Messaggi del 17/05/2014
Post n°377 pubblicato il 17 Maggio 2014 da estremalatitudine
Dopo cena, dopo la serata lunga, dolce, piena di passione trattenuta, lui la accompagnò a casa a tarda notte. Era così tardi che si azzardò a portarla proprio sotto casa, incurante del fatto che qualche vicino avrebbe potuto vederli. Il marito, no. Quello dormiva. Ma poi a quell'ora? Rischio calcolato. E poi la notte era dolce e lei, lei era così bella, nonostante non fosse una ragazzina, nonostante la lunga giornata, nonostante l'ora tarda e il trucco che col passaggio delle ore un pochino si era, come dire, ammorbidito? era bellissima e lui, lui la considerava un regalo tardivo, un pacco a Natale, quel dono che non ti aspetti e che rende la festa particolarmente felice. Fermò la macchina di fianco a casa sua, in una piccola strada senza uscita. Un lampione illuminava l'interno della macchina. Si baciarono. Le loro mani ovunque. Poi lei lo spinse più in là, gli slacciò la patta, lo prese, lo tirò fuori, pronto, duro, di fuoco, lo scapellò, glielo carezzò un po' e poi scese a fargli un pompino. Ogni tanto dei passi ssul marciapiede di fronte alla macchina la costringevano a fermarsi. Poi riprendeva, con calma e metodo e passione. continuò un bel pezzo. Poi vederlo venire, sentirlo venire, toccarlo venire fu un balzo nel cuore. "buona notte" disse lei poi, aprendo la portiera "ci sentiamo domani?" chiese lui. Lei non rispose. Solo si girò a guardarlo un'ultima volta, maliziosa, prima di tornare a girarsi camminando verso casa sui tacchi e la gonna leggera.
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Post n°376 pubblicato il 17 Maggio 2014 da estremalatitudine
Aveva un seno importante, molto, troppo. Se ne vergognava da quando era ragazzina e le era cresciuto tutto in una estate. Piatta a giugno, quasi. A settembre una quarta abbondante. Ogni due settimane cambiare costume! che palle! Solo adesso, almeno da vestita, lo aveva accettato. Certo non si metteva mai decolté troppo azzardati, ma insomma, ci conviveva abbastanza bene. Quando si spogliava meno. L'età glielo aveva abbassato un po' e già non le piaceva tanto quando stava su senza problemi, figuriamoci adesso. Solo che il suo ultimo fidanzato, uno divorziato conosciuto ad una festa di single impenitenti, ci andava matto. diceva che sua moglie era piatta come un asse e le tette gli erano sempre mancate. fatto sta che era capace di baciargliele per dei dieci minuti a fila, prima l'una e poi l'altra. I capezzoli le si indurivano e ingrossavano che sembravano ciliegie candite e alla fine le facevano anche un po' male, ma, ma era davvero un piacere vederlo come impazziva, come le desiderava, come la desiderava e anche quando lo facevano, ecco, anche lì le sue mani, che per la verità sapevano fare anche un sacco di altre cose, le sue mani erano sempre sulle sue tette. Quando lei a cena se ne lamentava, perché le faceva male la schiena o perché aveva sbagliato reggiseno e gliele strizzava troppo, lui prendeva una faccia buffa e bofonchiava qualcosa come "non bestemmiare". Poi tornati a casa appena poteva diceva: le curo io le tue belle tette e iniziava a baciarle e succhiarle, ché lei, dopo un po', embé si eccitava e quando i capezzoli erano duri da farle male, buttandolo in là con una mano, gli diceva: adesso scostati che devo prendermi cura io del tuo cazzo. |
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QUEL CHE C'è E QUEL CHE NON C'è
Qui ci sono storie di sesso. Non necessariamente tutte eccitanti, ma a volte sì. Non necessariamente tutte esplicite, ma a volte sì.
Qui non c'è vita vera, ma solo letteratura, ovvero vita attraverso la tastiera.
Se non vi va di leggere di questi argomenti, lasciate stare.
Se vi interessano, spero di riuscire ad essere all'altezza delle vostre attese.
Inviato da: donnasofia69
il 25/03/2018 alle 11:30
Inviato da: intasata_mente
il 04/04/2016 alle 14:14
Inviato da: intasata_mente
il 17/12/2015 alle 20:01
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:39
Inviato da: vesirene
il 23/09/2015 alle 12:11