietti di stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito via Bankitalia-Bce. (Motivo principale per cui fu assassinato). Fu infatti così che i governi Moro finanziarono le spese statali, per circa 500 miliardi di lire degli anni ‘60 e ‘70, attraverso l’emissione di cartamoneta da 500 lire “biglietto di stato a corso legale” (emissioni “Aretusa” e “Mercurio”).
La prima emissione fu normata con i DPR 20-06-1966 e 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat per le 500 lire cartacee biglietto di Stato serie Aretusa, (Legge 31-05-1966). La seconda emissione fu regolata con il DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio, DM 2 aprile 1979.
Questa moneta di stato tra l’altro aveva l’importante funzione di immettere denaro senza debito che rendeva solvibile - almeno in parte - il sistema usuraio poiché serviva per pagare gli interessi per i quali il sistema bancario NON emetteva moneta e strozzava il paese (come fa anche ora). ------------------------------------------------ GUARDA QUI COME SEI STATO TRUFFATO: ------------------------------------------------
Victoria Grant (italiano) - Una bambina di 12 anni spiega la frode del sistema bancario
http://www.youtube.com/watch?v=6YqnUp0crHw&feature=youtu.be
PARLAMENTARE EUROPEO dice "Usciamo dell'Euro e restauriamo la dignità umana." http://youtu.be/TilaarKihMA
________________________________ PARLAMENTARE EUROPEO denuncia l'UE e la BCE di TRUFFARE e MINACCIARE i Paesi aderenti all'Euro http://youtu.be/IRHjGMgEm_0
________________________________
LA TRUFFA DEL DEBITO PUBBLICO Un Docente dell'Università di Genova, Filosofo e Giornalista la racconta molto bene :
http://youtu.be/BOPS234cjGY
________________________________ LA TRUFFA DEL DEBITO PUBBLICO Un Avvocato la Denuncia e allerta i Cittadini sulla vicina DISFATTA dell' ITALIA grazie agli ultimi accordi che il Governo ha ratificato e sta per ratificare !
http://youtu.be/kLNubdd_u_8
_______________________________ LA TRUFFA DEL DEBITO PUBBLICO tutti i passaggi:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=303506303056335&set=a.145529325520701.36299.145336488873318&type=3&theater ______________________________ LA TRUFFA DEGLI ACCORDI EUROPEI
Leggi come ci hanno condotto alla ROVINA e TU Cittadino non ne sai nulla, perchè i MEDIA occultano, mentono e sviano per corprire i VERI COLPEVOLI della CRISI:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=326446564095642&set=a.145529325520701.36299.145336488873318&type=3&theater
_____________________________ LA TRUFFA DELLA BANCA D'ITALIA
< COME MARIO DRAGHI ha tramato e agito muovendo l'ingranaggio dell'Inganno CRISI & DEBITO > http://youtu.be/12iv9onA7vE
24 maggio 2012 < il Senatore LANNUTTI denuncia Mario Draghi > http://youtu.be/V_KcqROHtY4
____________________________ LA TRUFFA DELLO SPREAD
L'Avvocato PAOLO MAJOLINO spiega la TRUFFA Bancaria e dello SPREAD
Voi sapete davvero cos'è ? < IL VIDEO E' INTERESSANTISSIMO e andrebbe visto tutto e fatto circolare, però vorremmo che vi soffermaste sulla parte della spiegazione dello SPREAD, dal minuto 39,28. UNA FALSITA' NELLA FALSITA', perchè questo SPREAD ovviamente viene generato dalle stesse BANCHE/MULTINAZIONALI che tutto questo lo hanno pianificato a tavolino.> http://youtu.be/3P8T2ghiKiM
____________________________ LA TRUFFA DELL'UNIONE EUROPEA
Monti dice apertamente che l'UE è un ente a favore delle LOBBY USA (Banchieri e Multinazionali): http://youtu.be/9o0jL8sA_fc
