Parole Parole Parole

Scenari notturni

 
Mi siedo nella notte, persa nel caotico scenario che i miei pensieri proiettano. Affetto domande che riecheggiano nella stanza vuota.  Nella stessa stanza dove un tempo era vita e colore. Ora qualche sfumatura di grigio è venuta ad intersecarsi a tutto il resto. La notte ha il suo indubbio fascino. E io ne sono perdutamente rapita.  Te la vedi scivolare addosso lentamente, come un velo leggero che va a posarsi sulla pelle morbida e profumata. L'accarezza. Indugia. La bacia... Te la senti addosso come il silenzio che cala a riposare la mente procurandole quel momentaneo sollievo che da spazio ad un sorriso. 
La notte mi appartiene e io, godo delle sue concessioni nuotando leggera in essa.

Riflessiva

Transitorie le mie sensazioni. Sconclusionate le mie intenzioni. Entrambe sfuggono la volontà di rimanere fisse su di un debole pensiero. Troppo debole per essere evidenziato e troppo improbabile  per essere menzionato. Cosi affido i miei umori all'intuizione che da sempre mi sostiene in questo infinito vagabondare lungo i tortuosi anfratti della mia vita. E proprio dall'intuizione traggo risposte di semplice valore. 

Introspezione

Mi guardo. Mi osservo. Mi scruto. Mi ascolto. Vedo i miei desideri che danzano leggeri nella mente. Li osservo per un momento. Li sfioro con la punta delle dita. Che belli che sono.  Ho voglia di leggerezza stasera. Ho voglia di godere quell'attimo in cui ti vedrò varcare la soglia di casa. Ho voglia di carezze audaci, di baci appassionati. Ho voglia di essere guardata con lo sguardo di chi non desidera altro che avermi tra le braccia, tra le mani, sul corpo.. e godere di me e con me di ogni singolo attimo.  Mentre la pelle brucia, la passione si fa strada. S'insinua negli anfratti di un dolce languore.  Accende lo sguardo, mentre le labbra si posano su quel desiderio di vivere che non lascia più spazio. Stasera, ho voglia di sconfinare nel mio immaginario....

Psicanalisi spicciola

Succede qualche volta di sentirmi un idiota. Diciamo che capita un po' a tutti gli esseri umani, ma a me sta cosa proprio non piace. E' come perdere il controllo di un freno, che in quel momento non ha più limiti e percorre ad alta velocità quei viali abitati da parole che forse farebbero bene a starsene zitte.  Ecco ieri mi sono sentita un idiota. Proprio cosi.  Il mio carattere ha tanti difetti, ma non quello dell'invadenza. Detesto quando qualcuno lo è con me figuriamoci se potrei esserlo io verso gli altri. Nel modo più assoluto non lo sono. Rispetto idee anche se non condivise. Rispetto qualunque forma di atteggiamento purchè non trascenda all'inverosimile. Rispetto in generale chiunque.  Però poi capitano conversazioni, o qualcosa che si avvicina ad una conversazione e mi viene fuori quella voglia di psicanalizzare per forza. Insinuandomi, involontariamente, in un privato che non è il mio. In questi casi, farei bene ad alzare i tacchi e andare.

Irrequietamente contraddittoria

Contraddittoria. Vergognosamente e spudoratamente contraddittoria con me stessa. Non dovrei esserlo. Ma lo sono. Eppure sono cosi limpida, lineare, CONCRETA... perchè, quindi, stravolgere tutto ogni volta per il puro gusto di farlo? Dovrei seguire i miei pensieri e ascoltarli più spesso. Anche quelli più stupidi perchè no! La mente continua a dirmi una cosa e gli impulsi invece ne fanno un'altra. Strano! Ma a pensarci bene, nemmeno tanto... perchè io sono strana! Sarà che sono un impertinente cronica. Già da piccola mostravo segni di evidente follia, se cosi si può chiamare. Tutto quello che piaceva agli altri io lo rifiutavo. Vivevo già in un mondo tutto  mio. L'altro lo trovavo poco interessante. Monocromatico e spento. Il mio invece era pieno di colori di sapori. Di musica ben selzionata.   Sono sempre stata distaccata dalla normalità più comune e noiosa. Dalle tante banalità che si dicono le persone. Sono complicata e si sà. Sono un'insoddisfatta, ma neanche più di tanto.  Ebbene sono irrequieta, questo si. L'essere irrequieta, è un duro lavoro che richiede una forte energia. A me però viene naturale. Forse è una dote innata.  Faccio l'irrequieta con una scioltezza tale da far invidia alla tranquillità più totale. A tal proposito,  mi sono chiesta più volte se c'è una cura o qualsiasi altra cosa che guarisce da questo senso insolito e malato di vivere il quotidiano. E poi, l'irrequietezza cos'è...  una malattia? 
Bramo di sapere se c'è un modo per placare questa instabilità che domina la mia vita. Chissà se esiste davvero...  Continuo a cercarlo!