Creato da estremalatitudine il 19/06/2008

estremalatitudine

racconti di vita, di sesso

 

Messaggi del 08/05/2014

corto 41

Post n°368 pubblicato il 08 Maggio 2014 da estremalatitudine

litigavano spesso. capita tra marito e moglie.

ma avevano litigato anche quella sera, litigato forte poco prima di uscire, tutti agghindati per quella cazzo di festa, ché adesso che avevano litigato ma chi cazzo aveva voglia di andarci!

poi quando furono là immediatamente si separarono. bere, bere, bere. sia lei che lui. più lei che lui. quello stronzo. capace solo di romperle le palle!

poi si ritrovarono insieme. amici comuni li riunirono. lei seguì una coppia che girovagava per la grande sala poco illumiminata e finirono dove lui faceva finta di parlare con altra gente. lo conosceva, lo conosceva bene. era ancora incazzato, come se avesse ragione lui, quello stronzo. l'incazzata era lei e che cazzo! tutta una vita a sopportarne le ansie e quella sera quella menata assurda per una gonna troppo corta, i tacchi e udite, udite delle autoreggenti. che poi lei le aveva messe per lui, per quando sarebbero tornati a casa un po' sbronzi, senza impegni per l'indomani, tranquilli, con tutta la notte davanti.... 

ma lui non capiva un cazzo. solo capace a rompere.

nel gruppo un tizio di quelli che ti guardano e ti dicono che il cazzo ce l'hanno solo loro. magari era vero, chissà, pensò lei. di solito sono solo degli stronzi che però in quella materia in effetti....

quello non sapeva che lei fosse sua moglie. come avrebbe potuto? in mezzo a tutti le fece qualche battuta galante. lei rise e accettò. vedeva suo marito che si stroppicciava le dita. e quello continuava. e lei rideva. e lui rosicava. bello.

quello prendendola per un polso, delicatamente, ma con fermezza e avvicinandosi le chiese se voleva bere qualcosa con lui. lei si staccò e disse ad alta voce un volentieri squillante. si allontanarono. seguendolo ogni tanto intravedeva lo sguardo del marito che la seguiva.

non andarono lontano. bevvero qualcosa e poi si misero a ballare. quel tizio, più alto di lei di una bella spanna, la stringeva alla vita con decisione. tempo che nessuno la stringeva così. appoggiò la testa alla sua spalla.

al secondo pezzo il marito venne e la strattonò.

quello chiese cosa stava succedendo e lei rispose, staccandosi dal marito, che non era nulla, solo uno stronzo che aveva bevuto. lo sconosciuto si piazzò davanti al marito che gli arrivava neanche al mento ed era grosso la metà, che a quel punto se ne andò con la coda tra le gambe. il solito stronzo! contava solo su di lei. lei era la sua forza, ma era stufa di sostenerlo, accudirlo, amarlo, per cosa, per sentirsi dare quasi della puttana per una minigonna e un paio di autoreggenti?

ripresero a ballare. le era passata la voglia.

si staccò e chiese di bere. ancora. di nuovo.

andarono a sedersi in un posto tranquillo. il tizio si portò dietro una bottiglia di champagne. sedendosi sentì la gonna salire e le cosce nude scoprirsi. chi se ne frega.

mentre continuava a bere vide il marito seduto di fronte. lei disse al tizio: facciamogli uno scherzo: hai visto come si caga sotto.

si alzò e prese per mano il tizio. poi insieme andarono, tenendosi per mano, dal marito. lei si abbassò e gli prese la mano e gliela tirò. dopo una piccola resistenza lui si alzò con loro. lei li condusse di sopra, su per delle lunghe scale, lei davanti sculettando e loro dietro.

arrivati su in una camera silenziosa, lei fece sedere il marito in poltrona, poi si sdraiò sul letto e si tirò su la gonna. quello non ebbe bisogno d'altro. d'altronde il cazzo lo aveva inventato lui! si mise prima a leccarla e poi, dopo un tempo che le parve infinito le si offrì da mangiare.

tanto tempo! troppo!

ogni tanto con gli occhi socchiusi dal piacere vedere suo marito come congelato su quella poltrona. lui che diceva che lei era troppo fredda o, se cambiava, troppo focosa!

quello non si era tolto neanche del tutto i pantaloni, cosicché quando si scostò quasi cadeva. non successe. quello che successe è che iniziò a scoparla per bene, con calma, senza fretta e lei, lei aprì le cosce più che potè per prenderlo tutto.

le sue cosce bianche erano fantastiche fasciate dalle autoreggenti e lui, lui gliele massaggiava con le sue mani grandi, grandi.

lei non si trattenne più e urlò il suo orgasmo.

tutto terminò ancora con un pompino al termine del quale lei, ecco, si sentì proprio soddisfatta.

rialzati dal letto, si risistemarono e uscirono dalla camera. passando vicino a suo marito lei disse solo: sei proprio uno stronzo.

 
 
 

TAG

 

QUEL CHE C'è E QUEL CHE NON C'è

Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.

Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.

Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.

Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.

 

ULTIME VISITE AL BLOG

Signorina_Golightlydnicola1964pietro.alzari1VeraImXfettaxdonneover40dgljimmy_makedamjan.naciniemilio_dibenedettopa.ro.lejuschidonnasofia69sagredo58giogio696rocco55_1
 

FACEBOOK

 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 9
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963