L'Unione Europea è un GOLPE : http://youtu.be/QTEIjXNoWOw
____________________________ COME SI ESCE DALL'EURO - COS'ACCADREBBE ?
Un Docente di Economia alla Cattolica di Milano lo spiega: http://youtu.be/fhzwE1oNA30
__________________________________________ __________________________________________ 24 maggio 2012 - La Truffa del dimezzamento dei Rimborsi Elettorali: http://youtu.be/pAhl74u3jUc
__________________________________ Cosa sono davvero Camera e Senato:
°°°CAMERA: http://youtu.be/DqFwMiyKik4
°°°SENATO: http://youtu.be/3nRlFU43cgk
__________________________________ Chi è davvero MONTI:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=320381908035441&set=a.145529325520701.36299.145336488873318&type=3&theater
_________________________________ Chi è davvero NAPOLITANO:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=309661062440859&set=a.145529325520701.36299.145336488873318&type=3&theater
_________________________________ RINO FORMICA: Il governo Tecnico e la svendita dell'Italia:
http://youtu.be/eEJy-A6t2NU
_________________________________ LA TRUFFA DELLA LEGGE MANCIA
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=221839304556369&set=a.145529325520701.36299.145336488873318&type=3&theater
____________________________ LA TRUFFA DELLE PENSIONI D'ORO , dei Contributi all'Editoria, ai Media di Partito, dei finanziamenti pubblici a case cinematografiche care ai politici. Le accise sulla benzina per sostenere gli interessi Privati dei politici.IL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALLE BANCHE:
http://youtu.be/S3yFl7kL9rM
____________________________ LA TRUFFA DEI FINANZIAMENTI AI PARTITI.... non se ne salva uno. Ascoltare per credere:
http://youtu.be/fKh-SgfvWx4
_______________________________________ _______________________________________ Scegli se SOCCOMBERE agli Sciacalli Traditori Ladri al Potere o se diffondere l'Informazione, fare in modo che tutti sappiano la verità taciuta anche dai MEDIA collusi con la Politica e REAGIRE TUTTI INSIEME a questo inganno che entro un anno dagli ultimi accordi che hanno firmato, ci rovineranno tutti, togliendo anche il futuro ai nostri figli e i nostri nipoti.
Ricorda per prima cosa, per rimettere in piedi il paese, c'è bisogno della SOVRANITA' MONETARIA ma quella VERA, ossia Banconote stampate, da ente o banca, PUBBLICA a credito del Cittadino. Non da Banca d'Italia (privata) a debito del cittadino com'era e com'è ora dalla BCE. Questo è fondamentale che TU LO SAPPIA che TUTTI lo sappiano ! E non è vero che ritornare alla lira sarebbe un disastro. L'Argentina ne è uscita egregiamente e ora volano alti. L'Islanda lo ha fatto, ma non te lo fanno sapere e ora si sono ripresi. Se vuoi saperne di più su quello che accadrebbe davvero se tornassimo alla moneta Italiana, ascolta qui:
http://youtu.be/fhzwE1oNA30
L’Europa al capolinea: in un mese Grecia fuori dall’euro e conti correnti bloccati in Spagna e Italia
di Dioni per Informare x Resistere
Paul Krugman
Paul Krugman, economista statunitense, ha vinto il premio Nobel per l’economia 2008 per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell’attività economica. Autore di numerosi volumi, dal 2000 collabora con il New York Times scrivendo editoriali d’opinione (op-ed) bisettimanali nel suo blog. Attualmente è anche professore di Economia e di Relazioni Internazionali all’Università di Princeton.
Ebbene Krugman avvisa: se non si cambia rotta, in un mese la Grecia sarà fuori dall’euro e le conseguenze si avvertiranno subito in Italia con la fuga di capitali, per cui le banche dovranno decretare il blocco dei conti correnti, limitando i prelievi quotidiani, come successe in Argentina nel 2001. Quando non avremo più nulla da perdere forse sapremo dire basta a tutto quello che ci stanno facendo.
Nell’articolo pubblicato nel suo blog sul New York Times, Krugman prevede i seguenti avvenimenti:
1. Uscita della Grecia dall’euro, molto probabilmente il prossimo mese. (Sembra proprio così dato che dopo le prime elezioni i partiti non sono riusciti a trovare un accordo e per questo il presidente greco Papoulias ha confermato la convocazione di nuove elezioni. L’uscita dall’euro non sembra più solo un’idea tra i partiti e lo stesso Lagarde, Presidente del Fondo Monetario Internazionale ha parlato di uscita dall’euro costosa e rischiosa.)
2. Enormi prelievi da Banche Spagnole e Italiane, dato che chi ha i depositi tenta di spostare il loro denaro in Germania.
3a. Le banche potranno vietare di trasferire i depositi al di fuori del paese e limitare il prelievo di contanti.
