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Messaggi di Ottobre 2014
Anche quest’anno sarebbe stata la più bella. In fondo, lo era sempre stata. In tante avevano provato a superarla, ma la sua bellezza non era solo fisica. Era la bontà dell’animo che si rispecchiava nei suoi occhi azzurri a incantare ogni volta. Il suo portamento regale non lasciava indifferenti. E il suo viso di porcellana, accompagnato da una bocca rossa come una ciliegia matura e incorniciato da lunghi boccoli neri, calamitava ogni sguardo. L’abito non era importante, ma cercava di essere attenta a ogni dettaglio per non penalizzare l’insieme con un accessorio non in tinta o troppo vistoso. Si guardò per l’ultima volta allo specchio e si trovò perfetta. Pronta per uscire, si gettò il mantello sulle spalle e aprì la porta. Le strade brulicavano di gente dall’abbigliamento a dir poco singolare. Per un attimo pensò di essere ancora a letto a sognare, ma era sveglia ormai da ore. La cosa che la stupì maggiormente fu l’atteggiamento delle persone. Nessuno si girava a guardarla, nessuno le prestava attenzione. Era come se lei non ci fosse. Come se non ci fosse nessuno. Camminavano tutti nella stessa direzione, ma non rivolgevano parola a chi stava loro accanto. Osservò ancora per qualche istante quello strano spettacolo, poi scrollando le spalle si incamminò dov’era attesa. Non le sembrava di riconoscere la strada che stava facendo, eppure era sicura di sapere dove andare. Dopo un tempo indefinito e decine di passi, le sembrò di essere nello stesso posto. Eppure, alle sue spalle, ecco il palazzo. Di certo, era in ritardo. E lui si stava chiedendo che fine avesse fatto. Ma avrebbe dimenticato e perdonato l’attesa, una volta che l’avesse vista entrare. Salutò le guardie all’ingresso, ma non ricevette alcun segno in risposta. Spinse da sola il portone per entrare e ciò che vide nel salone la lasciò di stucco. Il suo amato, sorridente, stava ballando con la donna che la odiava di più al mondo. Con che coraggio si era presentata e come aveva potuto ammaliarlo così? Si avvicinò cercando di mantenere la calma, ma non le prestarono la minima attenzione. Non si voltarono nemmeno a guardarla quando rivolse loro la parola. E ciò che sentì la lasciò impietrita. - Sì, hai fatto bene a toglierla di mezzo. Troppo bambina sdolcinata. Tu sei una vera donna. - Grazie, mio adorato. L’ho fatto anche per te, ma soprattutto per me. Stordita da quelle parole, indietreggiò e si guardò intorno. Fu allora che li vide, tutti e sette seduti a bere attorno al tavolo. Corse verso di loro per cercare il conforto che le avevano dato in passato, ma non fecero una piega al suo arrivo. In più, erano già parecchio alticci. - Forte la signora, eh? Ci ha invitati e offerto una cena incantevole. Questo vino poi è un portento. - Sì, hai proprio ragione! È così che dovremmo abituarci a vivere, mica in mezzo al bosco a scavare come pazzi per due soldi. - Già. E poi mi ero stancato di tutte quelle torte di mele. Ma Biancaneve sapeva fare solo quelle! Confusa e incredula, continuò a vagare per il salone senza sapere dove andare e cosa fare. Poi scorse nell’angolo più lontano della stanza, appoggiato a terra e coperto da un telo scuro, sceso di lato, lo specchio magico della Regina. Si precipitò a sollevare la stoffa e gettò un grido. Nessuno la sentì. La sua immagine riflessa le rimandava un viso dal colore verdastro, con gli occhi appannati e la bocca livida. I capelli arruffati erano pieni di foglie e sterpi, mentre l’abito sgualcito e strappato aveva perso i suoi vivaci colori. Lo specchio le mostrò una casa nel bosco, il suo corpo steso a terra e una mela rossa tra le mani. La Regina, prima trasformata in una vecchia megera, che riacquistava le sue sembianze e parlava con i nani, invitandoli a palazzo. E poi lui, il suo adorato Principe, che giungeva a cavallo alla casa dei nani, la osservava dall’alto e passava oltre. - Ma non doveva finire così, come è potuto accadere?, gridò Biancaneve allo specchio magico. - E’ la notte di Halloween, Principessa – le rispose. – I buoni non sopravvivono mai. Daniela Giorgini © 30-31/10/2014 BUON HALLOWEEN A TUTTI! |
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