zingarodelvento

Tanto tempo

Avevo persino dimenticato di avere un blog. Quanto tempo è passato dall'ultima volta che vi sono entrato.

Come Pece

Comprimeva il petto
l'oppresso gemito
comprimeva il petto
e il fiato disperato
di un condannato a morte.

Come pece
come pece in bocca.

E sei li che ti attorcigli
con le viscere alla gola
inerme e nudo
sotto la terra dei miscredenti
alla buon ora ordunque.

Come pece
liquefatta al labbro.

Dubiti d'esser vivo
e preghi Dio
di darti pace
oggi almeno per un sonno
solo uno.

Come pece
d'amor di fiamma e unto.

Si, gridi alla piazza
si, venite pure a prendermi
manipoli d'arditi
figli della nutria fascista
venire pure.

Come pece
muto e solo, ardente. 

Se la follia è un getto di melma della laguna

Se la follia
ci sporca gli occhi
se lo fa Ezra
io non so a chi credere
io non lo so.

Hai un straccio nero
sugli occhi
ed Eliot ha paura
delle tue livide
occluse meditazioni
e poi Confucio
non vale quanto una donna
la notte in laguna.

Ma Eliot dice che sei un poeta
un grande poeta Ezra
non io
io che bevo birra irlandese
io che non ho demoni
dentro il cuscino Ezra
io
non ho capito il senso
di questo novecento
che ci hanno cucito addosso.

Hemingway ha un fucile da caccia
finirà per farsi male Ezra
vedrai,
ma io bevo birra irlandese
e la follia è un getto
di melma nella laguna
e Olga sorride
quando parliamo di te,
Ezra
lei sorride
come granceola di laguna
come me
che sono più folle di te
come me
che non capisco tutto
quello che dicono di te Pound
nemmeno il nero di seppia
che ha la tua camicia
ma siamo poeti
folli
idioti
e senza denaro
forse solo melma di laguna
e quattro amori
andati a male
al diavolo Pound.

Un blog abbandonato

Un blog dove da tanto non pubblico poesie o racconti, un blog triste e malinconico.
Il filo di emozioni cadute sul torrente, come la vita stessa che spesso ci porta in  luoghi diversi dal punto di partenza.  

Non serve ai morti la retorica dei vivi

Scusami se ti parlo a cuore
a cuore nudo,
ma non ho mai capito senso
nemmeno ragione.

Morire, si morire
e bandiere al vento
e divise lucide
e io si mi inchino
a loro e ai ragazzi
morti accanto
senza fanfare
senza Vespa

Non serve alle madri
alle donne amate
o alle tribù
o ai campi di cotone
o forse
forse non è cotone.

E penso ad altri eroi
caduti dalle impalcature
con nemmeno un contratto in tasca
senza difese.

Non serve ai morti
la retorica dei vivi
che dura quattro giorni
forse cinque
e poi mi passi un altro
giornale.

Non serve ai morti
nemmeno questa stupida poesia
solo
solo il mio rispetto
solo il mio rispetto
senza retorica
magari con un ave Maria
per chi ci crede
per chi ha fede
io
lascio il mio rispetto
e spengo l'ennesima sublimazione
di Porta a Porta
o di un telegiornale.