3b. In alternativa, o forse parallelamente, un enorme prelievo alle riserve della BCE per impedire il collasso delle banche.
4a. La Germania ha una scelta: Accettare gli enormi crediti pubblici indiretti su Italia e Spagna, oltre a una drastica revisione della strategia - in sostanza, dare, alla Spagna in particolare, ogni speranza di cui si ha bisogno sia per garantire il debito in modo da mantenere bassi gli oneri finanziari che un più alto obiettivo di inflazione della zona euro per rendere possibile la regolazione del prezzo relativo; oppure
4b. Fine dell’euro.
Questo accadrà nel giro di qualche mese, non anni.
Tratto da: L’Europa al capolinea: in un mese Grecia fuori dall’euro e conti correnti bloccati in Spagna e Italia | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/05/15/leuropa-al-capolinea-in-un-mese-grecia-fuori-dalleuro-e-conti-correnti-bloccati-in-spagna-e-italia/#ixzz1wO7gGCvH - Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
LE 10 REGOLE PER IL CONTROLLO SOCIALE di Noam Chomsky
L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.
1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 – La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 – La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti…
7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. Far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori” (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…
9 – Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di repressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa. |
Post n°1000 pubblicato il 28 Maggio 2012 da dammiltuoaiuto
Rai-choc: bugiardi e criminali, i mandanti di Monti ci odiano http://www.libreidee.org/2012/05/rai-choc-bugiardi-e-criminali-i-mandanti-di-monti-ci-odiano/
«Ma scusate, quando è sceso lo spread? E’ sceso dopo che la Bce, tra dicembre e febbraio, ha fatto due prestiti alle banche. E non poteva farli prima? Sì, che poteva. Ma non li ha fatti prima, quei prestiti, perché la speculazione viene usata come una clava per obbligare gli Stati a demolire il welfare: demolire i diritti dei lavoratori e, nello stesso tempo, tenerli in vita con la bombola d’ossigeno». Sembra di sentire Paolo Barnard, il promotore italiano della Modern Money Theory, e invece è Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, già ministro prodiano. Ormai, sotto la scure del rigore, Barnard ha fatto scuola: «Non è vero che la speculazione è un incidente», dice ancora Ferrero: «E’ scelta e mantenuta, perché è il modo in cui si riesce a tenere sotto pressione la gente. Per una ragione di fondo: che la gente non ne capisce nulla, della speculazione». Informare gli italiani sul complotto della finanza: è esattamente la missione di Barnard, ospite – con Ferrero – della trasmissione “L’ultima parola”, l’info-talk di RaiDue condotto da Gianluigi Paragone. Evento rarissimo, che la televisione generalista tocchi il cuore del problema: se ci hanno potuto manipolare al punto da farci credere che solo Monti sarebbe riuscito a salvare l’Italia, è proprio perché l’economia resta appannaggio di élite finanziarie e addetti ai lavori, tutt’altro che indipendenti. Mentre la politica italiana era ipnotizzata dalle prodezze di Berlusconi, c’era chi lavorava nell’ombra per arrivare esattamente dove siamo adesso: allo Stato commissariato da un governo di tecnocrati, incaricati di “suicidare” il welfare e aggravare la crisi a vantaggio della speculazione finanziaria, trasformando in un incubo quello che, con moneta sovrana, sarebbe il vero “mestiere” dello Stato: un sano debito pubblico, appositamente creato per il benessere diffuso dei cittadini. «Gli Stati Uniti – spiega Barnard – non ripagano il proprio debito dal 1837: lo rinnovano sempre». Motivo? «Un debito denominato in moneta sovrana, negli Usa come anche in Giappone, non è un problema», perché «lo Stato inventa il proprio denaro». Per noi, invece, sono guai: «L’Italia ha un debito denominato in una moneta che deve prendere in prestito dai mercati di capitali privati. A questo punto lo Stato deve ripagare un debito reale, e non ha altra alternativa se non tassare quanto spende o tassare più di quello che spende». Fino, appunto, all’aberrazione del “pareggio di bilancio”: cioè il suicidio, certificato, della ragion d’essere