mellonzo il 09/07/08 alle 22:02 via WEB
Premesso che se sono fuori luogo bannatemi, non ci sono problemi, baci ^_^
Arrivare oggi a rimpiangere la democrazia cristiana non è certo da me, ma è triste ammetterlo.
In realtà ero un ragazzino quando vedevo in TV Rumor, Tanassi, Rognoni, Moro, Andreotti.
Fratello maggiore mi racconta di aneddoti, troppi. Lui lavorava al Senato (impiegato d’ordine) e qualche magagnetta l’ha vista o sentita. Rumor, per esempio, tappo non meno dell’attuale pluri-inquisito, licenziò in tronco un poliziotto, beccato a fumarsi una sigaretta in servizio fuori il palazzo Chigi. Forse il poliziotto ha smesso di fumare, chi lo sa. Mi parlava dei privilegi, gli stessi che non sono mai stati abrogati, anzi, oggi con la tecnologia e con i comma ministeriali in formato MP3, questi signorotti, spesso analfabeti e che sembrano capitati lì per caso, i privilegi sono decuplicati e spesso non conosciuti o resi noti ai semplici popolani.
Un parlamentare ha diritto alla lavanderia (chiaramente carica anche gli stracci dei suoi parenti), alle stecche di sigarette stampate col bollino “Senato della Repubblica” gratis, alle cure mediche, comprese quelle odontoiatriche assolutamente gratuite, per se e per i suoi parenti anche alla lontana, in strutture first class e non certo all’ospedale San Camillo. Nota spese per cene, feste, ricevimenti, viaggi con iscritti, parenti ed amici che si auto approvano, o che fanno approvare da loro compiacenti.
Parlavo di rimpianti.
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Da ragazzino, ricordo, a me non fregava un cazzo della politica. Come non frega un cazzo a mio figlio di 15 anni, anche se, senza assolutamente distrarlo dalla sua splendida vita da vivere a questa età, ovvero la più onesta, sincera e carica di emozioni ed esperienze, provo a farlo incuriosire quando le solite facce si fanno intervistare a gettone. Non solo non me ne fotteva un cazzo, ma nemmeno li capivo, pur volendo, i loro discorsi.
Oggi le cose non sono molto cambiate, visto che hanno ancora facoltà di parola un Andreotti con le Duracell e molti 70enni, spenti, arteriosclerati, tremolanti, rincoglioniti, ma con la stessa cadenza linguistica e dialettale degli anni, arghhhhhh, ’40!
Personalmente ho vinto una mia battaglia.
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Ovvero ho scardinato la mia forse assolutamente convinta convinzione di non capire i discorsi dei fantocci che si alternano al potere da sempre. Fanno eccezione alla mia analisi i semplici e gli onesti, ovvero coloro che sono capitati in politica forse per sbaglio.
Un giorno mi divertii a registrare una seduta al Parlamento. Mi impegnai a fondo nel capire verbi, avverbi, comparativi di maggioranza, equazioni di secondo grado, solstizi d’inverno ed equinozi d’estate. Mi avvalsi anche di un vocabolario. Ce la feci, di tigna, considerando la mia forzata ignoranza, indotta dal dover andare a lavorare molto presto per motivi abbastanza familiari.
Si. Capii quasi tutto, o almeno quanto basta per realizzare che, siano essi padani o del partito della costipazione a masse espanse di Caltanissetta, è sufficiente invertire 23 aggettivi ed amalgamarli a frasi pronte come: “Vede, ed ancora, e concludo, sia chiaro, signor presidente, la ringrazio, orbene, convergenza, ragioni esplicite, spirito positivo, problemi di carattere costituzionale, ecc”. per realizzare che sono un ammasso di mega stipendiati, senza alcuna capacità di volere (di intendere pare invece ne siano altamente capaci).
Più che parlamentari andrebbero chiamati Parlamentori.
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E’ vero.
I problemi di questo malato paese sono gli stessi (o quasi) degli anni andati:
Sanità, lavoro, sicurezza del e sul lavoro, istruzione e cultura, strutture e infrastrutture, casa, anziani, handicappati, ricerca, droga, mafia, camorra, delinquenza, dignità, rispetto della Costituzione.
E passi in avanti, ma solo grazie alla tecnologia, ne sono pur stati fatti, anche se non sufficienti, vedasi qualche scivolo per carrozzine, problema barriere architettoniche, nulla a che vedere con paesi quali Svezia o Norvegia, chiaro. Occhio. Aver speso qualche soldo (nostro, vedi tasse) per innovazioni o benefici alla popolazione, non significa, e non è mai significato, una regalia, bensì un compromesso di scambio, spesso involontario o indiretto, spesso no, tra semplice cittadino e politico. Il politico se ti offre un servizio è perché l’80% delle tue tasse è finito nelle sue banche, e il restante 20% investito (regalia) nel sollievo delle tue miserie.
