Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
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Post n°1826 pubblicato il 09 Maggio 2016 da tanksgodisfriday
Non so da che parte cominciare, quindi meglio andare dritti alla notizia: la Cina ha detto basta, mai più streaming di fanciulle che con grande sensualità e studiata lentezza mangiano una banana, per la gioia di chi sta dall'altra parte della connessione. Oddio, visti un paio di video di esempio, come questo, oppure quest'altro, si capisce che mangiare non descrive esattamente, o quanto meno completamente, l'azione delle fanciulle in questione. Le nuove regole dettate dalla censura sono molto stringenti: le piattaforme video cinesi (Douyu, Panda.tv, YY, Zhanqi TV, Huya) dovranno sorvegliare 24 ore al giorno, tutti i santi giorni dell'anno, che nessun utente carichi o trasmetta contenuti volgari, violenti o troppo sensuali. Bannate quindi le scollature, ad esempio, e, appunto, il mangiare banane con troppa sensualità. Sarebbe interessante sapere qual è il confine da non oltrepassare, quando la sensualità dell'atto sarà ritenuta accettabile, e quando invece eccessiva. Basterà un'esitazione, un'apparente indecisione, al momento di staccare il boccone? Conterà anche l'espressione della fanciulla? Questa censura, come peraltro tante altre, non mi trova d'accordo; in questo modo si criminalizzano un gesto altruistico e un frutto che è una grande risorsa per l'umanità. Cito dal sito greenme.it: "Le banane possono essere utili per ritrovare il buonumore e ridurre lo stress, grazie al loro importante contenuto di triptofano". Senza tacere il fatto che "la vitamina B6 presente nelle banane aiuta a dormire meglio e il magnesio contribuisce a rilassare i muscoli." Non so cosa sia il triptofano, ma vi posso assicurare che le fanciulle dei video mi hanno donato un ottimo umore. Ora sono rilassato e posso andare a dormire con grande serenità. Abbasso le censure. |
Arriva l'anti-Barbie: è Lammily, bruna, taglia media, talloni a terra. Il suo creatore è l'artista digitale Nickolay Lamm, che già lo scorso dicembre aveva rimodellato la Barbie su misure umane e funzionali, basandosi sui dati forniti dal Centers for Disease Control and Prevention statunitense. Dopo aver pubblicato l'immagine della sua Barbie-normale, Nickolay Lamm ha ricevuto molti incoraggiamenti a disegnare una bambola reale, da produrre e diffondere come giocattolo educativo. Ed è quello che ha fatto, con l'aiuto di Robert Rambeau, ex-responsabile della produzione alla Mattel. |
Post n°1797 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da tanksgodisfriday
Ricordo un giorno di scuola, in cui io e i miei compagni leggevamo una commedia di Shaw. Eravamo arrivati al punto in cui il protagonista chiedeva alla protagonista come facesse a dominare e tenere a freno anche gli uomini più intrattabili.
Queste righe, tratte dalla prefazione del libro "Giocando con l'infinito. Matematica per tutti.", scritto dalla matematica ungherese Rózsa Péter nel 1943, fanno da introduzione a una serie di divertenti e interessanti giochi con la matematica e il concetto di infinito. Chi era Rózsa Péter? Laureata nel 1927 in matematica, cominciò ad insegnare al liceo mentre perfezionava i suoi studi, ottenendo il dottorato nel 1935. Fu proprio in questo periodo, mentre era confinata nel ghetto di Budapest e infuriava la seconda guerra mondiale, che concepì il libro Giocando con l’infinito. Finita la guerra potè ritornare all'insegnamento e agli studi, pubblicando nel 1951 "Rekursive Funktionen", i suoi lavori sulle funzioni ricorsive. Sarà solo nel 1967 che, dopo la traduzione in inglese di "Rekursive Funktionen", le venne riconosciuto il merito dei risultati raggiunti. Cos'è una funzione ricorsiva? La formula che definisce i numeri di Fibonacci è la seguente: Fn = Fn-1 + Fn-2 Una curiosa coincidenza in cui sono inciampato scrivendo questo post è che Rózsa Péter era soprannominata "zia Rózsa" dai suoi studenti, e