dello Stato come autorità pubblica, esclusivamente deputata alla rappresentanza e alla tutela della comunità nazionale. Niente è avvenuto per caso, aggiunge Barnard, e Mario Monti lo sa benissimo: «Quell’uomo è un bugiardo, oltre che un criminale, perché è stato messo al governo da un golpe finanziario», quello che si è verificato dall’11 al 16 novembre 2011, sotto l’offensiva pilotata dello spread, con la deposizione dell’esecutivo Berlusconi – indigesto fin che si vuole, ma democraticamente eletto dagli italiani. Ed ecco l’avvento del professore della Bocconi, il tecnocrate della dispotica Commissione Europea, l’uomo della Goldman Sachs, del Bilderberg e della Trilaterale. «Un bugiardo», che mente sapendo di mentire, «perché è un docente universitario di economia, è un monetarista, e sa perfettamente che la catastrofe economica che sta inglobando l’Europa e distruggendo il Sud Europa è un progetto di settant’anni, che nasce con l’economista francese François Perroux, un filo-nazista francese che si inventò la moneta unica», con un solo obiettivo: togliere ai popoli la protezione sociale dello Stato, neutralizzando l’amministrazione pubblica nel modo più efficace, e cioè mutilandola della sua arma economica per eccellenza, la moneta sovrana. Monti studia queste cose, le conosce benissimo: «L’euro è stato disegnato da un progetto franco-tedesco di settant’anni fa per arrivare alla distruzione del Sud Europa». Il “professore” è lì per questo: per attuare finalmente il piano, sulla nostra pelle. «Quello che le aziende italiane stanno vedendo oggi è un progetto di distruzione, di deflazione economica del Sud Europa», continua Barnard. Perché Monti non lo ammette? «E’ un bugiardo, non spiega al pubblico qual è la reale natura dell’euro: chi emette l’euro, dove finisce l’euro quando viene emesso e cosa succede agli Stati ex-sovrani, oggi, per avere la moneta necessaria per la spesa pubblica». La realtà è ormai davanti agli occhi di tutti, sotto forma di crisi. Una sciagura collettiva, in apparenza inspiegabile. E invece, basta dare un’occhiata al meccanismo folle della moneta unica: «L’euro è emesso da un sistema di banche centrali e viene immesso direttamente nelle riserve dei mercati di capitali privati europei; gli Stati ex-sovrani devono andare a bussare alla porta di questi strozzini e chiedere ogni singolo euro che spendono per i cancellini delle scuole, per gli stipendi degli insegnanti. Vengono strozzinati dai tassi di interesse: e questo ha creato il disastro economico-finanziario che stiamo vivendo». Chiaro, no? Peccato però che, quando la moneta europea fu introdotta – moneta comune ma non pubblica, non gestita direttamente da nessuno degli Stati membri dell’Eurozona – nessuno spiegò mai ai popoli europei la natura dell’euro: privatizzando la moneta, sarebbe stato privatizzato anche il debito pubblico, fino a dover chiedere allo Stato – impoverito e amputato del suo strumento operativo naturale, la sovranità monetaria – di smettere di proteggere i cittadini, comportandosi con loro come una banca qualsiasi e non più come il loro garante istituzionale. Come al solito, Barnard espone dati inoppugnabili: prima del divorzio tra Banca d’Italia e ministero del Tesoro, dice nello studio televisivo di Paragone, l’Italia era la più ricca che avessimo mai conosciuto nella nostra storia: «Era l’Italia dove la Banca d’Italia comprava i titoli i Stato: per risparmio, eravamo il secondo paese al mondo dopo il Giappone». A proposito: proprio il Sol Levante, segnala Paolo Ferrero, nonostante un debito pubblico mostruoso, pari al 238% del Pil – qualcosa come 11.000 miliardi di dollari – piazza tranquillamente i suoi titoli di Stato allo 0,1%. «Il ruolo della banca centrale giapponese nell’acquisto dei titoli di Stato è fondamentale», aggiunge Ferrero, e la stessa cosa capita in Inghilterra, che ha un debito pubblico di poco inferiore a quello italiano ma un debito privato (famiglie e imprese) molto superiore al nostro: «Eppure, la Banca Centrale d’Inghilterra, essendo compratrice di ultima istanza, fa sì che i titoli di Stato inglesi siano piazzati allo 0,2% – non al 4 o al 5%, come i nostri». Ecco il punto fondante, per il segretario di Rifondazione comunista: «Noi stiamo regalando i soldi dei lavoratori, dei