Chiaro no?
Ma torno a qualcosa che forse fa da collegamento tra i tempi in cui mi sbucciavo le ginocchia nei campetti di pallone e a quelli attuali in cui mi spacco i coglioni sulla tastiera di un computer…sempre se mi segui, noto che ti stai annoiando e non vedi l’ora di tornare a vedere se qualcuno ti ha scritto augurandoti una buona giornata per domani e per dirti, sotto sotto, che sei una gran bella figa o un patatone niente male….
Nel 1964 mi sembra, ma io avevo appena 5 anni, nacque in Italia la televisione. Cazzo!!! La Televisione! Le prime versioni costavano quanto uno stipendio lordo annuo dell’epoca. In Italia nell’anno della prima trasmissione solo 80 mila famiglie (grazie PIJI!) ne avevano una e quando Mike Bongiorno trasmetteva il “Lascia o Raddoppia” spesso i nostri genitori (o tua sorella, dipende dall’età) si riunivano nei bar per assistere non tanto a quella trasmissione, che poi si rivelò attuale e calamitante come lo sono le stesse di oggi (ne parlerò dopo) ma alla magia di un tubo catodico che trasmetteva le immagini che una semplice radio non poteva certo fare.
Forse era proprio nei tempi del famoso taglio della mia torta (vedi mia My Home Space) che chiesi a papà per quale cazzo di motivo Marchetto, Franchino e Fabio avevano già in casa una TV e io NO. Fecero rate, cambiali, di certo anche se non l’ho mai saputo. Ed ebbi la mia Telefunken a pedale, con tanto di trasformatore da accendere almeno 10 minuti prima, e dei pulsanti ottonati di 5 cm l’uno per cambiare potenzialmente 8 canali, anche se trasmetteva solo RAI1.
I vecchi di 48 anni come me si ricordano certo le sigle RAI di inizio (pomeriggio) e fine trasmissioni (ore 23) e il puntino al centro dello schermo che rimaneva fisso a farti fumare occhi e cervello per almeno 40 secondi dopo lo spegnimento della TV (era il primo segnale del rincoglionimento multimediatico di oggi…)
Però cazzo ti vedo….non mi segui più e fremi per aggiornare la posta in arrivo…dai! Control+N, e apri una nuova pagina, non ci vuole molto.
La scatola magica, nonostante i lati positivi, ha fatto più danni di Toto Cutugno a Sanremo.
A me ha regalato Alberto Manzi, che con la trasmissione: “Non è mai troppo tardi” mi ha mandato all’asilo che sapevo già leggere e scrivere perfettamente.
Mi ha regalato sceneggiati in b/n che mi sono rimasti impressi, a distanza di quasi 40 anni, quali “La freccia nera”, con la splendida Loretta Goggi ragazzina e Aldo Reggiani, “Dov’è Anna”, “Padre Brown”, e trasmissioni sportive come “La domenica sportiva”, “90 minuto”, per non parlare di “Carosello” e dei cartoni animati al sabato.
A metà anni ’70, quando orami le donne (e i baby pensionati falsi invalidi) si erano impratichiti con l’uso del telefono e della lavatrice, anch’essa all’epoca in bianco e nero) ecco che spunta dal nulla colui che ha distrutto l’Italia, la televisione, la cultura, il rinnovamento, il sociale, la solidarietà, ed ha creato, spiazzando vedove incinte e cittadini comunemente coglioni, un mostro che io chiamo “informazione deviata” .
E’ assodato che l’imprenditore tanto basso quanto arguto, e non necessariamente colto (che non è “corto” in cinese sennò è tutto un cazzo) abbia approfittato di innumerevoli episodi a suo vantaggio, quali un padre già invischiato nei primi impicci bancari. Nacquero le holdings, delle imprese “virtuali” che solo per capire come le creava e come ci versava e prelevava denaro, non bastano i 26 libri scritti da Marco Travaglio. Il nanerottolo, per gli amici Silvio La Legge, che letta di seguito assume un significato, capì già dai tempi dei mondiali di calcio argentini, i tempi di Antonioni, che il sistema per diventare prima il padrone d’Italia, poi il padrone (ci siamo quasi) dell’Europa, era quello di imbambolare una massa di ignoranti o solo impreparati facendo incesto di tv, prima locali, poi nazionali, tramite spettacolini che (FINALMENTE!!!) mostravano splendide chiappe di ragazze da Drive In e trasmissioni ANAloghe. La Carrà con l’ombelico di fuori durante un “Tuca Tuca” inventato da Gianni Boncompagni fece solo masturbare poche centinaia di operai. E’ chiaro che un genitore, innamorato prima di una Mina in bianco e nero, e che vedeva ora (A COLORI) splendide ragazze semi ignude non poteva che non essere l’arma vincente per cominciare, gratta gratta, per inchiappettare una massa di italiani, che ormai dagli 80 mila erano da anni passati a milioni di coglioni TV dipendenti, considerando inoltre l’aggravante (nostra) delle crisi del Paese che vivevamo e della grande necessità di evasione di cui necessitavamo.
