Creato da Nekrophiliac il 21/02/2005

DARK REALMS V2

So, I've decided to take my work back underground. To stop it falling into the wrong hands.

 

 

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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 21 Febbraio 2005 da Nekrophiliac
 
Foto di Nekrophiliac

DEATH SS: PANIC (2000)

La prima volta che mi imbattei nei Death SS pensai immediatamente << ma chi sono questi esagitati? >>. Il brano in questione, che ascoltavo durante l'estate 2001, era The cannibal queen, pezzo inserito in una delle tante compilation del Gods of Metal dell'anno precedente. Il pezzo di buona fattura mi incuriosì a tal punto che decisi in breve tempo di saperne di più, difatti poco tempo dopo il rientro in città acquistai il loro cd. Premetto che ne sapevo talmente poco del gruppo e della loro musica che forse la mia scelta fu senza dubbio avventata. La copertina come potete notare è piuttosto inquietante, Steve Sylvester appare in versione demonio. Qui tutti potrebbero pensare a un altro esibizionista come Mr. Manson, in effetti è così, basta vedere un paio di concerti per rendersene conto... ma ciò che conta, a mio avviso, è il loro sound molto ricercato. L'album si apre con l'intro, Paraphenalia, costruito su citazioni varie che inneggiano alla morte e all'inferno, per poi lanciarci con Let The Sabbath Begin, unico singolo estratto, dove è la proposta di unirci al Sabba è travolgente, soprattutto nel corale refrain. Hi-Tech Jesus è uno dei miei brani preferiti, ecco l'inizio... rintocchi di campane...si odono dei passi... un prete scandisce le seguenti parole << In nomine patris et filii et spirtus santi... amen >> partenza a razzo di Anton Chaney alla batteria e duri attacchi di Sylvester alla religione cristiana nel testo. Si potrebbe dire che sono tornate di moda le indulgenze per assolvere i peccati, solo che da ora in poi potranno essere versate anche telematicamente, il nuovo Gesù da adorare lo si può contattare anche via e-mail.

Quarta traccia è Lady Of Babylon che durante il suo scorrere esalta la voce di Francesca Cassio come female vocal. Altro caposaldo del lavoro dei nostrani Death SS è Equinox Of The Gods, un vero e proprio connubio di chitarre distorte e atmosfere gotiche grazie alle tastiere di Smirnoff, con impegnativi assoli di Bandera conculsivi. La grande madre degli dei, Ishtar, stecca, non essendo a livello delle altre songs finora considerate. Poi si passa a The Cannibal Queen, violenta, crudele, omofoba, carnefice... proprio come la canzone che ti strappa la pelle. Rabies Is A Killer!, l'ottava traccia esalta ancora una volta i vocalizzi di Sylvester, ma per il resto lascia a desiderare. La bambola di pezza... Tallow Doll, è un'altra delle mie canzoni preferite, ciò che mi ha colpito, oltre alla solita atmosfera, è il concept di creare "pupazzi umani" sempre sotto il controllo del loro creatore, che ne può abusare sotto qualsiasi profilo.

Sbirciando nel bootleg ero rimasto a dir poco sconvolto dalle foto retrostanti il testo di Hermaphrodite... veramente disgustose, tuttavia l'input satanico della quintessenza è fin troppo esplicato. Penultima traccia, Panic, cioè la title-track, anche in questo caso una canzone di ottima fattura, con ritmi tribali come intro per poi udire lo zufolo di Pan, che invita tutti noi a seguirlo. Auto Sacramental conclude Panic, riprendendo i suoni di Paraphenalia.

 
 
 
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