pensionati, delle imprese, degli artigiani e dei commercianti a questi signori della finanza. La vogliamo chiudere, quest’idrovora?». Lo studio di Paragone si scalda, fra le proteste di Matteo Colaninno, del Pd, quando Barnard chiama “criminale” il premier Monti. Analisi-verità, ammette il giornalista Oliviero Beha, ma forse conviene abbassare i toni, per evitare di mandare in confusione «un pubblico disabituato a ragionare, dopo anni di imbarbarimento culturale». Barnard non è d’accordo: «Demolire il welfare significa condannare milioni di persone a un’esistenza infame: questo non è un crimine?». Un abuso spaventoso, con tanto di “mandanti”, cioè i veri “padroni” di Mario Monti: «Questo disgraziato ci sta rovinando, con delle politiche studiate apposta per deflazionare l’economia e mandare milioni di famiglie e di aziende alla rovina, per un cartello di speculatori finanziari e di industrie neomercantili franco-tedesche a cui lui risponde». Lui, Mario Monti: che Barnard ha denunciato ai carabinieri per “golpismo finanziario” insieme al suo king-maker, Giorgio Napolitano. E’ d’accordo con Barnard un altro politico, che proviene da uno schieramento opposto a quello di Ferrero: Guido Crosetto, del Pdl. Come Ferrero, Crosetto contesta la narrazione della crisi che i media hanno spacciato agli italiani: eravamo di fronte al disastro e quindi era necessario subire la cura-Monti. «E’ stata una scelta che tutti stavano indicando come l’unica possibile per salvare l’Italia e guidare il paese fuori dalla crisi». Errore fatale: «Ha ragione Barnard», dice Crosetto: «La differenza sono i soldi dati dalla Bce», che prima ha strangolato il governo regolarmente eletto, e poi ha regalato ossigeno al suo commissario, incaricato di sequestrare la democrazia italiana mettendola al servizio delle élite di Bruxelles, che tagliano i diritti del lavoro e vorrebbero privatizzare tutti i beni comuni. Peccato che, da allora, la situazione non sia affatto migliorata, aggiunge Crosetto, nonostante «tre manovre e svariati miliardi, messi sul tavolo dalla Bce». Perché? «Semplicemente perché, se la ricetta è la stessa, cioè se l’obiettivo principale del paese è il pareggio di bilancio», il fallimento è garantito, «qualunque sia la situazione economica». Non è un problema di esecutivo: «Al governo ci puoi mettere Monti, Prodi, Paragone, Barnard», ma è tutto inutile, «se l’unico obiettivo è quello contabile», che «non tiene conto della situazione del paese». Ovvero: «Se io l’asticella la alzo sempre di più perché il buco aumenta sempre di più, allora aumento sempre di più le tasse e l’asticella non fa che allontanarsi ancora». Si chiama: spirale della deflazione economica indotta. E fa parte del piano, fin dall’inizio: obiettivo, secondo Barnard, la retrocessione del Sud Europa a mercato minore, di lavoro sottopagato, a esclusivo vantaggio del sistema germanocentrico, della sua industria e dei sicari della sua finanza “criminale”. Gente che – come Monti – è allevata fin dall’università per imparare a dominare il mondo imbrogliando le carte, traviando la politica e cambiando le leggi, come fa il “Group of 30”, la super-lobby planetaria nella quale milita Mario Draghi. Un quadro oscuro e inquietante, nel quale Oliviero Beha aggiunge due elementi che lo peggiorano ulteriormente: la crisi storica, mondiale, del capitalismo globalizzato, e la particolarissima debolezza di quello nostrano: «All’interno del capitalismo italiano, non c’è una mafiosità spaventosa? Una sorta di mancanza di trasparenza, di oscurità, di ambiguità generale». Una questione di mentalità culturale, che mina l’intera classe dirigente, compresa quella politica: «Non vi sembra che questo sistema sia alla frutta e che quindi vada rifondato a cominciare dagli stessi partiti, che si preoccupano solo di vincere le elezioni, mentre il paese sta affondando?». Tutto vero, ma a patto che non si ricominci a trascurare la madre di tutte le questioni: se siamo in ginocchio c’è un motivo drammaticamente concreto. «Siamo strangolati dall’euro», insiste Barnard: «E’ l’Eurozona che ci sta uccidendo». L’Eurozona e, naturalmente, tutti gli esecutori di un piano concepito settant’anni fa da chi nutriva un odio irriducibile nei confronti del nostro bene supremo: la democrazia. François Perroux era