John McCarthy "zio John". Sarà l'effetto della ricorsività. Il prodotto di due numeri negativi, spiegato da zia Rózsa Molti ricorderanno le regole del prodotto di due numeri relativi: "più per più fa più, più per meno fa meno, meno per meno fa più". Rózsa Péter spiega semplicemente introducendo la velocità negativa (cammino all'indietro a 3 chilometri all'ora) e il tempo negativo (dov'ero 2 ore fa?). La risposta è intuitiva: mi trovavo 6 metri più avanti, quindi (-2 )* (-3) = +6. E il teorema da cui siamo partiti? L'immagine del post aiuta a farsi un'idea. Funziona così sicuramente anche nella vita, tutto sta a tenere il prossimo alla giusta distanza. Buon lunedì. [Tutti i post su compleanni.] |
La colpa è del video della cantante Csemer Boglárka, in arte Boggie; o meglio, tutto è partito da lì. Mentre Nuveau parfume, ultimo pezzo della cantante, si srotola dagli altoparlanti del pc (devo dire senza suscitarmi grande entusiasmo) la sua immagine in primo piano si trasforma in modo radicale: schiarisci la pelle, elimina irregolarità, via le occhiaie, copia-incolla l'occhio destro sul sinistro (così il volto si simmetrizza), dai luminosità allo sguardo, ritocca le labbra. Ma com'è Boggie, non dico nella realtà, ma almeno nei video precedenti? Vado su Youtube, digito Boogie e vai. La lista di video restituita da Youtube non ha niente a che fare con Csemer Boglárka, ovviamente, ma mi porta invece a un brano, "Yes sir, I can boogie", del duo spagnolo Bàccara. Rapida consultazione di Wikipedia che rivela: Mayte Mateos e María Mendiola furoreggiarono negli anni 70-80-90; partite dalla tv spagnola come versione locale delle sorelle Kesler (oh my God), vengono notate da un impresario che le porta in Gran Bretagna. Incidono il sopramenzionato "Yes sir I can boogie", che entra nel Guinness dei primati per numero di dischi venduti, 16 milioni, copia più copia meno. Potevo esimermi dal guardare qualche altro video delle Bàccara? Forso potevo, ma non l'ho fatto, cosa che mi ha consentito di consolidare un mio personale giudizio del duo. Due cose colpiscono nel vederle e nell'ascoltarle: il lato B della metà in bianco del duo (va a capire se è Mayte o María) e la loro pronuncia inglese. Ascoltarle in The devil sent you to lorado mi ha rinfrancato l'ego (il mio inglese è peggio, ma non di moltissimo). Pronuncia a parte, è un piacere guardarle, e Yes sir non è male. Buona notte. |
È una calda sera d'estate del 1679 a Danzica. Si tratta in realtà di tre case addossate l'una all'altra, dal numero 33 al 35, di cui Hevelius ha unito i tetti per costruire il proprio osservatorio astronomico, uno dei migliori e più attrezzati d'Europa: lo Stellaeburgum, il borgo delle stelle. È in questo osservatorio che Hevelius, che pure preferisce l'osservazione a occhio nudo, ha costruito il suo telescopio kepleriano senza tubo da 150 piedi (46 metri), il più potente dell'epoca. Lei lo prende in parola. Il matrimonio gli dà nuove energie. Ha già scoperto due comete, una nel 1652 e l'altra proprio l'anno prima, nel 1661; ne scoprirà ancora due, nel 1672 e nel 1677. Insieme continuano l'opera che sta impegnando Hevelius, un catalogo delle stelle visibili e della loro posizione; quando sarà pubblicato, il Prodromus astronomiae descriverà ben 1.564 stelle. L'aiuto di Elisabetha non è da poco: sa calcolare, maneggiare la complessa strumentazione sul tetto; conosce il latino, anche meglio del marito, e lo aiuta a mantenere i contatti con gli altri astronomi europei (Hevelius è entrato a far parte della Royal Society of London nel 1664). Torniamo ai nostri tre edifici che bruciano. Le fiamme, inarrestabili, divorano rapidamente il tetto e gli strumenti preziosissimi dei coniugi Hevelius. Buon venerdì. |
Inviato da: tanksgodisfriday
il 17/01/2023 alle 18:30
Inviato da: Fajr
il 17/01/2023 alle 17:14
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il 07/01/2023 alle 18:09
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il 30/12/2016 alle 15:48