Imboccato il business, e realizzato che era possibile corrompere prima gente comune e poi industrialotti in cerca di visibilità nazionale, il nano ha iniziato la sua brillante carriera di malandrino di quartiere prima, e da mafioso internazionale poi.
La corruzione la sua vera prima arma, a seguire una padronanza di un linguaggio, spesso offensivo ma immediato, ne hanno fatto un ammaliatore di masse indiscusso, capace di mettere prima un cetriolo nel tuo culo, per poi chiederti scusa in quanto infilatoci per il tuo bene, mi consenta.
Ha continuato, imperterrito, avendo fiutato che, l’italiano è corruttibile.
Oggi, oltre a potersi permettere di insultarci, è addirittura in grado di accaparrare consensi, e, maledetta sia la sinistra, ella corruptus in prima causas, di prendersi anche i voti di italiani incazzati, che non certo pensano alla politica.
La RAI. Cazzo la RAI era anch’essa politicizzata già dagli anni ’80. RAI1 era del centro (la destra stava dietro ma c’era), RAI2 del centro sinistra (la sinistra era dietro ma c’era), RAI3 (di sinistra, il centro stava dietro ma c’era).
Ma la RAI ci dava un’informazione, almeno vera per il 50%!!!!
Sappiamo bene noi che fine ha fatto la RAI…è stata praticamente acquisita da Mediaset.
Ok, ero per chiudere. Però stai stanca, ti vedo.
Ma davvero non ti interessa sapere per quale motivo oggi uno che si chiama Bonaiuti o Cicchetto o Veltroni possa avere 23 secondi di gloria in TV? Eddai, stringi i denti che fra 6 minuti ho finito…cazzo ti frega di Amici della De Filippi…
Drammatico leggere che anche i giornali ONLINE si siano adeguati a quelli dei TG televisivi….Qualcuno ha svelato al nano e i suoi soci che, nonostante l’Italia sia l’ultima in Europa in connessione internet, anche Internet ha oggi un certo peso visivo.
A me fa enorme tristezza ora, alle 20:40, vedere Fabrizio Frizzi che su RAI1 fa il cretino sbracciandosi in un improbabile balletto con papillon, sudore e capello tinto, fare il coglione in mezzo a 5 o 6 fighette semi nuove, in cerca di gloria. Forse l’unica che farà un pompino, magari a Bertinotti, potrà fare un film, magari porno.
E quindi che succede? Che anche Repubblica, Corriere, e Company si adeguano. Agli ordini, Presidente, non si preoccupi.
Non potevo credere che una manifestazione, come quella di ieri, poteva essere totalmente ignorata dalla televisione, la stessa che mi ha insegnato a leggere a scrivere.
Ed ho capito che non è un problema di segnale, ma di persone.
Ne hanno parlato, ma scoreggiando su comici e attrici, dio li benedica, gli unici a dire la VERITA’.
Il dramma di voi italiani (io se vado all’estero mi dichiaro spagnolo, o francese) è che se non scoreggiate la prima che vi viene in mente è ACTIVIA, sponsorizzata da una donna con X cervello ed Y di tette. Poi venite pure rimborsati, dice la pubblicità. CAZZO, compratene in massa e dichiarate di non scoreggiare da un mese!!!! Vediamo se vi rimborsano.
Siamo gli unici in Europa a sovvenzionare le case farmaceutiche, medicinali con gli stessi principi ma in 367 versioni.
VAFFANCULO!
Veltroni a Di Pietro: “O stai con noi o con la piazza”
Di Pietro a Veltroni: “Sto con la piazza”
Veltroni? VAFFANCULO!!!
Il conflitto di interessi, questi luridi magnaccia durati 20 mesi, non l’hanno affrontato per un solo motivo: “ERANO E SONO CONCUSSI ANCHE ESSI” Non serve la laurea in economia e commercio per capirlo.
Che fine hanno fatto? Che fine ha fatto Prodi, e quel demente di Padoa Schioppa, al quale ho interesse a chiedere: “A quanto ammontava il tesoretto, mortacci tua che hai offeso i miei figli, al quale io ho contribuito a mettere a pizzo con le mie tasse?”
Dove cazzo siete? A mangiarvi la torta, a festeggiare con i vostri nipotini coi boccoletti riccoccò, nevvero?
La chiesa. La chiesa è l’aggravante di questo stato di crisi di stato.
La chiesa non dà alcun valore aggiunto, anzi, si appropria di beni dello stato, nostri.