un devoto del regime di Vichy, agli ordini di Hitler, e gli economisti europei dell’epoca – ricorda il professor Alain Parguez, già consigliere di Mitterrand e poi grande accusatore del presidente francese – idolatravano l’austriaco Friedrich Hayek, principe della destra europea. Attenzione: destra pre-moderna, nostalgica della monarchia e del sistema feudale, che non tollera il potere popolare condiviso attraverso l’autorità legittima di istituzioni democratiche. Un incubo, fatto di suggestioni intellettuali? Niente affatto: il peccato originale si chiama Trattato di Maastricht, che i nostri governi si sono affrettati a firmare, guardandosi bene dal sottoporlo a referendum. Un evento misterioso, rimasto nel vago, di cui oggi scontiamo le conseguenze. In televisione, Paolo Ferrero ne fa una traduzione pratica: se Monti fosse andato dai lavoratori e avesse detto “adesso vi aumentiamo di sei anni l’età per andare in pensione”, la gente avrebbe domandato: ma l’Inps è in attivo o in passivo? Sorpresa: l’Inps è in attivo. «La gente lo prendeva a pedate, Monti». E invece: «Col fatto che “c’è lo spread”, la catastrofe, le cavallette che stanno arrivando, la gente ha detto “mah, chissà che così non ci salviamo”. Solo che, così, ci stiamo avvicinando, alla Grecia – non allontanando». Nella tragedia quotidiana dei suicidi a catena, almeno una buona notizia: Barnard in televisione, sulla Rai, a discutere civilmente con Ferrero, Crosetto e Beha. D’accordo, tutti e tre, sull’origine del male: se lo Stato continuerà ad essere condannato a non poter più spendere un euro oltre il tetto del gettito fiscale, nessuno ne uscirà vivo. Raccontano che il “pareggio di bilancio” è la normalità? Falso: è una pazzia. Agli italiani – come ai francesi, ai greci e a tutti gli altri – resta solo la politica: c’è da sperare che, anziché il funebre teatrino destra-sinistra, spettacolo gremito di vecchi cialtroni oggi spaventati da Beppe Grillo, entri in agenda il vero problema: come salvare l’Italia dalla menzogna di un’Europa costruita per strangolare i suoi popoli. |
Post n°999 pubblicato il 28 Maggio 2012 da dammiltuoaiuto
ECCO IL PIANO GOLDMAN SACHS E QUELLO PRODI: OCCHIO ALLA FREGATURA!
Jim O'Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management, detta 3 punti per "salvare l'Europa": M. Rizzi |
Post n°998 pubblicato il 27 Maggio 2012 da dammiltuoaiuto
Myanmar: polizia picchia e arresta manifestanti a Pyay24 Maggio 2012 - 14:10 (ASCA-AFP) - Yangon, 24 mag - Manifestanti picchiati e arrestati in Myanmar nella prima dimostrazione nel paese dal 2007, quando fu repressa nel sangue la protesta guidata dai monaci. Secondo uno dei leader della protesta, Kyaw Swe, anche lui fermato per qualche ora e interrogato nella citta' di Pyay a circa 300 chilometri da Yangon, due dei manifestanti picchiati avrebbero riportato lesioni gravi. Gli abitanti di Pyay protestavano per i continui black-out di energia elettrica in citta' e sono stati affrontati da circa 50 poliziotti. "birmania" , "BURMA" , "mofa my" , "CINA" , "cina1" , "nancy pelosi" , "CLINTON" , "hilary clinton" , "usa" , pinoscaccia@gmail.com, "beppe" , ambyang.mail@esteri.it, amb.yangon@cert.esteri.it
http://www.burmacampaign.org.uk/index.php/campaigns/actions/free-political-prisoners/no-political-prisoner-left-behind Nessuna fedeltà ai militari: Aung San Suu Kyi non siede in ParlamentoLa leader birmana ha disertato la prima seduta per non giurare fedeltà alla Costituzione
Orchidee tra i capelli, un corpo minuto ma uno spirito fiero e forte, un cuore coraggioso. Nessuna paura per lei che tutti ricordano come l’orchidea d’acciaio, il volto della Speranza in Birmania. Non siede al suo scranno Aung San Suu Kyi, nobel per la Pace 1991, leader della Lega nazionale per la Democrazia (LND), eletta ad inizio aprile dopo decenni bui di brogli elettorali e dopo 14 anni di arresti domiciliari. Non siederà fin quando non sarà modificata la formula del giuramento alla Costituzione. Non siederà per non giurare fedeltà ai militari. Actions: No Political Prisoner Left Behind Aye Aung Aye Aung is one of the remaining political prisoners in Burma and he was sent to prison for 59 years in 1998. He was charged with five different counts, including Sate Emergency and Provision Act 5(j) for his part distributing leaflets and taking part in peaceful demonstration asking for education policies in Burma. Please take action for the release of Aye Aung and the remaining political prisoners in Burma. 2.You can also write a letter to Aye Aung to express your solidarity. Please write to: Aye Aung
He was put in charge of the News and Information Committee where he was responsible for collecting the news and coordinating the students’ activities in the university. Military Intelligence saw their activities as a threat and arrested 11 students from the Dagon University Students Union in 1997. Aye Aung and other fellow students went into hiding so that they could continue their activities asking for students’ rights. While universities in Rangoon were closed after the 1996 uprising, to discuss the movement of reopening the universities ,Aye Aung was meeting and coordinating with other students who were also in hiding. He and other students distributed leaflets around the town asking the government for the universities to be reopened. Aye Aung was one of the students behind the 1998 student movement and he was arrested by military intelligence in September 1998 for his activities. Aye Aung was detained for more than 4 months for interrogation where he was tortured brutally. He was charged with five different counts, including the Paper Act and State Emergency and Provision Act. The closed trail was held in Insein Prison and he was sentenced to 45 years imprisonment in January 1999. His was later given an additional 14 years in prison because he was on hunger strike demanding prisoners’ rights. He was sent to Kale prison, which is more than 650 miles away from his family in Rangoon. Aye Aung’s mother, Daw San Myint, told the Irrawaddy, “I have to try very hard not to lose my hope and give up. I feel like the world is forgetting my son and other remaining political prisoners.” It is very important to remember the remaining political prisoners like Aye Aung who are innocent but jailed for their beliefs in genuine democracy and freedom. Please take action for the release of Aye Aung and the remaining political prisoners in Burma. 2.You can also write a letter to Aye Aung to express your solidarity: Aye Aung |
Myanmar: Aung San Suu Kyi al Parlamento britannico il 21 giugno23 Maggio 2012 - 14:08 (ASCA-AFP) - Londra, 23 giu - La leader dell'opposizione in Myanmar, Aung San Suu Kyi, terra' un discorso al Parlamento britannico il prossimo 21 giugno, nel corso della sua visita nel Regno Unito. Come riferito ai deputati dal presidente della Camera dei Comuni, John Bercow, la parlamentare birmana ha accettato l'invito a parlare ai rappresentanti delle due camere giovedi' 21 giugno alle 15.00 (ora locale). Suu Kyi, che ha ottenuto dalle autorita' del Myanmar il passaporto l'8 maggio scorso dopo quasi vent'anni di arresti domiciliari, parlera' alla Westminster Hall. |
“Non è un obbligo che i vescovi denuncino i pedofili”22/05/2012 - Una nota della Cei ribadisce la posizione sul tema. Dal punto di vista giuridico Annunci Google Una Laurea per le Mamme Nuove opportunità per le mamme che vogliono Laurearsi. Info Ora! www.uniecampus.it ‘Non possiamo chiedere al vescovo di diventare un pubblico ufficiale, non possiamo chiedergli di prendere l’iniziativa’ di denunciare un caso di abusi su minore commesso da uno dei suoi preti di cui fosse venuto a conoscenza perche’ ‘contrasta con l’ordinamento’, anche se naturalmente ‘non gli viene impedito’. Lo ha detto mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, illustrando ai giornalisti le ‘Linee Guida’ della Cei ‘per i casi di abuso sessuale nei confronti di minore da parte di chierici’, in vigore da oggi. Il documento e’ stato presentato ai vescovi italiani nell’ambito dell’Assemblea Generale dell’episcopato in corso in Vaticano. IL DOCUMENTO – Mons. Crociata ha spiegato che il documento ha avuto ‘un passaggio informale ma autorevole’ dalla Congregazione per la Dottrina della fede, che ‘ha preso atto che la Conferenza episcopale italiana ha recepito debitamente’ quanto richiesto dal Vaticano nel 2010, quando una Lettera Circolare dell’ex-Sant’Uffizio aveva chiesto a tutte le conferenze episcopali del mondo di dotarsi di ‘linee guida’ per affrontare in modo adeguato i casi di abuso.