Ratz non deve ingerire nelle cose di stato, e se lo fa, allora, pagasse l’ICI, la stessa tassa che il nano ha tolto per far contenta mia suocera, e le persone come lei, che non hanno capito nulla.
Ci sono istituti ecclesiastici vuoti, via, vaffanculo, case per i giovani.
Vedi…..non ti incazzare con me. Sono certo di aver sbagliato qualche passaggio, ma credimi, solo per mia mancanza di ignoranza.
Può anche essere, che i vari Tanassi o Rumor dell’epoca, si facessero fare pompini da segretarie, magari pelose d’ascelle e tanto di infracoscia. Ma erano segretarie. E non esisteva il lavoro a sei mesi, non esisteva questo popolo di ragazzi confusi, spesso, causa della loro confusione, violenti.
Oggi, non ce lo nascondiamo, ci aspetta un vero periodo di merda.
Abbiamo le nostre sacrosante colpe. Io non ho fatto il ’68 ma so che chi l’ha fatto è oggi incravattato ed impiegato di banca. So di brigatisti rossi che, partendo da cause giustizialiste sputtananti e poi passati ad assassinii oggi hanno un posto fisso.
So di come è ridotto il nostro paese, insultato dal Giappone da un mascalzone che si permette di dire che, dopo la manifestazione di ieri, lui non si occupa della “mondezza” di Piaza Navona, ma di quella di Napoli. Bene, merda, occupati allora della mondezza di Napoli, mi pare che oltre a fare il pagliaccio facendo finta di mangiare una mozzarella di bufala padana, magari più malata di una di quelle delle Campania, tu non abbia fatto.
Se questo regime è ora libero di fare e promulgare qualsiasi legge o decreto legge fascista, è solo grazie alla televisione. E non hanno perso i comunisti, e non hanno perso i moderati. Ha perso la gente comune, aiutata da un’opposizione mai esistita. Un’opposizione collusa, peggiore del fascismo, perché una vera opposizione sarebbe oggi compatta, ed invece isola Antonio Di Pietro, l’unico ad avere la fedina penale pulita.
Il lodo Alfano. Ieri era Schifani, oggi l’altro trapiantato in attesa di giudizio capelluto. Immunità ANTICOSTITUZIONALE per salvare il nano dai suoi innumerevoli crimini.
Già per sapere che cazzo voglia significare LODO bisogna rivolgersi a Wikipedia…..
Lo stesso PD (….) lo approverà, così il nano avrà carta bianca, anche per poter non dare il 50% alla moglie cornuta (Veronica ti scopo io, ma pagami bene) dopo la certa separazione.
E Napolitano Tarzan che fa? Scoreggia al Quirinale. Dà medagliette a Rossi capo canoa per le olimpiadi, bel ragazzo, per carità. Ma firma, firma, firma. Firma l’ANTICOSTITUZIONALE! Cosa frega a lui? Fra 10 anni è morto, oggi ha dieci cessi al Quirinale per cagare e del futuro dei miei (e tuoi) figli ‘sticazzi?
Ieri a Roma conclude (e concludo pure io) Furio Colombo che non bisogna attaccare il Presidente. Oh Yess, Furio…famme un po cazzo capì……quello campa al massimo altri 10 anni e i miei figli devono stare per sua firme sotto fascismo? Ma vai a cagare anche tu, compreso colui che ha avuto la geniale idea di timbrare bambini ROM.
Il fascismo è arrivato, e non basta Di Pietro. Serve scendere in piazza tutti i giorni, serve bussare al vicino di casa che vede Rete4 o il TG2 a palla e prenderlo ad insulti, serve scoreggiare, magari colti da improbabile diarrea improvvisa causata da colite cronica, sugli scalini dei palazzi del potere e dei partiti. Il 25 Luglio, nonostante il sacrosanto (e comprensibile) veto di Grillo, tutti a Roma, senza bandiere.
Fallita la stessa, tutti a casa, magari ci organizziamo per collette per mangiare
Ah, Cicchitto? Scomparirà presto come Rutelli, i falliti si vedono dal mattino.
I colori politici, per chi ancora non si è daltonizzato, vanno gettati al cesso.
Crepare sapendo che le magnifiche 8 teste di cazzo formato G risolvono la merda che respiriamo il giorno in cui saranno cadaveri già da almeno 18 anni, ovvero il 2050, non mi risolleva certo, e non risolleva i nostri figli.
Molti baci, senza futuro, Mells
(Rispondi)
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Inviato da: fanstudio
il 28/01/2011 alle 00:07
Inviato da: fanstudio
il 27/01/2011 alle 13:11
Inviato da: fanstudio
il 27/01/2011 alle 12:50
Inviato da: sisphirith
il 18/06/2010 alle 00:24
Inviato da: ragazzina67
il 14/05/2010 alle 14:16