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LA COOPERAZIONE – Al punto 5, dedicato alla ‘Cooperazione con l’autorita’ civile’, le linee guida stabiliscono che ‘il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale ne’ di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorita’ giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto’ in merito a abusi sessuali compiuti da sacerdoti su minori. Tuttavia, il testo sottolinea che e’ ‘importante la cooperazione del vescovo con le autorita’ civili, nell’ambito delle rispettive competenze e nel rispetto della normativa concordataria civile’. |
Lo scandalo degli F-35, abbiamo speso 17 miliardi per aerei difettosi – Il dossier L’ultimo dossier del US Government Accountability Office (la Corte dei Conti americana), reso pubblico il 20 marzo scorso è destinato a scoperchiare la più grande truffa della storia militare americana (e italiana). Il rapporto è dedicato al programma Joint Fight Striker, ossia la realizzazione dei cacciabombarderi F-35 costata fino ad oggi 170 miliardi, 17 miliardi (praticamente il costo di una manovra economica) alla sola Italia . Il rapporto dei “contabili” di Washington dice una cosa molto chiara e inquietante: la produzione degli F35 (compresi i 135, poi diventati 90, che il nostro governo ha precipitosamente acquistato) è iniziata con la pratica della “concurrency”, ossia quando ancora gli studi, i test a terra e in volo, i collaudi dei singoli componenti non si erano conclusi. Con una conseguenza clamorosa: i cacciabombardieri sono difettosi. “Il design dell’F35 -spiega il rapporto- è quasi certamente da rifare, perché l’apparecchio non vola bene, dà ‘scossoni”; esiste “il rischio che l’aereo possa non svolgere le funzioni chiave di combattimento per il quale è stato ideato”, che ”la trasmissione dati tra elmetto e aereo avviene con lentezza e con scarsa affidabilità, tanto da mettere a repentaglio la capacità di pilotare l’F35 in situazioni di combattimento” e “solo il 4% dei requisiti di sistema per le missioni per la piena operatività sono stati pienamente verificati”. Insomma, il governo italiano ha buttato via 17 miliardi di euro per acquistare degli aerei bluff, non verificati nel 96% dei suoi componenti, con gravi errori di progettazione che, negli ultimi tre anni hanno fatto lievitare il costo del progetto di circa 15 miliardi di dollari cui si aggiungeranno altri 13 miliardi di dollari l’anno da qui al 2035. E’ come se acquistaste una macchina e vi dicessero che però è tutta da rifare (a carico vostro). Insomma, un pozzo senza fondo in cui è caduta incredibilmente anche l’Italia e che sposta miliardi di euro di risorse pubbliche dallo stato sociale alle tasche delle industrie belliche. Un bel regalo per l’americana Lockheed Martin, capofila del progetto e per Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica). Ecco il rapporto della Corte dei Conti americana Il mese successivo alla pubblicazione del rapporto, ad aprile 2012, venuto a conoscenza delle gravi implicazioni economiche del progetto, il governo canadese ne è uscito velocemente: Ecco il documento del governo canadese Ma già a dicembre 2011, un resoconto di Aviation week metteva in guardia sulla reale efficacia operativa degli F-35, cosa che peraltro, nei suoi rapporti pubblici, la Corte dei Conti americana fa ormai da anni: “Gli effetti della concurrency -scrive l’US Government Accountability Office ”sono apparsi particolarmente evidenti nel 2011, quando il programma JSF è incorso in un aggravio di spesa per risistemare apparecchi già costruiti correggendo difetti scoperti durante i test successivi” E dunque il governo Monti sapeva ma non ha informato i cittadini quando, nel febbraio del 2012, nel bel mezzo di una crisi economica senza precedenti, il ministro “tecnico” della Difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola (foto a destra), aveva annunciato pomposamente che l’Italia avrebbe acquistato solo 90 F35, invece dei 131 inizialmente prenotati, così da ottenere un risparmio di cinque miliardi di euro: una clamorosa menzogna, smentita dalla preoccupante escalation dei costi prevista nel rapporto americano, di cui il ministro “tecnico” (?) Di Paola era già a conoscenza e che ha volutamente omesso. Un genio: 17 miliardi di euro (di cui 2 miliardi e mezzo già pagati alle imprese) per 90 caccia non solo inutili ma anche difettosi. E adesso chi paga? di Massimo Malerba |
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